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13 gennaio 2004

di Isabella

Per Cesare

Caro Cesare, sono felice di risponderti perché... mesaust dovrebbe anche servire a confrontarsi con le opinioni degli altri!
Il bello della lettura, è che nella propria vita c'è sempre qualcosa di meraviglioso, da leggere e talvolta queste meraviglie si scoprono, inaspettatamente, tra le pagine di quei libri che a volte i professori di scuola pensano di propinarci con la forza. Tu hai incontrato ora Il Gattopardo, io spero di incontrare tra poco qualche altra meraviglia che attende di esser letta. Io non sono stata "costretta" a leggere il Gattopardo, l'ho fatto spontaneamente tre volte. Perché ripetere? perché trovo che sia uno stupefacente esempio di estetismo letterario. In quelle pagine vi è una così splendida e delicata descrizione della vita, della mentalità, del lusso, dell'agio e delle comodità dei nobili siciliani dell'ottocento, che anche chi non ama questo tipo di manifestazioni (come me), e credo anche i lettori di generi completamente diversi (dal politico, al sociale, al filosofico), non possano non apprezzarne il fascino. E' un cameo, un affresco, e va sì rispettato!
E poi, soprattutto, come tutti i romanzi che hanno in qualche modo le radici in Sicilia, è infarcito di una intelligenza straordinaria.
Per esempio, credo che qualunque uomo possa affrontare anche i più grandi stravolgimenti politici e sociali ricordando che "Occorre che tutto cambi, perché tutto resti esattamente com'è"
Accidenti! Non ne siamo ancora usciti!
Non so se Tomasi abbia citato altri, ma seppure così fosse, nella mia fantasia sarà sempre un principe siciliano legato coi Borboni ad averlo detto!
E poi, per concludere, un'altra piccola citazione che adoro.
"Una casa della quale si conoscano tutte le stanze non è degna di esser vissuta"
Haaa! L'IRONIA! L'ARGUZIA! quante volte ho saccheggiato il gattopardo per sbeffeggiare chi voleva darsi arie principesche!!
ma ora, caro Cesare, "pran pron" quindi saluti a tutti.

 

 

8 febbraio 2004

di Diego Puppin

 

Ciao a tutti,

mi sono accorto di essere finiti nella sezione "Kilihavisti+". 

Certo, un messaggio email ogni tre anni non si può certo dire una frequentazione assidua. 

Sono di nuovo in Italia, di nuovo a Pisa. 

Ponza e' sempre un bel ricordo, spero di avere presto l'occasione di venirvi a salutare. 

Un abbraccione
Diego

 

Please update your addressbook with my new address:
Per favore, utilizzate il nuovo indirizzo:
  
diego.puppin@alum.mit.edu

 

 

15 luglio 2003

di Antonello

 

Roma 15-7-03 ore 1:25
cari amici,
avrei voluto salutarvi tutti di persona ma per vari motivi non è stato possibile e approfitto di mesaust per farlo. anche quest'estate la passo in Kosovo, almeno fino al 21 agosto, spero però di vedervi a ponza almeno in tale periodo almeno per sapere com'è andata l'estate.
per ora vi saluto in attesa di risentirci via mail. ho l'aereo alle 8:30
di domani mattina.
un abbraccio

Antonello

 

 

15 aprile 2003

di Isabella

 

...per me non ci esce niente? questa mail esce un po' fuori dall'argomento del giorno, la guerra, ma prima o poi potrà essere ripescata, sono sicura che non mancheranno occasioni. Ieri ho visto qualcosa di...incommensurabile! L'apoteosi della lottizzazione, il NO stampato a fuoco sul bollettino per pagare il canone, un suggello alla definizione della RAI come strumento del peggior regime totalitario, della miglior propaganda revisionista! L'ideatore non ha avuto un'idea molto originale, ha semplicemente scimmiottato i metodi della propaganda fascista, quelli del Cinema Luce, tipo il cartone animato sull'ebreo errante, ma lo ha fatto con impegno e senza celare nulla del messaggio che voleva trasmettere. 

