Legge n. 45 – Predicate la necessità del cambiamento ma non introducete troppe innovazioni tutte insieme.

Sentenza:

In teoria, tutti comprendono la necessità del cambiamento ma poi, nella vita di ogni giorno, gli esseri umani si dimostrano creature fortemente abitudinarie. Un eccesso di innovazione può rivelarsi traumatico e condurre alla rivolta.

Se avete assunto da poco una posizione di potere oppure siete un outsider che cerca di guadagnarsi il sostegno necessario per raggiungerla, mostrate chiaramente che tenete in grande considerazione il vecchio modo di fare le cose.

Se il cambiamento è davvero essenziale, fate in modo che appaia come un intervento discreto il cui scopo è unicamente perfezionare l'approccio in uso nel passato.
 
 

Chi dà l'avvio a riforme di vasta portata diventa spesso il capro espiatorio su cui poi converge ogni genere di malcontento. E in molti casi, a lungo andare, la reazione degli altri alle sue innovazioni finisce per logorarlo, perché il cambiamento è qualcosa che sconvolge l'essere umano, anche se è per il meglio.

Dato che il mondo è sempre pieno di incertezze e minacce, tutti noi ci aggrappiamo ai volti che ci sono familiari e creiamo abitudini e rituali che rendano più gradevole e rassicurante la nostra esistenza.

In astratto il cambiamento può essere piacevole o addirittura auspicabile, ma se la sua portata è eccessiva esso genera una forte inquietudine che dapprima cova sotto la superficie e poi erompe all'esterno.

Non sottovalutate mai il conservatorismo recondito di chi vi circonda. È una componente forte e saldamente radicata dell'animo umano. Non lasciate mai che il fascino seduttivo di un'idea offuschi la vostra razionalità: così come non potete mai costringere gli altri a vedere il mondo con i vostri occhi non potete neppure spingerli a forza nel futuro con cambiamenti che provocano in loro solo sofferenza: finiranno per ribellarsi.

Se l'innovazione è proprio necessaria cercate di anticipare le possibili reazioni negative e trovate il modo di mimetizzare comunque il cambiamento e di addolcire la pillola.
 
 

Il passato è potente, ciò che è accaduto ieri ci sembra sempre più grande e bello, abitudine e storia danno spessore a qualunque gesto. Utilizzate tutto ciò a vostro vantaggio. Se distruggete ciò che è consueto create un vuoto e la gente teme il caos che vi si potrebbe riversare fino a riempirlo. Dovete quindi evitare a ogni costo di suscitare simili paure. Prendete a prestito spessore e legittimazione dal passato, non importa se remoto, per creare una presenza familiare e rassicurante.

Ciò farà si che le vostre azioni vengano associate a gesta romantiche, vi rafforzerà nel ruolo e celerà la vera natura dei cambiamenti che tentate di introdurre.
 
 

Le chiavi del potere

La psiche umana presenta molte ambivalenze, tra queste il fatto che anche se in generale le persone si rendono conto della necessità di introdurre cambiamenti, sapendo quanto sia importante rinnovare periodicamente gli individui e le istituzioni, esse provano però irritazione e turbamento di fronte ai mutamenti che le coinvolgono direttamente.

Sanno che è necessario cambiare e che la novità offre loro il mezzo per uscire dalla monotonia e ciò nonostante restano aggrappate al passato.

Vedono il cambiamento in astratto o il mutamento superficiale come eventi auspicabili, ma se l'innovazione sconvolge le loro abitudini più profonde e modifica la routine ne risentono profondamente.

Non c'è mai stata rivoluzione a cui non abbia fatto seguito una forte reazione di opposizione, poiché a lungo andare il vuoto prodotto dai grandi cambiamenti è fonte di grande turbamento per l'essere umano, che inconsciamente associa ad esso la morte e il caos.

L'opportunità di rinnovare e trasformare induce le persone ad abbracciare la causa della rivoluzione, ma una volta che l'entusiasmo si esaurisce, il che accade puntualmente, esse provano un senso di vuoto. Desiderando ardentemente un ritorno al passato, finiscono poi per aprire un varco attraverso il quale ciò che è stato riesce pian piano a insinuarsi e a ritrovare il proprio posto.

Secondo Machiavelli. Il profeta che predica e attua il cambiamento può sopravvivere solo se è disposto a prendere le armi: quando infatti le masse iniziano inevitabilmente a struggersi perché tutto ritorni com'era, egli dev'essere pronto a usare la forza.

Ma il profeta armato non può durare a lungo se non è anche in grado di creare rapidamente un nuovo sistema di valori e di rituali per sostituire quelli del passato e per placare l'ansia di chi teme il cambiamento.

