Nella
splendida cornice dell'antica abbazia di
San Nicolò del Boschetto sulle alture di Cornigliano, fondata nel 13oo dai
Grimaldi e diventata in seguito cenobio per opera dei monaci Benedettini, si è
inaugurata la mostra di pittura "Pensieri in libertà" (fino al 6
aprile, tutti i giorni dalle I3 alle 18,3O), organizzata dal centro cattolico
d'arte LA SPIGA, composta da opere realizzate da
giovani e meno giovani che hanno in comune una creatività risolta in
termini figurativi.
Gli
oli di Federica Fusco propongono un
linguaggio consapevole e immediatamente comunicativo, capace di avvalersi di
esperienze storiche morandiane o impressioniste, creando osmosi continue tra la
concretezza strutturale della natura morta
e lo spazio in cui essa vive. Il tempo dell'esistenza si accompagna in
questo senso al tempo del vissuto: i registri freddi dei toni variano la
frequenza delle proprie onde luminose in rapporto alle forme che si aprono nello
spazio secondo arcuate e seducenti fattezze.
Raffaella
Bisio si esprime con la tecnica
della pirografia su legno per incarnare processi metamorfici condotti sulle
trasformazioni della figura umana evolventesi in corpi di animali e di vegetali,
processi propri di simbologie popolari e mitologiche suggerenti un metaforico
abbraccio tra le infinite energie cosmiche della creazione.
Nicoletta
Arcella nel passato recente
indagava sulla figura umana partendo dallo studio sull'immagine fotografica
riproposta in pittura: oggi l'attenzione si sposta nell'universo scientifico del
microcosmo riflettendo sui rapporti cromatici e cromosomici del magmatico mondo
biologico.
Tra
gli artisti meno giovani si distinguono: Marcella
De Ferrari per la singolare e delicatissima incisione su ardesia
raffigurante fantastiche composizioni segniche capaci di accendere candidi
paesaggi nel buio della materia; Dirce
Bigazzi che tratta la ceramica creando un repertorio iconografico altamente
simbolico dove la lucentezza degli smalti sottolineano gli stati dell'essere
come la vita e la morte, la gioia e il dolore, l'infanzia e la vecchiaia, la
guerra e la pace; Elsa Cebocli in
grado di materializzare visionari paesaggi ad olio provocatoriamente giocati su
registri cupi, richiamanti atmosfere incombenti nell'atto di risucchiare lo
spazio esterno in dimensioni più propriamente intime; Giuliana
Petrolini per la scelta linguistica dell'inchiostro a spruzzo con cui sa
allacciare rapporti preferenziali con seducenti immagini femminili (in questo
caso raffiguranti le stagioni rese nella tecnica
della fotografia serigrafata) e con paesaggi
liguri, liberati dal peso della gravità per dare luogo a sottili giochi di
trasparenze e di leggerezza.
Altrettanto
bravi gli artisti presenti: Vasco Luppi,
Leonardo Caruso Rosalba Niccoli, Dario Re, Giorgio Malveni, Ivo Vassallo, Carla
Costellano, Carlo Pedivella in arte
Delisa, Giuseppina Mancuso e Gimmi.