La coppia gemellare in adolescenza
(ad una richiesta di una mamma risponde la Dottoressa Annalisa Zabonati, psicologa e psicoterapeuta)
Una mamma scrive: "Gentilissima Dottoressa, chissà se può aiutarmi a capire cosa sta succedendo ai miei gemelloni diciassettenni. Le racconto in breve: sono mamma di due ragazzi gemelli di diciassette anni; diciamo che è filato quasi sempre tutto liscio: tra un pugno ed una sberla sono sempre andati d'accordo... (essendo gemella, Lei sa meglio di me come vanno queste cose: ho scelto apposta Lei tra tutti i nominativi per questo!). Sono sempre stati in classe insieme e - anche adesso che frequenteranno la quarta superiore - sono insieme, avendo scelto la stessa strada (avevamo suggerito due scuole diverse, ma non hanno voluto). Hanno anche gli stessi interessi al di fuori della scuola: entrambi giocano a basket e suonano nello stesso gruppo musicale. Non abbiamo mai forzato una separazione, convinti che tutto avvenga naturalmente e convinti che l'adolescenza sarebbe stata il momento cruciale per questo. Ora cosa succede: che la rivalità che si è manifestata negli ultimi due/tre anni sta lasciando il posto a manifestazioni di odio che francamente mi sgomentano (uno dei due ha detto all'altro "devi morire", "se non muori tu..." : come dire mi uccido io...). Mi viene il magone solo a raccontarlo... Non so come interpretare questa fase: l'odio dell'altro come inizio della separazione delle identità, o un segnale di qualcosa da controllare? Io sono figlia unica, mi è sempre mancato un "altro" simile a me, e l'idea di due fratelli che si odiano mi fa perdere il senno... Da tenere presente che quello che ha pronunciato queste frasi è quello dei due più "problematico": più chiuso, più dipendente, che sta uscendo da una depressione durata (a fasi alterne) un paio di anni, che si è sentito per tanto tempo il più sfortunato."
Risponde la Dottoressa Annalisa Zabonati - psicologa e psicoterapeuta:
"Gentile Signora, l'adolescenza é un momento cruciale della vita, in cui si definisce in modo preciso la propria identità, modellando le pregresse vicende evolutive. Certamente per i gemelli (sono sorella di gemelle) la realizzazione della propria individualità é particolarmente delicata, dato che hanno sempre, anche nella vita pre-natale, condiviso spazio, tempo, desideri, aspettative con l'altro da sé che é parte di sé. Se durante l'infanzia spiccano caratteristiche quali - ad esempio - la dipendenza, l'imitazione e così via, nell'adolescenza tutto assume caratteri più turbolenti e si inserisce nella tempesta emotiva tipica di questa fascia di età. Tutto appare ed é vissuto con toni drammatici ed estremi, con una veemenza peculiare (passioni, amori, studio, amicizie, famiglia, ideologie, fedi, interessi, etc.), nonostante le differenze soggettive. In un quadro siffatto, la vicenda evolutiva gemellare può presentare un acceso desiderio di distinzione tra i due partner della coppia gemellare. Così si presenta la Vostra situazione. Certo un gemello é più vulnerabile ed esprime le vicissitudini emotive ed affettive con maggiore forza, ma anche l'altro non é da meno. Inoltre, anche se le parole esprimono un sentire "rabbioso" (si tratta di questo e non di odio) queste celano la difficoltà a trovare uno spazio personale che non sia concomitante o sovrapposto a quello dell'altro. La differenziazione avviene in modo naturale, senza particolari forzature, ma é pur sempre un passaggio liminale che presuppone sofferenza e distacco, per poi riunire. La coppia gemellare, magari consente anche di drenare la voglia trasgressiva contro l'autorità genitoriale e adulta che é sperimentata come limitante. Tempo al tempo, quindi, anche se sempre con uno sguardo di attenzione per le dinamiche che si svelano in questo periodo, ma senza allarmismi. Solitamente le cose hanno una risoluzione naturale."
Scritto il 17-07-2002