Capitolo secondo 1921 - 1922

MODENESI IN CAMICIA NERA

Gli anni dal 1919 al 1943

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Capitolo Secondo 1921 -1922

1921 - Ancora Violenze


La lotta politica continua ad essere segnata da continue intemperanze e violenze a non finire. Cattolici contro Socialisti, questi contro i Fascisti in un caos indescrivibile. Bastonature, accoltellamenti, devastazione reciproca di sedi di partito, si era scatenata una serie di reazioni a catena che l’autorità costituita non riusciva a frenare, anzi in moltissime circostanze le guardie regie contribuirono, con comportamenti a dir poco sconsiderati, sparando sui manifestanti, a creare un clima d’intolleranza e di reazione.
A Modena, nel mese di Gennaio fu ucciso un socialista a Campogalliano e la sera del 21, in località Gallo allora alla periferia di Modena, fu ucciso a colpi di pistola il fascista, ex legionario fiumano, Mario Ruini di 19 anni. Mario Ruini era assieme al fratello e allo studente Stradi, e mentre rincasavano furono aggrediti in un agguato. Tre sono i responsabili dell’attentato e fanno parte del gruppo libertario di Via S. Agata; sono tre giovani di venti anni: Renzo Cavani, Luigi Evangelisti e Aldo Gilioli. Nella sparatoria, Renzo Cavani colpisce il Ruini, che cade ferito al suolo e qui è finito, con due colpi alla nuca, da Luigi Evangelisti.
Così racconta il muratore anarchico Aldo Caselgrandi:

“Non feci in tempo a vedere quel che successe. Era appena cominciata la sparatoria dei miei compagni anarchici e socialisti e i fascisti stavano rispondendo. Io ero accanto all’edicola della Rosina, quando ad un tratto alcuni fascisti mi balzarono addosso e mi bastonarono perché avevo in tasca il giornale anarchico Umanità Nova.”

Tre giorni dopo, ai suoi funerali, mentre si svolgevano sulla Via Emilia, all’altezza del Palazzo delle Poste, gruppi di comunisti si avvicinarono al corteo e iniziarono a sparare colpendo a morte l’impiegato fascista di Bologna, di ventuno anni Augusto Baccolini e l’operaio metallurgico Orlando Antonimi, di diciannove anni, facendo inoltre una decina di feriti, tra i quali uno dei capi del fascismo bolognese, Leandro Arpinati.
In seguito a questi fatti fu data alle fiamme la Camera del lavoro e fu proclamato lo sciopero generale. I fascisti bolognesi che ritornavano nella loro città, particolarmente esaperati per i fatti al funerale di Ruini, furono presi a fucilate, la loro reazione li porta all’assalto della Camera del lavoro bolognese, che sarà devastata.
Il 5 Marzo, fu costituita la sezione modenese del Fascio femminile di Combattimento, che ebbe, dall’inizio, centocinquanta iscritte, il Direttorio era così costituito: signora Maria Ruini, signorine, Teresa Casati, Rosa Guicciardi, Maria Teresa Vicini e Mara Capitani che era la Segretaria.
Il 17 Marzo fu ferito, in un attentato fuori porta Saragozza, lo studente fascista Antonio Gozzi, per opera di un gruppo d’anarchici. Mentre in Aprile si svolge a Bologna il primo congresso dei Fasci Emiliani, al quale parteciparono i modenesi: Enzo Ponzi, Carlo Zuccoli, Marco Antonio Vicini, Fausto Bianchi, Renato Bussadori, Mario Vellani Marchi, il dott. Ugo Righi e il Capitano di Vascello Raffaele Paolucci (affondatore della Viribus Unitis) che, pur non provenendo da Modena, era il Presidente Onorario del Fascio della nostra città.
L’8 Aprile, nell’Assemblea del Fascio modenese, il Segretario Enzo Ponzi fu sostituito da Carlo Zanni, giovane avvocato ed ex combattente della grande guerra, che rimase in carica sino al 17 Settembre 1922
In quello stesso mese d’Aprile esce il primo numero de “La Valanga”, organo del Fascio modenese, che fu diretto da Pilade Lugli. In questi giorni in un agguato furono aggrediti e “bastonati” due fascisti: Alfredo Aimi ed Evaristo Crostini. Al fascismo modenese si aggregano, via via, tanti personaggi di varia estrazione sociale, da gente del popolo ad uomini come il radicale avv. Nino Modena, che richiede la tessera con una lettera, “nobile”.
A Maggio, a Monteombraro di Zocca, è ucciso il popolare Igino Bellentani
Alle elezioni politiche, che si tennero il 15 Maggio, precedute in tutta Italia da violenze che provocarono la morte di una ventina di fascisti e gli incendi di un centinaio di Camere del lavoro, si presentarono, ottenendo un clamoroso successo anche i fascisti che riuscirono a portare in parlamento 37 deputati, tra i quali i modenesi, Marco Arturo Vicini e Virgilio Lancellotti.
La lista del “Blocco Nazionale” per le Provincie di Modena, Reggio, Parma e Piacenza, comprendeva i seguenti nomi: comm. Lino Carrara, ing. Alberto Celli, dott. Ottavio Corgini, avv. Vittorio Cottafavi, prof. Icilio Bocca, avv. Tommaso Benassi, ing. Giuseppe Baccarani, prof. Giovanni Pallastrelli, prof. Giovanni Ranieri, Virgilio Lancellotti, avv. Nino Modena, Carlo Cesare Montecchi, avv. Francesco Pallastrelli, avv. Vincenzo Paltrinieri avv. Pietro Petrazzani, avv. Camillo Piatti, avv. Cesare Sarfatti, (fratello della nota scrittrice Margherita, amica di Benito Mussolini) avv. Michele Terzaghi e avv. Marco Arturo Vicini.
Tre erano i fascisti modenesi, Cottafavi, Modena e Vicini, due di Carpi, Lancellotti e Benassi, due di Reggio, Montecchi e Corgini, due di Piacenza, Terzaghi e Sarfatti, due di Parma, Bocca e Celli; gli altri erano liberali tra i quali il modenese, Giuseppe Baccarani.
Nella nostra Provincia si ebbero i seguenti risultati: Blocco Nazionale, che comprendeva, fascisti, nazionalisti, liberali e radicali 28.378 voti: Partito Socialista Italiano 27.028 voti: Partito Popolare Italiano 17.600 voti.
Dopo le elezioni si costituì la Federazione Provinciale dei Fasci modenesi che fu così composta: Carlo Zanni Federale curava la zona di Modena, Clodo Feltri seguiva quella di Carpi, Enzo Ponzi la zona di Finale e San Felice,, Lanfranco Betini quella di Sassuolo, e Umberto Costanzini per il vignolese.
Passato questo momento riprese ancora la lotta; l’8 Agosto, a Stuffione di Ravarino fu pugnalato a morte il fascista Eliseo Zucchi, e a Mirandola, il 17 Agosto, fu ucciso il popolare Agostino Baraldini.
La violenza nel modenese e in tutta Italia assumeva sempre più le caratteristiche di una sanguinosa guerra civile. Tra i tanti efferati delitti politici, commessi in quei giorni, ci basta citare quello commesso a Pistoia, dove, un rivenditore di un giornale fascista fu trascinato in un circolo comunista e qui fu squartato, dopo che gli era stata immersa la testa in acqua bollente. (cfr. Tamaro)
Le squadre che si affrontavano in quella lotta atroce erano formate da: “gli arditi del popolo” che erano i sovversivi feroci ed armati, c’erano poi le “camicie azzurre” dei nazionalisti, le “camicie kaki” delle ridotte squadre liberali, alcune squadre repubblicane molto combattive, quali le “avanguardie di azione repubblicana” in Romagna e anche le “avanguardie dei popolari in alcune zone. Ovviamente i fascisti si presentavano in camicia nera.
Scontri e violenze avvenivano ovunque in Italia, ma l’episodio che suscitò enorme scalpore, fu l’eccidio di Sarzana, in Provincia di La Spezia, il 21 Luglio. Una colonna di fascisti voleva entrare in quella cittadina per manifestare e cercare la liberazione di alcuni camerati, tra i quali Renato Ricci poi fondatore e capo dell’Opera Nazionale Balilla (ONB), arrestati e incarcerati dalle guardie regie. I carabinieri avevano l’ordine di impedire l’azione. Vennero allertati anche i gruppi socialisti e comunisti che si prepararono per un agguato. Partì un colpo, non è stato ben chiarito per colpa di chi, e vi fu una sparatoria, le guardie regie spararono a bruciapelo, diciotto morirono subito, quasi tutti giovanissimi; molti furono i feriti e molti di coloro che, scappando attraverso i campi, caddero in mano ai cosiddetti "Arditi del popolo", formazioni socialcomuniste formatesi da poco, furono massacrati a colpi di forcone e roncola, impiccati, squartati, evirati, torturati, smembrati e decapitati, portando il numero delle vittime ad oltre la quarantina.
I superstiti, barricati nella Stazione, furono infine caricati su un treno, insieme ai dieci prigionieri, e rispediti a casa. Un’ultima vittima, fu un ragazzo che, affacciatosi ad un finestrino per fare il saluto romano, fu ucciso da una rivoltellata.
La pubblicistica antifascista modenese, negli anni del secondo dopoguerra, e in tutte le pubblicazioni a senso unico, dedicate al ventennio fascista in quel di Modena, hanno cercato di far apparire quel movimento, quasi praticamente composto di uomini della borghesia agraria o di quelli della classe dominante, e questo è vero, ma in minima parte; vi si trovavano sì uomini delle categorie più agiate, così come li trovavi nelle file dei socialisti o dei popolari, ma la maggioranza degli appartenenti al fascismo della “prima ora” proveniva, quasi esclusivamente, dal mondo operaio e impiegatizio oltre che, logicamente, dagli ex combattenti.
Tuttavia, che dire dei personaggi che militavano e dirigevano i partiti che cercavano di opporsi al nascente fascismo, forse appartenevano alla classe operaia uomini come l’on. Gregorio Agnini, l’avv. Pio Donati, il Sindaco Ferruccio Teglio, l’avv. Confucio Basaglia, l’avv. Cesare Marverti, il senatore e imprenditore Guido Mazzoli, gli avvocati Luigi Colli di Cavezzo e Nicola Cilla di Mirandola per i socialisti, oppure i rappresentanti del Partito Popolare quali, l’avv. Giuseppe Casoli, il conte Claudio Boschetti, il marchese Camillo Molza, il prof. Claudio Nava, l’avv. Alessandro Coppi o il prof. Giovanni Rizzatti, tanto per citarne alcuni?
A parte questo piccolo spunto polemico è bene sottolineare che i modenesi, cosi come gli altri italiani, seguirono il nuovo astro della politica nazionale in funzione della forza propulsiva e delle nuove idee che Mussolini interpretava. Idee che cercavano di superare i logori concetti di un socialismo stagnante che non sapeva uscire da una visione, già superata della lotta di classe, oltre a certo clericalismo ancora legato allo strapotere di una chiesa anch’essa ferma al 1800. Non vi è stato in Italia nessun movimento politico che abbia saputo esprimere, più intimamente, le aspirazioni di un popolo, riuscendo a coinvolgere e conciliare il sogno socialista con l’amor di Patria, oltre a unire, per una visione di Nazione, quell’Italia proletaria ed aristocratica ad un tempo, che si era scoperta popolo e Nazione, suo malgrado, solamente allora e non prima, nelle trincee del Piave.
Quegli uomini nati nelle trincee, stoicamente avevano sopportato ogni pericolo. Erano giunti all’estremo limite, alle spalle avevano lasciato tutto: i politicanti da strapazzo, gli scrivani, i ruffiani, i pescecani, gli affaristi piccoli piccoli, gli invidiosi e in quella dimensione avevano appreso la saggezza, la serenità e l’incorruttibilità.
Nel momento in cui la vittoria mutilata e la pugnalata alle spalle delle nazioni uscite vittoriose da quell’immane conflitto assieme all’Italia, li condizionò e quando tornarono e trovarono una plebaglia vile e idiota o furono sviliti, nella loro dignità da autorità civili e militari arroganti e vigliacche nello stesso tempo, scoprirono ovunque ignobili speculazioni, ingiustizia sociale e tutte le più abbiette forme dell’animo umano. A fronte di tanto sfacelo, questi combattenti non riuscirono a starsene fermi a subire senza reazione gli sputi e gli insulti della plebaglia rossa. Trovarono pertanto un capo ed un’idea, che permise loro di uscire allo scoperto e che diede loro la possibilità di marciare incontro a nuovi destini, per ritrovare la condizione d’uomini veri, oltre alla loro rispettabilità.
Nacquero cosi i fascisti.
Il 3 Agosto, a Roma, si firma il Patto di pacificazione tra Fascisti e socialisti. Da entrambe le parti questo tentativo di mettere un freno alla violenza, non fu ben accettato.
Anche a Modena, su questo argomento vi furono contrasti accesissimi con dimissioni, poi rientrate come quelle del Consiglio direttivo del Fascio di Carpi e quelle di Enzo Ponzi del Direttoriom Provinciale.
Difatti a Novembre questo fu denunziato ufficialmente. La denuncia la fece lo stesso Mussolini al Congresso di Roma, poiché, nei due mesi in cui fu in vigore, furono uccisi poco meno di sessanta fascisti e centinaia furono i feriti, in agguati e attentati da parte degli “arditi del popolo”.

I fatti del 26 Settembre a Modena

Descriviamo i fatti del 26 Settembre con il resoconto di G.A. Chiurco in: “Storia della Rivoluzione Fascista”.

26 Settembre – Le autorità governative di Modena, in odio al Fascismo, davano ordini polizieschi categorici, che irritarono i fascisti, tanto da indurli a tenere una riunione nella quale fù votato un ordine del giorno di protesta contro il Governo. Circa un migliaio di fascisti dopo la seduta inquadrati militarmente sfilarono per la Via Emilia. Trovano la strada sbarrata dalle guardie regie agli ordini del Commissario Cammeo, ben noto per la sua condotta antifascista e vigliacca. L’on. Vicini afferma alle guardie che i fascisti domandano soltanto che una Commissione possa consegnare l’ordine del giorno alla Prefettura. Gli squadristi attendono intanto ordinati e calmi ed al ritorno della commissione imboccano nuovamente la Via Emilia. Altro plotone di guardie regie che sbarra il passo presso il caffè Nazionale. Il corteo si ferma e l’on. Vicini si accinge a parlare ai fascisti per calmarli e dar loro l’ordine di sciogliersi. Accanto all’On. Vicini si pone il gagliardetto del Fascio. I due commissari che si trovano accanto al gagliardetto non si vollero levare il cappello. Un fascista toglie la paglietta al commissario facendola cadere a terra ed il commissario estrae la rivoltella facendo fuoco a bruciapelo sulla folla uccidendo il fascista Carpigiani Umberto del Fascio di Modena. E ferendo gravemente al torace l’On. Vicini, che cade gridando “viva l’Italia”. Un urlo di indignazione si alzò dalla folla mentre una scarica partiva dai moschetti imbracciati dalle guardie regie. Così cadevano a terra altri morti….La commissione di inchiesta provò che la forza pubblica aprì il fuoco senza alcun preavviso e senza alcuna necessità."