Ieri sera RAI DUE (quella leghista, vero?) ha trasmesso una fiction in una sola puntata dal nome al momento sconosciuto. Ho iniziato a seguirla perché non c'era niente di meglio e perché pensavo che si trattasse di una serie non impegnativa con un attore abbastanza affascinante, una di quelle "cassate" da sottofondo tra le chiacchiere in famiglia a tavola. Ma l'attore che mi aspettavo di vedere non appariva, e pian piano quella fiction assumeva i contorni della storia di un povero tangentista. Vita agiata e famiglia felice, posto in arresto per presunte tangenti, con inevitabile contorno di sofferenze della famiglia, isolamento, tentativo di suicidio della figlia emarginata dagli amici e delusa dal padre. Un povero uomo, quisque de populo, finito nelle grinfie di un fetente magistrato napoletano che lo ha ingiustamente accusato. Poi, dopo tutte queste tristi vicende la storia si è conclusa con un lieto fine, l'immancabile assoluzione. 
Ma non è tutto: dopo c'è stato pure il dibattito nel quale l'uomo al quale era ispirata la storia ha partecipato. si trattava di Vito Gamberale, ex dirigente della Telecom che era accusato di assumere "raccomandati" in cambio di laute bustarelle. da qui in poi è meglio non commentare, a nulla servirebbe. Mi chiedo, però, come, dove e quando troverò uno spazio nel quale possa sentirmi rappresentata, cosa devo fare per non subire l'angoscia di sentirmi in un mondo completamente ostile! Avrei avuto bisogno di un po' di manifestazioni per la pace, ma la pigrizia, gli impegni ed un po' di disinformazione me lo hanno impedito. Ma forse la disinformazione è il segno della lontananza del mondo che frequento da quelli che sono i miei ideali, le mie speranze ed i modelli nei quali mi riconosco. 
I modelli e i punti di riferimento ora bisogna andarseli a cercare in giro, mettere la giacca ed andare per strada alla ricerca di una risposta alle domande, alla caccia di qualcosa che ti può piacere ascoltare. 

Spero che mi aiuterete a recuperare il bisogno di manifestazione, magari ne organizziamo una a ponza! che ne dite? 
Lunedì si fa manifestazione, poi si sceglie di comune accordo il percorso!
basta con la banale pasquetta!
grandi saluti

 

17 ottobre 2002

di Cesare 'i Luca

 

Con l'autunno e i primi freddi uno degli argomenti che riempie giornali, trasmissioni televisive e siti internet è l'uscita dei nuovi calendari.
Calendari, per lo più, fatti da donne e uomini che, in nome del "nudo artistico", mettono in mostra il meglio di loro per rappresentare, mese dopo mese, l'anno a venire.
La nostra comunità ormai è matura per un proprio calendario che ci rappresenti per il 2003.

Per realizzarlo servono buona volontà (e fin qui...) ma servono soprattutto foto. 
Foto di eventi, luoghi, incontri, personaggi che rappresentino un dato mese.

Non vi chiedo di mettervi in pose osè o in abiti succinti, anche se sono molto gradite, ma vi chiedo di inviare MASSIMO 1 foto per mese, indicando il mese che secondo voi rappresenta e le vostre motivazioni.

Per la realizzazione dell'opera ci sto ancora pensando, anzi suggerite qualcosa.
Per motivi tecnici di realizzazione, qualunque essa sia, mandate il materiale entro il 15 novembre in modo da avere un mesetto per il completamento.

grazie a tutti

 

 

 

2 settembre 2002

di Andrea Camma

 

bella li, ma sopratutto qui, visto ke stranamente fa caldo e c'è il sole.

un bacio a tutti

vi scrivo x ricordarvi di iniziare a mettere via i soldi x capodanno, ma sopratutto x comunicarvi il sito della mia poderosa squadra di berlino il "Berliner Athletik klub 07" così potrete seguire le mie gesta comodamente seduti in poltrona (tanto mi sa ke sará l'unico campionato ke seguirete quest'anno).

classifica aggiornata: www.bak07.de/Herrenbereich/KreisklA.html

 

 

15 luglio 2002

di Antonello Feola

 

Cari amici,
con il doveroso rispetto di chi entra in casa altrui, mi sono affacciato al vostro sito internet, un po' per curiosità, un po' per salutarvi.

Devo dirvi che avete avuto un'idea eccezionale: avere una porta aperta per tutti voi in modo da sentirvi vicini e potervi raccontare a vicenda le ultime novità. Devo confessarvi che da sempre sono rimasto affascinato dall'amicizia che vi lega tutti, uniti nella gioia e nel dolore. Ricordo anche i (pochi) momenti passati con voi, le varie spiagge che ci hanno visto crescere, prima la Parata, poi Chiaia di Luna, poi Frontone con le barche, le partite a Risiko o a carte e le cene a casa di Cesare

Per quanto mi riguarda quest'estate non ci rivedremo in quanto sono in procinto di partire (il 23 c.m.) per in Kosovo in veste di ufficiale medico e non rivedrò Ponza prima del 5 settembre (sempre che qualcuno venga a darmi il cambio!). 

Spero sinceramente di potervi sentire nuovamente e magari scrivervi per sentirmi meno solo, meno lontano dalla nostra amata isola, e magari, con qualche amico in più.

