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NONSOLOCINEMA La musica schizofrenica di un impertinente bambino capriccioso
Ormai lo si sente di continuo in tutte le radio. Speriamo non ci venga subito la nausea, sarebbe un peccato! Con il suo primo singolo “Grace Kelly”, Mika Penniman, 23 anni, sta scalando classifiche, ma soprattutto si sta costruendo un’ottima immagine commerciale per poter sfondare con il botto nella discografia mondiale. La stampa straniera parla di reincarnazione, di clonazione, di miracolo: la sua voce è quella di Freddie Mercury! Nel frattempo il mondo gay lo erige a sua icona (dimenticando in un batter d’occhio Jack Shears degli Scissor Sisters) e il suo album si sta trasformando (a sentire gli addetti ai lavori) nel caso musicale del 2007. Facile all’ascolto, “Life In Cartoon Motion” è un cd pieno di possibili singoli. Tutte canzoni che catturano positivamente l’attenzione, ben arrangiate su ottime melodie pop/rock. E poi c’è quella fenomenale voce: è letteralmente impressionante la somiglianza a quella di una leggenda impossibile da dimenticare. A Mika è bastato poco per diventare, prima dell’uscita del suo primo lavoro discografico, una vera e propria star a cui piace impreziosirsi di glamour e macchiarsi di rock. Vissuto a Beirut, Parigi e infine a Londra ha tutte le carte in regola per resistere all’usura di questo mondo discografico che tutto travolge e che non lascia scampo. In questo disco, praticamente fatto in casa (dalla produzione alla copertina) ci sono canzoni brillanti, allusive e ironiche (non dimentichiamo che il ragazzo vuole mostrarci “La vita a cartoni animati”). |
Fuori di testa, quasi composta per un jingle di uno spot televisivo, è “Lollipop”. “My Interpretation” sembra racchiudere nella semplice costruzione ritmica la voglia di Mika di suonare dal vivo con il suo amato pianoforte (qui le somiglianze con numerosissime canzoni della scena pop anglofona si sprecano). “Love Today” può essere l’inno gay dell’album: le sonorità dance anni ’80 sono evidentissime. L’artista, in quest’ultimo brano si dimostra molto furbo: ha capito che giocare con l’ambiguità e la trasgressione sessuale porta facilmente sulla stampa e alti in classifica. Anche in “Billy Brown” Mika delinea la storia di un uomo “vittima dei nostri tempi" innamorato di un altro uomo. In “Relax, Take It Easy” sembra di ascoltare i Queen o i Bee Gees (e questo non è assolutamente un difetto). “Big Girl (You Are Beautiful)” è un consiglio alle ragazze un po’ troppo in carne. “Happy Ending” è la gioia del canto, la voglia di rendere omaggio alla natura e far notare il dono (la sua voce) immerso nell’energia malinconica di un coro. Curiosità: Mika ha noleggiato il pianoforte di Freddie Mercury (assicurato per un milione e mezzo di euro) per incidere una versione acustica di “Grace Kelly”.
Source: Nonsolocinema
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