Lu cofanu


 

Lo sapete che la lavatrice č uno dei tanti robot che popolano la nostra casa? O credete che i robot abbiano solo sembianze umanoidi? Tra i tanti lavori a cui le massaie dovevano badare, c'era anche quello di fare il bucato circa una volta al mese.
Inserivano un coccio all'interno del foro di scolo del recipiente detto "cofanu" o, in grėko, "limbųna" (vedi foto), per evitare che, una volta tolto il tappo di sughero, la biancheria, all'interno, impedisse all'acqua di scolare.
Posavano le robe colorate in basso e le bianche sopra. Su queste veniva stesa una tovaglia bianca, su cui veniva cosparsa la cenere.
Le donne versavano acqua sempre pių calda: essa fuoriusciva dal foro in basso, venivapių volte raccolta e riscaldata di nuovo, quindi riversata sulla cenere.
L'ultima acqua fuoriuscita, la "lissėa" (=lisciva) veniva usata per lavare gli abiti pių scuri e (solo nel caso delle donne) anche i capelli.