Il 29 Settembre si svolsero i funerali dei caduti con una grandiosa partecipazione di folla. Ventimila persone e cinquecento gagliardetti s’inchinarono al cospetto delle bare. Benito Mussolini tenne in Piazza S. Agostino l’orazione funebre che così concludeva:
“….Salvete, morti dilettissimi. Noi non vi dimenticheremo. I Vostri nomi rimarranno scolpiti nel nostro cuore profondo. Finchè un solo fascista vi sarà in Italia, egli trarrà da Voi l’esempio e l’auspicio. Verrà giorno in cui il nostro esercito invitto e invincibile strapperà la definitiva vittoria. Allora, o fratelli di Modena, o fratelli caduti in altre città, un fremito improvviso farà sussultare i vostri resti immortali. Converremo allora alle vostre tombe di precursori e di avanguardie, a sciogliere il voto della riconoscenza e della fede. In nome dei cinquecentomila fascisti d’Italia vi porgo l’estremo addio”.

I Caduti furono
Bosi Ezio, era il Segretario politico del Fascio di San Cesario s.P. Aveva combattuto nella grande guerra ed aveva ventidue anni. Faceva parte del Consiglio Provinciale dei sindacati economici.
Carpigiani Umberto, era iscritto al Partito Fascista di Modena: non aveva ancora compiuto i diciotto anni.
Gallini Gioacchino, ex Tenente degli alpini era Segretario politico del Fascio di Mirandola: fù tra i primi assertori del Fascismo nelle zone della bassa. Aveva ventiquattro anni.
Garuti Tullio, era uno studente di venti anni iscritto al Fascio modenese. Morì alcuni giorni dopo i fatti del 26 Settembre.
Micheli Giovanni, Ufficiale di Artiglieria era iscritto al Fascio di San Cesario sul Panaro. Era un fascista attivo ed appassionato e dedicò tutta la sua vita alla famiglia ed alla Patria.
Sanley Aurelio, era il Segretario politico del Fascio di Vignola, aveva venti anni e apparteneva ad una nota famiglia vignolese.Notevole era il suo ascendente tra i fascisti della zona.
Sinigaglia Duilio, aveva ventisei anni e apparteneva al Fascio modenese ed era comandante delle squadre d'azione. Ex Tenente degli Arditi ed ex legionario fiumano.
Zulato Attilio, apparteneva al Fascio di Modena, studente, era un ragazzo buono e dedicava al partito, tutte le ore libere dallo studio. Morì con sulle labbra le parole" Italia e mamma".
Le violenze contro i fascisti continuarono anche dopo lo spietato eccidio. Il 2 Ottobre, a Fossoli di Carpi, fu ucciso in un agguato tesogli da “sovversivi”, Enea Albizzi di Campogalliano, e morì, quattro giorni dopo quello scontro, Ernesto Lodi di Novi che si trovava assieme all’Albizzi.
La sera del 11 Novembre, tradizionale festa di San Martino un gruppo di giovanissimi ragazzi, Renzo Rubbiani, Gino Tabaroni, Mario Lasagni e Silvio Lasagni tutti appartenenti al gruppo d’avanguardia del Fascio modenese, se ne stanno seduti al ristorante Terrazza, appena fuori Porta Saragozza, là dove oggi inizia Via Buon Pastore; si scontrano con due anarchici già noti per risse ed aggressioni, Renzo Cavani e Guido Bucciarelli; i ragazzi s’insultano e si mettono a correre lungo la strada, per eventualmente darsele di santa ragione, ma il Cavani si arresta, estrae la pistola e a sangue freddo uccide il giovanissimo Gino Tabaroni, di appena diciassette anni. Il Cavani sparò anche agli altri, ferendo Mario Lasagni. I due rossi, fuggirono e subito espatriarono, arrivando a Monaco di Baviera per poi ripare in Russia.
Così racconta l’anarchico Renzo Cavani:

“….Gino Tabaroni è un nome che non scorderò più. Anche perché via Buon Pastore si chiamò durante il fascismo via Gino Tabaroni, e i miei abitavano proprio lì e quando scrivevo a mia madre dall’estero scrivevo, Modena via Gino Tabaroni…..Non sono pentito di questi fatti. Noi avevamo quell’idea e loro erano i nostri peggiori nemici. E poi i fascisti avevano già cominciato ad uccidere per conto loro. Noi non potevamo stare con le mani in mano a vedere, come facevano invece i socialisti”

Per tutto il periodo del ventennio, la strada che vide quest’efferato assassinio, fu dedicata al martire fascista, ma fu poi epurata dalla toponomastica modenese, nel secondo dopoguerra.
Nel mese di Novembre di quel 1921, con la costituzione del Partito Nazionale Fascista (PNF), fu avviata anche l’attività parlamentare dei 37 deputati eletti a Maggio e, con un grande discorso, chiamato “della mano tesa”, Mussolini proclama una vera proposta di pace rivolgendosi sia ai popolari sia ai socialisti, invitandoli a “disarmare”, per mettere la parola fine alla guerra civile. Si augurava, dunque, un disarmo reciproco, e come disse ”anche un disarmo degli spiriti, dato che la Nazione correva un serio pericolo di precipitare in un abisso”.



                          
1922 - Ancora tensioni - 28 Ottobre Marcia su Roma

Pure il 1922 inizia con tensione e incidenti un po’ ovunque. Il Fascismo modenese, che in breve tempo si era fortemente consolidato, comincia a rintuzzare colpo su colpo a tutte le intemperanze; all’Assemblea del Fascio locale del 17 Gennaio venne nominato il gruppo di persone, guidato da Fausto Bianchi, che doveva portare al Primo Congresso Provinciale che si tenne presso il Teatro Comunale di Modena il 24 Gennaio dove si vide riconfermato Federale, Carlo Zanni.
In tutta la Provincia si andavano costituendo le sezioni di Partito, in modo particolare si era affermato nel carpigiano tanto che l”Avanti” del 31 Marzo 1922 scriveva che:

“Carpi è, come si sa la roccaforte del fascismo modenese, anzi la sua fama ha oltrepassato da gran tempo i confini della Provincia ed è diventata nazionale.” I Fascisti carpigiani furono definiti dal giornale socialista “superfascisti”.

La lotta politica tra i partiti e nei partiti, era particolarmente accesa, Popolari contro Socialisti, lotte interne nei due schieramenti principali, tanto che a Livorno, al Congresso del Partito Socialista, avvenne la scissione che portò la corrente massimalista a fondare il Partito Comunista Italiano.
La tensione politica raggiunge livelli altissimi, a Modena come in tutta Italia. Nei primi giorni del mese di Gennaio del 1922, avvengono moltissimi scontri e imboscate da parte degli anarchici e dei comunisti. A Villanova di Là, sono feriti, in agguati comunisti, i fascisti: Guido Tavoni, Giovanni Benfatti e Guido Ferrari, mentre a Nonantola, il diciottenne Ascanio Boni sfugge miracolosamente ad un attentato. Il giorno 15, due anarchici feriscono gravemente, in un agguato in un’osteria di Porta Saragozza, luogo diventato abituale per tanti scontri tra rossi e neri, il fascista Guido Albinelli. A Febbraio, bastonatura di socialisti, tra i quali i Deputati Donati e Agnini, da parte dei fascisti.
Si verifica poi un gesto vandalico sulla tomba del martire Duilio Sinigaglia che è lordata e sfregiata. Vengono, in seguito, sparati colpi di pistola ai fascisti, Bruno Fava e Silvio Gandolfi e a quattro carabinieri. Il 18 Febbraio durante una festa a Migliarina di Carpi, è ucciso, a colpi di rivoltella, dal comunista Pio Rossi, il fascista carpigiano, Eugenio Paltrinieri.
Il giorno 23 si svolgono i solenni funerali di questo caduto, con i discorsi dei maggiorenti del Partito, gli onorevoli Vicini e Lancellotti e di Salesio Schiavi.
Il 4 Marzo è ucciso a fucilate, a San Martino Secchia, Pio Zanfrognini, negoziante di bestiame a Mirandola, uno dei primi aderenti al fascio mirandolese. L’operaio fascista, Giuseppe Salvatori, subisce in questi giorni un primo attentato da parte dei “rossi”, che gli porteranno nel corso dell’anno altri quattro agguati, sempre sventati. Spesso avvengono sparatorie e risse in tante osterie di Modena e Provincia; a San Felice s. Panaro, durante uno di questi scontri resta ucciso il giovane socialista di 24 anni, Benvenuto Pignatti. Dopo una serie di tafferugli con feriti vari e ammaccati dal bastone, che a quei tempi si usava con molta facilità, nei giorni attorno al 1° Maggio, scoppia improvvisamente la “rivoluzione di Bologna”.
Un Ufficiale della Marina Militare, tale Cavedoni, è ucciso in un attentato, dove rimangono feriti altri due fascisti, dalle “guardie rosse”. La Federazione fascista bolognese convoca i segretari dei fasci delle quattro Provincie di, Modena, Ravenna, Ferrara e Bologna, per coordinare un’azione comune nel capoluogo emiliano. Vi è pertanto una mobilitazione generale dei fascisti di queste Provincie che giungono a Bologna in diecimila. E’ una mobilitazione generale e tra questi vi sono duemila modenesi; di cui cinquecento di Modena città, trecento di Carpi e i restanti di tutta la Provincia.
Fortunatamente si arrivò ad un accordo tra il comandante fascista della Legione Emiliana, il ferrarese Italo Balbo e il Generale di Corpo d’Armata, Sani, per la tregua. Il 2 Giugno, dopo quattro giorni di altissima tensione e di presenza dei fascisti nel capoluogo emiliano, Mussolini ordina lo sgombero e il rientro a casa di tutti i fascisti.
In Agosto avviene la caduta del Governo Facta e la proclamazione dello sciopero generale di quattro giorni, che fallirà nel modenese come in tutta Italia.
Unica eccezione la città di Parma, che “resisterà” per alcuni giorni, e dove accadde una vera e propria battaglia tra fascisti e social-comunisti. Lo sciopero aveva attecchito solamente in città, mentre in provincia fu un fiasco completo. Fu posto un “ultimatum” per la ripresa del lavoro dopo 48 ore, ma i rossi si asserragliarono nei sobborghi, costruendo trincee e barricate sotto lo sguardo dei carabinieri e delle guardie regie, che assistevano impassibili agli avvenimenti poiché avevano avuto tali ordini dalle autorità prefettizie. Vi furono attentati terroristici e una lunga serie d’attacchi ai fascisti. Scaduto l’ultimatum inizia il concentramento delle forze fasciste provenienti dalle città vicine. Modenesi e carpigiani accorrono a Parma in buon numero, assieme agli altri provenienti dalle città vicine, occupano militarmente la stazione ferroviaria e quella tranviaria, ovunque avvengono conflitti, si lanciano bombe, i “rossi” fecero incursioni anche verso il centro e assalti al Fascio. Inizia la battaglia dell’”Oltretorrente” con molti morti e feriti. Oltre ai modenesi, sono migliaia le camicie nere che arrivano a Parma da, Cremona, Ferrara, Mantova, Bologna e Piacenza.
In uno di questi scontri, resta ucciso il giovane fascista carpigiano, Edoardo Amadei il quale, prima di morire, gridò: “Se avessi due vite le darei entrambe per la Patria”.
A fronte del succedersi dei gravi conflitti, l’autorità militare si decise ad assumere il servizio di ordine pubblico, mettendo fine agli scontri. I fascisti si smobilitarono. Nonostante la tenace resistenza di Parma, lo sciopero generale fu un clamoroso “flop”.
L’organo socialista “La Giustizia” cosi si espresse tre giorni dopo:

“Bisogna avere il coraggio di confessarlo: lo sciopero generale proclamato ed ordinato dall’Alleanza del lavoro è stata la nostra Caporetto. Usciamo da questa prova clamorosamente battuti….”

Il socialismo, con la chiamata dei lavoratori a difesa della legalità d’istituzioni decadenti ed un’oligarchia “borghese” screditata, anzitutto violò i suoi programmi fondamentali, e poi non si rese conto del peso, della penetrazione, dell’audacia del fascismo, né della disgregazione, né dell’inconsistenza delle correnti democratiche e liberali. (cfr. Zibordi, in “ Antologia della critica sociale”).
In Provincia di Modena, a San Venanzio di Maranello, la sera del 20 Agosto, è commesso un duplice omicidio, da parte dei fascisti sassolesi nei confronti di due simpatizzanti socialisti: il bracciante Adelmo Benvenuti e il calzolaio Giovanni Romani.
Precedentemente, nel mese di Giugno di quell’anno terribile, fascisti carpigiani, uccidono un giovane dell’Azione Cattolica a Quartirolo di Carpi: si trattava del giovanissimo Agostino Zanfi. Per quest’atroce delitto la Direzione Provinciale fascista nomina una commissione d’inchiesta, con la presenza di Attilio Teruzzi e Italo Balbo, è inoltre sospeso il Direttorio fascista carpigiano e dodici fascisti sono messi agli arresti, solamente uno, certo Alvaro Po, che si assume la responsabilità del fatto, sarà condannato.
Nel mese di Settembre si tenne a Modena il secondo Congresso Provinciale Fascista. Il nuovo Direttorio era così composto: avv. Augusto Ascari, Avv. Carlo Zanni, Assirto Tosatti, dott. Matteo Di Noia, Giovacchino Cavicchioli, dott. Salesio Schiavi, dott. Temistocle Testa, dott. Italo Puviani, Pietro Simonelli, ing. Marino Mancini, Angelo Ferrari e, Segretario politico, al posto di Carlo Zanni, considerato un intransigente, fu nominato l’avv. Vittorio Arangio Ruiz, considerato dalla maggioranza, un moderato; era dotato di notevoli capacità oratorie, Ruiz rimase in carica sino al 9 Dicembre 1923 e riuscì, in breve tempo, a sanare certi contrasti che si erano venuti a creare all’interno del movimento fascista modenese.
Il 26 Settembre, sono commemorati, in una grandiosa manifestazione di popolo, gli otto caduti fascisti del 1921, con la presenza di moltissimi esponenti del Fascismo Nazionale, quali, Italo Balbo, Starace, Farinacci, Grandi, Arpinati e i deputati emiliani, Marco Arturo Vicini, Virgilio Lancellotti, Ottavio Corgini e Michele Terzaghi.
Pestaggi, scontri, uccisioni, scioperi, occupazioni anche di città, come accade nelle vicine, Ferrara e Ravenna, furono il preludio della Rivoluzione Fascista che si concretò, da rilevare senza spargimento di sangue, il 28 Ottobre con la Marcia su Roma.
Così come in tutta Italia, si sta preparando anche a Modena l’insurrezione dei fascisti che precede la Marcia su Roma. La prima grande adunata, mentre il Governo non aveva ancora il minimo sentore che tutto era pronto per l’insurrezione, si tiene a Napoli il 24 Ottobre. I fascisti furono accolti con grande entusiasmo dal popolo napoletano che gridava “A Roma, a Roma”, mentre al Teatro San Carlo, Mussolini teneva la sua orazione seguita dal breve discorso in Piazza Plebiscito dopo la grande sfilata delle camicie nere, e qui dichiarava, senza mezzi termini e in tutta chiarezza:

“O il Governo ci darà il potere o lo prenderemo noi calando a Roma !”