È molto più facile, e meno cruento, cimentarsi quindi con una sorta di gioco dell'inganno. Predicate il cambiamento quanto vi pare e date pure espressione concreta al vostro desiderio di novità, ma mimetizzate il tutto sotto le rassicuranti spoglie di eventi e tradizioni del passato.

Il fatto che il passato sia morto e sepolto ci dà la libertà di reinterpretarlo per sostenere la vostra causa.

Un semplice gesto, come utilizzare la vecchia denominazione o evitare di modificare il numero dei membri di un gruppo, vi legherà a ciò che è stato e vi sosterrà con l'autorevolezza della storia.

Un'altra strategia che consente di mascherare il cambiamento consiste nel dichiarare apertamente il proprio sostegno incondizionato ai valori del passato.

Fingete di essere un accanito sostenitore della tradizione e pochi noteranno quanto anticonvenzionale sia in realtà il vostro punto di vista.

La risposta a questa innata tendenza all'immobilismo è il gioco del cortigiano: dunque manifestate rispetto per la tradizione, ma solo a parole.

Nella vostra rivoluzione personale individuate quali elementi potreste presentare in modo che sembrino rifarsi al passato.

Dite le cose giuste, fingete di conformarvi alla consuetudine e nel frattempo lasciate che le vostre teorie lavorino per produrre un cambiamento radicale.

Giocate con le apparenze e rispettate il protocollo della tradizione, e ricordate che vale in qualunque ambito, compreso quello scientifico.

Le persone potenti sono attente allo zeitgeist (lo spirito del tempo).

Se l'innovazione che vogliono introdurre è troppo avanzata, saranno in pochi a capirla, essa si trasformerà in una fonte di ansia e verrà fatalmente fraintesa.

I cambiamenti che intendete attuare debbono apparire meno drastici di quanto in realtà siano.

Tenete sempre conto dello spirito del tempo.

Se operate in un'epoca tumultuosa, potrete acquisire potere predicando un ritorno al passato, alla tranquillità, alla tradizione e alla ritualità.

In un periodo di stasi giocate la carta dell'innovazione e della rivoluzione - ma fate sempre attenzione alle sensazioni che suscitate: di rado chi porta a termine una rivoluzione è colui che le ha dato l'avvio.

Per avere successo in questo gioco pericoloso dovete essere disposti a prevenire l'inevitabile reazione giocando con le apparenze e prendendo come punto di riferimento fondamentale il passato.
 
 

Immagine: il gatto

Creatura abitudinaria, ama il calore di ciò che gli è familiare. Sconvolgete la sua routine, scombussolate i suoi spazi e diventerà ingestibile e nevrotico. Placatelo assecondando i suoi rituali. Se il cambiamento è proprio necessario, ingannatelo mantenendo vivo l'odore del passato, collocate in punti strategici gli oggetti con cui ha più dimestichezza.
 
 

L'opposto

Il passato è un cadavere che possiamo utilizzare nel modo che ci sembra più appropriato. Se gli eventi recenti sono stati spiacevoli e dolorosi, è controproducente stabilire una relazione con essi.

Se introducete un cambiamento radicale rispetto al passato, dovete evitare a ogni costo che in seguito a ciò si diffonda un senso di vuoto, altrimenti non farete che ingenerare terrore. La storia recente sembra preferibile al nulla, anche se costellata di eventi terribili. Colmate quindi immediatamente quello spazio con eventi rituali e nuove forme. Questi si trasformeranno pian piano in una rassicurante consuetudine, consolidando la vostra posizione di fronte alle masse.

Nelle arti, la moda e la tecnologia sembrerebbero ambiti in cui il potere debba scaturire dalla capacità di rompere drasticamente con la tradizione e di porsi come assoluti innovatori e in effetti una simile strategia può darvi grande potere, ma è anche molto pericolosa. È inevitabile che le vostre innovazioni vengano prima o poi superate da quelle di qualcun altro, e voi potete fare ben poco in proposito, basta una persona più giovane e ricca di idee inedite che punti in nuove direzioni e la vostra audace invenzione di ieri appare oggi noiosa e scialba.

Siete destinati a una perenne rincorsa, il vostro potere è fragile ed effimero.

Vi serve un potere costruito su qualcosa di più solido: sfruttando il passato, lavorando sulla tradizione, giocando con le convenzioni per sovvertirle farete sì che le vostre creazioni abbiano di più di un'attrattiva momentanea.

I periodi in cui i cambiamenti si susseguono a ritmo vertiginoso adombrano il fatto che prima o poi il desiderio di un ritorno al passato si farà inevitabilmente sentire.

Utilizzando il passato per i vostri scopi acquisirete maggior potere che cercando di metterlo da parte, tentativo di per se vano e controproducente.