SENSORI

Fotocellule - Proiettore-ricevitore - Sbarramento a riflessione - Sbarramento a riflessione polarizzato - Tasteggio - Lettori di tacche colorate - Sensori ultravioletti - Fibre ottiche - Riflettori - Proximity - Sensori ad ultrasuoni - Fotocellule laser - Schermatura dei sensori - Terminologie tecniche - Note personali
FOTOCELLULE
fotointerruttori miniaturizzati a scansione diretta, scansione diffusa, a riflessione catottrica ed a fibra ottica (Omron E3S)interruttore di prossimità ottico a retroflessione (Omron E3F2)interruttori di prossimità fotoelettrici a scansione diffusa, soppressione disturbi (Baumer)interruttore di prossimità fotoelettrici miniaturizzati (Honeywell FE7B)
 
 
 
Le fotocellule, o sensori fotoelettrici sono dispositivi elettronici che utilizzano il principio dell'emissione luminosa combinata con l'optoelettronica e costituiscono una famiglia di sensori impiegata nei più svariati settori dell'automazione industriale per la rivelazione e conteggio di oggetti, lettura di contrasti, misure, rilevano la presenza di materiali non conduttori come il legno, la plastica, il vetro, ecc. e di metalli ferrosi e non ferrosi. In generale un sensore fotoelettrico, consiste di una sorgente luminosa. o emettitore, un ricevitore, un amplificatore/demodulatore e uno stadio di uscita. Quando il fascio luminoso generato dai fotoelementi viene interrotto, lo stadio di uscita della fotocellula cambia il proprio stato logico. Il principio di funzionamento è riportato nel diagramma sotto.

Lo stadio oscillatore ha la funzione di modulare il segnale elettrico che pilota l'emettitore e il suo principale vantaggio è quello di proteggere dalle interferenze della luce ambiente, in quanto il ricevitore è sintonizzato per ricevere solo le frequenze della luce modulata.

L'emettitore converte il segnale elettrico modulato in segnale luminoso, che, attraverso un sistema ottico, viene inviato in direzione del riflettore, dell'oggetto da rilevare o al ricevitore.

Il ricevitore è l'elemento che riceve il segnale luminoso di ritorno, lo converte in una grandezza elettrica e lo trasmette al demodulatore.

Il blocco demodulatore/amplificatore trasforma il segnale variabile del ricevitore in un segnale digitale stabile che verrà reso disponibile per lo stadio di commutazione.

Lo stadio d'uscita fornisce un'informazione di tipo ON/OFF al carico collegato alla fotocellula in funzione dello stato logico presente all'ucita dell'amplificatore, cioè in relazione alla presenza o assenza dell'oggetto da rilevare. Le uscite possono essere del tipo a relè, TRIAC, NPN/PNP, Analogiche

Quasi tutti i modelli sono dotati di un indicatore led e gran parte anche di un potenziometro per la regolazione della sensibilità. Le fotocellule vengono chiamate anche interruttori di prossimità capacitivi.

interruttore di prossimità fotoelettrico a forcella (OMRON E3S-G)

Le fotocellule vengono divise per tipo di funzionamento, tra questi sono:

  • Tipo proiettore/ricevitore (o sbarramento)
  • Tipo sbarramento a riflesione (o riflessione)
  • Tipo sbarramento a riflessione polarizzato
  • Tipo tasteggio (o reflex)
  • Lettori di tacche colorate
  • Sensori ultravioletti
  • Fibre ottiche

PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

PROIETTORE/RICEVITORE

In queste fotocellule, il proiettore e il ricevitore costituiscono due dispositvi saeparati, tipicamente montati l'uno in fronte all'altro. Ogni oggetto interposto tra i due dispositivi interrompe il raggio di luce e viene rilevato. Questo tipo si sensore è utilizzato per applicazioni con distanze di lavoro elevate o in ambienti molto sporchi ed inoltro rappresenta la soluzione ideale per rilevare qualsiasi oggetto indipendentemente dal colore o dal grado di riflessione. Il punto critico è l'impossibilità di rilevare oggetti trasparenti. I sensori a forcella, invece, vengono utilizzati principalmente per la lettura di tacche, ad esempio sulle bobine di etichette.

