MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01C697C7.2EA41870" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01C697C7.2EA41870 Content-Location: file:///C:/5248F581/idirittidell'infanzia.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii" La tortura in Tibet

I dirtti dell’infanzia=

I diritti dei bambini sono ampiamente tutelati da diverse leggi e convenzioni internazionali riconosciute anche dalla Repubblica Popolare Cinese. Il 2 ma= rzo 1992 la Cina ha ratificato la “Convenzione= delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia” dichiarandosi, nella relazione iniziale, “un attento osservatore e difensore dei diritti dei bambini”. Purtroppo, il governo cinese continua invece a viol= are i diritti dei bambini tibetani sia in materia <= span class=3DGramE>di educazione e assistenza sanitaria sia per quanto co= ncerne la libertà di espressione.

Ogni anno nume= rose famiglie tibetane sono costrette a mandare i pr= opri figli in esilio per assicurare loro libertà ed educazione scolastica. Spesso questi genitori af= fidano i bambini ad estranei e spendono i propri risparmi per assicurare ai figli = un passaggio verso la libertà. Alcuni sono solo lattanti e devono essere trasportati attraverso l’Himalaya sulle s= palle di un adulto.

Il viaggio dura almeno quattro settimane ed espone gran parte dei bambini al gelo e all’ipotermia, al punto che alcuni muoiono durante il viaggio. Se sopravvivono, ci sono poche possibilità che poss= ano mai rivedere i propri famigliari. Nel 1999, su 2.474 rifugiati in fuga dal Tibet occupato dai cinesi, ben 1.115 erano bambini e ra= gazzi sotto i 18 anni, pari al 45% di tutti i profughi giunti in India in = quell’anno. In maggioranza non erano accompagna= ti dai genitori, ma erano stati affidati a guide.

Il solo fatto = che tante famiglie abbiano preso questa grave decisi= one, rischiando la vita dei figli e la propria nel caso in cui la fuga sia scope= rta dalle autorità cinesi, costituisce una prova sufficiente del fallime= nto del governo cinese in materia di tutela dei diritti dei bambini in Tibet.

<= ![endif]>
MINORENNI PRIGIONIERI POLITICI
In Tibet i cinesi applicano brutali misure repressive contro ogni espressione = di libertà, trattando con uguale durezza adulti e bambini.

Ngawand Sangdrol, che è stata liberata nell’ottobre 2002, fu arrestata la prima volta all’età di 10 anni e incarcerata per = 15 giorni. A 13 anni fu imprigionata per nove mesi senza accusa. Nel 1992, a 15 anni, fu arrestata di nuovo per aver preso parte a una dimostrazione e fu condannata a tre anni di carcere. La sua detenzione nel carcere di Drapchi fu prolungata per tre volte.=

Esistono prove= di detenzione di minorenni in varie prigioni cinesi sul territorio tibetano. Sono detenuti in prigioni per adulti, privi= di rappresentanti legali e della possibilità di comunicare con le famig= lie. Al pari dei detenuti adulti, sono obbligati a svolgere lavori pesanti e sono sottoposti alle medesime forme di abuso e tortur= a.

Phuntsok Legmon, 16 anni, il 9 luglio 2000 è stato condannato dalla Corte Popol= are Intermedia a tre anni di prigione per una protesta svoltasi il 10 ma= rzo 1999. Al momento è detenuto nella prigione di D= rapchi insieme a prigionieri adulti. Legmon e un altro monaco, Namdol, osarono gridare slogan filo-tibetani a Lhasa, in occasi= one dell’anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana. Secondo testimonianze, al momento dell’arr= esto i monaci furono percossi con pugni e bastonate.

Norzin Wangmo, un’ex = monaca del monastero di Shugseb, aveva 16 anni quando fu condannata a cinque anni di carcere, il 13 settembre 1994. Insieme ad altre sette monache, Wangmo aveva dimostrato di fronte al tempio Jokhang a = Lhasa. Fu imprigionata per 11 mesi nel centro di detenzione di= Gutsa e in quel periodo le fu negato il diritt= o di ricevere visite di genitori e parenti. “Le guardie carcerarie si tenevano tutti i vestiti e il cibo, rilasciando ricevute fasulle ai membri delle nostre famiglie” ha dichiarato in un’intervista conce= ssa il 27 novembre 1999, al suo arrivo a Dharamsala= , in India.

