Intervista al nuovo Consigliere di Amministrazione dell’Agenzia per la Gestione dell’Albo dei Segretari comunali e Provinciali Carmelo Carlino

A cura di Flavio Lombardi


D: Mi pare che il nuovo Consiglio di Amministrazione abbia introdotto elementi di discontinuità rispetto al passato; siamo in presenza di una "nuova linea politica" o si tratta di fatti episodici?

R: È ancora troppo presto per dire che il nuovo Consiglio di Amministrazione ha introdotto elementi di discontinuità rispetto al passato. Il periodo trascorso, dall’insediamento del CdA, è servito per fare esperienza. Bisogna ringraziare, quindi, chi con spirito veramente pionieristico, spesso in assenza di norme, si è inventato delle soluzioni per gestire al meglio la categoria. Occorre ricordare che per quasi tutta la durata della precedente gestione la categoria si è trovata senza  contratto. Il nuovo CdA, in questo senso, potendo godere delle esperienze passate, dell’esistenza del contratto e, soprattutto, della giurisprudenza che si formata in questi anni, ci auguriamo possa avere un compito “più facile”.

Quanto alla nuova linea politica, per quanto riguarda me ed il collega Paolini, non può che essere quella del programma elettorale dell’UNSCP, cioè di dare ai segretari comunali e provinciali la massima tutela possibile.

I nodi ancora da risolvere sono tanti, ma presteremo particolare attenzione a quelli relativi alla contrattazione decentrata, al convenzionamento, ai segretari in disponibilità, alla copertura delle sedi ed alla correttezza delle nomine.

D: La recente decisione del Tar Lazio ha, come hanno scritto i giornali, "salvato" il ruolo del segretario comunale. Lei pensa che la Vs categoria abbia davanti nel futuro una "battaglia" di trincea, di difesa delle posizioni, o non ritiene che possa e debba "andare all'attacco", farsi portatrice di proposte innovative, sia sul proprio ruolo, ma più in generale sui nuovi equilibri istituzionali, che si andranno delineando?

R: Siamo particolarmente felici della sentenza del TAR Lazio, tra l’altro in linea con quella che è sempre stata la giurisprudenza costituzionale. Il TAR Lazio non poteva, come noi abbiamo sempre sostenuto, che decidere in questo senso: il testo unico, fino a quanto non verrà nuovamente disciplinata la materia, è ancora vigente e non può essere disapplicato. La battaglia non è però ancora finita e occorre stare molto attenti. Ecco perché tutte le organizzazioni sindacali e la SSPAL si sono fatte promotrici di una iniziativa che intende, insieme alle associazioni delle autonomie ed al Ministero dell’Interno contribuire alla stesura del nuovo testo unico. Personalmente sono molto fiducioso. A mio giudizio anche a seguito delle modifiche costituzionali c’è ancora spazio per i segretari comunali e provinciali. Si discute ancora molto sul ruolo e sulle funzioni, ma non c’è dubbio che la collocazione dei segretari comunali e provinciali è quella delle autonomie locali e che la gestione dell’albo, tramite l’Agenzia, e la formazione, tramite la Scuola, dovrebbero essere una garanzia per tutti.

D: La proposta del presidente dell'Agenzia Nazionale sul ruolo del segretario nei procedimenti di approvazione del bilancio non prefigura qualcosa di diverso rispetto al passato, un rafforzamento del suo peso....?

R: L’iniziativa del comune di Biella ci lusinga per due motivi. Innanzitutto per la provenienza, infatti, il Sindaco del comune di Biella è l’avv. Gianluca Susta, presidente dell’Agenzia e poi per la sostanza, in quanto viene affidato al segretario un compito di grande prestigio. Tra l’altro la scelta del comune di Biella è in sintonia con quello che ha scritto su il “Sole 24 ore” del 29 giugno scorso il Ministro Frattini parlando della dirigenza pubblica. Frattini nell’articolo si domanda:

Serve ed è adeguata una dirigenza pubblica quanto più possibile  “protetta” e “distante” rispetto agli organi di governo? Una dirigenza garante della legalità e delle procedure e, in definitiva, custode di valori di “neutralità” vissuti come contrapposti rispetto alla inevitabile “parzialità” degli organi di governo e dei loro indirizzi? O serve, invece, una dirigenza pubblica che – pur tenuta, come anche il governo e i ministri, a operare nel rispetto delle leggi – sia impegnata ad attuare coerentemente con efficienza ed efficacia, gli obiettivi di policy stabiliti dal Parlamento e dagli organi di governo?”

“La risposta al quesito - sostiene Frattini - non è né ovvia, né scontata. Il tema richiede una riflessione alla luce del riassetto istituzionale in corso e del suo consolidamento. Ma siamo comunque aperti alla riflessione costruttiva che vada ad integrare il quadro che abbiamo delineato.”.

Noi crediamo, quindi, che anche per i segretari comunali e provinciali si possano fare le stesse considerazioni e si possa seriamente riflettere sulla possibilità che essi possano essere più autonomi ed indipendenti degli altri, seppure ovviamente tenuti all’attuazione dell’indirizzo politico.

Questo credo sia il ruolo del segretario comunale che si trova in una situazione particolare rispetto al resto della dirigenza pubblica nell’interesse dei Governi e delle comunità locali.