Chi erano dunque questi fascisti che, da Modena e da tutte le città italiane calarono a Roma, pronti ad ogni evenienza, anche allo scontro, che poi non avvenne, malgrado che il consiglio dei Ministri avesse deliberato la proclamazione dello stato d’assedio, che fortunatamente il re non volle avvalorare?
Come definirli? Era gente pragmatica, non nel senso ignobile che il termine ha assunto oggi, si possono definire reazionari, interventisti e rivoluzionari. Reazionari, perché reagirono alle ingiustizie dell’immediato dopoguerra; interventisti, perché seguirono lo spirito che li aveva portati nel crogiulo della Grande Guerra; rivoluzionari perché presero l’iniziativa di sconvolgere una situazione oramai deteriorata, che una classe borghese dominante, ma pavida e inetta, non era riuscita a capire, con l’emergere prepotente delle masse e con il recupero dei forti valori del recente passato.
I fascisti furono e di destra e di sinistra, senza essere né di destra né di sinistra. Erano entusiasti e vincenti nel travolgere le inique barriere sociali, nel ritrovare i valori della Patria, nella ricerca di una pacificazione degli animi dopo anni di violenze, sopraffazioni e di scontri crudeli. Mussolini, che aveva seguito gli avvenimenti da Milano, fu chiamato a Roma dal Re, Vittorio Emanuele terzo che gli conferì l’incarico di formare il nuovo Governo. Mussolini lo costituì, malgrado molti fascisti lo osteggiassero e non fossero entusiasti, per la presenza di molti uomini provenienti da partiti che avevano contrastato il fascismo e in pratica, due popolari, due demosociali e tre liberali oltre, ovviamente a tre fascisti. Il 31 Ottobre prestò giuramento. Obiettivamente la Marcia su Roma non fu una vera e propria rivoluzione, malgrado si parlasse durante tutto il ventennio e anche dopo di marcia rivoluzionaria, epica e leggendaria.
In realtà non vi fu nulla di epico se non: “Una manovra politica calcolata con straordinaria intuizione dal suo promotore”. Senza la Marcia indubbiamente il fascismo non sarebbe arrivato al potere, ma fu ugualmente un movimento d’importanza storica eccezionale che ebbe il merito di dimostrare, a tutto il paese, a quale sacrificio fosse disposta la gioventù italiana per far arridere la vittoria ai propri ideali. Se Mussolini ha avuto in quei giorni la sensazione o la certezza, che non ci sarebbe stato spargimento di sangue, questo non era a conoscenza delle centinaia di migliaia di camicie nere mobilitate, che non potevano sapere quale accoglienza sarebbe stata fatta loro dalla forza pubblica se andava in porto lo stato d’assedio, ed eventualmente dai comunisti e dai socialisti.
Questa gioventù, come i duemila modenesi che andarono a Roma e gli oltre cinquemila che rimasero a presidiare la città della Ghirlandina, era pronta a tutto, ma fortunatamente, quando a Roma sembrava dovesse entrare la guerra, in realtà vi entrò la pace e la mobilitazione di quelle centinaia di migliaia di uomini rientrò in poche ore.
Si aprì così, un’era diversa; non vi è alcun dubbio che il periodo fascista si distinse profondamente da quello che lo aveva preceduto. E’ altresì lampante che esso soppresse il liberalismo e la democrazia sino allora imperante, Mussolini stesso mentre celebrava la “Rivoluzione” durante il ventennio, negò a chiare lettere che l’insurrezione del 28 Ottobre sboccasse in una rivoluzione: nel 1944, in “Storia di un anno” scrisse testualmente:

“Premesso che una rivoluzione si ha quando si cambia con la forza non solo il sistema di governo ma la forma istituzionale dello Stato, bisogna riconoscere che da questo punto di vista il Fascismo non fece, nell’ottobre del 1922, una rivoluzione, c’era una Monarchia prima e una monarchia rimase dopo.”

In realtà non furono violate leggi costituzionali, dato che il Governo Facta era dimissionario e che il Re nominava e revocava i suoi Ministri in base alle normative dello Statuto del Regno.
Certo è che:

“Alla testa del Governo veniva messo un uomo del carattere, dell’ambizione e della volontà di Mussolini, tutto diverso dagli altri uomini politici e dalla cui irrequieta e vulcanica mente potevano uscire imprevedibili novità. Saliva al potere per la prima volta un giovane popolano, che veniva dagli strati molto vicini alla plebe.”

Certamente ai fascisti più intransigenti, che collaboravano e avevano seguito, anche nelle battaglie più dure Mussolini, non fu gradita quella posizione “borghese”, e non si capacitavano che si fosse fatta una “rivoluzione” semplicemente per la sola conquista di qualche Ministero o per qualche miglioramento all’amministrazione pubblica.
Mussolini però, nella sua replica, affermava che l’Italia avrebbe avuto bisogno di un lungo periodo di pace, anche se avrebbe potuto fare come in Russia, dove la “rivoluzione sovietica” aveva distrutto la macchina dello Stato ma, disse:

“Se sappiamo raggiungere la concordia, fra dieci anni l’Italia sarà irriconoscibile, avrà cambiato faccia, perché ricca, tranquilla, prospera, possente e sarà una delle poche nazioni che potranno domani guidare la civiltà mondiale”.

I Fascisti raggiunsero la capitale con ogni mezzo possibile e tra le migliaia e migliaia di questi uomini in camicia nera oltre 2.000 erano modenesi. Modena fu la città d’Italia che portò, percentualmente, il maggior numero di fascisti a Roma.
Mentre a Roma si stava realizzando la conquista del potere da parte di Benito Mussolini, a Modena, nell’attesa dello svilupparsi degli eventi, cinquemila camice nere presidiarono i maggiori edifici pubblici e si smobilitarono tre giorni dopo, mentre il giorno 29, in Piazza Roma in un tripudio incredibile, migliaia di persone applaudirono i discorsi del Generale Freri e del Segretario della Federazione Provinciale Fascista, Avv. Vittorio Arangio Ruiz. La Ghirladina fu illuminata a festa cosi come molte case furono imbandierate con il tricolore e con luminarie.
Intanto come detto, Mussolini aveva costituito il suo primo Governo e il 16 Novembre pronunciò in Parlamento il suo primo discorso da Capo del Governo: è un discorso rimasto famoso per le sue forti dichiarazioni; così si pronunciò:

“… Mi sono rifiutato di stravincere e potevo stravincere. Mi sono posto dei limiti….con 300mila giovani armati e decisi a tutto e quasi misticamente pronti a un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato d’infangare il fascismo. Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti, Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.”

Malgrado questo violento discorso non vi furono particolari reazioni, se non un semplice ed isolato grido di un deputato socialista, Modigliani, che urlò: “Evviva il Parlamento”.
Ha inizio così l’avventura al potere del fascismo e del suo Capo indiscusso, Benito Mussolini.
Le elezioni amministrative si svolgono a Modena, il 26 Novembre al primo turno e al 3 Dicembre al secondo turno: si astengono i gruppi dei socialisti e dei popolari e si presentano solo le liste dei fascisti, nazionalisti e liberali uniti.
A Modena si presentano: Fermo Benatti, Luigi Ferrari, Renato Bussadori, Umberto Caselgrandi, Orazio Bolognesi, dott. Amedeo Bianconi, avv. Fausto Bianchi, prof. Guido Bianchi, Italo Bicchieri, dott. Guido Corni, Roberto Ferrari, ing. Giulio Abbati Marescotti, avv. Vittorio Arangio Ruiz, Aldo Benassati, avv. Giuseppe Fontana, Emilio Miani, dott. Giuseppe Manicardi, ing. Umberto Magiera, prof. Italo Maffei, Federico Formiggini, avv. Gino Friedman, dott. Igino Gazzotti, avv. Ernesto Giordano, ing. Emilio Giorgi, Erminio Goldoni, Camillo Gregori, Oliviero Lazzarini, dott. Tommaso Lolli, Emilio Miani, avv. Nino Modena, Luigi Montagnani, Daniele Pisi, Oreste Prandini, Alberto Poggi, ing. Antonio Rizzi, Luigi Reggianini, Alfredo Rovatti, dott. Arturo Silingardi, prof. Giuseppe Sperino, Camillo Tettoni, Giuseppe Venturelli, Fausto Vandelli, avv. Marco Arturo Vicini, Alfonso Vignocchi, Domenico Zaia, Enrico Zanasi, ing. Silvio Zanasi, avv. Carlo Zanni, dott. Ferruccio Zibordi, dott. Carlo Zuccoli.
Fu eletto Sindaco Fausto Bianchi. Assessori: Modena, Montagnani, Rizzi, Maffei, Bicchieri, Manicardi, Fontana, Luigi Ferrari, Poggi, Vandelli, Vignocchi.
A Carpi fu eletto Sindaco Salesio Schiavi e assessori, Clodo Feltri, dott. Giuseppe Bertolazzi, Luigi Giglioli, Giuseppe Govi e Mario Formigoni. A Sassuolo diventa Sindaco l’avv. Aristide Ferioli e assessori: Enrico Roteglia, Silvio Galeozzi, ing. Adriano Fiori, Vincenzo Zanni, Adelmo Cervi e Luigi Cantarelli.
A Vignola il Sindaco che rimase in carica sino al 21 Marzo 1926 fu, Ripandelli Martuzzi Paolo; a Finale Emilia il Sindaco eletto, Ferrari Angelo, rimase in carica sino al 22 Novembre 1923, mentre a Mirandola fu eletto, il 5 Dicembre 1922, Ferraresi Dario e a Pavullo nel Frignano il Sindaco, elletto 19 Novembre 1920, rimasto in carica sino all’8 Aprile 1923, fu, Covili Fagioli Pio.
Continuarono ancora, dopo le elezioni, i contrasti interni con la presenza di un certo numero di dissidenti guidati dall’avv. Guido Gaudenzi, da Vincenzo Gandolfi e da Adelmo Cervi, che si riunirono in Assemblea il 9 Dicembre, dopo che avevano stilato un documento con accuse a carico del Direttorio sezionale modenese. In quella riunione vi furono scontri accesi con un gruppo di fascisti di Finale Emilia, intervenuti per sedare eventuali incidenti.
Fu presa, in seguito, da parte della commissione istituita per verificare la responsabilità dei dissidenti e formata da: Bernardo Barbiellini Amidi di Piacenza e da Giuseppi Frignani di Ravenna , la decisione di far dimettere il Direttorio che fu sostituito da da sette fascisti della”prima ora” e che rimasero in carica sino a quando non fu nominata la nuova Assemblea. Fu anche ”lievemente” ammonito il Federale Vittorio Arangio Ruiz per non essere intervenuto con sufficiente energia per risolvere con decisione la diatriba sorta all’interno della sezione modenese,
Riportiamo l’elenco dei cittadini di Modena e Provincia che presero parte alla Marcia su Roma. L’elenco è desunto da “Storia della Rivoluzione Fascista” di G.A. Chiurco.