Aspettando vostre notizie vi saluto.
Un bacio a tutti e buona estate, 
Antonello


antofeola@tiscali.it

339 5200795


PS: a settembre ce lo facciamo qualche bagno insieme o magari qualche partita a
RisiPonza! come in passato?

 

28 maggio 2002

di Giusi (di Isa)

 

Ciao a tutti,

vi scrivo x farvi i complimenti per il vostro sito.
E' SPETTACOLARE!!!
Rappresenta perfettamente l'essenza del gruppo!
Parlo da persona che è stata a Ponza e che ha visto e "palpato" determinate situazioni e vi assicuro che dal sito si percepisce quel clima di divertimento e cazzeggiamento che vi contraddistingue, anche se, devo dirla tutta, una cosa è leggere (anche se molti di voi sono stati degli ottimi narratori) un'altra è viverla!!!
Parlo delle battute di
Enrico e di quella inconfondibile risata, dell'ironia di Salvatore che non si riesce a capire se ti sfotte o fa sul serio, della dialettica di Umberto che è talmente poliglotta (Italiano, Ponzese, Toscano, ecc ecc) che si capisce a stento quello che dice (in senso buono), di Luciano che .......non saprei come definirlo, Luciano è Luciano, bisogna conoscerlo per capirlo ed apprezzarlo completamente.
I
fratelli Camma, la prima cosa che mi viene in mente è quella di dire che sono due BONAZZI DA SBALLO!!!
Poi c'è
Pino il mitico Pino l'uomo dalle sette orecchie e dalla santa pazienza! (provare per credere).
C'è un pettegolezzo, uno screzio o una semplice cazzata nell'aria ed ecco
Luca mezzo uomo mezzo inciucio, scherzo! Penso che sia il + presente nella vita delle ragazze del gruppo e penso anche che sia ben voluto da tutte. 

A proposito delle ragazze del gruppo, quella che mi viene in mente è Isa, ormai la conosco da + di 16 anni, ed è per merito suo che ora sono qui a scrivere questa e-mail, penso che non sia necessario aggiungere altro!!!
La persona che conosco meno e che avrei voluto conoscere di + è
Cesare, ne parlano tutti bene e per quel poco che sono riuscita a capire ho la netta sensazione che abbiano ragione.
Poi c'è tutto il resto del gruppo, ma non voglio rubarvi altro tempo.

Ho scritto questa e-mail per far capire a tutti coloro che entrano nel sito e che non hanno ancora visitato questa splendida isola, di farlo e se vi capita di incontrare un gruppo di vagabondi cazzeggiatori il cui unico scopo è quello di divertirsi con "i propri amici" cercando di condensare in quei pochi giorni la spensieratezza, l'ironia, la tristezza, la gioia ecc ecc di un anno intero .......beh sono proprio loro!!!
Vi consiglio di andarci e di fare in modo di conoscerli, sempre che .......ve lo permettano!!!

Baci 

Giusi

 

 

14 aprile 2002

di Giusy (amica di Nicla)


Ciao ragazzi...
mi presento: sono Giusy, amica di Nicla da un decennio più o meno, che non ha mai avuto la fortuna di incontrarvi... 

E' stato Cesare (conosciuto via e-mail) a farmi entrare in questo vostro piccolo mondo... già perché è questa l'impressione che ho avuto..

Vi faccio i miei più sinceri complimenti, credo che siate ragazzi davvero fortunati...avete un'isola tutta vostra, una dimensione dove vi esprimete al meglio, e che alimenterà a lungo i vostri ricordi... 

Un po' vi invidio... baci a tutti!! 

a presto... 

sempre se vi fa piacere ricevere le mie e mail!!

 

 

4 aprile 2002

Valle Figheri (VE)

di Placido 'i copp' 'e Cuont'

 

C'è posta per me! Un libro e ...una cartolina: Berlin!!!!!!!!!!!
Solo uno
Schiana a caso poteva spedirmi una cartolina da Berlino.
Cartolina sforacchiata che ritrae una Berlino post-fateunpo'voi in cui palazzi e chiese antiche si accompagnano ad esuberanti palazzoni moderni frutto, sicuramente, del genio di qualche architetto italico.
Sorpresa! La cartolina non viene da Berlino ma dall'Italia ed è stata scritta a Ponza!

In pizzeria?! Ma non avete imparato niente in tutti questi anni?!!! Ma come invece di guardarvi dai vicini ingordi vi fate distrarre da un cartoncino colorato messo lì a bella posta da chissà chi?

