TROMBE D'ARIA E DI ACQUA
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Definizione Si parla di "trombe d'aria" quando tali fenomeni coinvolgono aree sulla terra ferma, "trombe d'acqua" quando si manifestano su specchi d'acqua, laghi o mari.
Nel secondo caso
vengono anche chiamate "trombe marine" ma la loro origine e sempre la
medesima. |
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Genesi ed evoluzione del fenomeno
Sono vortici d'aria, dotati di un moto
traslatorio, la cui presenza si manifesta con una colonna scura, spesso a
forma di imbuto (da cui deriva il nome) con la parte più stretta o
"proboscide" verso il suolo.
Le trombe sono associate alla presenza di
"cumulonembi" , nella cui parte inferiore l'instabilità è molto intensa.
I venti in quota, a elevata velocità, imprimono un movimento rotatorio alla
nube temporalesca. La velocità di rotazione sarà molto maggiore al centro
della cellula temporalesca, presso l'entrata principale della corrente
calda. Una colonna d'aria vorticosa discende attraverso il canale dell'aria
ascendente, emergendo alla base della nube (tromba). Quando essa raggiunge
il suolo si forma il "tornado". Effetti distruttivi Alla velocità di centinaia di Km orari anche un granello di sabbia diventa un proiettile penetrante. Il loro transito è accompagnato da brusche variazioni di pressione atmosferica, anche dell'ordine di 10-20 hPa in pochi minuti e sono causa di ingenti danni quando colpiscono il suolo.
La diminuzione della pressione dal margine esterno del vortice al centro
rappresenta una potentissima forza di distruzione, cui si unisce la
particolare violenza dei venti che spirano in senso antiorario (rotazione
ciclonica, nel nostro emisfero) intorno alla bassa pressione. Le "trombe d'acqua" Le "trombe d'acqua" sono originate da fenomeni analoghi a quelli sopra descritti, ma la loro energia deriva dalla elevata temperatura superficiale delle acque e, una volta innescato il processo, dalla trasformazione del vapore acqueo in goccioline (ovvero dal calore latente di condensazione). Le trombe d'acqua si possono originare da Mari o Oceani (trombe marine) o, più raramente, da specchi lacustri (vedi foto in testa a questa scheda). Tale dinamica si manifesta su scala enormemente maggiore, nella formazione dei Cicloni tropicali, Uragani e Tifoni, il cui diametro può superare i 600 Km! Le trombe marine sono saldate nella parte più in alto con la base dei cumulonembi e, sulla parte più bassa della "proboscide" con la superficie dell'acqua, dove formano un caratteristico "cespuglio", fatto di piccole gocce sollevate dalle acque agitate. L'altezza media del fenomeno è di 300-700 metri, mentre il diametro può andare da 300 metri alla base della nube a qualche metro sulla superficie marina. La loro "vita" è spesso breve, dai 23 ai 20 minuti e, talvolta, si possono verificare in vere "famiglie" di 3 o 4, talvolta anche 50 tutte assieme. esse costituiscono, naturalmente, pericolo per le imbarcazioni, soprattutto per le più piccole che possono essere distrutte. La loro forza viene meno quando incontrano un rovescio di pioggia, probabilmente perchè nei rovesci sono presenti correnti discendenti, contrarie a quelle ascendenti della tromba, o quando raggiungono la terraferma, perchè, in questo caso, viene loro a mancare la fonte di energia dal mare.
I nomi dei "vortici" nel
mondo
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