 

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da Abborretti  a Malaguti da Malavasi  a Zulato

Abborretti Alfonso Carpi
Abborretti Alfredo Medolla
Abbottoni Carlo Finale Emilia
Adani Ezio Zocca
Aggazzotti Giorgio Modena
Agnini Angelo Vignola
Aimi Felice Cavezzo
Albinelli Geminiano Portile
Aldini Antonio Sassuolo
Aldrovandi Nicola Carpi
Allegretti Sante Campogalliano
Altej Fernando Vignola
Amadei Bruno Carpi
Amadei Guglielmo Novi di Modena
Amaduzzi Adolfo San Prospero
Amaduzzi Virginio San Prospero
Amici Luigi Pavullo nel Frignano
Andreoli Antonio San Possidonio
Andreoli Giovanni Cavezzo
Andreoli Giuseppe Cavezzo
Andreoli Giuseppe Concordia
Andreotti Valentino Marano sul Panaro
Annovi Virginia Quattro Ville
Ansaloni Aldo Stuffione
Ansaloni Amerigo Modena
Ansaloni Amos Modena
Ansaloni Augusto Nonantola
Ansaloni Bovo Nonantola
Ansaloni Cesare Nonantola
Ansaloni Guido Stuffione
Anselmi Pietro Pavullo nel Frignano
Aragoni Alvise San Felice sul Panaro
Arangio Ruiz Vittorio Modena
Aravecchia Pietro Frassinoro
Arbizzi Pio Campogalliano
Archidiacono Luigi Modena
Arduini Aristide Carpi
Arletti Adorno Carpi
Arrighini Ettore Mirandola
Arrighini Narciso Mirandola
Artioli Cardemio Mirandola
Artioli Dante San Possidonio
Artioli Giuseppe Carpi
Ascari Adamo Stuffione
Ascari Augusto Cavezzo
Ascari Carlo Cavezzo
Ascari Danilo Modena
Ascari Giuseppe Soliera
Ascari Nino San Felice sul Panaro
Astolfi Umberto Ravarino
Ausenda Celestino Modena
Azzali Ettelfredo Bomporto
Azzani Alfredo Pavullo nel Frignano
Azzolini Giuseppe San Felice sul Panaro
Baccarani Gustavo Modena
Baccarani Remo Soliera
Baggi Giorgio Modena
Bagni Angelo Modena
Bagni Luigi Solara
Bagni Paride Solara
Baisi Lino Pavullo nel Frignano
Balbarini Oreste Ravarino
Balboni Lodovico San Felice sul Panaro
Balboni Olindo Stuffione
Baldessarri Baldassarre Campogalliano
Baldessarri Carlo Campogalliano
Baldini Achille Modena
Baldoni Guido San Felice sul Panaro
Balestrazzi Antonio Soliera
Ballarini Pietro Sassuolo
Ballerini Angelo S. Martino Spino
Ballestri Mario Savignano
Ballestri Otello Savignano
Balli Ciro Modena
Balugani Ezzechiello Spilamberto
Balugani Umberto Zocca
Balugani Vittorio Spilamberto
Banzi Renato Finale Emilia
Baraldi Luigi Cavezzo
Baraldi Adolfo Sorbara
Baraldi Adolfo San Prospero
Baraldi Alfredo San Prospero
Baraldi Emilio San Felice sul Panaro
Baraldi Ettore Cavezzo
Baraldi Nino San Possidonio
Baraldi Oddino Mirandola
Baraldi Paolo Finale Emilia
Baraldi terzo Bomporto
Baraldini Angelo San Felice sul Panaro
Barani Domenico Castelvetro
Barani Guido Nonantola
Barani Napoleone Vignola
Barani Ruggero San Prospero
Barbieri Adelmo Carpi
Barbieri Alberto Savignano
Barbieri Aldo Bomporto
Barbieri Ambrogio Sassuolo
Barbieri Arrigo Finale Emilia
Barbieri Assenzio Stuffione
Barbieri Celestino Levizzano
Barbieri Enea Concordia
Barbieri Gaetano Ravarino
Barbieri Gaetano Stuffione
Barbieri Gino Solara
Barbieri Gino Stuffione
Barbieri Giuseppe Castelvetro
Barbieri Giuseppe Levizzano
Barbieri Giuseppe Savignano
Barbieri Giuseppe Sorbara
Barbieri Guido Finale Emilia
Barbieri Lino Zocca
Barbieri Luigi Stuffione
Barbieri Mario Solara
Barbieri Medardo Finale Emilia
Barbieri Riziero Ravarino
Barbieri Silvio Bomporto
Barbieri Teobaldo Bomporto
Barbieri Umberto San Prospero
Barbieri Venceslao Solara
Barbieri Vincenzo Modena
Barbolini Alfonso Bomporto
Barbolini Giacomo Fiorano
Barbuti Aristodemo Carpi
Bardino Salvatore Modena
Bargellini Dino Modena
Bargellini Ugo Modena
Baricchi Guido Modena
Barozzi Elio Spilamberto
Barozzi Umberto Spilamberto
Bartolozzi Eugenio Pavullo nel Frignano
Bassi Ugo Modena
Bassini Ugo Vignola
Bassoli Federico Modena
Bassoli Giorgio Modena
Bassoli Renato Modena
Battaglia Agostino Concordia
Battilani Gino Portile
Battini Alfredo Carpi
Battini Bruno Carpi
Battini Fioravante Carpi
Battini Mario Carpi
Bavieri Duilio Ravarino
Bavieri Elio Ravarino
Bavieri Giovanni Ravarino
Bazzani Amedeo San Possidonio
Bazzani Pietro San Possidonio
Becchi Vincenzo Carpi
Bellei Felice Bomporto
Bellini Catone San Possidonio
Bellini Italo Cavezzo
Bellini Luigi San Possidonio
Bellini Nando Carpi
Bellini Nino San Possidonio
Bellini Saturnino San Possidonio
Bellini Vico San Possidonio
Bellocchi Primo Carpi
Bellodi Emilio Medolla
Bellodi Lelio Mirandola
Bellodi Luigi Medolla
Bellodi Tullio San Felice sul Panaro
Belloi Romolo Marano sul Panaro
Belloni Ardilio San Possidonio
Belloni Dante San Possidonio
Belloni Gino San Possidonio
Belloni Giovanni San Possidonio
Belloni Sante San Possidonio
Bellotti Dionigio Mirandola
Bellucci Alfredo Frassinoro
Bellucci Giuseppe Frassinoro
Beltrami Ettore Soliera
Beltrami Fiorigi Soliera
Belverdi Ettore Marano sul Panaro
Belverdi Francesco Marano sul Panaro
Benassati Emilio Modena
Benassi Gino Sorbara
Benassi Giuseppe Stuffione
Benassi Luigi Stuffione
Benassi Pietro Bomporto
Benassi Romeo Bomporto
Benatti Ernesto Tramuschio
Benatti Giuseppe Concordia
Benatti Ienzo San Possidonio
Benatti Marco San Felice sul Panaro
Benatti Mario Soliera
Benatti Pietro Modena
Bencivenni Arturo Nonantola
Benea Nino San Felice sul Panaro
Benedetti Giovanni Pavullo nel Frignano
Benetti Mario Soliera
Benetti Romeo Campogalliano
Benfatti Emilio San Felice sul Panaro
Benni Valmiro San Felice sul Panaro
Benzi Franco Modena
Benzi Oreste Modena
Bergamini Amadio Medolla
Bergamini Amedeo San Felice sul Panaro
Bergamini Antonio Finale Emilia
Bergamini Ardito Ravarino
Bergamini Ermete Nonantola
Bergamini Ernesto Camposanto
Bergamini Ettore San Felice sul Panaro
Bergamini Giuseppe Medolla
Bergamini Lodovico San Felice sul Panaro
Bergamini Mario San Felice sul Panaro
Bergamini Otello Modena
Bergamini Umberto San Felice sul Panaro
Bergonzini Bruno Stuffione
Bergonzini Guido Modena
Bergonzini Umberto Modena
Bergonzini Vito Stuffione
Bernabei Arturo Marano sul Panaro
Bernabei Renato Portile
Bernardi Sante Marano sul Panaro
Bernardini Vittorio Fanano
Bernini Curzio Soliera
Bernini Sandrino Soliera
Berolazzi Giuseppe Carpi
Berra Andrea Cavezzo
Berra Carlo Cavezzo
Bersani Riccardo Maranello
Berselli Ettore Sassuolo
Bertagni Armando Spilamberto
Bertagni Otello Spilamberto
Bertani Pio Guiglia
Bertarelli Aleardo Modena
Bertarelli Renato Guiglia
Bertarelli Sante Guiglia
Bertarelli Vincenzo Guiglia
Bertelli Adalberto Castelvetro
Bertelli Alberto Stuffione
Bertelli Erio Castelvetro
Bertelli Fernando Bastiglia
Bertelli Mario Bastiglia
Berti Maria Modena
Bertolani Tullio Sassuolo
Bertoletti Andrea Modena
Bertoletti Angela Modena
Bertoli Antonio Concordia
Bertolini Bettino Castelvetro
Bettelli Delfino Marano sul Panaro
Bevini Mauro Nonantola
Biancardi Paride Mirandola
Bianchi Fausto Modena
Biavardi Aristide Spilamberto
Biavardi Ottaviano Spilamberto
Bicchieri Italo Modena
Bicocchi Mario Nonantola
Bigi Giuseppe Modena
Bigi Renato Campogalliano
Bignardi Aldo San Felice sul Panaro
Bignardi Paolo San Felice sul Panaro
Bimbi Leonildo Frassinoro
Bini Bruno Levizzano
Bini Pellegrino Levizzano
Bisi Antonio Concordia
Bisi Aristodemo Carpi
Bisighini Kruger Cavezzo
Bizzarri Alfonso Castelnuovo Rangone
Boccafoli Silvio San Felice sul Panaro
Boccaletti Asson Carpi
Boccaletti Eber Novi di Modena
Bocchi Francesco Modena
Bocchi Giuseppe Modena
Bocchi Tito Mirandola
Bolzani Aldino Sozzigalli
Bolzani Augusto Soliera
Bolzani Gemello Sozzigalli
Bompani Guido Savignano
Bonacini Alberto Modena
Bonacini Aldo Medolla
Bonacini Ciro Modena
Bonasi Marco Modena
Bondioli Sante Zocca
Bonetti Bruno Modena
Bonettini Giovanni Sassuolo
Bonettini Niso Savignano
Bonettini Silvio Savignano
Bonfatti Anselmo Camposanto
Bonfatti Arrigo Finale Emilia
Bonfatti Fulgenzio Bastiglia
Bonfatti Giuseppe San Felice sul Panaro
Bonfatti Severino San Felice sul Panaro
Bonfatti Vincenzo Bastiglia
Bongirno Stefano Modena
Boni Angelo Savignano
Boni Anna Maria Solignano
Boni Ascanio Modena
Boni Carlo Modena
Boni Dionigio Levizzano
Boni Francesco Castelnuovo Rangone
Boni Giuseppe Modena
Boni Giuseppe Levizzano
Boni Rodolfo Mirandola
Boni Ugo Castelvetro
Bonini Amedeo Campogalliano
Bonini Arioaldo San Possidonio
Bonini Ferrantino S. Martino Spino
Bonini Giuseppe S. Martino Spino
Bonini Italo S. Martino Spino
Boninsegna Aldo Modena
Boninsegna Arturo Modena
Boninsegna Romeo Modena
Bonizzi Metodio Carpi
Bonollo Melchiorre Formigine
Bonollo Tullio Formigine
Bonollo Umberto Formigine
Bonomi Azzone Concordia
Bonomi Enzo Concordia
Bonomi Iginio Concordia
Bonvicini Miro Pavullo nel Frignano
Borali Teodoro Concordia
Borelli Sante Bomporto
Borellini Giovanni San Possidonio
Borghi Adolfo San Felice sul Panaro
Borghi Artemio San Felice sul Panaro
Borghi Augusto Cavezzo
Borgonzoni Vincenzo Stuffione
Borsani Sante Mirandola
Borsari Virginio Carpi
Bortolani Giovanni Marano sul Panaro
Bortolini Giuseppe Zocca
Bortolini Mario Zocca
Bortolotti Arturo Sassuolo
Borzacchini Lelio Concordia
Boschetti Guido Soliera
Boselli Achille S. Martino Spino
Boselli Guido S. Martino Spino
Bossola Archimede Mirandola
Botti Bruno Sassuolo
Botti Festino Sassuolo
Botti Giovanni Modena
Botti Luigi Modena
Bozzali Malvino Nonantola
Bozzoli Angelo San Felice sul Panaro
Bozzoli Giuseppe San Felice sul Panaro
Bozzoli Janes San Felice sul Panaro
Bozzoli Mario San Felice sul Panaro
Braghiroli Agostino Carpi
Braghiroli Guido San Felice sul Panaro
Braglia Bruno Stuffione
Braglia Dante Modena
Braglia Luigi San Felice sul Panaro
Braglia Sesto Bomporto
Braidi Tito Formigine
Brandoli Antonio Bastiglia
Bresciani Carlo Finale Emilia
Breviglieri Fernando San Possidonio
Breviglieri Luciano Novi di Modena
Breviglieri Luigi San Possidonio
Breviglieri Siloe Medolla
Brugnoli Luigi Modena
Brugnoli Renzo Modena
Bruini Camillo Modena
Bruini Rodolfo Solara
Bruni Giuseppe Modena
Bruni Riccardo Nonantola
Bruschi Achille Concordia
Bruschi Italiano Concordia
Bucci Bruno Mirandola
Bulgarelli Alberto Piandelagotti
Bulgarelli Azelio Mirandola
Bulgarelli Domenico Piandelagotti
Bulgarelli Gastone Mirandola
Bulgarelli Leo Cavezzo
Bulgarelli Lino Concordia
Bulgarelli Luigi Medolla
Bulgarelli Riccardo San Felice sul Panaro
Bulgarelli Salvatore Piandelagotti
Bulgarelli Zola Carpi
Burgi Renzo Sassuolo
Bussadori Renato Modena
Bussei Aldo Carpi
Bussoli Aldo Savignano
Cabassi Epaminonda Carpi
Cabassi Mario Carpi
Cagliari Cesare Modena
Cagliari Renato Modena
Cagliumi Fulvio Bomporto
Cagliumi Giovanni Bomporto
Cajumi Arturo Carpi
Cajumi Ugo Carpi
Calafà Giuseppe Cavezzo
Caleffi Bortolo Carpi
Calvi Aldino Stuffione
Calvi Fiorisio Stuffione
Calvi Flavio Stuffione
Calvi Giuseppe Stuffione
Calzi Ugo Carpi
Calzolari Adolfo Massa Finalese
Calzolari Alfonso San Felice sul Panaro
Calzolari Ardilio San Felice sul Panaro
Calzolari Ugo San Felice sul Panaro
Cambi Cesare Montale
Camellini Oberdan Novi di Modena
Camocardi Walter Tramuschio
Campagnaoli Aldo Carpi
Campagnoli Fortunato San Possidonio
Campana Geminiano Campogalliano
Campana Ivo Secondo Cavezzo
Campari Ercole Soliera
Campari Eriberto Carpi
Campari Giuseppe Carpi
Campi Agostino San Felice sul Panaro
Camurri Aldo Castelvetro
Camurri Rubens Carpi
Camurri Vittorio Carpi
Camuzzi Angelo Carpi
Candini Adolfo Stuffione
Candini Ettore Stuffione
Candini Fioravante Stuffione
Candrini Giovanni Modena
Canetti Mario San Felice sul Panaro
Canova Luigi Concordia
Cantarelli Augusto San Felice sul Panaro
Cantarelli Roberto San Felice sul Panaro
Capellini Alessio Montecreto
Capello Carlo Modena
Cappa Pietro San Possidonio
Carafoli Arturo Ravarino
Carafoli Guido Modena
Carafoli Mauro Ravarino
Carafoli Umberto Bomporto
Carani Mario Sassuolo
Carani Zeno Montale
Carboni Fausto Modena
Carboni Sante Modena
Carbonieri Antonio Modena
Cardinali Pietro San Felice sul Panaro
Carnevali Lino Nonantola
Carnevali Livio Carpi
Carnevali Ostigliano Nonantola
Carpigiani Edoardo Modena
Carpigiani Giovanni Mirandola
Carpigiani Guido Modena
Carra Guerrino Carpi
Carretti Andrea Stuffione
Carretti Bruno Stuffione
Carretti Ciro Carpi
Carretti Erio Modena
Carretti Giuseppe Carpi
Carretti Ivaldo Modena
Carretti Umberto Modena
Carretti Umberto Stuffione
Casari Dante San Felice sul Panaro
Casarini Roberto Carpi
Casarini Vincenzo Modena
Casati Cesare Soliera
Caselgrandi Achille Pavullo nel Frignano
Caselgrandi Enzo Modena
Casini Bruno San Felice sul Panaro
Casolari Battista Montefiorino
Cassanelli Alcide Guiglia
Cassiani Gerardo Bomporto
Cassiani Giuseppe Sassuolo
Castagnoli Guido Montese
Castellini Cherubino Camposanto
Casucci Teresio Modena
Catellani Ugo Carpi
Cattabriga Giuseppe San Felice sul Panaro
Cattabriga Paolo San Felice sul Panaro
Cattani Umberto Campogalliano
Cattani Vittorio Campogalliano
Cattini Erminio Carpi
Cavallini Vinicio Castelvetro
Cavani Alfredo Modena
Cavani Emilio San Cesario s. P.
Cavani Enea Bomporto
Cavani Eudossio Soliera
Cavani Renato Spilamberto
Cavani Vittorio Spilamberto
Cavazza Romeo Concordia
Cavazzoni Celestino Vignola
Cavazzuti Francesco Formigine
Cavicchioli Paolo San Felice sul Panaro
Cavoli Celso Guiglia
Ceci Emilio Frassinoro
Ceci Olimpio Frassinoro
Centini Bonifacio Castelnuovo Rangone