Provo a decifrare come è andata.
Il primo a scrivere (in alto a sx) è stato
Schiana: data e breve intro sulla pizza firma e via. Presumibilmente scritto mentre le pizze non erano ancora arrivate. Accanto compare a stretto giro di posta un Camma a caso che dice di essersi trasferito sulla mia cartolina e data l'impossibilità della cosa immagino che abbia spostato il suo domicilio nel palazzone con l'antenna o nella chiesa di fianco!!!!
Suppongo che a questo punto siano cominciate ad arrivare le pizze perché i messaggi si fanno più stringati e la grafia nervosa.
E' il caso di "
Vale tutta tette" che si firma e chiede se mi ricordo...no buon dio! purtroppo non mi sovviene la tua leggiadra figura… che tempi ragazzi!!!
Di
Danilo e Ciro non ne parliamo proprio che a stento hanno firmato e non hanno avuto neanche le creanza di aggiungere un suffisso come Debora (saturnia) o qualche ulteriore ragguaglio sulla loro identità per far capire chi erano, vedi Giusy che in piena crisi d'identità si è firmata "la sorella di rosanna", ma si può essere così alienati? (cmq grazie per il bello, me lo merito proprio, ho appena controllato allo specchio!).
Ciò che mi ha seriamente impensierito sono state le lungaggini di gente che consideravo avvezza al clima di rapina che regna nel nostro gruppo quando si reca in pizzeria e mi riferisco palesemente a
Cesare, Umberto e Isabella che presi dal raptus del piccolo scrivano fiorentino si sono prodigati in estenuanti descrizioni sul viaggio in nave, sulle specialità gastronomiche del veneto nonché sul clima della regione che mi ospita. Ovviamente il discorso non vale per due note radicali dello stampo di Adele e Civita (un bacione ad entrambe).
Luca non ha bisogno di commenti riconfermandosi l'outsider che è, mentre Enrico ha dimostrato in ben 4 righe che la fame gli era passata dopo aver dovuto giocare a pallone in squadra con Salvatore !!!!!
Di
Lucio, Federico (Tovoli o Peluso? nel primo caso: facce 'na foto!!!),
Barbara e Francesca posso dire solo che probabilmente erano distratti dalla compagnia e si son fatti fregare dalla confusione.
E siamo alla fine dell'analisi critica della cartolina dove troviamo i veri predatori, quelli che hanno sbaragliato l'intera concorrenza sbafando pizze, patatine, olive ascolane e una birra dal tavolo dei vicini, i dominatori del tavolo, i guerrieri della forchetta, i cavalieri del furto alimentare: in fondo alla cartolina, con grafia satolla e inchiostro avvinazzato, la mistica triade pasquale
Pino, Gaetano e Antonella...oltre il Shael solo loro!

 

25 marzo 2002

di Cesare 'i Luca


Chiedo ufficialmente la nomination per la sfiga alla Notte degli 'O scars 2001-2002.
Vi illustro la motivazione, sarà un po' lunga ma capirete che è necessaria per illustrarvi al meglio le mie capacità.

Tutto inizia sabato 23 marzo quando alle 7 del mattino io, Camillo e Luca (amici terracinesi) partiamo per un giorno di neve a Roccaraso.
Lasciamo Terracina immersa in un sole accecante, già alle 7. Io ero in maglietta a maniche corte.
I nostri rispettivi padri, vedendo la mattinata, ci hanno salutato suggerendoci proteggerci dal sole perché di neve non ne avremmo vista.
(la Legge Della Parola era già in agguato)

Tutti e tre siamo partiti con una mano sugli "scongiuri".
Il pilota ci avverte subito di essersi dimenticato le catene ma tutti e tre eravamo convinti della loro inutilità e siamo partiti senza.
(LDP)

Verso Cassino il cielo si annuvola.
Diciamo: certo che se piove se ne va anche la poca neve che c'è.
(LDP)
A Venafro piove.
Diciamo: che sfiga piove.
(Legge Di Murphy)
Esattamente all'uscita dell'ultima galleria prima di Roccaraso nevica e troviamo le prime macchine ferme per il ghiaccio. Questo avveniva alle 9.
Giusto il tempo di rifugiarci in una stazione di servizio e la bufera ha inizio.
20 cm di neve ovunque. Strade bloccate per un'ora.
Chiediamo consiglio sul da farsi agli indigeni che ci suggeriscono, credo in buona fede, di andare a provare alla stazione sciistica di Monte Pratello.
Decidiamo di sciare a Pratello per la mattinata e nel pomeriggio magari andare a Roccaraso.
(LDP)
Forse non sapevano che Pratello aveva chiuso domenica scorsa e quindi troviamo tutto abbandonato.

