PIRANDELLO E LA NON-COMUNICAZIONE
 

 

 

 


Il problema della comunicazione e, ancor più quello della non-comunicazione, enunciato nel primo assioma, è stato ampiamente affrontato da uno dei maggiori esponenti della letteratura italiana del primo Novecento, ovvero Luigi Pirandello. Così, nella prefazione all’opera teatrale “Sei personaggi in cerca d’autore” , lo stesso Pirandello afferma che “uno dei maggiori travagli del mio spirito è costituito dall’inganno della comprensione reciproca fondato irrimediabilmente sulla vuota astrazione delle parole”. Infatti, secondo il pensiero pirandelliano, gli esseri umani sono condannati nella comunicazione ad uno scambio di segni e di simboli al quale non sempre corrisponde uno scambio di significati. La comunicazione finisce quindi con l’essere del tutto vuota e priva di significato, mentre le parole con le quali ci illudiamo di comunicare ci inchiodano inevitabilmente alla solitudine e all’estraneità reciproca:

 

“Abbiamo tutti dentro un mondo di cose; ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci se nelle parole che io dico metto il senso e il valore delle cose che sono dentro di me, mentre chi le ascolta, inevitabilmente, le assume col senso e il valore che hanno per sé del mondo che egli ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!”

(Sei personaggi in cerca d’autore)

 

Comunicare è infatti essenziale ai fini di una vita in società e l’assenza di comunicazione è un elemento distruttivo, fonte di solitudine e smarrimento per gli esseri umani. Quasi a reagire a questo perenne senso di incertezza, i personaggi pirandelliani, e soprattutto quelli teatrali, dialogano fittamente tra di loro e vivono interamente in questo loro dialogo, che è tutto intessuto di amare confessioni, di angosciose richieste, di finte indifferenze che celano in realtà il desiderio di sollecitare l’interessamento degli altri per le proprie problematiche. Ma è un dialogare tra sordi, tra gente che non si comprende, così che il vero volto di ciascuno sembra sfuggirci continuamente:

 

“Frasi! Frasi! Come se non fosse il conforto di tutti; davanti ad un fatto che non si spiega, davanti ad un male che ci consuma, trovare una parola che non ci dice nulla e in cui ci si acquieta…”

(Sei personaggi in cerca d’autore)

 

Un altro problema suscitato e approfondito di Pirandello è quello dell’incomunicabilità tra uomo e natura: egli sostiene che noi tentiamo invano di capire quello che la natura ci comunica, ma non riusciamo a comprenderne nemmeno una minima parte, mentre questa ci lancia dei chiari e comprensibili messaggi di disagio.