(tratto
dagli opuscoli della Fondazione
ASM - C.so Italia, 45 - 20122 Milano)
Introduzione
L'adolescenza
rappresenta una svolta molto importante nella crescita dell'individuo. Molti non
hanno esitato a definire questa tappa dello sviluppo una vera e propria
"rivoluzione" sia per il fisico sia per la mente, in contrapposizione
alla quiete degli anni dell'infanzia. L'adolescenza è un periodo della vita
molto importante per ogni individuo poiché rappresenta la fase di passaggio
dall'infanzia alla vita adulta. E' un'età molto tumultuosa e densa di
cambiamenti in cui l'individuo si evolve progressivamente per trasformarsi da
bambino in giovane adulto. Evento principale di questo periodo è la pubertà.
Che
cos'è la pubertà?
La pubertà
è una fase particolare della crescita caratterizzata dalla maturazione sessuale
dell'individuo. Durante questa fase si verifica, infatti, l'attivazione di
complessi sistemi ormonali grazie ai quali l'individuo acquisisce nuove forme
corporee, cresce in altezza e sviluppa quelle caratteristiche sessuali proprie
dell'uomo o della donna. Al termine della pubertà il ragazzo o la ragazza sarà
in grado di procreare.
Cosa
succede nella femmina?
Normalmente
il primo segno di sviluppo puberale è rappresentato dallo sviluppo delle
ghiandole mammarie che inizia generalmente verso i 10,5 - 11 anni. Lo sviluppo
della mammella ha inizio quando compare un piccolo bottone, il bottone mammario,
che solleva l'areola sovrastante (ovvero quella zona di colore più scuro che
circonda il capezzolo). Lo sviluppo successivo dl seno è regolare ed è
caratterizzato da un progressivo ingrandimento delle ghiandole, dal delineamento
del capezzolo e dal raggiungimento della forma definitiva adulta al
completamento della pubertà. La comparsa dei primi peli sul pube inizia
generalmente qualche mese dopo l'inizio di sviluppo del seno e si completa
nell'arco di due anni. I peli ascellari compaiono in genere oltre un anno dopo
l'apparizione dei primi peli pubici. La comparsa di questi caratteri sessuali
indica che il corpo dell'adolescente si sta lentamente trasformando, dopo circa
2 - 2,5 anni dall'inizio dello sviluppo mammario compare, infatti, il primo
flusso mestruale o menarca. Mentre in passato il menarca compariva intorno ai 12
- 13 anni di età, oggi compare più precocemente grazie ad un'alimentazione
più ricca e completa e ad un miglioramento nello stato di salute generale.
Durante la pubertà sia il maschio sia la femmina subiscono una rapida
accelerazione della crescita staturale, infatti gli ormoni prodotti agiscono su
tutto l'apparato scheletrico che si accresce molto rapidamente con una velocità
irripetibile in altre epoche della vita. Nella femmina lo scatto di crescita si
verifica generalmente contemporaneamente allo sviluppo del seno e talvolta
addirittura lo precede. La massima velocità di crescita in altezza è raggiunta
generalmente un anno dopo l'inizio dello sviluppo del seno. La femmina in questa
fase può crescere anche più di 20 centimetri. La prima mestruazione si
verifica in genere quando la velocità di crescita è già in diminuzione.
Che
cosa succede nel maschio?
