Smg. DI COSSATO (S 519)

 

 

 

Cap. Corv. Carlo FECIA di COSSATO, M.d'O. al V.M. della 2ª G.M.
 

Comandante del Smg. TAZZOLI in Atlantico (1941-43), a Lui si deve la quasi totalità delle 100.000 tonn. di naviglio da questo affondato. All'armistizio (8.9.43), al comando della Torpediniera ALISEO, nelle acque di Aiaccio affronta ed affonda sette motocannoniere tedesche. Più tardi, a Napoli, angosciato dai travagliati eventi che la Patria attraversa, sopraffatto da crisi di coscienza, si toglie la vita. -

Segue il testo della lettera che il Comandante scrisse alla madre subito prima del tragico gesto; un vero "testamento spirituale":
"Mamma carissima,
quando riceverai questa mia lettera, saranno successi dei fatti gravissimi che ti addoloreranno molto e di cui sarò il diretto responsabile. Non pensare che io abbia commesso quello che ho commesso in un momento di pazzia, senza pensare al dolore che ti procuravo. Da nove mesi ho molto pensato alla tristissima posizione morale in cui mi trovo, in seguito alla resa ignominiosa della Marina, a cui mi sono rassegnato solo perché ci è stata presentata come un ordine del Re, che ci chiedeva di fare l’enorme sacrificio del nostro onore militare per poter rimanere il baluardo della Monarchia al momento della pace. Tu conosci che cosa succede ora in Italia e capisci come siamo stati indegnamente traditi e ci troviamo ad aver commesso un gesto ignobile senza alcun risultato. Da questa triste constatazione me ne è venuta una profonda amarezza, un disgusto per chi ci circonda e, quello che più conta, un profondo disprezzo per me stesso. Da mesi, mamma, rimugino su questi fatti e non riesco a trovare una via d’uscita, uno scopo alla vita. Da mesi penso ai miei marinai del “Tazzoli” che sono onorevolmente in fondo al mare e penso che il mio posto è con loro. Spero, mamma, che mi capirai e che anche nell’immenso dolore che ti darà la notizia della mia fine ingloriosa, saprai capire la nobiltà dei motivi che mi hanno guidato. Tu credi in Dio, ma se c’è un Dio, non è possibile che non apprezzi i miei sentimenti che sono sempre stati puri e la mia rivolta contro la bassezza dell’ora.  Per questo, mamma, credo che ci rivedremo un giorno. Abbraccia papà e le sorelle e a te, mamma, tutto il mio affetto profondo e immutato. In questo momento mi sento molto vicino a tutti voi e sono sicuro che non mi condannerete.
Carlo"

 

Motivazione della Medaglia d'Oro

"Valente ed ardito Comandante di Sommergibile, animato fin dall'inizio delle ostilità da decisa volontà di successo, durante la sua quinta missione di guerra in Atlantico affondava 4 navi mercantili per complessive 20.516 tonnellate ed abbatteva, dopo dura lotta, un quadrimotore avversario. Raggiungeva così un totale di 100.000 tonnellate di naviglio avversario affondato stabilendo un primato di assoluta eccezione nel campo degli affondamenti effettuati da unità subacquee. Successivamente Comandante di Torpediniera, alla data dell'armistizio dava nuova prova di superbo spirito combattivo, attaccando con la sua sola unità sette unità germaniche di armamento prevalente, che affondava a cannonate dopo aspro combattimento, condotto con grande bravura ed estrema determinazione. Esempio fulgidissimo ai posteri di eccezionali virtù di Comandante e di combattente, e di assoluta dedizione al dovere".
(Oceano Atlantico, 5.11.42 - 1.2.43 - Alto Tirreno, 9.9.43)