Via. Si va comunque a Roccaraso.
La neve aumentava e si era fatta l'ora di pranzo. decidiamo così di mangiare un panino e di provare a sciare nel pomeriggio.
Mangiamo, andiamo ai campi, facciamo tre discese (tre) su una neve farinosa e non battuta. Una chiavica ma eravamo felici perché stavamo sciando e non sapevamo cosa ci attendeva.
(LDM)
Da dire che domenica 24 era l'ultimo giorno della stagione quindi si DOVEVA sciare.
Lasciamo gli impianti fiduciosi per il giorno dopo e decidiamo di restare a dormire per sfruttare al meglio le ultime ore utili.
Andiamo in un albergo dove convinciamo la proprietaria, una vecchia di 80 anni, vista l'ora visto l'ultimo giorno viste le nostre facce da bravi ragazzi a darci due camere doppie e una quadrupla.
In tre occupavamo otto posti. Quando si dice la comodità.
La sera ceniamo a base di cinghiale e carne alla brace, birretta e a dormire alle 11:30.

Domenica
Sveglia alle 8:20. Ci affacciamo dalle finestre e quella che il giorno prima era una nevicata era diventata una tormenta.
Tutto innevato, macchine coperte, strada che si intuiva nella neve.
Decidiamo che, essendo che nevicata dal giorno prima ininterrottamente, doveva pur finire e che dovevamo sperare nel pomeriggio.
(LDP) 
Va bene, facciamo colazione, giro in paese... insomma cazzeggiamo fino alle 13:30 (pranzo compreso) quando dobbiamo prendere una decisione. La tormenta intanto è sensibilmente aumentata.
In macchina, senza un tetto, senza catene, nella tormenta, cosa fare? Partire o restare?
In uno spiraglio di sole, no è troppo. In un rallentare della neve e del vento polare. Si và.
La decisione è presa. Visto che almeno una ventina di macchina si erano incamminate senza catene tranquillamente.

Inizia il ritorno

Ore 14:30
Primi 18 km a venti all'ora, e quando dico a venti all'ora non è una metafora, intendo proprio 20 km/h. Tutto bene. L'ottimismo aleggia in auto visto quello che già ci era accaduto la situazione doveva solo migliorare.
(LDP) (LDM) 

Illusi.
Esattamente tra Castel di Sangro e la super strada che ci porta all'autostrada, in piena campagna, la macchina davanti a noi si inchioda su una salita, in curva e non riesce a proseguire per il ghiaccio.
Forse per errore con la frizione la macchina ci si ferma.
Penserete voi: niente di grave si continua. 

Ingenui. (LDM)
La macchina non riparte. La batteria è a terra. Siamo fermi. sappiamo bene che avendo accese luci, fendinebbia, tergicristallo, sbrinatore posteriore, radio, riscaldamento, 4 frecce, la batteria si scarica ma solo dopo scopriamo che a 20 km/h la dinamo non la ricarica.
Ricapitoliamo: le macchine incolonnate se ne erano andate quindi rimaniamo solo noi, persi per le colline
(credetemi se vi dico che non vedevo neanche una casa), macchina in panne, senza riscaldamento con il vento e la neve che erano ancora di una intensità poderosa. Vi dico solo che dopo un'ora e mezza trovammo su un fianco della macchina delle stalattiti oblique per il vento. Questo accadeva alle 16:00.
Il tempo di capire in che situazione disperata eravamo, chiamiamo l'ACI che ci dice che arriveranno. E vai arriveranno i soccorsi.
(sì, sì, certamente) (LDP)
Intanto fermiamo chiunque passi per chiedere i cavetti per la batteria, ma niente.
Poco dopo vediamo che a 200 mt avanti a noi si forma una fila di macchine e poco dopo ancora 100 mt dietro di noi vediamo 4 macchine messe di traverso dal ghiaccio e un accenno di coda. Eravamo in mezzo a due ingorghi: da qualunque direzione fosse venuto il carro ACI non poteva raggiungerci.
(LDM)
Vado all'ingorgo davanti a noi in piena tormenta e vedo che lì effettivamente c'era un tratto di strada ghiacciato in salita e 3 tornanti vicinissimi. Un vero inferno per tutti. per chi era senza catene poi, ed erano almeno la metà delle vetture.
Quindi se pensavamo che il problema era solo ripartire ci sbagliavamo: il tratto peggiore era davanti a noi. 

(fermi, i soccorsi non potevano venire e se pure ripartivamo con i cavetti c'era ancora il pericolo di uscire di strada o restare fermi sul ghiaccio). (senza parole)


Finalmente una anima pia ha i cavetti, accoppiamo le batterie e riavviamo il motore visto che la coda è sempre lì anzi aumentata.
Insomma, le macchine intraversate dietro di noi ripartono così come quelle davanti a noi e la coda avanza, lentamente. Lentamente superiamo anche noi il punto critico, in due spingendo l'auto per aiutarla nella partenza sul ghiaccio per poi risalire al volo in macchina perché se si fermava era tutto da rifare.
Alle 18:30
(dico 18:30!) superiamo il punto critico e finalmente la strada si fa più facile, ghiacciata ma almeno in discesa e rettilinea.
Il viaggio continua fino alle 20:05 quando mi accompagnano a casa felice di esserci arrivato, felice di aver fatto ben 3
(dico 3) discese, felice di aver visto, no, no, essere stato in una tormenta di neve.
Insomma un gran bel fine settimana.