Ceruti Alessandro Piandelagotti
Cervi Adelmo Sassuolo
Cervi Giuseppe Castelnuovo Rangone
Ceschi Mario Mirandola
Chelini Corrado Modena
Cicogni Ennio San Prospero
Cicogni Firmino San Prospero
Cionini Giuseppe Pavullo nel Frignano
Clò Italo Vignola
Cocchi Ivo Stuffione
Colombini Eusebio Vignola
Colombini Mario Modena
Colombini Mario Cavezzo
Confortini Gino Finale Emilia
Confortini Romeo Finale Emilia
Consoli Ovidio Mirandola
Consoli Ugo Mirandola
Contesso Vincenzo Modena
Contini Vincenzo Modena
Corazzari Gino Finale Emilia
Corfini Francesco Quattro Ville
Corni Giovanni Modena
Corni Guido Modena
Corradi Eugenio Soliera
Corradi Giuseppe Cavezzo
Corradi Tonino Cavezzo
Corradi Tullio Medolla
Corradi Vincenzo Cavezzo
Corradi Vittorio Medolla
Corsini Alvaro San Felice sul Panaro
Corsini Aristide Fanano
Cortinovi Enrico Modena
Costa Federico Modena
Costantini Federico San Felice sul Panaro
Costanzini Umberto Vignola
Costi Talete Modena
Cottafavi Luigi Modena
Covezzi Antonio Mirandola
Covezzi Ruggero Mirandola
Crema Giuseppe Concordia
Cristini Alessandro Mirandola
Cuoghi Gian Domenico Modena
Cuoghi Giuseppe Savignano
Cuoghi Pier Elia Modena
Cuoghi Renzo Sassuolo
Dal Re Gino Modena
D'Alessandro Alfredo Modena
D'Alessandro Antonio Modena
Dallari Mario Bomporto
Dallari Renato Bomporto
Dallari Umberto Modena
Dani Adriano Zocca
Dareggi Avellino Camposanto
De Caroli Arturo Levizzano
De Caroli Luigi Levizzano
De Guida Romualdo Modena
De Maio Innocenzo Modena
De Niederhausern Odoardo Modena
De Rocco Erminio Modena
De Toni Carlo Modena
Degli Esposti Luigi Nonantola
Delfini Domenico Novi di Modena
Della Casa Giuseppe Modena
Della Casa Walter Portile
Della Fontana Giuseppe Modena
Depietri Clodoveo Carpi
Depietri Fioravante Carpi
Diamanti Aldo Zocca
Diazzi Ernesto Medolla
Diazzi Vito S. Martino Spino
Diena Mario Modena
Dini Ezio Modena
Doda Nino Sorbara
Dondi Beniamino Nonantola
Dondi Cesare Nonantola
Dondi Desiderio S. Martino Spino
Donnini Giuseppe Marano sul Panaro
Dotti Ario Mirandola
Dotti Umberto Soliera
Ecchia Augusto Modena
Erramonti Urio Medolla
Fabbri Mario Modena
Facchini Alessandro Concordia
Facchini Carmelo Carpi
Facchini Gino Piandelagotti
Facchini Luigi Piandelagotti
Facchini Paride Carpi
Facci Tosatti Nicola Novi di Modena
Faggioli Bruno Lama Mocogno
Fagioli Clinio San Felice sul Panaro
Faietti Antonio Modena
Falzoni Gino Finale Emilia
Falzoni Mario Finale Emilia
Fangarezzi Umberto Nonantola
Fanti Archimede Cavezzo
Fantini Ermete Montese
Fantuzzi Guglielmo Carpi
Fattori Belisario Cavezzo
Fattori Renzo Cavezzo
Fattori Tullio Cavezzo
Fattori Vincenzo Cavezzo
Favali Luigi Modena
Favini Ferruccio Modena
Favini Mario Modena
Febbrari Giuseppe Castelnuovo Rangone
Fedeli Adelmo Spilamberto
Federzoni Antonio Sozzigalli
Fedozzi Roberto San Possidonio
Feltri Clodo Carpi
Ferdinando San Prospero
Ferraguti Albano Bomporto
Ferraguti Ernesto Stuffione
Ferraguti Francesco Bomporto
Ferraguti Geminiano Bomporto
Ferraguti Giuseppe Bomporto
Ferraresi Dario Mirandola
Ferraresi Guglielmo Mirandola
Ferrari Afro San Possidonio
Ferrari Alberto Cavezzo
Ferrari Alcide Modena
Ferrari Amorotti Pino Maranello
Ferrari Augusto Stuffione
Ferrari Ciro Cavezzo
Ferrari Corfino San Possidonio
Ferrari Cornelio Novi di Modena
Ferrari Erminio Guiglia
Ferrari Francesco San Possidonio
Ferrari Gino San Possidonio
Ferrari Giovanni Battista Nonantola
Ferrari Giuseppe San Prospero
Ferrari Leopoldo Carpi
Ferrari Luigi Camposanto
Ferrari Luigi Sassuolo
Ferrari Mario San Possidonio
Ferrari Olinto Carpi
Ferrari Orfeo San Possidonio
Ferrari Pietro Pavullo nel Frignano
Ferrari Pio Carpi
Ferrari Serafino Nonantola
Ferrari Vittorio Novi di Modena
Ferrari Zelindo Frassinoro
Ferrarini Giovanni San Possidonio
Ferrarini Giuseppe Sorbara
Ferrarini Norberto Concordia
Ferrarini Torrismondo San Possidonio
Ferretti Paolo Modena
Ferri Serafino S. Martino Spino
Ferriani Alfredo Ravarino
Fini Rodolfo Montese
Fiorani Francesco Mirandola
Fiorani Marino Mirandola
Fiori Adriano Sassuolo
Fiorini Luigi Ravarino
Fiorini Vittorio San Cesario s. P.
Fiozzi Vittorio Mirandola
Foà Libero Modena
Focherini Carlo Concordia
Focherini Cinzio Concordia
Folloni Artemio Vignola
Fontana Ermete Fiorano
Fontana Eva Modena
Fontana Felice San Felice sul Panaro
Fontana Giovanni Sassuolo
Fontana Guido Modena
Fontana Iames Bastiglia
Fontana James Marano sul Panaro
Fontana Renzo Sassuolo
Fontanesi Bruno Soliera
Fontanini Emilio Frassinoro
Forapani Giosafatte San Felice sul Panaro
Formigoni Mario Carpi
Fornaciari Umberto Modena
Fornasari Enzo Carpi
Forni Nino San Felice sul Panaro
Forti Massimo Carpi
Forti Nello Soliera
Franchi Giovanni Zocca
Franchini Antonio Levizzano
Franchini Francesco San Felice sul Panaro
Franchini Franco Fanano
Franchini Luigi Varana
Franciosi Alberto Soliera
Franciosi Augusto Soliera
Franciosi Dario Soliera
Franciosi Ermete Soliera
Franciosi Remo Finale Emilia
Franciosi Renato Soliera
Frassoldati Vambo Mirandola
Fregni Armando Ravarino
Fregni Giovanni Bomporto
Fregni Leopoldo Stuffione
Frigeri Mario Spilamberto
Frigieri Alete di Alfonso Sassuolo
Frigieri Alete di Ernesto Sassuolo
Furini Ortichiano Stuffione
Furlani Romeo San Felice sul Panaro
Fuzzi Alfonso Carpi
Fuzzi Giacomo Carpi
Gaddi Cesare Stuffione
Gaddi Leopoldo Modena
Gaddi Otello Mirandola
Gaggioli Luca Montese
Gagliardelli Oreste Castelvetro
Galateri Pietro Modena
Galeotti Alberto Maranello
Galeotti Onelio San Felice sul Panaro
Galli Fioravante San Cesario s. P.
Galli Gicutero Massa Finalese
Galli Giuseppe Carpi
Gallini Cesare Massa Finalese
Gallini Ottavio Massa Finalese
Galloni Ampilio Marano sul Panaro
Galloni Lodovico Maranello
Gandolfi Duilio San Possidonio
Gandolfi Giuseppe Zocca
Gandolfi Luigi Sorbara
Gandolfi Pietro Mirandola
Gandolfi Silvio Modena
Gandolfi Tito Cavezzo
Gandolfi Valerio Sorbara
Gandolfi Vincenzo di Ermete Modena
Gandolfi Vincenzo di Luigi Modena
Ganzerli Alfredo Medolla
Ganzerli Angelo Medolla
Ganzerli Francesco Medolla
Ganzerli Timoleonte Medolla
Garrasi Giacomo Modena
Garuti Enzo Bomporto
Garuti Ferruccio Ravarino
Garuti Galileo Ravarino
Garuti Gino San Prospero
Garuti Ivaldo Bomporto
Gatti Carlo Sassuolo
Gatti Grami Anselmo Modena
Gatti Vittorio Sozzigalli
Gavioli Aldo Concordia
Gavioli Aleardo Mirandola
Gavioli Ardilio San Felice sul Panaro
Gavioli Desiderio Bomporto
Gavioli Gino San Felice sul Panaro
Gavioli Manello San Felice sul Panaro
Gavioli Nunzio Concordia
Gavioli Romolo Medolla
Gavioli Ruggero Mirandola
Gavioli Socrate Cavezzo
Gavioli Umberto San Prospero
Gazzini Ubaldo Levizzano
Gazzotti Antonio Maranello
Gazzotti Arturo Modena
Gazzotti Fioravante Ravarino
Gazzotti Luigi Modena
Gemma Tosca Solignano
Ghelfi Argeo Stuffione
Gherardi Teodoro Stuffione
Ghiaroni Carlo Modena
Ghidoni Ilario Carpi
Ghiselli Armando San Felice sul Panaro
Ghiselli Ermenegildo San Felice sul Panaro
Ghiselli Gisberto San Felice sul Panaro
Ghiselli Ilario San Felice sul Panaro
Ghiselli Silvio San Felice sul Panaro
Giacobazzi Confucio Formigine
Giacobazzi Nino Modena
Giannasi Sisto Piandelagotti
Gianoli Secondo Finale Emilia
Giardini Domenico San Felice sul Panaro
Gibellini Italo Castelvetro
Gibellini Renato Castelvetro
Gibertini Arturo Modena
Gibertoni Alfredo Mirandola
Gibertoni Aristide Solara
Gibertoni Carlo Medolla
Gibertoni Gino Carpi
Gigli Cristino Stuffione
Gigli Decio Finale Emilia
Giliberti Antonio Stuffione
Giliberti Giovanni Soliera
Gilioli Luigi Medolla
Giordano Ernesto Modena
Giovanardi Geminiano Montale
Giovanardi Giovanni Modena
Giovanninetti Aldo San Felice sul Panaro
Giovannini Ettore Modena
Giovannini Vittorio Mirandola
Giovannoni Adamo Mirandola
Giovannoni Ermete Mirandola
Giovetti Aldo Spilamberto
Giovetti Luigi Spilamberto
Girotti Argeo Stuffione
Girotti Giuseppe Stuffione
Giugni Ferruccio Spilamberto
Giuliani Leone Novi di Modena
Giuliani Luigi Modena
Giullari Paride San Possidonio
Giusti Mario Guiglia
Gobbi Giuseppe San Felice sul Panaro
Goldoni Agostino Soliera
Goldoni Amedeo Quattro Ville
Goldoni Angiolino San Possidonio
Goldoni Aurelio Formigine
Goldoni Emilio Novi di Modena
Goldoni Gustavo Modena
Goldoni Ottorino Novi di Modena
Goldoni Silvio Novi di Modena
Golinelli Eligio Stuffione
Golinelli Giuseppe Mirandola
Golinelli Giuseppe Mirandola
Golinelli Mario Finale Emilia
Golinelli Massimiliano Stuffione
Gombia Guido Savignano
Govi Arturo Sassuolo
Gozzi Aldo Mirandola
Gozzi Amadio Campogalliano
Gozzi Aroldo Concordia
Gozzi Bruno Bomporto
Gozzi Evaristo Camposanto
Gozzi Giacinto Stuffione
Gozzi Giuseppe Castelnuovo Rangone
Gozzi Luigi San Felice sul Panaro
Gozzi Nemo Mirandola
Gozzoli Guerino Spilamberto
Gradellini Antonio Modena
Gramostini Giovanni Novi di Modena
Grana Francesco Mirandola
Grandi Alfredo Savignano
Grandi Arsenio Savignano
Grandi Augusto Campogalliano
Grandi Domenico Savignano
Grandi Silvio Savignano
Grassi Apelle Carpi
Grassigli Alberto Ravarino
Grassigli Amedeo Ravarino
Greco Domenico San Felice sul Panaro
Greco Embellino San Felice sul Panaro
Greco Virgilio S. Martino Spino
Gregori Camillo Modena
Gregorini Giuseppe Medolla
Grigoli Giacomo Medolla
Grillenzoni Mario Soliera
Grillo Angelo Modena
Grimaldi Antonino Ravarino
Grimaldi Guido Modena
Grossi Angelo Soliera
Guagnellini Alberto Mirandola
Guagnellini Renato Mirandola
Guaitoli Carlo Sozzigalli
Guaitoli Carlo San Prospero
Guaitoli Fausto Sozzigalli
Guaitoli Ferruccio Sozzigalli
Guaitoli Giovanni Soliera
Guaitoli Ippolito Sozzigalli
Guaitoli Luigi Sozzigalli
Gualtieri Gustavo Carpi
Guandalini Ezio Modena
Guandalini Giuseppe San Possidonio
Guandalini Ugo Modena
Guastalla Enzo Modena
Guerzoni Ernesto Nonantola
Guerzoni Antonio Stuffione
Guerzoni Arturo Stuffione
Guerzoni Faustino San Felice sul Panaro
Guerzoni Francesco Castelvetro
Guerzoni Giovanni Bomporto
Guerzoni Mario Mirandola
Guerzoni Oreste Nonantola
Guerzoni Quinto Solara
Guerzoni Tommaso Stuffione
Guerzoni Umberto Nonantola
Guicciardi Carlo Stuffione
Guicciardi Sante Mirandola
Guidetti Bruno Modena
Guidetti Carlo Modena
Guidicelli Ferdinando Pavullo nel Frignano
Guidorizzi Giuseppe Carpi
Guidotti Filippo Montese
Guidotti Guglielmo Modena
Guidotti Umberto Modena
Guiducci Tonino Zocca
Guizzardi Adolfo Ravarino
Guizzardi Ernesto Ravarino
Gullini Angelo Nonantola
Imperiali Piero Mirandola
Incerti Dante Campogalliano
Incerti Mario Novi di Modena
Iori Alfeo Soliera
Iotti Luigi Soliera
Jann Vasco Modena
Laffi Asorre Modena
Laj Vincenzo Modena
Lamberti Gaspare Piandelagotti
Lambertini Ottorino Castelvetro
Lami Fermo Carpi
Lancellotti Dante Carpi
Lapalorcia Pelagia Modena
Lasagni Ferruccio Modena
Lasagni Mario Modena
Lazzarini Angelo Bomporto
Lenzotti Carlo Montefiorino
Lenzotti Emilio Montefiorino
Lenzotti Stefano Montefiorino
Leonardi Gino Ravarino
Leonardi Guido Nonantola
Leonardi Vittorio Zocca
Leonelli Angelo Guiglia
Leonelli Battista Zocca
Leonelli Ultimo Modena
Leonelli Vittorio Zocca
Lepri Aldo Modena
Levanti Ettore Pavullo nel Frignano
Levoni Averardo Solignano
Levoni Francesco Castelnuovo Rangone
Levoni Umberto Castelnuovo Rangone
Levratti Renzo Mirandola
Ligabue Edgardo San Cesario s. P.
Livi Giovanni Modena
Lodi Adelmo Cavezzo
Lodi Giuseppe San Felice sul Panaro
Lolli Giuseppe Savignano
Lorenzini Azeglio Cavezzo
Losi Alcide Carpi
Luggi Luigi Modena
Lugli Albino Carpi
Lugli Aldo di Alfeo Sozzigalli
Lugli Aldo di Augusto Sozzigalli
Lugli Alfonso Soliera
Lugli Amedeo Soliera
Lugli Archimede Sozzigalli
Lugli Benvenuto Novi di Modena
Lugli Bortolo Sozzigalli
Lugli Dante Carpi
Lugli Dante San Possidonio
Lugli Dante Soliera
Lugli Desiderio Campogalliano
Lugli Erminio Campogalliano
Lugli Erminio Soliera
Lugli Fermo Soliera
Lugli Mario Soliera
Lugli Medardo Campogalliano
Lugli Olindo Soliera
Lugli Pilade Modena
Lugli Ruggero Sozzigalli
Lugli Slvio Carpi
Lugli Torquato Sozzigalli
Lugli Ubaldo San Felice sul Panaro
Luglio Salesio Carpi
Luppi Angelo Modena
Luppi Arturo Medolla
Luppi Augusto Campogalliano
Luppi Dante San Possidonio
Luppi Francesco Sorbara
Luppi Gino Medolla
Luppi Guido Solara
Luppi Mario Medolla
Luppi Tonino San Possidonio
Luppi Vezio Medolla
Lutti Alberto Pavullo nel Frignano
Maccaferri Gaetano Finale Emilia
Maccaferri Gherardo Carpi
Madei Arnaldo Novi di Modena
Madella Lucia Modena
Maffei Amatore Montefiorino
Maffei Italo Modena
Magalini Arnaldo Modena
Maggi Rodolfo Modena
Magiera Ubaldo Modena
Magni Gaetano Savignano
Maini Sperindio Solara
Maini Umberto San Prospero
Maioli Giuseppe Modena
Malacart Attilio Modena
Malagoli Alfonso Medolla
Malagoli Alfonso Solara
Malagoli Annibale Camposanto
Malagoli Antonio di Ciro Stuffione
Malagoli Antonio di Vittorio Stuffione
Malagoli Armando Carpi
Malagoli Enrico Stuffione
Malagoli Enzo Novi di Modena
Malagoli Evangelista Stuffione
Malagoli Gaetano Stuffione
Malagoli Gustavo Bomporto
Malagoli Iarbas Stuffione
Malagoli Serafino Solara
Malagoli Umberto Cavezzo
Malagoli Valmiro Medolla
Malagoli Vittorio Soliera
Malaguti Alfonso San Felice sul Panaro
Malaguti Alfredo Solara
Malaguti Antonio Finale Emilia
Malaguti Ettore Camposanto

