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BLOG: GAIA RIVA

 

Questo signore si chiama Mika e il suo video su YouTube è stato visto da 2.000.000 di persone.
Questo signore è sicuramente bravo, ha sicuramente una grande voce, ha sicuramente delle belle idee.
Questo signore ricorda incredibilmente Freddie Mercury. Non penso sia un caso. Mika deve essere vissuto con la bandiera di Freddie come federa del cuscino, aver mangiato pane e killer Queen a merenda e colazione. E’ stato benedetto da un timbro molto simile a quello di un simil-dio, e ha coltivato la sua vocalità in modo da avvicinarsi ancora di più al proprio benchmark.
Lo ascolto e provo,
nell'ordine:
- Invidia. Come fa ad essere ascoltato da 2.000.000 di persone?
- Invidia. Perchè lui sta in Inghilterra? E parla così bene l'inglese?
- Invidia. Perchè lui può sperimentare con la musica, là nel magico Regno (Unito) dove sta!
- Invidia. Perchè lui è uomo (cioè della stessa razza di Freddie)
- Odio.
Quest'ultimo passaggio va spiegato. Non odio Mika perchè non è bravo, o non abbastanza qualcosa. E’ bravo, ed è più che abbastanza. Lo odio perchè in quei 2.000.000 di gente che l'hanno guardato ce ne sono credo 1.567.345 che l'hanno fatto
e continuano a farlo perchè presi da una morsa di atroce mancanza. La mancanza di Freddie. "We miss you", diciamo noi fans guardandolo sulle nostre pareti, nei nostri dvd, sulle nostre magliette da adolescenti. E lo diciamo tutti con un tono sinceramente addolorato. A volte piangiamo. Così, come bambini scemi. Perchè Freddie, di cui non voglio riparlare avendolo già fatto, era un artista miracoloso. Per qualche strano motivo aveva un'alchimia magica che portava la gente a innamorarsi perdutamente di lui, in senso saffico, o platonico, o idealizzato, chisseneimporta.

Era quello che sul palco faceva mossettine che avrebbero reso ridicolo chiunque, ma che su di lui sembravano un rito sacro. Cucite addosso. Perfette. Ci credeva con tutto se stesso, e ci credevamo anche noi milioni di piccoli grandi stronzi che per lui avremmo venduto le palle. Per lui, per il suo essere uno show man allo stesso tempo immenso e fragilissimo, per quella timidezza che non riusciva a camuffare nelle interviste video, in cui faceva la faccia imbarazzata e sorrideva coprendo i denti superiori con il labbro perchè se ne vergognava.
E a tutto questo, al buco nero e
fondo che ha lasciato nel nostro cuore, Mika deve almeno 3 ordini di grandezza delle cifre che lo descrivono, 1.567.345 persone che chiudono gli occhi e in qualche passaggio velocissimo, quasi istantaneo, si illudono di riaverLo qui.
Non so se mi piacerebbe avere successo per una sorta di assurda compensazione di una morte inaccettata. Non so se sia bello, o facile, non riuscire a distinguere i tuoi fans da quelli di ciò che potresti sembrare, visto da molto lontano e con i volumi bassi.
Però so che di Freddie ce n'è uno solo, e che vaffanculo, ascolto Mika e lo
maledico, e gli dico che non c'è confronto, che può anche mollare perchè al divino non ci arriverà mai, e che può tornarsene a casa. Ma intando faccio rewind, e piango.

 

 

 

 

 

 

Source: Gaia Riva

 

 

(continua nello spazio sottostante)

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