Ero titubante se raccontarvi tutto o no. Volevo fare in modo che il mondo non sapesse che cose del genere possono accadere, volevo un mondo più felice, ma poi ho pensate che era necessari che voi sappiate e impariate dalla sfiga altrui: tutto questo, in 37 ore, può realmente accadere. Credetemi.

 

18 novembre 2001
di Cesare 'i Luca

 

Mentre ieri stavate a contemplare la foto di Ponza, io sono uscito con delle ragazze, cosa che non accadeva da tempo.
Ci siamo divertiti ma all'uscita del locale scopriamo che hanno rubato in una decina di macchine lì intorno e tra queste la mia.
Le povere ragazze si sono trovate senza chiavi di casa, senza telefono e senza soldi ed io sono stato fino alle 5:30 dai carabinieri.
'i che culo!!!
Una bella e romantica serata.

 

 

20 settembre 2001

di Placido

 

Valle Figheri - Una compassata "pesciò 106" blu fiammante si addentra famelica nella laguna veneta divorando arcigna e sprezzante i 3 Km di sterrato che separano Qui dal resto del mondo civilizzato. 

E' una marcia trionfale, sommessa agli occhi dei pochi...dei totalmente assenti osservatori intenti al loro lavoro routinario. 

Ma l'abitacolo cela un invisibile segreto, al suo interno si rincorrono parole e note, storie di capinere e belle canzoni di una volta!
Il primo a darmi il ben tornato, novello Odisseo, è Leone che mi si avvicina col suo passo curioso e mi annusa...poi sbuffa! 

Non sembra proprio l'inizio di un idillio, ma va bene così.

Passano alcune ore e capisco che il mondo non è poi così lontano e questa matematica certezza mi piomba addosso come un macigno:
Mauro- ma com'è che chi va a Ponza a prendere il sole in spiaggia muore?
Il nostro eroe- perché non rispetta le ordinanze comunali!
Mauro- ...
Mauro- cosa vuol dire?
Il nostro eroe- che se ti scrivono sui cartelli che è pericoloso andare 
avanti sulla spiaggia e che è vietato poi sono cazzi tuoi se ci resti secco
Mauro- ...
Il nostro eroe- ...

La brillante dissertazione tra colleghi di lavoro ha per sigla di chiusura le "merry melodies" della WB cui neanche la CNN può opporsi quanto a catalisi dell'attenzione.

Così cala il tramonto sulla valle e termina la prima giornata di duro lavoro.
Ma molti pensieri si rincorrono nella mia mente (credo che la sconfitta di Salvatore nel tiro alla fune, durante la festa di Santa Candida a Ventotene, sia un'altro indizio che nel mondo qualcosa è cambiato e non per colpa degli attentati terroristici in USA o della fallimentare campagna acquisti che Zaccheroni imporrà alla Lazio ma per qualcosa di molto più sottile e pregnante... intendiamoci al momento sono già andato a trovare Ciro a LT e Pino a NA, a RM ho salutato Umberto, Antonella, Marina, Adele, Gaetano e Civita, tra non molto mi farò vivo a TS e a BS, sto cazzeggiando con la posta elettronica invece di lavorare, eppure sento che un cambiamento si sta sviluppando in me... stessi diventando uno del PACC?

...chissà forse è da queste piccole cose che si capisce di aver raggiunto la maturità...o di essere sulla strada per diventare un uomo di tre lettere ("gay" ndr), chissà, ma poi la cosa importante è di avere qualcuno da amare e se non si è ricambiati che importa, è il sentimento che tiene vivi non la pizza rustica!)...ma è da domani che parte la seconda edizione dell'Amistad Prize? 

Toccherà stilare il nuovo regolamento diamine!

Vi prego facciamo in modo che Denise non pianga + quando parte da Ponza...
...rendiamole la vacanza un inferno!

Un abbraccio con la circolare e una scarricata di baci a tutti voi grandissimi, fottutissimi e cazzeggianti amici.
Placido (on the road to valley again!)