 

Malavasi Alceste Concordia
Malavasi Alfredo San Possidonio
Malavasi Cesare San Possidonio
Malavasi Erminio Cavezzo
Malavasi Fortunato Mirandola
Malavasi Francesco Mirandola
Malavasi Francesco Solara
Malavasi Gildo San Felice sul Panaro
Malavasi Giochiglio Novi di Modena
Malavasi Giuseppe Mirandola
Malavasi Mario Mirandola
Malavasi Nello Medolla
Malavasi Ottorino Mirandola
Malavasi Romolo San Possidonio
Malavasi Spartaco Mirandola

Malavolta Giuseppe San Felice sul Panaro
Malavolti Mario Ravarino
Malavolti Martino Sorbara
Maletti Raffaele Marano sul Panaro
Maletti Vittorina Modena
Malpelli Francesco Carpi
Malvezzi Agostino Novi di Modena
Malvezzi Luigi Novi di Modena
Mambrini Francesco San Possidonio
Mambrini Giuseppe Concordia
Mambrini Guido San Possidonio
Mammi Luigi Montale
Mancini Marino Vignola
Manclossi Mario Modena
Manfredini Antonio Ravarino
Manfredini Dante Camposanto
Manfredini Eligio Camposanto
Manfredini Gioacchino Camposanto
Manfredini Manfredo Cavezzo
Manfredini Settimio Camposanto
Manfredini Ubaldo San Felice sul Panaro
Manicardi Amedeo Carpi
Manicardi Antonio Modena
Manicardi Giovanni Carpi
Manicardi Giuseppe Modena
Manicardi Mario Modena
Manicardi Nino Modena
Manicardi Renzo Modena
Manni Fiorentino Modena
Manni Giovanni Frassinoro
Mantovani Achille Mirandola
Mantovani Antide S. Martino Spino
Mantovani Arturo Finale Emilia
Mantovani Celestino Carpi
Mantovani Enrico Cavezzo
Mantovani Gino Cavezzo
Mantovani Giovanni Nonantola
Mantovani Gurgo Carpi
Mantovani Moritz Mirandola
Mantovani Renzo Mirandola
Mantovani Saturno Carpi
Mantovani Tullio Mirandola
Manzini Antonio Marano sul Panaro
Manzini Ruggero Modena
Marazzi Archimede Concordia
Marchesi Alberto Stuffione
Marchesi Alfredo Cavezzo
Marchesi Cesare San Possidonio
Marchesi Giuseppe San Felice sul Panaro
Marchesi Romolo Modena
Marchetti Alfeo Massa Finalese
Marchetti Alfonso Frassinoro
Marchetti Costante Massa Finalese
Marchetti Galliano Frassinoro
Marchi Ernesto Camposanto
Marchi Giuseppe Solara
Marchi Marzio Modena
Marchi Romea Modena
Marchi Tullio Mirandola
Marescalchi Antonio Finale Emilia
Marescalchi Vincenzo Fanano
Mari Armando Sorbara
Mari Bruno Sorbara
Mari Luigi San Possidonio
Mari Otello Modena
Mariani Ugo Modena
Marinelli Giovanni Zocca
Marinelli Pio Vittorio Zocca
Marri Giulio Carpi
Martinelli Alfonso Bomporto
Martinelli Armando Portile
Martinelli Gino Modena
Martinelli Massimiliano Modena
MartinelliErmenegildo Portile
Martini Alfio Concordia
Martini Angelo Concordia
Martini Galliano Zocca
Martini Giuseppe Modena
Martini Luigi Concordia
Martini Walfrido Concordia
Marvasi Antonio Modena
Marzi Bruno Mirandola
Mascagni Giuseppe Zocca
Mascellani Bruno Modena
Mascellani Marco Modena
Masini Alberto Montese
Masini Giorgio Modena
Masserotti Evaristo Campogalliano
Mattalia Giulio Modena
Matteini Romeo Zocca
Matteotti Umberto Sassuolo
Mattioli Alfredo Tramuschio
Mattioli Bruno Modena
Mazza Adolfo San Possidonio
Mazza Giovanni San Possidonio
Mazzetti Enrico Montese
Mazzi Renato Castelvetro
Mazzotti Antonio Modena
Mazzotti Giuseppe Frassinoro
Mazzucchelli Luigi Concordia
Mecugni Dionisio Modena
Medici Paolo Concordia
Medici Ulisse Concordia
Meletti Ettore Mirandola
Melli Dante San Cesario s. P.
Meloni Achille Modena
Melotti Livio Nonantola
Menabue Luigi Modena
Menotti Arnaldo San Felice sul Panaro
Menozzi Aleardo Spilamberto
Menziani Edmondo Modena
Menziani Gaetano Zocca
Meschiari Ferdinando Ravarino
Messori Ilario Portile
Messori Roncaglia Gianfranco Modena
Messori Vitige Modena
Miani Emilio Modena
Miani Ruggero Frassinoro
Milani Romeo Montese
Mingucci Sante Frassinoro
Minguzzi Amilcare Vignola
Minguzzi Bruno Vignola
Minozzi Ciro Vignola
Miselli Gino Sozzigalli
Miselli Ondino Carpi
Miselli Otello Sozzigalli
Miselli Roberto Modena
Misley Camillo Marano sul Panaro
Modena Alfeo San Felice sul Panaro
Molesini Guido Finale Emilia
Molinari Adolfo San Felice sul Panaro
Molinari Alfredo San Felice sul Panaro
Molinari Antonio Mirandola
Molinari Antonio San Felice sul Panaro
Molinari Aroldo Mirandola
Molinari Bruno Finale Emilia
Molinari Ennio San Felice sul Panaro
Molinari Ermanno San Felice sul Panaro
Molinari Francesco Modena
Molinari Gino Medolla
Molinari Guido Tramuschio
Molinari Italo Concordia
Molinari Paolo Mirandola
Molinari Pietro San Felice sul Panaro
Molinari Primo Ravarino
Molinari Quirino San Felice sul Panaro
Molinari Renzo Mirandola
Molinari Rino Concordia
Molinari Umberto Medolla
Mondani Ugo Sorbara
Monelli Giovanni Mirandola
Monelli Giovanni San Felice sul Panaro
Montagnani Luigi Modena
Montanari Alfonso Bomporto
Montanari Cesidio Nonantola
Montanari Claudio Carpi
Montanari Emilio Bomporto
Montanari Gaetano Ravarino
Montanari Giulio Ravarino
Montanari Guido Ravarino
Montanari Riziero Ravarino
Monteverde Armando Modena
Monti Mario Sassuolo
Monti Rodolfo Sassuolo
Monticelli Ferdinando Levizzano
Montorsi Aldo Castelnuovo Rangone
Montorsi Emilio Mirandola
Monzani Paolo Zocca
Monzani Umberto Zocca
Mora Olindo Carpi
Morandi Dante Modena
Morandi Enrico Modena
Morandi Giovanni Castelvetro
Morandi Mario San Possidonio
Morandi Mario Vignola
Moresi Torquato Riolunato
Moretti Ennio Novi di Modena
Moretti Gherardo Carpi
Moretti Nicodemo Carpi
Moretti Palmiro Novi di Modena
Mori Arturo Sassuolo
Mori Giuseppe Sassuolo
Morozzi Giuseppe Mirandola
Morselli Almo Carpi
Morselli Ardilio Cavezzo
Morselli Domenico Camposanto
Morselli Ettore San Felice sul Panaro
Morselli Francesco Soliera
Morselli Giovanni Medolla
Morselli Giovanni Sorbara
Morselli Guido Camposanto
Morselli Gustavo Modena
Morselli Nino Cavezzo
Morselli Umberto San Possidonio
Mortalino Sante Modena
Mucchi Alfonso Bomporto
Mucchi Emilio Bomporto
MucchiTonino Bomporto
Munarini Francesco Marano sul Panaro
Muratori Gino Savignano
Muratori Giuseppe Quattro Ville
Muratori Mario Modena
Muratori Ugo Modena
Mussini Enrico Pavullo nel Frignano
Mussini Giovanni Carpi
Mussini Vincenzo Mirandola
Muzzarelli Giuseppe Pavullo nel Frignano
Muzzioli Giacomo Stuffione
Muzzioli Gino Modena
Muzzioli Giulio Modena
Muzzioli Guido Stuffione
Muzzioli Muzio Vignola
Muzzioli Narciso Bomporto
Muzzioli Salvatore Stuffione
Muzzioli Sperindio Solara
Nannini Angelo Guiglia
Neri Domenico Savignano
Neri Domenico San Felice sul Panaro
Neri Francesco San Possidonio
Neri Giovanni Novi di Modena
Neri Giovanni San Felice sul Panaro
Neri Giuseppe Novi di Modena
Neri Lodovico Novi di Modena
Neri Mario Formigine
Neri Vittorio Novi di Modena
Nicolai Pellegrino Fanano
Nicoletti Camillo Modena
Nicolini Pietro Formigine
Nobili Alcide Nonantola
Nobili Onorio Nonantola
Nobili Ugo Marano sul Panaro
Nobis Guglielmo Carpi
Nocetti Remo Castelnuovo Rangone
Notari Antonio Modena
Odorici Secondo Guiglia
Ofsass Alpinolo Carpi
Omiccioli Walter Modena
Orlandi Angelo Soliera
Orlandi Riccardo Carpi
Orsi Alfonso Stuffione
Ottaviani Gaddo Carpi
Pacchioni Angelo Cavezzo
Pacchioni Teseo Mirandola
Pacifici Riccardo Zocca
Padovani Alberto Stuffione
Padovani Remigio Stuffione
Padovani Torquato Stuffione
Paganelli Angelo Zocca
Paganelli Luca Sorbara
Pagliani Carlo Modena
Pagliani Dante Massa Finalese
Pagliani Giorgio Modena
Pagliarini Giuseppe Castelnuovo Rangone
Pagliarini Tullio Modena
Palandri Enrico Piandelagotti
Palandri Pietro Piandelagotti
Pallotti Carlo San Cesario s. P.
Pallotti Ugo Modena
Palmati Leo Carpi
Paltrinieri Alberto Mirandola
Paltrinieri Alfonso San Felice sul Panaro
Paltrinieri Alfredo San Felice sul Panaro
Paltrinieri Amedeo San Felice sul Panaro
Paltrinieri Angelo Modena
Paltrinieri Antonio Sorbara
Paltrinieri Augusto Bomporto
Paltrinieri Bindo San Felice sul Panaro
Paltrinieri Colli Angelo Camposanto
Paltrinieri Colli Guglielmo Camposanto
Paltrinieri Colli Marco Camposanto
Paltrinieri Dante San Possidonio
Paltrinieri Giovanni San Prospero
Paltrinieri Guido Modena
Paltrinieri Guido San Felice sul Panaro
Paltrinieri Italo San Prospero
Paltrinieri Sebastiano San Felice sul Panaro
Paltrinieri Ubaldo Finale Emilia
Paltrinieri Umberto Cavezzo
Paltrinieri Umberto San Felice sul Panaro
Pancaldi Gustavo Vignola
Pancaldi Tullio Vignola
Panigadi Cesare San Felice sul Panaro
Panini Antonio Maranello
Panini Augusto Cavezzo
Panini Giuseppe Campogalliano
Panzanini Antonio Camposanto
Paolini Alfredo Mirandola
Paolini Fortunato Mirandola
Paolini Gustavo Mirandola
Paraluppi Attilio Medolla
Paraluppi Otello Novi di Modena
Parigini Aleto Modena
Parmeggiani Aldo Campogalliano
Parmeggiani Mentore San Felice sul Panaro
Pasotti Renzo Tramuschio
Pasquini Mario Modena
Passerini Maria Modena
Pavesi Elvezio Concordia
Pavesi Mefistofele Concordia
Pavia Pietro Zocca
Pecchi Giuseppe Carpi
Pecorari Guido S. Martino Spino
Pederzini Luigi Mirandola
Pedrazzi Attilio Solara
Pedrazzi Giuseppe Solara
Pedrazzi Giuseppe San Felice sul Panaro
Pedretti Andrea Stuffione
Pedretti Giuseppe Stuffione
Pedretti Luigi Soliera
Pedrielli Amilcare Soliera
Pedrielli Gaetano Carpi
Pedrielli Leonida Carpi
Pedroni Azeglio San Felice sul Panaro
Pedroni Bruno San Felice sul Panaro
Pedroni Cleto San Felice sul Panaro
Pedroni Gino Zocca
Pedroni Guido San Felice sul Panaro
Pedroni Remo San Felice sul Panaro
Pedrucci Vittorio Montese
Pellacani Aldebrando Stuffione
Pellegrini Arturo Modena
Pellicciardi Riccardo Carpi
Pellicciardi Wladimiro Carpi
Pellicciari Adolfo San Possidonio
Pellicciari Domenico Medolla
Pellicciari Egidio San Possidonio
Pelliciardi Benvenuto Stuffione
Pelloni Emma Solignano
Pelloni Girolamo Levizzano
Pelloni Loris Carpi
Pelloni Sotero Sozzigalli
Pelloni Stefano Sozzigalli
Peretti Dante Campogalliano
Personali Guido Mirandola
Petrini Amedeo Modena
Pezzini Giuseppe San Felice sul Panaro
Pezzini Lodovico San Felice sul Panaro
Pezzuoli Gaetano Maranello
Pezzuoli Vincenzo Maranello
Piacentini Camillo Piandelagotti
Piacentini Carlo Piandelagotti
Piacentini Eliseo Piandelagotti
Piacentini Torello Piandelagotti
Piazzi Pietro Carpi
Piccinelli Pietro Montese
Piccinini Adolfo Nonantola
Piccinini Eligio Nonantola
Piccinini Gaetano Bomporto
Piccinini Gaetano Nonantola
Piccinini Giuseppe Nonantola
Piccinini Giuseppe San Possidonio
Piccinini Luigi San Possidonio
Piccinini Primo Nonantola
PiccininiNino San Possidonio
Piccioli Terzo Zocca
Pietri Ulpiano Carpi
Pignatti Agide San Possidonio
Pignatti Attilio Massa Finalese
Pignatti Morano Paolo Modena
Pignatti Paolo San Felice sul Panaro
Pignatti Venusto Camposanto
Pinetti Manlio Modena
Pinotti Feruccio Mirandola
Pistoni Mirko Zocca
Pittigliani Silvio Cavezzo
Piva Antonino Sassuolo
Piva Ezio Concordia
Piva Giovanni San Felice sul Panaro
Piva Giuseppe Sassuolo
Piva Giuseppe San Felice sul Panaro
Piva Riccardo San Felice sul Panaro
Pivanti Luigi San Felice sul Panaro
Pivanti Renzo San Felice sul Panaro
Pivetti Aldo Medolla
Pivetti Dante Medolla
Pivetti Orfeo San Felice sul Panaro
Po Giuseppe Finale Emilia
Polacchini Umberto Camposanto
Poletti Agostino Cavezzo
Poletti Paolo Stuffione
Pollacci Ernesto Fanano
Pondrelli Amedeo Formigine
Pongiluppi Carlo San Possidonio
Pongiluppi Emo San Possidonio
Pongiluppi Nando San Possidonio
Pongiluppi Silvio Augusto San Possidonio
Pontegavelli Graziano Castelvetro
Poppi Alberto Modena
Poppi Domenico San Felice sul Panaro
Poppi Giovanni Modena
Poppi Luigi Soliera
Poppi Vasco San Felice sul Panaro
Pozzetti Ennio Concordia
Pozzetti Fernando San Possidonio
Prandi Giuseppe Soliera
Prandi Quintino Soliera
Prandi Roberto Mirandola
Prandi Virgilio Modena
Prandini Giacomo Mirandola
Prandini Giovan Battista Sassuolo
Prandini Lorenzo Portile
Pratissoli Armando Carpi
Predieri Aldo Zocca
Preti Antonio Stuffione
Previdi Dino Tramuschio
Previdi Livio Tramuschio
Puglia Renato Carpi
Pugliani Odoardo Modena
Pulga Guglielmo Modena
Puviani Attilio San Felice sul Panaro
Puviani Leone San Felice sul Panaro
Puviani Pietro San Felice sul Panaro
Querciagrossa Lino Modena
Radighieri Domenico Bomporto
Radighieri Guglielmo Bomporto
Radighieri Leopoldo Bomporto
Radighieri Livio Soliera
Ragazzi Antonio San Felice sul Panaro
Ragazzi Armando San Felice sul Panaro
Ragazzi Attilio San Felice sul Panaro
Ragazzi Enrico San Felice sul Panaro
Ragazzi Gian Carlo San Felice sul Panaro
Ragazzi Giovanni San Possidonio
Ragazzi Giovanni San Felice sul Panaro
Ragazzi Giuseppe San Felice sul Panaro
Ragazzi Nestore San Felice sul Panaro
Ragazzi Sante San Felice sul Panaro
Ragazzi Umberto San Felice sul Panaro
Raisi Angelo San Prospero
Raisi Euticchiano San Prospero
Raisi Giovanni San Prospero
Ramazzini Carlo Modena
Ranieri Antonino Montese
Ranieri Renato Pavullo nel Frignano
Rattighieri Celidio San Felice sul Panaro
Rattighieri Luigi San Prospero
Rebecchi Ermete Solara
Rebecchi Ernesto Finale Emilia
Rebecchi Geminiano Cavezzo
Rebecchi Primo Cavezzo
Rebucci Antonio Medolla
Rebucci Carlo Cavezzo
Rebucci Ercole Cavezzo
Rebucci Ermete Cavezzo
Rebucci Umberto Cavezzo
Rebuttini Alberico Ravarino
Rebuttini Domenico Modena
Rebuttini Francesco Nonantola
Reggiani Alvaro San Felice sul Panaro
Reggiani Fausto Stuffione
Reggiani Guido Mirandola
Reggiani Luigi Nonantola
Reggiani Nino San Felice sul Panaro
