INDICE DI SCHARLAU (IS)     


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K. Scharlau ha definito in via sperimentale, in totale assenza di vento, le temperature, in relazione al tasso di umidità relativa, oltre le quali l'organismo di un uomo di media corporatura e di sana costituzione accusa disagio. I valori elencati precedentemente, disposti in un piano cartesiano, danno origine ad una curva, detta appunto curva di Scharlau. 

I parametri presi in considerazione per calcolare questo indice sono:

E' bene segnalare che l'indice di Scharlau esiste in due distinte versioni, la prima per calcolare il disagio durante la stagione fredda, la seconda messa a punto per calcolare il disagio durante la stagione estiva o comunque in periodi durante i quali la temperatura oltrepassa i 17°C.

INDICE DI SCHARLAU (VERSIONE INVERNALE)

Questo autore ha definito sperimentalmente, in assenza di vento, le temperature limite dell’aria, in relazione all’umidità atmosferica, oltre le quali l’organismo di un uomo medio e sano accusa disagio.

Tali valori, tracciati su un diagramma cartesiano, definiscono una curva, detta di Scharlau.

I parametri meteorologici presi in considerazione sono quindi:

 

1)  L’umidità relativa (%);

2)  La temperatura dell’aria (°C).

 

A quest’autore si deve la realizzazione di due tabelle specifiche, una valida per il disagio climatico invernale e l’altra per il disagio climatico estivo.

Attraverso la combinazione dei due parametri meteorologici considerati, tali tabelle consentono di determinare l’esistenza o meno di un disagio fisiologico.

 

  Tabella valida per il disagio climatico invernale, cioè condizioni di freddo-umido

Valori limite umidità-temperatura per le condizioni ambientali di freddo umido in assenza di vento efficace

  UR (%)

90

85

80

75

70

65

60

55

50

45

40

  Tc (°C)

3.5

2.8

2.2

1.8

1.5

0.5

0.0

- 0.3

- 0.5

- 1.5

- 2.5

 

In questa tabella, per ogni valore di umidità relativa, viene indicato il valore limite di temperatura dell’aria al di sotto del quale, in assenza di vento, l’organismo umano prova disagio per la presenza di condizioni igrotermiche sfavorevoli.

L’indice di Scharlau per il disagio invernale è valido solo per valori di umidità relativa superiori al 40 % ed è sensibile in un intervallo di temperatura compreso tra –6°C e 5°C. Al di fuori di tale intervallo, anche al variare dell’umidità relativa, l’indice attribuisce sempre i valori estremi della classificazione, cioè “benessere” per temperature superiori a 5°C e “disagio intenso” per temperature inferiori a –6°C.

Per poter ricavare anche i valori intermedi della tabella e per rendere la stessa  applicabile in modo automatico ad un elevato numero di dati, può essere utilizzata la seguente equazione:

 

Tc = ( - 0.0003 ´ UR2 )+ ( 0.1497 ´ UR ) - 7.7133

 

R2 = 0.9848

 

UR = umidità relativa

Tc = temperatura critica

 

La differenza tra la temperatura realmente rilevata dal sensore della stazione meteorologica, quindi la temperatura locale, e la temperatura critica (Tc), individua un ΔT che può essere:

  • Positivo: la temperatura rilevata è superiore alla temperatura critica, quindi non si ha disagio;

  • Negativo: la temperatura rilevata è inferiore alla temperatura critica, quindi si ha disagio, la cui intensità (debole, moderata o intensa) dipenderà dall’ampiezza del ΔT stesso.

  CLASSE INDICE SCHARLAU (IS)

DESCRIZIONE

  IS ≥ 0

Benessere

  - 1 < IS < 0

Disagio debole

  - 3 < IS ≤ - 1

Disagio moderato

  IS ≤ - 3

Disagio intenso

 

 

INDICE DI SCHARLAU (VERSIONE ESTIVA)

Nella tabella qui sotto viene indicato per ogni valore di umidità relativa, il valore di temperature oltre il quale cessa la sensazione di benessere e si entra nelle condizioni che vengono definite dall'autore come caldo umido.

Valori limite umidità-temperatura per le condizioni ambientali di caldo umido in assenza di vento efficace

  UR (%)

100

95

90

85

80

75

70

65

60

55

50

45

40

35

30

  Tc (°C)

15.5

17.3

18.2

19.1

20.1

21.1

22.2

23.4

24.8

25.2

28.0

30.1

32.2

34.8

35.5

Come già detto l'indice nei periodi estivi è valido solo per tassi di umidità relativa superiori al 30% e per temperature comprese nel range di 17-39°C.

Oltre questa temperatura, indipendentemente dal tasso di umidità, l'indice assegna sempre la massima classe di disagio fisico.

Il calcolo dell'indice di Scharlau estivo può essere automatizzato utilizzando la seguente equazione:

 

Tc = ( - 17.089 x Ln ( UR ) ) + 94.979

R2 = 0.9985

Dove si ha:

  • UR il valore dell'umidità relativa.

  • Tc il valore di temperatura critica.

La differenza tra la temperatura critica (Tc) e la temperatura locale individua individua una differenza di temperatura che può essere:

  • Positiva. La temperatura effettivamente rilevata non supera la temperatura critica, in queste situazioni il nostro corpo non avverte situazioni di disagio.

  • Negativa. La temperatura rilevata supera la temperatura critica, l'ampiezza della differenza di temperatura indicherà l'intensità del disagio fisico. (Debole-Moderato-Intenso).

Nel 1950 Scharlau dopo diversi anni di studi e ricerche è riuscito nel definire in maniera sperimentale, le temperature limite in relazione all'umidità atmosferica, al di sopra delle quali, in totale assenza di vento, il corpo umano inizia ad avvertire i primi segni di disagio fisiologico.

Le limitazioni di questo indice sono: Impiego con tassi di umidità relativi superiori od uguali al 30%, intervallo termico compreso tra i 17 ed i 39°C. Al di sopra di questa temperatura, anche al variare del tasso di umidità relativa, l'indice attribuisce sempre la stessa condizioni fisiologica alle classi estreme.

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