SBARRAMENTO A RIFLESSIONE

Questi tipi di fotocellule sono dispositivi nei quali i fotoelementi di emissione e ricezione sono contenuti nello stesso corpo meccanico. Il fascio di luce emesso è riflesso da un riflettore prismatico (catarifrangente) che lo ritorna al ricevitore. Quando un oggetto attraversa il percorso del raggio di luce, esso viene rilevato. Questo tipo di sensore è molto diffuso, in quanto a buone distanze operative aggiungono semplicità di allineamento sensore/riflettore e facilità d'installazione anche in spazi ristretti. Occorre però prestare attenzione nel caso di rilevazione di oggetti altamente riflettenti o brillanti, in quanto, se gli oggetti hanno le stesse caratteristiche di riflessione del riflettitore, possono non essere riconosciuti.

SBARRAMENTO A RIFLESSIONE POLARIZZATO

Il suo funzionamento è simile allo sbarramento a riflessione, questo tipo utilizza un filtro polarizzato per risolvere il problema di rilevamento di oggetti lucidi o altamente riflettenti. Infatti il filtro polarizzato posto di fronte all'emettitore fa sì che il raggio di luce venga convogliato su un piano, che colpendo il riflettore viene ruotato di 90° diventando così visibile all'emettitore attraverso un ulteriore filtro, posto davanti ad esso chiamato analizzatore. La presenza di un oggetto altamente riflettente, tra fotocellula e riflettore invece ritorna al ricevitore luce sullo stesso piano di quello con cui è stato raggiunto e quindi rilevato. Questo tipo di fotocellule sono impiegate per il rilevamento di oggetti con superfici molto rifletteni come metallo, vetro, plastica.

TASTEGGIO

Le fotocellule a tasteggio basano il loro funzionamento sulla riflessione della luce da parte dell'oggetto che intercetta il raggio luminoso emesso. L'emettitore e il ricevitore sono nello stesso contenitore. La distanza operativa è limitata e legata al colore e al tipo di superficie dell'oggetto da rilevare. La distanza di lavoro diminuisce con superfici meno riflettenti o di colori più scuri. Questo tipo di fotocellule vengono utilizzate per il rilevamento diretto dell'oggetto, per rilevamenti precisi e determinati di piccoli oggetti e per rilevamenti con esclusione di superfici di sfondo. Esistono vari tipi di tasteggio, in relazione all'applicazione, come tasteggio diffuso e tasteggio focalizzato che sono usati in presenza per il rilevamento di piccoli oggetti, e tasteggio con soppressione di sfondo che sono in grado di discriminare oggetti dipiccole dimensioni indipendentemente dallo sfondo a loro adiacente (la loro distanza operativa è insensibile al colore dell'oggetto stesso).

LETTORI DI TACCHE COLORATE

I lettori di tacche colorate sono dispositivi speciali dotati di ottica sofisticata e frequenza di commutazione elevata. Sono funzionanti con il principio del tasteggio, e trovano principalmente impiego nel riconoscimento dei contrasti esistenti tra le tacche colorate e lo sfondo. Un segnale elettrico proporzionale all'intensità della luce riflessa dal contrasto da rilevare, viene inviato ad un comparatore, che genera un segnale di uscita quando il contrasto è superiore ad un determinato valore di soglia preimpostato. Esistono versioni con regolazione del contrasto manuale, semiautomatico o automatico. Per applicazioni con spazi limitati sono disponibili versioni a fibra ottica.

SENSORI ULTRAVIOLETTI

Il loro principio di funzionamento è basato sulla proprietà dei corpi fluorescenti di emettere luce visibile se irradiata da luce ultravioletta. Il proiettore emette luce UV che investe il target fluorescente e viene riflessa al ricevitore come luce visibile. Per questo principio il lettori UV sono totalmente immuni da riflessioni di oggetti e superfici molto riflettenti. Applicazioni tipiche sono il riconoscimento e il rilevamento di riscontri fluorescenti visibili e invisibili /gessi, colle, inchiostri, vernici, liquidi e pennarelli) su qualsiasi tipo di materiale come legno, metalli, ceramica, plastica, carta, ecc.