Reggianini Giuseppe Levizzano
Reggianini Luigi Modena
Reggianini Viscardo Spilamberto
Relandini Giovanni Castelvetro
Remandi Paride San Felice sul Panaro
Renoldi Giulio San Felice sul Panaro
Rezzaghi Amerigo S. Martino Spino
Rezzaghi Lino S. Martino Spino
Rezzaghi Ugo S. Martino Spino
Rezzaghi Vittorio Camposanto
Ribaldi Ennio San Possidonio
Ricchi Enrico Modena
Ricchi Vito Castelvetro
Ricci Gino Montese
Richeldi Giovanni Portile
Richeldi Giuseppe Portile
Rigato Felice Modena
Righi Angelo Savignano
Righi Alfredo Solara
Righi Amedeo Carpi
Righi Celso Mirandola
Righi Enrico Spilamberto
Righi Giovanni Ravarino
Righi Giuseppe Carpi
Righi Ugo Modena
Righini Orfeo San Felice sul Panaro
Rinaldi Amilcare Castelvetro
Rinaldi Aurelio Castelvetro
Rinaldi Giulio Castelvetro
Rinaldi Luigi Castelnuovo Rangone
Rinaldi Luigi Castelvetro
Riva Algimiro Zocca
Riva Mario Modena
Riva Pietro Sassuolo
Riva Vittorio Modena
Rizzati Luigi San Possidonio
Rizzi Antonio Modena
Rocchi Salvatore Levizzano
Rognati Antonio Modena
Roli Bruno Castelnuovo Rangone
Roli Gemino Massa Finalese
Roli Giuseppe Marano sul Panaro
Roli Luigi Levizzano
Roli Paolo Savignano
Roli Vincenzo Savignano
Romagnoli Gino Camposanto
Romagnoli Giuseppe Bomporto
Romitti Ottorino Novi di Modena
Roncaglia Giuseppe Portile
Roncaglia Luigi Modena
Roncaldi Aladino Medolla
Roncati Gina Modena
Roncati Pia Modena
Ronchetti Aldo Modena
Ropa Angelo Zocca
Ropa Dante Zocca
Rosi Achille Solignano
Rosi Augusto San Cesario s. P.
Rosi Cesare San Cesario s. P.
Rosignoli Luigi Castelvetro
Rosini Canzio Castelnuovo Rangone
Rossetti Egidio San Felice sul Panaro
Rossetti Ugo Mirandola
Rossi Astro Carpi
Rossi Augusto Soliera
Rossi Camillo Modena
Rossi Carlo Modena
Rossi Dario Soliera
Rossi Evaristo Soliera
Rossi Giuseppe San Cesario s. P.
Rossi Guglielmo Modena
Rossi Guido Modena
Rossi Luigi San Cesario s. P.
Rossi Massimiliano Modena
Rossi Taddeo Novi di Modena
Rossi Umberto Savignano
Rossini Guido Modena
Rossini Luigi Montefiorino
Rota Edgardo Modena
Rovatti Adelmo Novi di Modena
Rovatti Ercole Novi di Modena
Rovatti Eugenio Novi di Modena
Rovatti Roberto Novi di Modena
Roveda Giuseppe San Felice sul Panaro
Roveda Umberto San Felice sul Panaro
Roversi Armando Cavezzo
Roversi Fernando Cavezzo
Roversi Gino Concordia
Roversi Giuseppe Concordia
Rubbiani Aldo Sassuolo
Rubbiani Ernesto Spilamberto
Rubbiani Giovanni Pavullo nel Frignano
Rubbiani Mario Sassuolo
Rubbiani Umberto Sassuolo
Rubini Arturo Carpi
Ruggeri Vasco San Cesario s. P.
Ruini Aldo Sassuolo
Ruini Arrigo Modena
Ruini Giovanni Zocca
Sabanelli Achille Concordia
Sabatini Sante Mirandola
Sabbadini Zeno Carpi
Sabbioni Umberto San Prospero
Sacerdoti Ermanno Modena
Sacerdoti Mario Modena
Sacerdoti Ubaldo Modena
Sala Aldo Formigine
Sala Argeo Novi di Modena
Sala Cesare Campogalliano
Sala Gioacchino San Possidonio
Sala Paolo San Felice sul Panaro
Sala Pio Campogalliano
Salata Orfeo Concordia
Salici Alberto Campogalliano
Saloni Eliseo Zocca
Salotti Maria Modena
Salsi Gian Francesco Sorbara
Saltini Guglielmo Cavezzo
Salvalaj Mario Nonantola
Salvarani Giuseppe Soliera
Salvioli Lorenzo Ravarino
Sandonnino Guido Modena
Sangunetti Giorgio Vignola
Sanley Armando Vignola
Sanley Gaetano Vignola
Sanley Giacomo Vignola
Sanley Giuseppe Vignola
Sansoni Carlo San Felice sul Panaro
Sansoni Pietro San Felice sul Panaro
Sansoni Remo Zocca
Santachiara Fulton Carpi
Santi Cesare Camposanto
Santi Nello Vignola
Santi Oreste Vignola
Santi Saverio Vignola
Santini Giuseppe Portile
Santini Serafino Modena
Santunione Filiberto Montale
Sarti Armando Ravarino
Sarti Filippo Modena
Sassatelli Carlo Frassinoro
Sassatelli Pietro Frassinoro
Sassi Augusto Bastiglia
Sassi Gaetano Soliera
Sbardellati Clemente San Possidonio
Sbardellati Giuseppe San Possidonio
Sbardellati Mario San Possidonio
Sbardellati Triante San Possidonio
Sbardellati Wainer San Possidonio
Scacchetti Achille San Possidonio
Scacchetti Alfonso Medolla
Scacchetti Ferdinando Stuffione
Scagliarini Armando Finale Emilia
Scamoni Fernando San Possidonio
Scamoni Giuseppe San Possidonio
Scanavini Fernando San Possidonio
Scaramelli Gaetano Stuffione
Scaramelli Giovanni Stuffione
Schianchi Carlo Modena
Schianchi Ettore Modena
Schiavi Salesio Carpi
Schinetti Giacomo Guiglia
Secchia Amedeo Ravarino
Secchia Primo Bomporto
Sedenari Mario San Prospero
Seidenari Francesco Bomporto
Seidenari Giovanni Bomporto
Seidenari Guido San Possidonio
Seidenari Luigi Bomporto
Seidenari Raimondo Modena
Selmi Giovanni Portile
Selmi Vito Castelnuovo Rangone
Selvini Ferdinando Soliera
Sentimenti Aurelio Ravarino
Sentimenti Massimiliano Bomporto
Serafini Amedeo Nonantola
Serafini Anacleto Bomporto
Serafini Armando Ravarino
Serafini Giulio Ravarino
Serafini Umberto Nonantola
Sereni Antonio Vignola
Sereni Ennio San Cesario s. P.
Sereni Secondo Vignola
Serra Augusto Stuffione
Serra Bentivoglio San Felice sul Panaro
Serra Ettore Zocca
Serri Saturno Marano sul Panaro
Setti Alessandrina Modena
Setti Carlo Modena
Setti Ferrero Modena
Setti Ignazio San Felice sul Panaro
Setti Irma Modena
Setti Mario Modena
Setti Pia Modena
Severi Alfredo Carpi
Severi Antonio Modena
Severi Geminiano Carpi
Severi Giovanni Modena
Sgarbanti Rodolfo Concordia
Sgarbi Dante Cavezzo
Sgarbi Guido Tramuschio
Sghedoni Primo Formigine
Sghedoni Primo Sassuolo
Siena Quinto Cavezzo
Sighinolfi Alfonso San Cesario s. P.
Sighinolfi Diomiro Finale Emilia
Siligardi Eugenio Modena
Silingardi Gino Modena
Silvestri Bortolo Sozzigalli
Silvestri Gino Modena
Silvestri Ivo Soliera
Silvestri Locatello Mirandola
Silvestri Sperindio Medolla
Silvestri Vitale Medolla
Simonini Adelchi Castelvetro
Simonini Luigi Castelvetro
Simonini Umberto Castelvetro
Sinigaglia Ausonia Modena
Sirotti Artemio Levizzano
Smerieri Mario Concordia
Sola Augusto Savignano
Soldani Giuseppe Zocca
Soldati Vittorio Zocca
Soli Fortunato Stuffione
Soli Guglielmo Mirandola
Soli Primo Vignola
Solieri Almerigio Stuffione
Solieri Osvaldo San Prospero
Solmi Giancarlo Modena
Solmi Giuseppe Modena
Soncini Asdrubale S. Martino Spino
Soncini Ernesto Carpi
Soresina Giuseppe San Possidonio
Soresina Ottorino San Possidonio
Sorgato Ferruccio Modena
Sorgato Filippo Modena
Soriani Celso Tramuschio
Sorzia Renato Modena
Sozzi Sigifredo Modena
Spaggiari Bonfiglio Castelvetro
Spaggiari Italo San Possidonio
Spagni Ulisse Spilamberto
Spallanzani Oddone Solara
Spinardi Alberico Concordia
Spinelli Giuseppe San Felice sul Panaro
Spinelli Ottavio San Felice sul Panaro
Stanzani Pietro Modena
Stefani Dante Stuffione
Stefani Innocente Frassinoro
Stefani Luigi Frassinoro
Stefanini Aldo Cavezzo
Stefanini Alfredo San Possidonio
Stefanini Antonio San Possidonio
Stefanini Giuseppe San Possidonio
Stefanini Guido San Felice sul Panaro
Stefanini Italo Medolla
Stefanini Luigi Mirandola
Stefanini Martino San Possidonio
Stefanini Orfeo Mirandola
Stefanini Pietro San Possidonio
Storchi Giuseppe Nonantola
Storti Luigi Frassinoro
Stradi Remo Modena
Susan Carlo Modena
Suzzani Riccardo Sassuolo
Tabacchi Enrico Mirandola
Tabacchi Mario Mirandola
Tacchini Celso Formigine
Taddei Ugo San Felice sul Panaro
Tagliazucchi Gaetano Modena
Tampellini Renato San Possidonio
Tartarini Alfredo San Felice sul Panaro
Tassi Emo Cavezzo
Tassi Enrico Camposanto
Tassi Nando Cavezzo
Tavernari Augusto Bomporto
Tavernari Giovanni Bomporto
Tavoni Antonio Quattro Ville
Tavoni Cesarino Quattro Ville
Tavoni Pietro Savignano
Tavoni Umberto Savignano
Tebaldi Ernesto Savignano
Tegani Domingo Finale Emilia
Tellia Tonino San Possidonio
Temellini Dante Campogalliano
Tenti Aldo Modena
Terzi Vezio Finale Emilia
Testa Temistocle Mirandola
Testi Antonio San Felice sul Panaro
Testi Bruno San Felice sul Panaro
Testi Giuseppe Modena
Testi Pietro San Felice sul Panaro
Testi Vito San Felice sul Panaro
Tettoni Bertesi Pina Modena
Tettoni Camillo Modena
Tioli Luigi San Possidonio
Tioli Rotopeo San Possidonio
Tiranti Ruggero Modena
Tirelli Arturo Carpi
Tirelli Gaspare Modena
Tirelli Romeo Carpi
Toffanetti Lino Finale Emilia
Tomasini Cosimo San Felice sul Panaro
Tomasini Renzo San Possidonio
Tomeazzi Augusto Bomporto
Tomeazzi Giovanni Bomporto
Tomei Giustino Modena
Tonioni Carlo Guiglia
Tori Guido Ravarino
Torricelli Alberto Sorbara
Torricelli Aldo Formigine
Tosatti Argeo San Felice sul Panaro
Tosatti Armando San Possidonio
Tosatti Ettore Bomporto
Tosatti Gaetano Bomporto
Tosatti Giovanni Bomporto
Tosatti Giulio Bomporto
Tosatti Tonino Mirandola
Toschi Antonio Vignola
Toschi Remo Vignola
Tosi Enrico Piandelagotti
Tosi Fortunato San Felice sul Panaro
Tosi Luigi Piandelagotti
Traldi Camillo Solara
Traldi Duilio S. Martino Spino
Traldi Gino Solara
Trapletti Umberto Mirandola
Traversi Arnaldo Stuffione
Trenti Medardo Savignano
Trenti Umberto Spilamberto
Trentini Galileo Cavezzo
Trentini Mario Cavezzo
Trentini Tonino Bomporto
Trogi Dante Piandelagotti
Troncon Giuseppe Modena
Turchi Adelmo Fanano
Turchi Giovanni Fanano
Turchi Virgilio Fanano
Turchi Vittorio Fanano
Tusini Gianbattista San Prospero
Tusini Giuseppe San Prospero
Ubrici Eugenio Modena
Uguzzoni Arturo Marano sul Panaro
Urbini Sergio Carpi
Vaccari Alberto Sozzigalli
Vaccari Aldo Nonantola
Vaccari Armando Nonantola
Vaccari Augusto Soliera
Vaccari Carlo Tramuschio
Vaccari Egidio Sozzigalli
Vaccari Filippo Soliera
Vaccari Francesco Modena
Vaccari Giacomo San Prospero
Vaccari Guerino Ravarino
Vaccari Guido Soliera
Vaccari Mario Modena
Vaccari Mario Sassuolo
Vaccari Mario di Filippo Soliera
Vaccari Mario di Fioravante Soliera
Vaccari Massimo Modena
Vaccari Paolo Formigine
Vaccari Umberto Modena
Vaccari Umberto Sorbara
Vaccari Vittorio Ravarino
Vacondio Vitalino Sassuolo
Valentini Carlo Portile
Valentini Nello Bastiglia
Valpreda Giulio Mirandola
Vandelli Carlo Modena
Vandelli Fausto Modena
Vandelli Giuseppe Solignano
Vandelli Giuseppe Sassuolo
Vandelli Luigi Levizzano
Vandelli Oreste Levizzano
Vandelli Riccardo Levizzano
Vandini Diomiro Levizzano
Varini Antonio San Possidonio
Varini Fernando Concordia
Varini Lino San Possidonio
Vecchi Armando Carpi
Vecchi Paolo Castelnuovo Rangone
Vecchi Pietro Castelvetro
Vecchi Roberto Novi di Modena
Vellani Alberto Modena
Vellani Bruno Modena
Vellani Carlo Modena
Vellani Eugenio Modena
Vellani Franco Modena
Vellani Marchi Mario Modena
Vellani Vittorio San Possidonio
Venturelli Guido Marano sul Panaro
Venturelli Vermiglio San Cesario s. P.
Venturi Affelio Modena
Venturi Bruno Vignola
Venturi Efisio Castelnuovo Rangone
Venturi Saturno Castelvetro
Venturini Agostino San Felice sul Panaro
Venturini Arturo San Felice sul Panaro
Venturini Giuseppe San Felice sul Panaro
Venturini Ubaldo Mirandola
Veratti Cesare Stuffione
Veratti Gaetano San Felice sul Panaro
Veronesi Aldo Modena
Veronesi Duilio San Felice sul Panaro
Veronesi Leonardo Mirandola
Veronesi Pompeo Modena
Veronesi Renzo Mirandola
Veronesi Umberto Spilamberto
Veronesi Vasco San Felice sul Panaro
Veronesi Walter San Felice sul Panaro
Veroni Aldo Sassuolo
Veroni Giovanni Battista Sassuolo
Veroni Mario Sassuolo
Verucchi Antonio Guiglia
Vezzali Riccardo Solignano
Vezzali Ruggero Camposanto
Vezzalini Enrico Cavezzo
Vezzalini Ugo Portile
Vezzani Franco Novi di Modena
Vicini Marco Arturo Modena
Vicini Maria Teresa Modena
Vignelli Arrigo Mirandola
Vignelli Federico Mirandola
Vignocchi Alfonso Modena
Villani Alcide Castelnuovo Rangone
Vincenzi Aldo Modena
Vincenzi Antonio Stuffione
Vincenzi Ferdinando San Possidonio
Vincenzi Giulio San Felice sul Panaro
Vincenzi Ildo Camposanto
Vincenzi Lotario San Possidonio
Vincenzi Luigi San Possidonio
Vincenzi Otello San Prospero
Vizzaccaro Bernardo Carpi
Zaccarelli Guido Campogalliano
Zaccarelli Sante Campogalliano
Zaccaria Giuseppe San Felice sul Panaro
Zacchi Liberio Concordia
Zaia Domenico Modena
Zambelli Dante Soliera
Zanantoni Bruno Savignano
Zanasi Michele Castelnuovo Rangone
Zanasi Silvio Castelnuovo Rangone
Zanetti Antonio Modena
Zanetti Giuseppe Pavullo nel Frignano
Zanetti Giuseppe Verica
Zanetti Nestore Levizzano
Zanetti Umberto Levizzano
Zanettini Mario Vignola
Zanfrognini Ricciotti Cavezzo
Zanini Ubaldo Concordia
Zanni Alfonso Piandelagotti
Zanni Basilio Montese
Zanni Carlo Modena
Zanni Vincenzo Sassuolo
Zannoni Renato Concordia
Zanoli Angelo Soliera
Zanoli Giuseppe Soliera
Zanoli Roberto Soliera
Zanotti Carlo Piandelagotti
Zanotti Domenico Spilamberto
Zanotti Galliano Frassinoro
Zauli Dino Modena
Zavanella Mario Carpi
Zavanella Mirco Modena
Zavatta Guerrino Cavezzo
Zecchini Enrico Stuffione
Zelada Alfredo Mirandola
Zicchetti Luigi Modena
Zini Alessandro Modena
Zini Augusto Savignano
Zini Bruno Modena
Zini Lodovico Modena
Zini Luigi Castelnuovo Rangone
Zironi Alberto Soliera
Zironi Artemio Soliera
Zironi Emidio Soliera
Zironi Ermete Soliera
Zironi Paolo Castelnuovo Rangone
Zironi Vito Soliera
Zoboli Aldo Modena
Zucchi Dante San Possidonio
Zucchi Delfo San Possidonio
Zucchi Eliseo Stuffione
Zucchi Lotario San Possidonio
Zucchi Nino Novi di Modena
Zucchi Romeo Stuffione
Zuffi Martino Medolla
Zulato Giovacchino Modena
Zulato Oscar Modena

