Eccoci finalmente arrivati sul famigerato Airbus, questo aereo non è di facile comprensione, e facilmente ti
fai prendere dallo sconforto perchè tutto quello che sapevi sugli aerei, te lo
devi dimenticare (i piloti reali hanno un'altro tipo di preparazione e magari
per loro non è così traumatica la cosa).
Io parlo da pilota virtuale,
quindi posso fare una valutazione per quanto riguarda i software da me usati
per la simulazione.
L'aereo in questione è gestito
quasi completamente dai computer non dall'uomo.
Ecco le principali differenze
tra un aereo comune ( Cessna, boeing,
MD, Piper , ecc) e un
Airbus.
Vediamo la differenza tra un
aereo convenzionale e un A320 nei comandi principali
MD80 (DC9-82)
Si capisce subito che il
confronto è imbarazzante, CAVI contro PC !!
Quindi, sull’MD80
se tiri si alza, il 320 ci pensa prima di alzarsi, e se trova che tu sei in
errore non obbedisce, e segue una sua logica di controllo.
Quindi, su un aereo normale
se tiri la barra lui si alza, ma se lo tiri troppo
stalla, un A320 nella sua “gestione normale”(normal law), se lo tiri su non puoi stallare
perché va in protezione, o aumenta la spinta oppure non ti permette di cabrare
quanto vorresti, proteggendoti dall’eccessivo carico alare e o dalla
diminuzione di portanza, lo stesso accade per l’asse di rollio, non puoi virare
più di un certo angolo (bank) lui ti rimette nei
limiti.
( Però
che in caso di emergenza qualcosa in manuale si può fare )
Un’altra differenza
sostanziale è nel mantenimento dell’assetto, normalmente l’aereo mantiene
l’assetto voluto tenendo il volantino in una posizione fino alla fine della
manovra, sull’Airbus che invece usa la tecnologia FBW (fly-by-wire),
dopo aver impostato un assetto il side stick viene portato in posizione
neutrale e l’aereo continua la manovra fino ad un nuovo input dello stick.
Il FBW implementa anche
l’auto trim, a differenza degli altri aerei, questo
non si” trimma” quasi mai.
Se sui normali liner l’uso del Flight
Management Computers (FMC) serve per semplificare il volo, sull’Airbus serve per
volare, infatti si chiama Flight Management and Guidance Computers (FMGC),
e proprio nelle parola aggiunta si riferisce al sistema di “guida” del
velivolo.
Nell’FMGC oltre ai normali dati
per il mantenimento delle velocità si possono inserire anche le frequenze delle
radio di navigazione (NAV), allineare la piattaforma inerziale e controllare la
qualità dei segnali del posizionamento globale, e nella rotta vengono creati
dei punti caratteristici (pseudo point)
dove l’aereo compie determinate azioni, la più importante nella fase di
avvicinamento è il deceleration point
(D), punto dove l’aereo (se non volutamente
forzato ) rallenta da solo fino alla minima velocità di volo senza i flap (green dot, punto verde
sull’indicatore di velocità indicata, speed tape).
Qui inizia un’altra novità del mondo Airbus.
Normalmente si deve ridurre la velocità per estendere i flap,
sul 320 no!
Dopo il green dot,
estraendo i flap l’aereo rallenta fino alla velocità
corretta per l’estensione del flap successivo,
indicato con una S o una F a seconda se si tratta di slat
o flap, un’altra chicca per meglio gestire l’aereo
nelle aree terminali.
Un’altra grossa differenza che subito si percepisce riguarda
l’attivazione dei sistemi sul pannello superiore (over-head
panel), su questo aereo dopo aver spento tutte le luci
bianche (scritta OFF in bianco sull’interruttore) i sistemi si gestiscono in
automatico, ed è anche più istintivo, non bisogna controllare la posizione di
una leva ma solo vedere che non ci siano luci bianche accese.
La manetta, l’acceleratore dell’aereo, quando gestita dal pilota
automatico, viene chiamata auto-manetta (auto throttle) perché si muove da sola, sul320 si chiama invece
auto-spinta (auto-thrust) perché il computer non fa
muovere fisicamente la manetta, ma varia solo la spinta, quindi il pilota deve
solo “incastrarla” in una posizione fissa per ogni fase del volo.
TOGA per la massima spinta al decollo
FLEX per il decollo a spinta ridotta
(calcolata in funzione di: lunghezza pista, condizioni meteo, condizioni della
pista, uso dei sistemi anti ghiaccio, ostacoli sul
prolungamento asse pista, ecc.)
CL per salita, crociera, discesa e atterraggio
MCT spinta massima continua per le operazioni con un motore solo
IDLE è il minimo, e fino a CL si può usare per il rullaggio a terra.
Generalmente dopo il decollo, nella fase di salita, viene
messa in CL e lasciata li fino alla fine del volo.
Essendo un glass cockpit ci sono alcuni display multi-funzione che visualizzano lo stato di tutti i sistemi
e alcune volte l’ECAM inferiore (Electronic Centralized Aircraft Monitoring) cambia
pagina da solo per dare più importanza ad una funzione in corso.
Si capisce come questo aereo ha bisogno di uno
studio iniziale differente, con i normali aerei dai manetta tiri il joystick e
sei in cielo a fare acrobazie, con questo no! Ed è forse per questo che un simmer normale si stanca subito di un aereo che non
“obbedisce” e che non
riesce nemmeno a farlo schiantare al suolo (se non spegni i sette computer di
volo) !
Alla fine bisogna solo capire la filosofia Airbus e imparare a
programmare bene i computer che gestiscono il volo monitorando che tutto quello
che succede sia coerente con la fase del volo corrente. E da parte mia devo
dire quanto è sbagliato concedersi il diritto di dire che questi aerei volano
da soli e il pilota è quasi inutile, probabilmente nella vita reale un pilota
di 320 che deve fare molte tratte arriva meno stanco di un pilota di MD80, e
l’essere riposati significa non essere stressati e ciò influisce sulla
sicurezza del volo.
Just my two cents
riccardo