Doppia mostra all'Associazione Culturale Satura , piazza Stella 5/1 (fino al 28 novembre) : una, al piano nobile intitolata "Espressioni stocastiche in pittura", realizzata da Sergio Oddone e curata da Viana Conti; la seconda, nel caratteristico "Pozzo di satura" (al piano interrato) dal titolo "Alla soglia dell'evento", di Liliana Bastia, a cura di Luciano Caprile.

La pittura aniconica di Oddone, originariamente intesa nell'accezione di un astrattismo geometrico ( anni '6O, '7O),  sembra volgersi in seguito  all'Informale europeo e all'Astrattismo americano mostrando inoltre una viva sensibilità per le avanguardie storiche, in particolare verso il Futurismo, nelle scandite sequenze di spazialità, intimamente collegate tra loro da scorci arditi e da fantasmatiche visioni.

Il linguaggio pittorico sa cogliere una gestualità sincopata composta da materia grumosa che attua una rarefazione molecolare del colore con impressioni visive di "sfumatura": i timbri si dilatano in toni collegati in sequenze ritmate; dai neri carbone si espandono le terre, le ocre, il magma infuocato, fino a giungere a intense gradazioni cineree, tipiche della tradizione ligure... In questo caso l'"immagine si fa suono" generando musicalità ascrivibile più alle facoltà uditive che non a quelle visive.

Le sculture di Liliana Bastia , appena sbozzate nel cotto, sembrano lievitare dalla cavità petrosa e semi buia dell'antro-pozzo: nei cunicoli, negli anfratti, sul pavimento , tra antiche pietre e aggettanti mattoni "a vista", bene si adattano le piccole sculture di terra (cruda e cotta) che l'autrice ha installato nella semioscurità del ristretto ambiente progettando un micro-universo di figure allegoriche in formazione, non definite nella struttura e nel modellato , quasi in attesa di un evento che le ridesti.

Le basse e suggestive volte dello spazio a cripta sottolineano una curvilineità che riecheggia nelle forme, nei gesti, nei segni delle opere plastiche, sia esse tuttotondo che bassorilievio, ora scosse da ondulazioni  barocche, ora fluenti in morbidità classicheggianti, anche se, il meglio della Bastia si coglie nella visionarietà arcana della sua pittura.

                                   

                                                Miriam Cristaldi