Arte ed  Antropologia

 

"Ho cercato di teorizzare come "Work in Regress" (= lavoro nel passato) l'insistere sul ritorno  della fase primigenia dell'essere...  In realtà essere "retrostante" significa per me essere situato da qualche parte, nel momento in cui mi rendo conto che l'uomo occidentale contemporaneo è pericolosamente lanciato, come palla da biliardo, sul panno-pelle della realtà..." ha detto Claudio Costa, artista genovese scomparso nel '95,  intendendo con ciò specificare come l'uomo attuale abbia bisogno di ritrovare il presente passando attraverso un elastico recupero della sua storia, compreso il suo passato più remoto.

Che è poi l'intento del movimento Arte e Antropologia, sviluppatosi negli anni '70 in Europa e in America secondo cui l'arte diventa pensiero, concetto, e fonda la poetica sull'analisi del comportamento umano nel corso delle precedenti esperienze, servendosi anche di indizi, di "tracce" per ricostruire coi mezzi dell'artisticità un "mondo perduto".

Anche l'artista tedesco Rainer Wittenborn, nato a Berlino nel '41 (vive e lavora a Monaco), ha fatto parte di quest'area culturale: amico di Costa, sono persino stati invitati nella stessa Documenta Kassel del '77.

 Mercoledì scorso si è inaugurata la mostra "Rainer Wittenborn. De finibus terrae. South-North. An exploration of two borders" nel Museo di Villa Croce (via Ruffini 3, fino al 12 novembre), realizzata in collaborazione con il Goethe Institut di Genova. Era presente Vittorio Fagone, autore di un testo critico.

Una mostra dignitosissima, fondata su pochi elementi oggettuali, caratteristica costante dei lavori concettuali peraltro non basati su intendimenti estetici o sulla plasticità delle forme, ma compost  da scritti, disegni, fotografie, schemi grafici, catalogazioni, reperti naturali (pietre di varie epoche, foglie ecc.), atti alla divulgazione delle idee. Sovente, essi sono esposti in forme installative tipichequaliçil carismatico Beuys, i Beker, Simonds, Lang... Rainer Wittenborn - che ha esposto molte volte in Germania, negli Stati Uniti, in Canada e in Italia (Milano e Roma) - ha avviato specifiche ricerche volte al recupero della storia e alla

Rainer Wittenborn - che ha esposto molte volte in Germania, negli Stati Uniti, in Canada e in Italia (Milano e Roma) - ha avviato specifiche ricerche volte al recupero della storia e alla salvaguardia di civiltà $˝$˝estinzione"Un zzare c causato dalle violente alterazioni compiute sull'ambiente umano e naturalesul quale%)V%ha condottoÍ%˜ &)i*)ì«che hanno per oggetto l')i&2


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Al primo gruppo appartiene, tra l'altro, il lavoro "Specie o sottospecie?"('95) costituito da una sorta di grande croce che spalanca le braccia per accogliere al suo centro affilate lance, scagliate a raggiera nello spazio antistante. Lance alle quali sono infilzate (o crocifisse) fuggenti silhouette di scheletri di foca, oggi, purtroppo, animali in estinzione.

Se la forma orizzontale è composta da una fotografia panoramica in bianco e nero (fortemente allungata a striscia) che descrive la spazialità ambientale, quello verticale è costituito da una scattante asta bianca e rossa, utile per la misurazione del terreno: un elemento metaforico, spesso presente nell'opera dell'autore, capace di concentrare su di sé l'immagine infuocata del potere destabilizzante.

Altra paradigmatica installazione è "L'oleastro e l'olivo" ('86) composta da simboliche "vele" bianche accostate tra loro a gigantesco ed aereo ventaglio su cui si dispiega, come polipo nerastro, l'ombra articolata di un nodoso ulivo, contrastato simbolo di pace...

Di fronte, a stigmatizzare il tempo, un altoparlante emette il canto registrato dei grilli (la notte) alternati a quello delle cicale (il giorno) quasi a simulare una successione cronologica come suggerisce il titolo di un'altra opera "Un anno si, un anno no", riferentesi alle annate "buone" e a quelle "cattive", proprie dei raccolti contadini.

 Altrettanto emblematico appare il lavoro "Terra" in cui diversi campioni di terre e pietre numerate, di varie epoche geologiche, vanno a comporre sul pavimento la tautologica ed auratica scritta: TERRA.

Arte e scienza convivono appieno.

 

                                                            Miriam Cristaldi