 

 

5 settembre 2001

di Enrico


Eccomi qua a scrivere dopo le vacanze (come al solito belle grazie a molti di voi, quest'anno hanno contribuito anche i frattesi). Prima di narrarvi l'aneddoto principale di questa e-mail voglio ricordare che in teoria si dovrebbe scegliere una commedia, non troppo difficile e con molti personaggi, assegnare le parti a chi è interessato e inscenarla in data da stabilire. L'idea è carina ma di difficile applicazione, serve soltanto un po' d'impegno in questi mesi autunno-invernali per imparare la parte che si è scelto di recitare. Per ora in pole-position c'è "Miseria e Nobiltà" ma mi aspetto altre proposte...fatemi sapere.
Veniamo a noi...sabato scorso sono entrato dall'orologiaio per farmi cambiare la batteria del mio orologio ( Barbara ne sa qualcosa ), sono entrato, ho lasciato l'orologio e ho aspettato fuori perché dentro faceva caldo e fuori avevo la bici senza catenaccio. Dopo 3-4 minuti sono rientrato per ritirare l'orologio, ho preso il portafoglio, ho dato i soldi e ho ricevuto orologio, che ho subito infilato al polso, resto e scontrino. Tempo stimato per eccesso 10 secondi e la mia bici non c'era più. L' ho individuata circa 50m più lontana e mi sono lanciato all'inseguimento selvaggio e indemoniato, visto che c'era traffico e potevo avere delle chance di rimonta. Il ragazzo (potrebbe avere 15 anni circa) che tentava di rubarmi la bici certo non si aspettava di essere recuperato in questo modo, e quando circa 200m dopo l'ho raggiunto superando macchine, motorini e un camion è andato in panico. E' praticamente sceso al volo dalla bici lanciandosi sul motorino del suo compare (di cui non mi ero accorto fino a quel momento) e nel fare questo ha scaraventato la bici verso il centro della strada, tutto ciò con il camion alle calcagna. Risultato finale: IO completamente sudato e incazzato; il LADRO ha rischiato di essere investito dal camion; l'AUTISTA DEL CAMION ha rischiato l'infarto, per poi esibirsi in bestemmioni vari; la BICI ha tentato con tutte le sue forze di scansarsi dalle duplici ruote del camion senza riuscirci e dopo l'impatto è rimasta esanime e distrutta.
Morale della favola: se avete una bici a Napoli o provincia non lasciatela incustodita neanche 10 secondi, forse 5 secondi sì, ma 10 secondi proprio no.

 

 

 

11 giugno 2001
di Antonella


Sabato ho compiuto 25 anni e per molti di voi che avete già raggiunto, o anche superato, questo traguardo, questa cosa, forse, non ha molta importanza: in fondo, in un certo senso, è un'età come un'altra anche se, toccare il quarto di secolo fa un certo effetto...


Sabato ho compiuto 25 anni e, per la prima volta dopo non so quanto tempo, ho deciso di passarlo con i miei, a Suio, poiché papà è stato dimesso dall'ospedale proprio quel giorno e gli piaceva l'idea di festeggiare tutti insieme entrambe le cose...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e sia mia madre che mia nonna non hanno potuto fare a meno di ricordarmi che mia madre, alla mia età, aveva già una figlia: me...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e domenica, per la prima volta, nel fare i biglietti del treno contro il pagamento di 50.000 ho ricevuto il resto di 100.000...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e domenica, per la prima volta, ho accettato quei soldi, senza avvertire l'ignara giornalaia dell'errore che stava commettendo... forse perché anche io, vedendo quei soldi, ho avuto il dubbio di aver scambiato le banconote o, forse, perché le "sgridate" di Gaetano, avute tutte le volte che mi sono fatta fregare o che non ho saputo approfittare delle occasioni (mi ha sempre considerato troppo ingenua e "fessacchiotta"), stanno facendo effetto...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e domenica, per la prima volta, ho visto Gaetano tornare a casa quasi in lacrime per una vittoria sfumata negli ultimi 10 minuti...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e questa mattina, per la prima volta, Gaetano ha telefonato al collega con il quale va tutti i giorni a lavorare dicendogli che da oggi, per tutta la settimana, sarebbe andato in ufficio con la propria auto: aveva bisogno di tornare prima per studiare...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e questa mattina, per la prima volta, Gaetano è ritornato a casa poco dopo che era uscito: la macchina non c'era più...

 

Sabato ho compiuto 25 anni e questa mattina, per la prima volta, sono andata ad una Caserma dei Carabinieri per fare una denuncia di furto contro ignoti...


 


8 maggio 2001
di Isabella

 

Quella della persona che va per la prima volta all'ippodromo e decide di puntare qualcosina sui cavalli.