FIBRE OTTICHE

Le fibre ottiche rappresentano semplicemente un completamento della gamma fotocellule. Realizzate in PMMA o in vetro, trasmettono la luce emessa dal proiettore attraverso due conduttori, uno di trasmissione e uno di ricezione. Sono disponibili come tasteggio e proiettrore/ricevitore, in relazione al tipo di applicazione. Questi dispositivi sono principalmente utilizzati per montaggio in spazi limitati di difficile accesso, con alte temperature, vibrazioni o condizioni ambientali particolari.

amplificatore per fibra ottica (Omron E3X)amplificatore per sensori in fibra ottica (Honeywell MHP)

RIFLETTORI

I sensori fotoelettrici a sbarramento a riflessione, funzionano con l'ausilio di riflettori prismatici e riflettori scotch tape. Questi riflettori hanno la caratteristica di rinviare parallelamente la luce ricevuta, grazie alla loro particolare struttura a "nido d'ape".

PROXIMITY

interruttore induttivo di prossimità (Telemecanique)interruttore di prossimità induttivo resistente ad alte pressioni

I proximity, o sensori di prossimità induttivi, a differenza delle fotocellule, rilevano solamente metalli.e gran parte sono provvisti di led di segnalazione. Non dimenticatevi che questo tipo di sensori ha un campo di lettura molto basso (approssimativamente fino a 30mm circa, a seconda del modello).

interruttori di prossimità induttivi di forma rettangolareinterruttori di prossimità induttivi (utilizzati come finecorsa)

SENSORI AD ULTRASUONI

Il sensore ad ultrasuoni è basicamente e genericamente un ecoscandaglio ultra-acustico. Il sensore emette un fascio impulsivo di ultrasuoni. Il fascio è composta da una o più onde populsanti che si espandono a partire dalla membrana di emissione. Come tutto ciò che si propaga, il fascio ultrasonoro si espande in forma conica, con un angolo tipico che dipende dalla geometria della testa del sensore e dalla presenza di eventuali lenti acustiche o guide d'onda. La eco riflessa dal bersaglio ritorna al trasduttore. La distanza tra il bersaglio ed il sensore viene ricavata dall'intervallo di tempo tra la trasmissione del fascio e la ricezione dell'eco. Il sensore converte l'intervallo di tempo in un segnale digitale che è utilizzato internamente per calcolare la distanza dell'oggetto da rilevare. I principali parametri che influenzano la riflessione sono:

  • tipo di superficie del bersaglio (fonoassorbenza)
  • distanza del bersaglio (attenuazione del segnale)
  • angolo di incidenza del fascio ultrasonico sul bersaglio
  • dimensioni del bersaglio (energia riflessa)

Il controllore non-intrusivo opera per propagazione attraverso i solidi e liquidi. Il sistema offre il vantaggio di non richiedere nessun contatto diretto del sensore con il prodotto, poichè la sonda viene applicata esternamente alla parte del serbatorio o del tubo. E' possibile misurare anche prodotti tossici, aggressivi, infiammabili e sotto pressione.Questo tipo di controllore può essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni, come il controllo di livello in serbatoi, segnalazione di bolle gassose in liquidi, misura di livello in contenitori sotto pressione, controllo del ghiaccio in celle frigorifere, ecc.

interruttore di livello per liquidi ad ultrasuoni a lamine vibranti (KDG Mobrey)interruttore ultrasonico di livellointerruttore di prossimità ultrasonico a scansione diretta/diffusa

Il controllore opera secondo il principio del tempo di volo. Il proiettore trasmette un breve impulso ultrasonico, che attraversa la parete del contenitore e si propaga nel liquido. A seconda del tipo di misura i segnali ultrasonici vengono rilevati come eco dalla stessa sonda, oppure come segnali diretti ad una sonda separata, collocata sulla parete opposta. Dopo l'invio dell'impulso, le eco ricevute vengono selezionate tramite una finestra temporale, e quindi elaborate.

FOTOCELLULE LASER

Le fotocellule ad emissione laser sono caratterizzate da una estrema precisione, facilità di allineamento e regolazione data dalla luce visibile emessa (rossa brillante), elevate distanze di lavoro e alta frequenza di commutazione. I modelli disponibili e le diverse versioni ottiche (a sbarramento, emettitore-ricevitore (distanza 50MT), a riflessione polarizzata (distanza 12 MT), riflessione dirette con soppressione dello sfondo) consentono di trovare la soluzione ideale per risolvere applicazioni come riconoscimento di piccoli particolari, precisi posizionamenti, conteggi veloci, riconoscimento di oggetti su natri trasportatori (soppressione di sfondo).

