BRUNO PICCININI

LA FEBBRE

Sale ancora la febbre e il fuoco
brucia il guanciale le lenzuola
martella sulle tempie.
Mentre sul rogo è il corpo
tu sali le scale e martella lo zoccolo
il gradino – gradino dopo gradino
il passo è pietra, suono ossuto che cade
sulla fronte mentre nel sangue entra
il fantasma del suono.
Apri la serratura squarcio nella mente,
mi porti i giornali,
il fuoco cresce, l’incendio
e il male divampa
su scala universale.