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RELAZIONE
DEL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA Oggetto:
intervento al convegno dell’Agenzia autonoma dei segretari comunali Roma, 28 gennaio 2003. |
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La
legge costituzionale n. 3 del 2001 che ha attuato la riforma del Titolo V
della seconda parte della Costituzione assegna ai comuni un ruolo centrale
nei rapporti con i cittadini. (art. 118). Ed in qualche modo impone ai
comuni di partecipare da protagonisti a quei processi di innovazione anche
tecnologica promossi a livello centrale se non sovranazionale. Penso,
ad esempio, all’e-government. E mi piace ricordare che il mio
Dipartimento e quello del Ministro Stanca stanno provvedendo ad aumentare
la diffusione e l’applicazione delle nuove tecnologie alle pubbliche
amministrazioni. La firma digitale, il protocollo informatico, il portale
dei servizi, la carta nazionale dei servizi sono tutti strumenti che
richiedono però una formazione continua ed avanzata di cui il segretario
comunale, per quanto riguarda il comune, dovrà farsi promotore, proprio
in considerazione della formazione ricevuta e della professionalità
acquisita. Sotto questo profilo il segretario comunale costituirà la leva
del cambiamento a livello locale, il principale punto di riferimento per
l’azione di rinnovamento degli enti locali. Un rinnovamento che parte
anche dall’aggiornamento e dalla formazione del personale. Tra le
iniziative promosse in tal senso dal Dipartimento della Funzione Pubblica
vi è quella prevista dal collegato ordinamentale alla finanziaria per il
2002 che prevede per le pubbliche amministrazioni l’obbligo di
predisporre annualmente dei piani di formazione. Di tale obbligo, leva
strategica per il cambiamento di tutta la pubblica amministrazione e per
l’attuazione delle riforme, il segretario comunale dovrà tenere conto
nell’assorbimento dei suoi compiti. Alla
luce del ruolo chiave svolto dal segretario comunale, compito
dell’agenzia dovrà essere quello di curare la preparazione e
l’aggiornamento di tale figura, anche in connessione con l’impegno che
il Dipartimento della funzione pubblica intende assumere per il prossimo
futuro, ossia promuovere e rilanciare l’immagine della pubblica
amministrazione e degli operatori che vi lavorano. Una
prima occasione in tal senso sarà offerta dalla Conferenza sull’Alta
Dirigenza che si terrà a Roma nei prossimi giorni che costituirà non
solo un’occasione di riflessione sui temi della riforma della dirigenza,
ma anche di rilancio del ruolo svolto dal funzionario pubblico più in
generale. Sostenuto
dall’orgoglio di appartenere ad una categoria professionale che
attraverso il proprio lavoro contribuisce alla realizzazione
dell’interesse generale, la figura del segretario comunale assumerà nel
corso dei prossimi anni un rilievo sempre maggiore nell’ambito
dell’amministrazione locale e, in particolare, del comune. La
stessa definizione dei compiti assegnati a tale figura dà un’idea
dell’importanza del ruolo svolto. La legge prevede infatti che il
segretario comunale e provinciale svolga compiti di collaborazione e
funzioni di assistenza giuridico amministrativa nei confronti del sindaco
o del presidente della provincia. Egli si pone, quindi, non solo quale
riferimento amministrativo all’interno dell’ente locale ma, attraverso
la sua opera, anche quale custode della legalità dell’azione
amministrativa e referente principale dell’ente nei suoi rapporti con la
realtà esterna, con i cittadini e con gli operatori economici del
territorio che entrano in contatto con il comune. Ed
è proprio questa funzione di garanzia, che richiede un profonda
conoscenza delle materie giuridiche ed economiche ma anche una spiccata
propensione gestionale volta alla pronta risoluzione di problematiche
concrete, la caratteristica principale del segretario comunale nella sua
veste di pubblico funzionario, dotato di una particolare dignità
professionale che le recenti modifiche costituzionali hanno reso ancora più
forte. Il decentramento amministrativo e la riforma
federalista dello Stato, infatti, lo pongono infatti quale unico referente
amministrativo dell’ente locale autonomo e autarchico nell’assetto
attuale dei livelli di governo. La riuscita delle riforme, l’efficienza
dei servizi offerti ai cittadini, la realizzazione del buon governo
dipendono anche da lui. L’obiettivo
del legislatore costituzionale è stato quello, infatti, di garantire agli
Enti Locali, esponenziali della collettività locale, la piena
appartenenza all’ordine costituzionale proprio di un ordinamento
pluralista. Ne risulta esaltato il ruolo centrale dei Comuni che, in virtù
della loro maggiore vicinanza con i cittadini, sono in condizione di
coglierne meglio i bisogni e le esigenze e di sollecitarne la
partecipazione e l’intervento attivo in ambiti tradizionalmente
pubblici. La
conseguenza principale di tale disegno è la costituzione di un nuovo
modello organizzativo di carattere manageriale, un modello cioè di
“amministrazione per obiettivi” nel quale i principi di efficienza, di
efficacia e di economicità dell’attività amministrativa operano nel
rispetto dei principi di legalità e neutralità. Più
volte si è discusso in dottrina sul ruolo del Segretario Comunale
nell’attuale mutato contesto delle autonomie locali. La
scelta del legislatore in sede di redazione del Testo Unico degli Enti
Locali, n. 267/2000, concernente l’obbligatorietà della figura del
segretario comunale, ha confermato la imprescindibile esigenza di avere in
tutti gli enti un giurista manager ossia un professionista pubblico che,
senza trascurare l’obbligo del rispetto del principio di legittimità
dell’azione amministrativa, consenta all’amministrazione, nel quadro
degli indirizzi e direttive generali del vertice politico, di dare
risposte puntuali alle attese della società. Questo
ruolo assume una connotazione ancora più significativa per l’avvento
delle riforme istituzionali, in quanto si avverte la necessità che
nell’ambito delle autonomie locali vi siano professionisti qualificati
delle amministrazioni che possano assicurare lo svolgimento dell’attività
amministrativa delle autonomie locali nei limiti consentiti dalla
legislazione nazionale e regionale. La
fiducia nei riguardi della figura del segretario comunale da parte degli
amministratori è proprio il motivo fondamentale per cui il 60% degli
Enti, che ha provveduto a nominare il proprio Direttore Generale, lo ha
fatto conferendo i relativi poteri al segretario comunale. Il ruolo del segretario comunale assume
particolare rilevanza soprattutto alla luce della completa assenza, in
questa fase transitoria, di qualsiasi efficace forma di controllo sugli
atti degli enti locali. La massima “responsabilizzazione” delle
gestioni da parte delle amministrazioni è richiesta ed il segretario ne
è il garante. Sappiamo
che vi è una generazione giovane di segretari comunali valida, che
ricopre anche l’incarico di direttore generale (city manager) e che
costituisce il motore dell’innovazione nel settore degli enti locali.
Una figura che anche per questo, non fa solo il controllo di legittimità,
ma svolge anche un ruolo manageriale. Il
segretario comunale dovrà sentire il senso di appartenenza dell’unicità
del suo ruolo. Egli
si colloca quale raccordo tra livello di governo centrale e locale in una
chiave di collaborazione e di crescita collettiva. Ed
è per questo che possiamo parlare di tale figura come di un elemento
chiave della classe dirigente del Paese. Grazie |
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