L’alternativa legale di affidare i minori alla sorveglia= nza dei propri genitori non viene applicata. Senza essere processati, i prigion= ieri minorenni ricevono spesso un semplice ordine amministrativo di detenzione e= vengono inviati a campi di lavoro per scontare la pena= .

Nonostante la legge cinese sancisca l’obbligo della separazione dei giovani criminali e indagati dai detenuti adulti, negli ultimi anni numerose testimonianze riferiscono l’assoluta non applicazione di tale norma n= elle carceri tibetane. Nessun prigioniero politico minor= enne sembra essere mai stato incarcerato in una sezione giovanile o in un centro= di detenzione per giovani.

Dopo l’arresto, i giovani vengono abitualmente = espulsi da scuole e monasteri e, una volta liberati, hanno difficoltà a trov= are un lavoro.

<= ![endif]>
MINORENNI TORTURATI<= /span>
Detenuti in prigioni per adulti, i bambini vivono in un ambiente in cui la tortura è all’ordine del giorno. Sono costretti a subire le medesime torture e punizioni applicate ai prigionieri politici adulti. Tort= ura non significa solo tortura fisica, come le perco= sse o le violenze, ma anche tortura psicologica, come gli interrogatori ripetuti = con le stesse domande talvolta per giorni interi senza pause.

Per un giovane= , gli effetti psicologici della tortura possono essere particolarmente devastanti= . Il periodo di detenzione può sembrare infinito, anche se dura solo un m= ese, e un bambino spesso non è in grado di elaborare razionalmente i veri motivi della propria incarcerazione.

A soli 15 anni d’età, = Sherab Ngawang è la v= ittima più giovane fra i prigionieri politici che hanno perso la vita in Ti= bet in seguito alle torture. Sherab era una monaca = del monastero di Michungri e ve= nne arrestata il 3 febbraio 1992 per aver dimostrato pacificamente nel Barkhor contro l’occupazione cinese. Fu imprigi= onata nel carcere di Gutsa per oltre un= anno prima di essere processata, condannata a tre anni di reclusione e trasferita alla prigione di Trisam.

Secondo testimonianze, nella notte del 10 agosto 1994 S= herab e altre monache intonarono canti di libertà. Per questo vennero picchiate e torturate con bastoni elettrici e = un tubo di plastica pieno di sabbia. Un testimone ha affermato: “La picchiarono fino a quando fu così coperta= di ematomi da essere quasi irriconoscibile”. Dopo tre giorni di isolamento, Sherab accusò forti dolori alla schiena, problemi renali, perdita di memori= a e difficoltà di alimentazione.

Al rilascio, l= e sue condizioni di salute erano così gravi che la famiglia la fece ricove= rare in vari ospedali di Lhasa. Due mesi dopo, il 7 aprile 1995, Sherab morì.

<= ![endif]>
IL PIÙ GIOVANE PRIGIONIERO DI COSCIENZA
Gedhun Choekyi Nyima aveva solo sei anni qu= ando scomparve da casa il 17 maggio 1995. Solo tre giorni prima il Dalai Lama l’aveva riconosciuto come reincarnaz= ione del decimo Panchen Lama.

Per un anno in= tero le autorità cinesi negarono la sua incarcerazione. Solo nel maggio 1= 996 fu ufficialmente dichiarato che il bambino era trattenuto “sotto la p= rotezione del governo su richiesta dei genitori”. I = cinesi affermarono che “il bambino correva il rischio di essere rapito dai separatisti e la sua sicurezza era in pericolo”.

