Dr. Mario L . COCO

 

 

L’INTERAZIONE FLUIDO-STRUTTURA NEL COMPORTAMENTO DINAMICO DELLE DIGHE

 

 

Questo breve lavoro affronta il problema proposto in modo del tutto generale e vuole essere un contributo di chiarezza su una scaletta di modalità che si dovrebbe mettere comunque in atto ogni qualvolta sia richiesta quale risposta possa esercitare il corpo diga all’interazione con il fluido.

Purtroppo, non avendo lo spazio per descrivere le modalità di calcolo nelle diverse situazioni, è indispensabile conoscere le metodologie che sono accennate nel seguito.

 

L’interazione fluido-struttura nella costruzione delle dighe può essere affrontata in vari modi e con diverso grado di difficoltà. Ovvero è possibile considerare il fondo del serbatoio rigido, utilizzando il concetto di "masse aggiunte" (ponendosi nelle condizioni più favorevoli di assumere l’ipotesi di rigidità della struttura e di incomprimibilità del fluido) oppure è possibile considerare, anche con teorie più recenti (in cui il concetto di "masse aggiunte" è più complesso da utilizzare ) i metodi di deformabilità della struttura, di deformabilità del fondo del serbatoio e di comprimibilità del fluido, sia in modo congiunto che disgiunto.

Tuttavia oggi si esige sempre più frequentemente che vengano determinati i moti di vibrazione della diga considerata come un sistema elastico lineare; allora è possibile in generale utilizzare, per eccitazioni non periodiche lineari, la tecnica dell’analisi modale applicata alle oscillazioni pseudo-armoniche o armoniche.

Qualora sia necessario conoscere la risposta della struttura per eccitazioni di notevole intensità e con sconfinamento di parti della struttura in campo non lineare, allora occorre ricorrere, come noto, all’integrazione delle equazioni di moto.