Sentenza:
Tutti i grandi condottieri, dai tempi
di Mosè, hanno saputo che un nemico in difficoltà deve essere
annientato completamente. (talvolta l’hanno imparato a loro spese).
Se un tizzone viene lasciato acceso,
non importa quanto in profondità bruci sotto la cenere, alla fine
il fuoco divamperà.
C’è più da perdere
lasciando le cose a metà che procedendo a una totale distruzione:
il nemico recupererà le energie e cercherà la vendetta. Distruggetelo,
non solo nel corpo, ma nello spirito.
Chi si accinge ad ottenere qualcosa non deve avere misericordia (filosofo indiano)
Per avere la vittoria finale bisogna
essere senza pietà. (Napoleone)
Le chiavi del potere
"annientare il nemico" è il
concetto chiave di Tzu Sun: i vostri nemici vi vogliono morto, se nella
lotta contro di loro vi fermate a metà strada, un giorno o l’altro
si vendicheranno, aspettando tempi migliori.
La soluzione: non abbiate pietà.
Von Clausevitz: dopo la guerra vengono le trattative, se avete conseguito una vittoria solo parziale nelle trattative perderete quello che avete conquistato nella guerra.
Lo scopo del potere è controllare
il nemico in modo assoluto, obbligarlo ad obbedire alla vostra volontà,
se non hanno scelta dovranno eseguire i vostri ordini.
Nella lotta per il potere fomenterete
rivalità e vi farete dei nemici, ci saranno persone che sconfitte
solo parzialmente, vi rimarranno comunque nemiche, non portate loro odio
personale ma riconoscete che non può esserci pace tra di voi finché
detenete il potere, siate realistici, con un simile nemico in giro non
sarete mai sicuri, non si tratta di assassinare ma di mettere al bando:
indeboliti ed esiliati dalla vostra corte i vostri nemici saranno inoffensivi.
Se non possono essere banditi rendetevi
conto che stanno tramando contro di voi e non date credito a manifestazioni
di amicizia, mantenetevi sul sentiero di guerra e siate pronti.
Immagine: una vipera schiacciata sotto il vostro piede, ma ancora viva, si ergerà e vi morderà con una doppia dose di veleno.
Un nemico lasciato in libertà
è come una vipera mezza morta che avete curato e portato a guarigione,
col tempo il veleno diviene più pericoloso.
L'opposto
Raramente questa legge può essere trascurata ma vi sono casi in cui è preferibile che i nemici si distruggano da soli piuttosto che annientarli di propria mano: in battaglia ad esempio un nemico alle corde combatterà più strenuamente, meglio invece a volte lasciare una via di fuga, essi arretreranno, si logoreranno e saranno più demoralizzati dalla loro ritirata che dalla sconfitta.
Quando avete messo qualcuno alle
corde, ma solo se siete sicuri che non abbia più nessuna possibilità
di recupero dovreste lasciare che si impicchi da solo.
Lasciate che egli stesso sia autore
della propria distruzione, il risultato sarà lo stesso e voi vi
sentirete meno cattivi.
Schiacciando un nemico lo potreste
esacerbare a tal punto che passerà anni a meditare vendetta, e qualcuno
potrebbe argomentare che sul lungo termine sarebbe meglio mostrarsi clementi,
ma la vostra clemenza potrebbe far riacquistare coraggio al nemico che
sta ancora covando rancore, quindi è più saggio schiacciarlo,
se anni dopo tramerà per ottenere vendetta, non abbassate la guardia
ma schiacciatelo di nuovo.