Nessun rappresentante governativo, organizzazione umanitaria od osservatore indipe= ndente ha mai ottenuto il permesso di visitare il ragazzo. La = Cina continua a respingere le pressioni internazionali per la sua liberazione e = da oltre quattro anni persevera in questa palese violazione dei diritti umani.=

<= ![endif]>
IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
Gran parte dei bambini in esilio fuggono dal Tib= et per beneficiare del proprio diritto all’istruzione (universalmente riconosciuto) e, in particolare, del diritto ad appendere, nella propria lingua, la loro storia, religione e cultura. Una ricerca condotta nel 1997 = dal Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha evidenziato che il 90% dei 50 bambini che avevano lasciato il Tibet nei tre anni precedenti, erano fuggiti dal il paese prop= rio per cercare adeguata istruzione.

La grande maggioranza dei bambini ti= betani può frequentare una scuola solo per qualche anno. In seguito sono costretti ad abbandonarla a causa delle tasse scolastiche troppo elevate, d= ella discriminazione a favore di allievi cinesi o semplicemente perché non sono in grado di seguire le lezioni in ling= ua cinese. Secondo numerose testimonianze, agli studenti = tibetani è vietato l’accesso a scuole migliori o istituti superiori perché i posti disponibili sono riservati ad alunni cinesi oppure provenienti da famiglie tibetane che collaboran= o con il governo di Pechino.

Circa un terzo= dei bambini tibetani in età scolare non ricevono alcuna istruzione, mentre per i bambini cines= i la percentuale è limitata all’1,5 %. Il motivo principale per cui un numero così alto di bambini tibetani non frequenta la scuola è il costo proibitivo delle tasse scolastiche imposte dalle autorità.

La Convenzione dei Diritti d= el Bambino riconosce che lo scopo dell’educazione è di sviluppare= le proprie idee o percezioni. Ai bambini tibetani è invece vietato, a scuola, indossare i vestiti tradizionali, osserv= are le festività del loro paese e, talvolta, anche mangiare il cibo tipi= co. Spesso a scuola viene implicitamente insegnato c= he il popolo tibetano è inferiore a quello cin= ese e che le tradizioni tibetane sono arretrate. Inol= tre gli studenti vengono costantemente indottrinati = sulla grandezza dei leader comunisti cinesi.

Per qualche te= mpo, le autorità cinesi hanno collegato la lingua ti= betana al nazionalismo. Con la repressione dell’uso della lingua e della conoscenza della cultura e della storia tibetana, il governo di Pechino spera di asservire completamente al regime la prossima generazione di tibetani. Un bambino tibetano ha riferito che alla sua domanda di ulteriori spiegazioni sulla storia del Tibet, ̶= 0;il maestro si è arrabbiato come un matto per la domanda e mi ha picchia= to in testa e sulle mani con un bastone”.

Un popolo senz= a lingua è un popolo senza identità. Vietan= do la lingua tibetana i cinesi vogliono annientare deliberatamente l’identità tibetana. In ogni caso, la lingua cinese oggi in Tibet è altrettanto importante quanto lo è l’inglese in occidente ed è indispensabile = per accedere alla maggior parte dei posti di lavoro, in particolare nelle aree urbane. Tuttavia il cinese dovre= bbe essere insegnato come lingua straniera e non come prima lingua, per consent= ire ai tibetani di raggiungere un sufficiente livel= lo di scioltezza linguistica. Inoltre tutti i <= span class=3DSpellE>tibetani dovrebbero avere il diritto di scegliere la = lingua che desiderano apprendere.

I monasteri ma= schili e femminili sono le sole istituzioni didattiche in cui i bambini possono imparare la lingua, la cultura e la religione tibetana= . Ma con la campagna “Colpisci Duro” lanciata dalla Cina nell’aprile 1996, ai bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni è vietato entrare a far parte di istituzioni religiose. Pi&ugra= ve; di 3.000 novizi e novizie d’età inferiore ai 18 anni sono già stati costretti a lasciare i monaster= i. Nel solo 1999, il Centro Tibetano per i Diritti Uma= ni e la Democrazia ha constatato l’espulsione dai monasteri di 244 monaci e monache d’età inferiore ai 18 anni.

I bambini sono= il futuro di ogni società. In Tibet, allo st= ato attuale, il futuro non sembra riservare altro che istruzione carente, disoccupazione, perdita d’identità e soppressione di una cultu= ra millenaria.