Nel maschio
il primo segno di sviluppo puberale è rappresentato generalmente dall'aumento
di dimensione dei testicoli che si verifica di solito attorno agli 11,5 anni. La
crescita del pene inizia generalmente a 12,5 anni, mentre la comparsa dei primi
peli pubici avviene a circa 12 anni. Lo sviluppo del pene e dello scroto, sacca
all'interno della quale sono contenuti i testicoli, si completa generalmente
nell'arco di due anni; nello stesso periodo prosegue lo sviluppo dei peli pubici
che, inizialmente assumono una forma triangolare e successivamente, dopo 4 - 5
anni, la caratteristica forma a losanga. La crescita dei peli ascellari inizia
in genere 2 anni dopo la comparsa dei primi peli pubici. Le altre
caratteristiche sessuali secondarie (pelosità alle gambe e tronco, barba,
cambiamento della voce, acne, ecc.), si verificano in tempi molto diversi da
soggetto a soggetto. Lo scatto di crescita staturale comincia normalmente un
anno dopo l'inizio dell'aumento di dimensione dei testicoli e la massima
velocità di crescita in altezza, è raggiunta dopo circa un anno. In questa
fase di accelerazione di crescita il maschio può crescere in altezza anche
oltre 30 centimetri. In circa 1/3 dei ragazzi in età puberale, si può
osservare un ingrossamento di una o di entrambe le mammelle, con dolore alla
palpazione, questo fenomeno si chiama ginecomastia puberale. Tale situazione non
deve preoccupare i genitori ed i ragazzi, poiché è un evento del tutto normale
che scompare spontaneamente nel tempo senza necessità di fare nulla. I
cambiamenti fisici che caratterizzano lo sviluppo puberale interagiscono molto
strettamente con quelli psichici e sociali per modellare la personalità futura
del giovane adulto, pertanto è molto importante aver cura del ragazzo nel suo
insieme seguendo non soltanto il suo sviluppo fisico, ma anche quello psichico e
comportamentale. L'adolescente durante la pubertà viene a trovarsi di fronte ad
un corpo in piena evoluzione che stenta a riconoscere come proprio. Non è più
il suo corpo infantile, ma non è ancora quello che avrà da adulto. Tutto
questo influenza notevolmente l'emotività ed il comportamento del ragazzo che
facilmente va incontro a cambiamenti d'umore, alternando periodi di gioia a
periodi di depressione, con questa che desta spesso molta preoccupazione nei
genitori e nei familiari. L'adolescente gemello, soprattutto nel caso di coppie
monozigoti, avendo un fratello che riflette continuamente la sua immagine come
in uno specchio, ha ancora più difficoltà ad accettare i cambiamenti del
proprio aspetto fisico. Durante l'adolescenza il ragazzo o la ragazza devono
distaccarsi psicologicamente dalla propria famiglia e dai genitori per costruire
una propria immagine ed una propria identità che li renda individui adulti. Per
fare questo l'adolescente deve conquistare la propria indipendenza adulta e
l'identità definitiva. per molti gemelli questo processo evolutivo può
rivelarsi molto più complesso rispetto ad un non - gemello, poiché deve
differenziarsi anche dal co - gemello.
Sviluppo
e pubertà
Contrariamente alle attese
di molti genitori che guardano ai propri gemelli, soprattutto se identici, come a
due individui simili in tutto, lo sviluppo e la maturazione puberale possono
avvenire in tempi molto diversi in ciascun individuo. Naturalmente nel caso di
gemelli dizigoti le differenze sono più evidenti come accade normalmente tra
fratelli, ma anche nei gemelli monozigoti può verificarsi che le tappe di
sviluppo seguano ritmi diversi.
E’ soprattutto nelle
coppie gemellari miste (maschio / femmina) che si assiste a discrepanze notevoli
di sviluppo: solitamente è la femmina a svilupparsi prima del maschio.
Le differenze di sviluppo
possono generare sentimenti di invidia, gelosia, imbarazzo.
Il gemello che si sviluppa
più tardi, tende ad apparire come il fratello più piccolo. Ed è così che
viene trattato dal gemello e dagli altri. Tuttavia avere un gemello più grande
può a volte essere vantaggioso: ci si crogiola di “essere il più piccolo”
prolungando così la dizione infantile.
Anche il gemello che si
sviluppa prima (es. il più alto) può avere dei problemi perché gli altri
tendono ad avere su di lui, e lui stesso su di sé, maggiori aspettative per il
fatto di essere il più grande.
Nei gemelli di sesso
maschile, sia mono sia dizigoti, notevole rilevanza assume la crescita in
altezza. L’altezza viene sentita come misura di virilità, tanto che il
gemello più basso può sentirsi “svantaggiato”.
Nelle femmine ciò che crea
più difficoltà è un eccesso di peso ponderale o il ritardo nella comparsa
della prima mestruazione.Per le coppie gemellari
miste, l’adolescenza può diventare un periodo critico soprattutto per il
maschio che spesso matura più tardi della sorella. Può succedere che la
femmina preferisca al co - gemello la compagnia di altri ragazzi e ragazze. Questo
atteggiamento naturale può creare dei problemi alle coppie di gemelli molto
dipendenti, tanto che il maschio si sente messo da parte dalla sorella.
