TAPPA N.5 L'EMOZIONANTE INCONTRO CON QUESTA MISTERIOSA CIVILTA' LA MIA PRIMA VISITA

SABATO PRIMO APRILE 2000 A.D, 
POMERIGGIO, CITTA' DI SIAN KA'AN, 
SITO MAYA DI MIRABILANDIA.

Un giovane ragazzo che da poco si trovava nel Parco, reduce da un giro sulla Sierra Tonante e da quindici minuti di attesa davanti a un paio di transenne in compagnia del simpatico Antonio (al suo primo giorno di lavoro a Mirabilandia) attendeva impaziente un segnale. Il segnale. Passò poco e fu così che alle 16 esatte i cancelli si aprirono, e potè finalemente varcare l'Arco di Labnà che per tanto tempo aveva visto solo da lontano. Proseguì a passo spedito, seguito a pochi metri di distanza da altri ragazzi. Ma lui era lì, solo, davanti a tutto quello che si trovava accanto: non l'ottava, ma la prima delle meraviglie del mondo! Entrò nel tempio di Chac, passò nel Corridoio degli Astri che poi potè osservare dal Caracol, poi percorse il viale del Sole, salutò la statua del dio Chac Mool, entrò nel Tempio delle Tartarughe, e fece passo dopo passo la Scalinata del Tempio dei Guerrieri, poi dovette fermarsi. Cosa lo bloccò? Uno spirito malefico maya? Ma no! Non era altro che una sottile corda bianca... che in pochi attimi si abbassò e toccò il suolo: potè scavalcarla e varcare il Tempio del Sole, dove c'erano diverse persone che aspettavano i viaggiatori. Si sedette in prima fila, con altri tre ragazzi, poi gli fu raccomandato  di chiudere bene tutte le tasche e di togliersi occhiali e cappellini. Così fecero lui e i suoi compagni di viaggio e, dopo qualche minuto di attesa, durante i quali si allacciarono le protezioni, il serpente piumato trasportò i primi ospiti. I suoi fratelli erano ancora là, nel Quadrilatero delle Monache. La salita era piuttosto lunga e alta, ma fu percorsa velocemente... non quanto la discesa! 120 km all'ora ... poi un loop ... un avvitamento ... il cobra ... ma ci stiamo schiantando al suolo ... mancato per un pelo ... una curva ... un loop ... altri avvitamenti ... la galleria ... un altro loop... sto toccare il suolo ... l'ho sfiorato ... tappa dopo tappa il serpente ritornò al punto di partenza, seguito dagli sguardi di tutti, e fece scendere gli ospiti, che veloci si diressero all'entrata per ringraziare tramite il dio Chac Mool coloro che gli avevano concesso il privilegio..Quella giornata non l'avrebbero mai più potuta dimenticare. Un'emozione del genere è impossibile da provare in qualsiasi altro posto del mondo.