 

------=_NextPart_01C697C7.2EA41870 Content-Location: file:///C:/5248F581/idirittidell'infanzia_file/image001.jpg Content-Transfer-Encoding: base64 Content-Type: image/jpeg /9j/4AAQSkZJRgABAQEASABIAAD/2wBDAAUDBAQEAwUEBAQFBQUGBwwIBwcHBw8LCwkMEQ8SEhEP ERETFhwXExQaFRERGCEYGh0dHx8fExciJCIeJBweHx7/2wBDAQUFBQcGBw4ICA4eFBEUHh4eHh4e Hh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh4eHh7/wAARCAAMAjYDASIA AhEBAxEB/8QAHwAAAQUBAQEBAQEAAAAAAAAAAAECAwQFBgcICQoL/8QAtRAAAgEDAwIEAwUFBAQA AAF9AQIDAAQRBRIhMUEGE1FhByJxFDKBkaEII0KxwRVS0fAkM2JyggkKFhcYGRolJicoKSo0NTY3 ODk6Q0RFRkdISUpTVFVWV1hZWmNkZWZnaGlqc3R1dnd4eXqDhIWGh4iJipKTlJWWl5iZmqKjpKWm p6ipqrKztLW2t7i5usLDxMXGx8jJytLT1NXW19jZ2uHi4+Tl5ufo6erx8vP09fb3+Pn6/8QAHwEA AwEBAQEBAQEBAQAAAAAAAAECAwQFBgcICQoL/8QAtREAAgECBAQDBAcFBAQAAQJ3AAECAxEEBSEx BhJBUQdhcRMiMoEIFEKRobHBCSMzUvAVYnLRChYkNOEl8RcYGRomJygpKjU2Nzg5OkNERUZHSElK U1RVVldYWVpjZGVmZ2hpanN0dXZ3eHl6goOEhYaHiImKkpOUlZaXmJmaoqOkpaanqKmqsrO0tba3 uLm6wsPExcbHyMnK0tPU1dbX2Nna4uPk5ebn6Onq8vP09fb3+Pn6/9oADAMBAAIRAxEAPwD6B174 2fDjQ9YudI1LW3ivLSQxzILSVtrDqMhcGqf/AA0F8K/+hhl/8AZv/ia7S+8G+E7+7ku7zw1pFxcS tuklks42Zz6kkZNR/wDCA+CP+hS0T/wBj/8Aia55Ktfdfd/wT16c8r5VzwnfraS/yOP/AOGg/hZ/ 0H5P/AKb/wCJo/4aD+Fn/Qfk/wDAKb/4mux/4QDwR/0KWif+AMX/AMTR/wAIB4I/6FLRP/AGL/4m l+/7r7n/AJl8+U/8+5/+BL/I47/hoP4Wf9B+T/wCm/8AiaP+Gg/hZ/0H5P8AwCm/+Jrsf+EA8Ef9 Clon/gDF/wDE0f8ACAeCP+hS0T/wBi/+Jo/f919z/wAw58p/59z/APAl/kcd/wANB/Cz/oPyf+AU 3/xNH/DQfws/6D8n/gFN/wDE12P/AAgHgj/oUtE/8AYv/iaP+EA8Ef8AQpaJ/wCAMX/xNH7/ALr7 n/mHPlP/AD7n/wCBL/I47/hoP4Wf9B+T/wAApv8A4mj/AIaD+Fn/AEH5P/AKb/4mux/4QDwR/wBC lon/AIAxf/E0f8IB4I/6FLRP/AGL/wCJo/f919z/AMw58p/59z/8CX+Rx3/DQfws/wCg/J/4BTf/ ABNH/DQfws/6D8n/AIBTf/E12P8AwgHgj/oUtE/8AYv/AImj/hAPBH/QpaJ/4Axf/E0fv+6+5/5h z5T/AM+5/wDgS/yOO/4aD+Fn/Qfk/wDAKb/4mj/hoP4Wf9B+T/wCm/8Aia7H/hAPBH/QpaJ/4Axf /E0f8IB4I/6FLRP/AABi/wDiaP3/AHX3P/MOfKf+fc//AAJf5HHf8NB/Cz/oPyf+AU3/AMTR/wAN B/Cz/oPyf+AU3/xNdj/wgHgj/oUtE/8AAGL/AOJo/wCEA8Ef9Clon/gDF/8AE0fv+6+5/wCYc+U/ 8+5/+BL/ACOO/wCGg/hZ/wBB+T/wCm/+Jo/4aD+Fn/Qfk/8AAKb/AOJrsf8AhAPBH/QpaJ/4Axf/ ABNH/CAeCP8AoUtE/wDAGL/4mj9/3X3P/MOfKf8An3P/AMCX+Rx3/DQfws/6D8n/AIBTf/E0f8NB /Cz/AKD8n/gFN/8AE12P/CAeCP8AoUtE/wDAGL/4mj/hAPBH/QpaJ/4Axf8AxNH7/uvuf+Yc+U/8 +5/+BL/I47/hoP4Wf9B+T/wCm/8AiaP+Gg/hZ/0H5P8AwCm/+Jrsf+EA8Ef9Clon/gDF/wDE0f8A CAeCP+hS0T/wBi/+Jo/f919z/wAw58p/59z/APAl/kcd/wANB/Cz/oPyf+AU3/xNH/DQfws/6D8n /gFN/wDE12P/AAgHgj/oUtE/8AYv/iaP+EA8Ef8AQpaJ/wCAMX/xNH7/ALr7n/mHPlP/AD7n/wCB L/I47/hoP4Wf9B+T/wAApv8A4mj/AIaD+Fn/AEH5P/AKb/4mux/4QDwR/wBClon/AIAxf/E0f8IB 4I/6FLRP/AGL/wCJo/f919z/AMw58p/59z/8CX+Rx3/DQfws/wCg/J/4BTf/ABNH/DQfws/6D8n/ AIBTf/E12P8AwgHgj/oUtE/8AYv/AImj/hAPBH/QpaJ/4Axf/E0fv+6+5/5hz5T/AM+5/wDgS/yO O/4aD+Fn/Qfk/wDAKb/4mj/hoP4Wf9B+T/wCm/8Aia7H/hAPBH/QpaJ/4Axf/E0f8IB4I/6FLRP/ AABi/wDiaP3/AHX3P/MOfKf+fc//AAJf5HHf8NB/Cz/oPyf+AU3/AMTR/wANB/Cz/oPyf+AU3/xN dj/wgHgj/oUtE/8AAGL/AOJo/wCEA8Ef9Clon/gDF/8AE0fv+6+5/wCYc+U/8+5/+BL/ACOO/wCG g/hZ/wBB+T/wCm/+Jo/4aD+Fn/Qfk/8AAKb/AOJrsf8AhAPBH/QpaJ/4Axf/ABNH/CAeCP8AoUtE /wDAGL/4mj9/3X3P/MOfKf8An3P/AMCX+Rx3/DQfws/6D8n/AIBTf/E0f8NB/Cz/AKD8n/gFN/8A E12P/CAeCP8AoUtE/wDAGL/4mj/hAPBH/QpaJ/4Axf8AxNH7/uvuf+Yc+U/8+5/+BL/I47/hoP4W f9B+T/wCm/8AiaP+Gg/hZ/0H5P8AwCm/+Jrsf+EA8Ef9Clon/gDF/wDE0f8ACAeCP+hS0T/wBi/+ Jo/f919z/wAw58p/59z/APAl/kcd/wANB/Cz/oPyf+AU3/xNH/DQfws/6D8n/gFN/wDE12P/AAgH gj/oUtE/8AYv/iaP+EA8Ef8AQpaJ/wCAMX/xNH7/ALr7n/mHPlP/AD7n/wCBL/I47/hoP4Wf9B+T /wAApv8A4mj/AIaD+Fn/AEH5P/AKb/4mux/4QDwR/wBClon/AIAxf/E0f8IB4I/6FLRP/AGL/wCJ o/f919z/AMw58p/59z/8CX+Rx3/DQfws/wCg/J/4BTf/ABNH/DQfws/6D8n/AIBTf/E12P8AwgHg j/oUtE/8AYv/AImj/hAPBH/QpaJ/4Axf/E0fv+6+5/5hz5T/AM+5/wDgS/yOO/4aD+Fn/Qfk/wDA