MILANO ANEDDOTI ....
PERSONAGGI FAMOSI DELL'ISOLA


Non dobbiamo dimenticare i veri protagonisti dell'Isola, cioè la gente del luogo, persone lontane dai clamori della  mondanità ma tutte vite con problemi e speranze; tra di loro risaltano i nomi come quelli di Don Eugenio Bussa, Giovanni Borghi, il pugile Bassano Zanelotti, il bandito Barbieri e "el Lenin", tipico personaggio della zona.

 

donbussa.jpg (4078 byte) Don Eugenio Bussa era nato nel 1904 in Via Confalonieri e venne ordinato sacerdote nel 1928.
Nel 1937 divenne direttore dell'Oratorio del Sacro Volto in via Sebenico, che non lasciò mai, neanche dopo la morte, venendovi sepolto nel 1977.
Uomo dal carattere forte e deciso si contraddistinse soprattutto negli anni della seconda guerra mondiale, riuscendo a salvare dai bombardamenti del 1943 numerosi bambini, tra cui molti ebrei, nascondendoli in una colonia di Serina (Bg), venendo poi arrestato e rinchiuso dalle brigate fasciste che, sotto pressione del Cardinale Schuster e degli abitanti dell'Isola, dovettero liberarlo immediatamente.
In tempi più recenti è stato insignito dal governo Israeliano della "medaglia dei Giusti" per l'aiuto dato ai bambini ebrei durante le persecuzioni.


 

Luciano Beretta nasce a Milano nel 1928 e come lui diceva in una sua poesia “sun nassuu in Guglielmo Pepe al numer vott, sun passaa un via Garigliano al numer trii…” ed è morto a Garda (Vr) nel 1994.
Fu un artista poliedrico; è stato ballerino alla Scala, mimo, fantasista, pittore, cantante, poeta e soprattutto paroliere scrivendo canzoni per grandi cantanti che hanno fatto la storia della canzone italiana: Vanoni, Caselli, Milva, Modugno ecc. ma soprattutto Celentano  (Il ragazzo della via Gluck, Chi non lavora non fa l’amore, La coppia più bella del mondo e tantissime altre tanto da meritarsi il titolo di “Poeta del Clan”).
 Come poeta ha scritto parecchie poesie dialettali tra cui, penso, la più  nota per romanticismo e sensibilità sia “La mamma de la prima ballerina”.
Per conoscere meglio questo grande personaggio vi invito a visitare il sito a lui dedicato che troverete nei “link” di questo sito.

 

Giovanni Borghi  nasce all’”Isola nel 1920. Prima e durante la guerra aveva un negozio di elettricità in piazza Minniti. Nel 1943 si rifugia con la famiglia a Comerio (Va). Anche qui si interessa di elettricità e, producendo fornelli e cucine, nel giro di una decina di anni lo stabilimento ha più di 200 operai ed inizia a produrre un nuovo elettrodomestico “il frigorifero” che ha un successo indescrivibile e nasce cosi la “IGNIS”.
 E’ stato il simbolo della rinascita del Paese ed è stato nominato Commendatore.

 

Bassano Zanelotti nato nel 1920 e rivelandosi già all'età di 17 anni come promessa del pugilato mondiale, vincendo numerosi incontri, ma che celava una realtà diversa da quella dilettantistica ma accordi segreti che avrebbero deciso anzitempo il vincitore dell'incontro. Questo mondo non era adatto a Bassano che decise di lasciare nel 1951. Dopo questa avventura decise di passare parte della sua vita nel quartiere.


Invece del
bandito Barbieri non si può proprio dire che era un santo: nato nel 1922 in via Borsieri   iniziò le sue attività criminali e illegali durante la seconda guerra mondiale commercializzando e trafficando nella borsa nera. Era un tipo alto, magro con baffetti neri e sottili che gironzolava per le strade della città a bordo di un'Aprilia nera con motore truccato tanto da seminare le auto della Polizia. Venne soprannominato "L'Imprendibile". Era noto anche come Don Giovanni e proprio pedinando una sua conquista, le forze dell'ordine riuscirono a braccarlo e ad ucciderlo durante uno scontro a fuoco nel quartiere di Loreto. Una curiosità: la sua macchina era targata MI 777, all'epoca numero telefonico della Polizia.


De
"El Lenin",  folcloristico personaggio dell'Isola si può giusto dire che era conosciuto per i dibattiti improvvisati e denigratori, tenuti dal ponte della ferrovia, nei confronti delle persone che si rifiutavano di offrirgli un bicchiere di frizzantino. Un giorno fu trovato morto ai piedi del ponte: era caduto mentre cercava di tenere il suo ultimo discorso.

 

L'isolamento del quartiere venne rotto nel 1959 il vecchio ponte fu sostituito con uno più largo con l'accesso anche alle macchine sancendo così la fine dell'Isola popolare ricca di storia, una realtà della Grande Milano.

(Fonte: periodico di  Zona 2)



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