Nelle afose giornate estive si può salire sulle alture di Righi, con la caratteristica funicolare se si vuole, per ammirare a 360 ° il panorama che si estende da Puntachiappa a Ventimiglia e dall'entroterra al porto di Genova.

Volendo, si può ancora proseguire  oltrepassando la Porta lungo la via delle Nuove Mura per giungere al sistema di mura e fortificazioni che racchiude ad anello la città. Si tratta di un vasto complesso recintale dotato di forti, (Castellaccio, Sperone, Begato, Puin, Diamante, ecc.) alcuni forniti di ponte levatoio sovrastante il relativo fossato, con portali in pietra, piazze d'armi, polveriere e così via, costruiti in posizioni strategiche per controllare i nemici che avrebbero potuto attaccare. 

La lunghezza delle mura a monte si estende senza interruzioni per circa 12 chilometri mentre il settore verso il mare, dalla Strega alla Lanterna, ne misura circa 7 . Questa cinta seicentesca è l'ultima e la più ampia opera fortificata continua , in epoca moderna, che abbracci nel suo perimetro l'intera città.

Il 7 dicembre del 1626 è posta la "prima pietra" dell'opera alla presenza del Doge Lomellino. I forti invece vengono costruiti dopo, nel settecento, iniziati dalla Repubblica, ingranditi dai francesi e portati a termine dai Savoia.

Oggi, le strutture storiche ubicate nel parco urbano delle Mura , che occupa un'area di circa 9OO ettari di terreno,  non sono utilizzate attivamente dalle amministrazioni a cui appartengono per cui risultano fatiscenti, alcune in totale stato di abbandono. In questo senso è auspicabile una  cessione di tali spazi alla città affinché essa possa intervenire con urgenti piani di recupero.

Eppure si tratta di eccezionali contenitori, forniti di straordinarie scenografie naturali (sia diurne che notturne!) ubicati in vaste aree che dovrebbero essere destinate ad uso urbano. Le architetture fortilizie potrebbero essere trasformate in alveoli culturali,  capaci di ospitare esposizioni d'arte, performances, spettacoli  teatrali e musicali, festival, cinema ecc. cosicché Genova , stretta tra monti e mare, potrebbe presto arrampicarsi in alto per recuperare gli antichi spazi militari mutandoli in luoghi socializzanti della cultura.

Un egregio esempio  lo ha fornito il "Teatro della Tosse" che dall''89 presenta a Forte Sperone spettacoli  ambientati all'aperto e nelle caserme (quest'anno col "Decameron"), promossi dalla Regione Liguria e con la collaborazione del Comune di Genova.