Nel caso in cui è la
sorella ad avere uno sviluppo tardivo, il maschio può diventare un sostituto
paterno: accompagna ovunque la sorella e ne è molto geloso.
Identità
corporea
Ciascun individuo costruisce
la propria identità anche a livello corporeo. Il proprio livello di autostima
viene quindi ad essere il risultato dell’immagine che si è andata formando di
sé nel corso dello sviluppo e a cui contribuisce significativamente in modo in
cui gli altri ci vedono.
Nel caso dei gemelli,
soprattutto se identici, familiari e amici tendono ad operare continui paragoni
(ad es. ”lui è più alto del co - gemello”), come se l’uno non esistesse se
non in confronto con il proprio co - gemello.
E’ invece importante
favorire nei gemelli la costruzione di una identità (soprattutto corporea)
unica e distinta, e questo lo si può fare sottolineando ciò che fa ogni
singolo gemello, soprattutto riguardo ai gusti e le abilità (“Lui è portato
per la musica, io preferisco la pittura”).
Tuttavia, spesso le
differenze messe a confronto riguardano aspetti fisici negativi o difettosi
(“Lui è grasso, io sono magro”), il che rischia di alimentare sensi di
insicurezza ed inferiorità nel gemello che risulta in svantaggio.
Comunque, il rischio
maggiore è non differenziarli in niente, trattarli come se l’uno fosse la
copia o il doppio dell’altro, e così facendo si alimenta nei gemelli la paura
di non sapere chi si è: per un attimo guardandosi allo specchio, continueranno
ad avere momenti di smarrimento credendo di vedere il proprio co - gemello. In
questo caso è importante favorire la differenziazione tra i gemelli, sebbene
questo sia un evento frequente fra le coppie monozigote.
Anche i gemelli tendono a
fare continui confronti l’uno con l’altro per affermare la propria identità.
Spesso lo fanno attraverso
l’abbigliamento e il trucco: soprattutto i gemelli identici in adolescenza
tendono a vestirsi il più diversamente possibile dal co - gemello e spesso
adottano proprio le caratteristiche opposte a quelle dell’altro (ad es. uno
diventa ordinato solo perché l’altro non lo è).
Altri gemelli cercano di
differenziarsi scegliendo interessi, indirizzi scolastici e carriere lavorative
volutamente diverse, anche se le preferenze sono simili.
I genitori dovrebbero
assecondare queste tendenze alla differenziazione, ricordando che va invece
scoraggiato l’atteggiamento opposto: la tendenza ad assomigliare il più
possibile al co - gemello.Generalmente sono i gemelli
che hanno poca fiducia in se stessi a rifugiarsi in questa “identità
condivisa”: vestono nello stesso modo, adottano la stessa pettinatura o
trucco, scelgono di fare le stesse cose. E’ come garantirsi la solidarietà
della coppia gemellare per affrontare la realtà che singolarmente fa paura, così
come farebbe un qualsiasi adolescente nel seguire la moda e le regole del gruppo
di appartenenza.
Indipendenza
e separazione
L’adolescenza è un
momento in cui la cosa più importante è rendersi indipendenti dalla famiglia.
L’adolescente deve allentare i legami di dipendenza con i genitori per
interessarsi e legarsi affettivamente a nuove persone della realtà
extra-familiare (amici, amori). Per molti gemelli separarsi dalla famiglia è un
compito difficile e a volte incompleto: si distaccano dai genitori, ma si legano
ancora di più al proprio co - gemello. E’ come se il co - gemello avesse
preso il posto dei genitori. Di conseguenza, l’adolescente gemello può
sentire l’enorme bisogno di rendersi libero e indipendente dal co - gemello,
ma spesso può avere paura di farlo perché vuoi dire affrontare il mondo da
solo. Alcuni gemelli rinunciano quindi a separarsi dal co - gemello, non si
sentono pronti a fare questo grande passo. Continuano allora a rimanere a lungo
insieme, spesso anche in età adulta e tutto questo ostacola il naturale
processo verso l’autonomia. Sono soprattutto i gemelli che nell’infanzia
sono stati amici inseparabili e sempre insieme, che hanno più difficoltà a
separarsi. Questo è più frequente in quelle coppie di gemelli il cui processo
di separazione ed individuazione è stato poco sviluppato negli anni
dell’infanzia. Alcuni gemelli evitano del tutto la separazione non mettendosi
in rapporto con gli estranei. Altri riescono a separarsi, ma solo parzialmente:
instaurano nuove amicizie e amori, ma a patto di continuare in parallelo uno
stretto legame gemellare.
