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mercoledì 03 settembre 2008

MISTERO RISOLTO. Nei cieli della Valpolicella non c'erano alieni in volo Una mongolfiera cade in giardino di Camilla Madinelli

Puntuali come il gossip estivo sulle love story tra vip, sono arrivati nuovi avvistamenti di oggetti misteriosi nei cieli della Valpolicella. Più precisamente sabato sera, tra le 22 e le 23, una marea di segnalazioni tra Domegliara e Pescantina ha travolto le forze dell'ordine. Una scia di oggetti luminosi, veloci, con una luce fissa e non a intermittenza come i ben noti aeroplani: in tanti l'hanno vista, sabato, a Settimo, Ospedaletto e nella stessa Domegliara, chiedendosi stupiti cosa mai stesse passando sopra le loro teste.Astronavi aliene, aerei militari impegnati in missioni segrete, satelliti artificiali? A svelare il mistero di questo avvistamento ci pensa la signora Nadia Cremaschi di Domegliara, nel cui giardino uno di quegli oggetti è, per così dire, atterrato mentre si godeva una cena in compagnia di amici e del figlio tredicenne Marco. Non si tratta di sofisticate astronavi partite da chissà dove grazie a una tecnologia a noi sconosciuta, con buona pace degli appassionati della materia ufologica, bensì di una mongolfiera in miniatura.A dire il vero, tanto piccola non è, visto che è alta circa un metro e ha un diametro di 80 centimetri. È stata costruita in carta velina bianca, sorretta da filo di ferro, e aveva un fuoco interno che bruciava a più non posso al momento della caduta in quel di Domegliara, a casa Cremaschi in via Casette, tra la strada statale dei Brennero e la ferrovia. A rincorrerla e bloccarla, cavaliere intrepido e senza macchia, il giovane Marco, desideroso di dare una forma e un perché a quelle luci in cielo. Poi la signora Nadia insieme agli amici ha provveduto a spegnerla per evitare sgradevoli conseguenze.«Stavamo cenando in giardino e all'improvviso ci siamo accorti di una luce fissa che brillava in cielo», racconta, «poi ne abbiamo contate almeno sei e qualcuno ha cominciato a scherzare ipotizzando un passaggio di ufo. Avevano una traiettoria, ma viaggiavano ognuna per conto suo: sembravano una suggestiva fiaccolata nel cielo». Ride, la signora Nadia, ripensando a una tranquilla serata estiva che si è trasformata in una caccia agli extraterrestri, fiera di poter contribuire a chiarire le idee a molti in merito agli avvistamenti di sabato. «A un certo punto una luce si è staccata dalle altre e scendeva pian piano, temevo che potesse cadere sopra i gazebo nel prato e rovinarli. A quel punto mio figlio l'ha rincorsa e presa». Mai avuto paura di trovarsi a tu per tu con un alieno? «Macché», afferma divertita la signora, «magari l'avremmo mangiato, vista l'ora di cena. Penso invece alla pericolosità di un oggetto con una fiamma viva all'interno, alimentata da petrolio, che può cadere ovunque e magari provocare un incendio e guai seri anche alle persone».Insomma, di omini verdi o strane creature nemmeno l'ombra sabato sera a Domegliara. In casa Cremaschi la piccola mongolfiera è custodita come un prezioso cimelio, guardata a vista come se potesse rivelare qualche mistero da un momento all'altro. «Chissà dove sono finite le altre sue compagne di viaggio», conclude la signora Nadia. Non conteneva neanche un biglietto, un indovinello, una frase che spiegasse il significato di quel viaggio sopra la Valpolicella. Speriamo almeno che la prossima volta arrivi non solo la luce, ma anche qualche parola, dai cieli.

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