Kb/4mj/hoP4Wf9B+T/wCm/8Aia7H/hAPBH/QpaJ/4Axf/E0f8IB4I/6FLRP/AABi/wDiaP3/AHX3 P/MOfKf+fc//AAJf5HHf8NB/Cz/oPyf+AU3/AMTR/wANB/Cz/oPyf+AU3/xNdj/wgHgj/oUtE/8A AGL/AOJo/wCEA8Ef9Clon/gDF/8AE0fv+6+5/wCYc+U/8+5/+BL/ACOO/wCGg/hZ/wBB+T/wCm/+ Jo/4aD+Fn/Qfk/8AAKb/AOJrsf8AhAPBH/QpaJ/4Axf/ABNH/CAeCP8AoUtE/wDAGL/4mj9/3X3P /MOfKf8An3P/AMCX+Rx3/DQfws/6D8n/AIBTf/E0f8NB/Cz/AKD8n/gFN/8AE12P/CAeCP8AoUtE /wDAGL/4mj/hAPBH/QpaJ/4Axf8AxNH7/uvuf+Yc+U/8+5/+BL/I47/hoP4Wf9B+T/wCm/8AiaP+ Gg/hZ/0H5P8AwCm/+Jrsf+EA8Ef9Clon/gDF/wDE0f8ACAeCP+hS0T/wBi/+Jo/f919z/wAw58p/ 59z/APAl/kcd/wANB/Cz/oPyf+AU3/xNH/DQfws/6D8n/gFN/wDE12P/AAgHgj/oUtE/8AYv/iaP +EA8Ef8AQpaJ/wCAMX/xNH7/ALr7n/mHPlP/AD7n/wCBL/I47/hoP4Wf9B+T/wAApv8A4mj/AIaD +Fn/AEH5P/AKb/4mux/4QDwR/wBClon/AIAxf/E0f8IB4I/6FLRP/AGL/wCJo/f919z/AMw58p/5 9z/8CX+Rx3/DQfws/wCg/J/4BTf/ABNH/DQfws/6D8n/AIBTf/E12P8AwgHgj/oUtE/8AYv/AImj /hAPBH/QpaJ/4Axf/E0fv+6+5/5hz5T/AM+5/wDgS/yOO/4aD+Fn/Qfk/wDAKb/4mj/hoP4Wf9B+ T/wCm/8Aia7H/hAPBH/QpaJ/4Axf/E0f8IB4I/6FLRP/AABi/wDiaP3/AHX3P/MOfKf+fc//AAJf 5HHf8NB/Cz/oPyf+AU3/AMTR/wANB/Cz/oPyf+AU3/xNdj/wgHgj/oUtE/8AAGL/AOJo/wCEA8Ef 9Clon/gDF/8AE0fv+6+5/wCYc+U/8+5/+BL/ACOO/wCGg/hZ/wBB+T/wCm/+Jo/4aD+Fn/Qfk/8A AKb/AOJrsf8AhAPBH/QpaJ/4Axf/ABNH/CAeCP8AoUtE/wDAGL/4mj9/3X3P/MOfKf8An3P/AMCX +Rx3/DQfws/6D8n/AIBTf/E0f8NB/Cz/AKD8n/gFN/8AE12P/CAeCP8AoUtE/wDAGL/4mj/hAPBH /QpaJ/4Axf8AxNH7/uvuf+Yc+U/8+5/+BL/I47/hoP4Wf9B+T/wCm/8AiaP+Gg/hZ/0H5P8AwCm/ +Jrsf+EA8Ef9Clon/gDF/wDE0f8ACAeCP+hS0P8A8AIv/iaP33dfc/8AMOfKv+fc/wDwJf5G5p93 Bf2Vve27b4J4lljbGMqwBBx9DRTreKOGBIoY1SNFCqijAUAcACiuk8dpX0P/2U== ------=_NextPart_01C697C7.2EA41870 Content-Location: file:///C:/5248F581/idirittidell'infanzia_file/filelist.xml Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/xml; charset="utf-8" ------=_NextPart_01C697C7.2EA41870--