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Fascisti modenese della "prima ora" Fascisti modenese della "prima ora"
Mussolini a Modena per i funerali I caduti fascisti del 26 Settembre 1921
Garuti Tullio


Era uno studente di venti anni
iscritto al Fascio modenese. Morì
alcuni giorni dopo i fatti del 26
Settembre.

Bosi Ezio

Era il Segretario politico del Fascio di
San Cesario s.Panaro Aveva
combattuto nella grande guerra ed
aveva ventidue anni. Faceva parte del
Consiglio Provinciale dei sindacati
economici.

Carpigiani Umberto


Era iscritto al Partito Fascista di
Modena: non aveva ancora compiuto
i diciotto anni.

Gallini Gioacchino


Ex Tenente degli alpini era Segretario
politico del Fascio di Mirandola: Fù
tra i primi assertori del Fascismo
nelle zone della bassa. Aveva
ventiquattro anni.

Sanley Aurelio

Era il Segretario politico del Fascio
di Vignola, aveva vent’anni e
apparteneva ad una nota famiglia
vignolese. Notevole era il suo
ascendente tra i fascisti della zona.

Sinigaglia Duilio

Aveva ventisei anni e apparteneva
al Fascio modenese.Comandante
delle squadre d'azione. Ex Tenente
degli Arditi ed ex legionario
fiumano. Di famiglia ebrea

Zulato Attilio

Apparteneva al Fascio di Modena,
studente era un ragazzo buono e
dedicava al partito tutte le ore
libere dallo studio. Morì con sulle
labbra le parole" Italia e mamma"

Funerali del giovane fascista Mario Ruini, 24 gennaio 1921. (Fondo Enzo Ponzi,
Istituto storico di Modena)
Squadra fascista a Novi di Modena. (Archivio Sala Novi di Modena)
   
   
   

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