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Il tornado abbattutosi su Cividino il 3/7/1995

La cronaca dell'evento meteorologico più impressionante a cui ho assistito!

La giornata era trascorsa con un caldo e un'afa ai limiti della sopportazione, anche se in verità nel pomeriggio qualche refolo di vento mitigava la calura. Man mano che il pomeriggio avanzava, si assisteva ad un aumento della nuvolosità da ovest per l'approssimarsi di un fronte temporalesco. Sono quasi le 17:30, il temporale ha ormai raggiunto la zona di Palazzolo S/O. A quell'ora terminava il mio turno di lavoro presso la centrale idroelettrica Italcementi, però visto l'imminente scatenarsi del temporale, decisi di rimanerci, eventualmente a dar manforte al mio collega di lavoro del 2°turno. Anche perchè i temporali danno parecchio filo da torcere a chi deve condurre una centrale elettrica. E, visto che il tornado fece lo stesso percorso che dovevo fare io per tornare a casa, probabilmente debbo la mia incolumità a tale decisione! Dopo aver chiuso porte e finestre ci mettemmo in attesa, che non durò molto. Sono ormai le 17:35, il cielo è scurissimo, anche se non sembra minaccioso più di tanto. All'improvviso il vento si intensifica, notiamo le piante fuori dalla centrale piegarsi in modo inconsueto, mentre si udiva un rumore fortissimo quasi il rombo di un aereo a bassa quota, le ampie vetrate della centrale iniziano ad andare in frantumi colpite da una scarica di detriti di vario genere, rami, sassi, pezzi di tegole! Il portone di ingresso alla centrale ondeggiava paurosamente, il locale macchine andava riempiendosi dei detriti sopra descritti, una densa cortina di polvere oscurava tutto! In pratica si era fatta notte! Io e il mio collega, asserragliati in sala quadri, ci guardavamo terrorizzati cercando un'eventuale ma problematica via di fuga, quando all'improvviso tutto cessò. Così come all'improvviso ci aveva colpito, altrettanto all'improvviso se ne era andato. Ricordo benissimo questo particolare, un attimo dopo il passaggio del tornado, non si muoveva foglia! Nemmeno il tempo di capire cosa fosse successo che subimmo il fuori servizio generale della centrale. Infatti,nel suo avanzare, il fortunale abbattè la linea elettrica, tranciandone di netto i conduttori. Riuscimmo con molta fatica a ripristinare il servizio della centrale, ma il mio pensiero correva verso i miei cari a casa, poco distante! Mi attaccai al telefono, ma la linea risultava libera e nessuno rispondeva. Immaginatevi con quale trepidazione presi allora la via di casa. Ma le peripezie non erano ancora finite. Pensate che per percorrere i circa tre chilometri che mi separavano da casa impiegai oltre un'ora! Le strade erano ingombre di ogni cosa. Alberi posti di traverso ovunque ne impedivano la normale circolazione, mezzi di soccorso che si aprivano con difficoltà il passaggio in mezzo a tanto disastro. Imboccata finalmente la via di casa, ricordo la grande felicità che mi prese quando vidi che i miei familiari stavano tutti bene, casa mia aveva subìto danni modesti in confronto a quello che avevo potuto vedere in altre zone. Ci vollero giorni e giorni di duro lavoro per riportare i paesi colpiti (Palazzolo, Cividino, Capriolo)alla normalità. E, se il caso volle che non si registrassero morti o feriti gravi, i danni ammontarono a parecchi miliardi.

A questo punto comunque,penso che le immagini che vedrete,valgano più di ogni parola.Vi consiglio di vedere anche le incredibili foto dei danni provocati nella pagina appositamente allestita.Buona visione!!

Alcuni articoli di giornale che parlano dell'evento

Cliccate sulle immagini per ottenerne l'ingrandimento

Le terrificanti immagini dei danni provocati dal tornado ]