La più grande difficoltà
interviene allorché solo uno dei gemelli desidera separarsi. Solitamente, è il
gemello più dipendente e sottomesso che decide di staccarsi dal gemello
dominante dopo anni di “sottomissione” per ritrovare la sua libertà. In
questo caso è il gemello dominante ad accettare più difficilmente questa
scelta perché ciò mette in gioco la propria autostima basata sul suo essere il
capo della coppia.
Rifiuto
dell’autorità
In adolescenza i ragazzi
attraversano un periodo naturale di rifiuto e di ribellione verso i genitori
(autorità, valori). Questo atteggiamento è essenziale per potersi svincolare
dai legami di dipendenza infantili.
Nei gemelli questo stesso
rifiuto viene operato nei confronti dell’autorità e del dominio dimostrato
dal co - gemello. Ad essere rifiutato è il proprio gemello e la stessa gemellarità:
il fine è di separarsi l’uno dall’altro e sentirsi finalmente liberi.
Frequenti sono le liti, a volte anche violente, ma subito dopo ritornano
nuovamente grandi amici.
Non è raro vederli
lamentarsi dei limiti della condizione gemellare (ad esempio: “Non c’è
spazio per la propria intimità!”).
Tutto ciò può essere
sorprendente per i genitori e per i gemelli stessi, che per tutta l’infanzia
sono stati molto uniti e amici in competizione.
Il ripudio dell’autorità
genitoriale, tipico degli adolescenti, nei gemelli è spesso inesistente. Anche
la tendenza a controllare con il loro legame l’autorità genitoriale può
ostacolare la tendenza positiva a separarsi dai genitori. E’ interessante
vedere che mentre è tipico dell’adolescente trovare nel gruppo un sostegno
reciproco che rafforza la propria identità, separata dalla famiglia, gli
adolescenti gemelli sembrano meno sensibili alle influenze del gruppo.
Amicizie
Nell’adolescenza, la
ricerca di una identità separata può sfociare in un’amicizia esclusiva che
esclude il co - gemello.
Il gemello messo da parte può
sentirsi triste e disorientato, soprattutto perché può sembrargli di dover
perdere il gemello. Pertanto fa di tutto per contrastare l’amico-intruso poiché
lo avverte come una minaccia non solo per la stabilità della coppia gemellare
ma anche della sua stessa identità. In questi casi, la maggior parte dei
genitori insiste perché il gemello escluso venga coinvolto nell’amicizia
dell’altro. I genitori dovrebbero invece dare la loro approvazione alle nuove
conoscenze che ognuno fa individualmente e incoraggiare anche l’altro e fare
lo stesso.
Altre volte i gemelli
arrivano ad un compromesso: si dividono l’amico.
Molti genitori sono convinti
della unicità e particolarità del legame gemellare e trovano numerosi vantaggi
nello stare insieme. Sembra più facile concedere ai figli di uscire una serata
perché insieme si fanno compagnia a vicenda e si tengono d’occhio. E’
importante sapere tuttavia che questo atteggiamento rende più difficoltoso ai
gemelli staccarsi l’uno dall’altro e rinforza il sentimento di non essere al
sicuro se si è da soli.
Nel caso di coppie gemellari
miste, la femmina, sviluppando prima, arriva spesso a sentire il fratello come
“piccolo” e “immaturo” rispetto a lei che è ormai una ragazza; ne
consegue il suo desiderio di allontanarsi dal fratello che è diventato un peso
e un ostacolo nella sua ricerca di ragazzi più grandi (amici o amori).
Amori
Molti gemelli cominciano in
ritardo a corteggiare i coetanei perché risultano più Umidi e meno socievoli
fin dall’infanzia. D’altra parte, i gemelli stessi vengono talvolta
corteggiati poco dai coetanei perché vi è soggezione davanti a due gemelli
oppure si ha paura ad intromettersi nel loro legame esclusivo.