SCHERMATURA DEI SENSORI

Esistono in commercio sensori schermati, sia induttivi che capacitivi, per contrastare i problemi di interferenze e sono riconoscibili dall'involucro metallico filettato con cui vengono "rivestiti". Questo tipo di sensori possono essere totalmente o solo parzialmente schermati. I sensori totalmente schermati sono caratterizzati dall'involucro metallico che copre lateralmente la superficie attiva del sensore e possono essere installati uno affianco all'altro senza problemi di interferenze. Nei sensori parzialmente schermati, invece, l'involucro metallico lascia scoperta la parte laterale della superficie attiva del sensore e permette di ottenere una distanza di intervento maggiore ripetto a quelli totalmente schermati.

interruttori di prossimità induttivi normalmente aperti

TERMINOLOGIE TECNICHE

Di seguito sono elencate alcune terminologie tecniche utilizzate:

  • DISTANZA DI INTERVENTO (Sn): è la distanza in cui il sensore effettua la commutazione (il valore che viene riportato nelle schede tecniche equivale alle prove in laboratorio con condizioni ottimali e oggetti campione).
  • ISTERESI: si intende la distanza tra il punto d'intervento ed il punto di rilascio del sensore in condizioni ottimali.
  • REPETIBILITA': è la variazione che può subire la distanza di intervento tra due azionamenti consecutivi dello stesso sensore a parità di condizioni di lavoro.
  • FREQUENZA DI LAVORO: rappresenta il numero massimo di commutazioni ottenibili al secondo.
  • TENSIONE NOMINALE: sono i valori minimi e massimi entro i quali si garantisce il corretto funzionamento dei sensori.
  • ONDULAZIONE RESIDUA: è definita come il rapporto in percentuale tra la tensione alternata sovrapposta alla continua di alimentazione e la tensione continua d'alimentazione.
  • CORRENTE MASSIMA D'USCITA: è la corrente massima che il sensore può erogare in funzionamento continuo.
  • CORRENTE MINIMA D'USCITA: è la corrente minima che deve attraversare il sensore per un corretto funzionamento.
  • CORRENTE MASSIMA DI SPUNTO: è la corrente massima che il sensore può sopportare per un tempo limitato.
  • CORRENTE RESIDUA: è la corrente che attraversa il sensore con l'uscita disattivata.
  • ASSORBIMENTO: è il consumo massimo di corrente del sensore con tensione nominale e senza carico.
  • CADUTA DI TENSIONE: è la differenza tra la tensione di alimentazione e quella d'uscita (in conduzione).
  • PROTEZIONE AL CORTO CIRCUITO: protezione inserita in gran parte dei sensori che protegge i circuiti interni da eventuali corto circuiti o sovraccarichi. Si autoripristina all'eliminazione del difetto.
  • PROTEZIONI ALLE INVERSIONI DI POLARITA': serve per proteggere il circuito interno del sensore dall'eventuale inversione di polarità durante l'installazione.
  • PROTEZIONE CONTRO I PICCHI DI TENSIONE: protezione contro eventuali picchi induttivi.
  • RESISTENZA D'ISOLAMENTO: è la resistenza espressa in ohm, tra i circuiti del sensore e l'involucro metallico, aplicando una tensione di circa 500Vca.
  • GRADO DI PROTEZIONE: è il grado di protezione IP dei contenitori che contengono la parte elettronica.
  • LIMITI DI TEMPERATURA: è il campo di temperatura dove viene garantito il funzionamento del sensore.
  • DERIVA IN TEMPERATURA: massima variazione della distanza di intervento all'interno dei limiti di temperatura ammessi.

NOTE PERSONALI

-In genere vanno bene tutti i sensori, da quelli più economici a quelli più costosi. Tutto dipende dalla casa preferita dal progettista o dal manutentore e dal tipo di applicazione che deve svolgere. Io prediligo i Telemecanique, Omron, Sick, Data Logic e Aeco (per il momento!)

-Quando si installa un sensore, soprattutto in zone di "passaggio", cercate di proteggerlo, inserendovi ad esempio un carter di protezione su tutti i lati, per evitare sostituzioni inutili e talvolta seccanti! Un sensore difficilmente si guasta se trattato con le dovute cure, e poi, non è così complicato costruire una protezione!

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