Spesso, dopo il matrimonio
di un gemello segue il matrimonio dell’altro. Alcune volte addirittura i
gemelli, pur di non separarsi, scelgono come soluzione di sposarsi con altre
coppie di gemelli.
Le aspettative sul partner
sono molte: tendono a scegliere partner con personalità simili a quella del co
- gemello.
Altri si sentono
insoddisfatti perché non trovano un’altra persona che li capisca così come
fa il co - gemello.
Scuola
Anche a
scuola,
nonostante stare insieme al co - gemello dia sicurezza, è importante che i gemelli
intraprendano quanto prima strade differenti, scegliendo ognuno la scuola
secondaria adatta ai propri gusti e alle proprie capacità.
Ovviamente, tanto più sono
stati abituati a fare esperienze per conto proprio, tanto più affronteranno
senza problemi lo stare in classi differenti.
Andare in classi separate è
importante soprattutto per i gemelli identici, dati i numerosi svantaggi
rappresentati dal condividere la stessa classe: dalla confusione che spesso
fanno insegnanti e compagni, ai continui confronti che accentuano gelosie e
rivalità, alla tendenza a trattarli come coppia pretendendo da loro analoghi
risultati scolastici o rivolgendosi loro con l’appellativo generico “i
gemelli” contribuendo così a svilire la propria individualità.
E’ bene separare i
gemelli?
Non esiste una regola unica
a proposito; bisogna considerare la specifìcità di ogni coppia gemellare e
valutare per ognuno il grado di dipendenza tra i gemelli. I gemelli più felici
sono comunque quelli che permettono all’altro di essere libero e indipendente,
evitando di mantenere per tutta la vita un legame gemellare esclusivo che tiene
lontano gli altri. Quei gemelli che sono stati aiutati durante
l’infanzia ad essere individui separati grazie ad un atteggiamento
dell’ambiente che ha favorito la loro differenziazione e apertura ad altre
relazioni, riescono più facilmente ad essere autonomi: ognuno acquisisce un
maggior senso di identità che gli consente di sentirsi completo anche quando si
trova lontano dal co - gemello.
I gemelli che invece per tutta l’infanzia sono stati
amici inseparabili possono incontrare molte difficoltà a diventare
indipendenti: spesso hanno sviluppato due identità, una come individui e una
come parte della coppia gemellare.
Come aiutarli nella separazione?
Compito fondamentale dei genitori è aiutare i gemelli
a trovare un equilibrio tra il continuare a mantenere un legame speciale
destinato a durare per sempre con il proprio co - gemello e il sentirsi liberi e
autonomi l’uno dall’altro.
Può aiutare avere amici, hobby e attività in comune
col co - gemello ma anche personali. Dormire in stanze separate oppure dividere la
stanza con un altro fratello è meglio che stare sempre insieme col co - gemello:
ognuno ha bisogno di spazi propri.
E’ importante aiutare ciascun gemello ad avere amici
e interessi propri, intraprendere scuole e carriere lavorative diverse. Ciò si
rileva fondamentale soprattutto per mitigare forti livelli di competizione e
aggressività tra i gemelli.
Prima dell’inizio della pubertà, è bene iniziare a
parlare ai gemelli di che cos’è lo sviluppo e la pubertà, sottolineando la
possibilità di sviluppare in momenti diversi ed in modi diversi (altezza,
ecc.).Inoltre è importante parlare della naturalità del
loro desiderio di separarsi. Se ad esempio desiderano andare in differenti
scuole, è bene parlarne insieme in anticipo cercando ovviamente di lasciare a
loro la decisione finale. In ogni caso separarsi per loro non è una cosa
facile, né è più facile per il gemello dominante, per questo è importante
continuare a conservare delle occasioni nelle quali continuare a stare insieme.
E’ importante perciò trattare i gemelli come individui, incoraggiandoli ad
essere attivi sia separatamente sia insieme. Solo così potranno crescere sicuri
di sé e diventare persone complete, molto spesso sono proprio i genitori ad
impedire amicizie e attività separate per timore che uno dei gemelli possa
sentirsi tagliato fuori.