Voi conoscevate l'esperienza di quello (non sappiamo niente, vero Enrico?) che estrasse a sorte dei nomi e ne indovinò 8 su 9 corse. [ma in realtà fu un en plein, dato che non giocò la prima delle 9 corse di giornata essendo arrivato in ritardo all'ippodromo... ndr]
Io vi racconto invece quella della ragazza che odia il gioco, odia perdere ed in un pomeriggio intero non ha vinto una scommessa, ma nemmeno una, ma nemmeno di striscio.

L'unica che ho ingarrato era che... sarebbe venuto a piovere. Ma era data al 10%. E come quando corre Varenne, che non si accettano scommesse sul piazzato, io non ho avuto premi per aver portato l'ombrello.

Morale della favola: giocare meno, giocare tutti.

Io l'ho fatto, ora tocca a voi

Andrè! (Indino), tu pure già hai dato!

 

 

13 aprile 2001
di Diego Puppin

Ciao ragazzi,
vi immagino tutti insieme a Ponza a prendere il sole, a cantare Pino, a fare il bagno a Chiaia, al picnic al Fieno (o Frontone, quest'anno?). 
M'arricordo Ruggiero che intona Je so pazzo sulla motonave, Salvatore che canta l'Aerobic Tamar Dance al faro, Elena che ci insegna il passo delle Spice Girls, Kabuy che si ammazza con la bicicletta nella piazzetta. Mi ricordo le cene a casa di Luciano con la pizza di Danilo, e il dolce (come si chiama? quello densissimo, tipico di Ponza)
[ndr il casatiello] della nostra vicina. 

Che v'aggia dicere? Io invece sono qui, a lavurà, a Boston, dove da settembre mi sono trasferito per studiare. 

E' una bellissima città, musica eccezionale, musei di livello mondiale, un sacco di università e di studenti, popolazione molto interessante insomma. E poi è a due passi da New York, dove succedono sempre cose straordinarie.

Non riuscirò però a raggiungervi. Spero magari l'anno prossimo, o quello dopo, chissà. 

Oppure faccio un salto quest'estate... vedremo. 

Spero stiate tutti bene, e passiate una bella vacanza a Ponza. 
Mi mancate tutti. 

Un forte abbraccio
Diego

PS portate i miei saluti anche a tutti quelli non in lista, in particolare a Supergiovane Ruggiero, a Chiara ed Elena... 

 

9 aprile 2001

di Enrico

Ragazzi, è un po' che non ci sentiamo, anche a causa del fratello di Nicla che ha scombinato il mio computer, rendendo inservibile il modem. Perciò, ogni volta che mi avvicinavo al computer cercavo più che altro di porre qualche inutile rimedio. Domani ricorrerò alla formattazione del hard disk, sperando che possa servire a qualcosa (per chi non sa cos'è la formattazione, è la cancellazione di tutti i dati). Quindi vi sto scrivendo dal portatile di mio padre, che cerco di evitare perché non ho lo stesso feeling. Perché vi sto raccontando tutto questo è presto detto: sono completamente senza voce (un evento per me raro) e qual'è il sistema di comunicazione migliore in questi casi se non una bella e-mail? Sono inoltre un po' malaticcio, ma sul pianeta Enrico è tornato il sereno dopo un periodo per me piuttosto difficile e non particolarmente esaltante, in cui mi sentivo annoiato un po' di tutto senza motivo. 
Parliamo di torte. Ieri l'associazione Spazio Ideale, di cui faccio parte, ha realizzato la sua prima iniziativa "pubblica". Nella piazza centrale di Frattamaggiore, ci siamo presentati alla popolazione raccogliendo, per Amnesty International, a cui siamo associati, firme da inviare in Brasile, Laos e Austria dove sono stati commessi casi flagranti di torture. Siamo arrivati con i nostri piccoli mezzi a circa 600 firme, un risultato secondo me più che soddisfacente. Abbiamo distribuito fotocopie, volantini e ...fette di torta, sì perché come forma di autofinanziamento abbiamo deciso di mettere su di un banchetto anche varie torte da vendersi con la forma di offerta libera. Abbiamo ricavato 380.000 lire, una somma non elevatissima, ma che ci potrà aiutare in iniziative future. Certo, non abbiamo cambiato il mondo, certo non sono riuscito a rubare l'incasso ma sono soddisfatto lo stesso, anche se sole, vento e pioggia certo non ha aiutato il mio stato di salute.
Parliamo di palloni (da basket). 

Per chi non lo sapesse da qualche tempo sono diventato istruttore di minibasket. Alleno ragazzini di una scuola elementare seguito da un paio di persone certo più esperte di me. Per ora vado quando mi pare perché naturalmente non vengo pagato, ma sto facendo esperienza perché da settembre potrei avere l'opportunità di avere una palestra tutta per me. Che dire... mi diverto, e dopo aver fatto giocare a calcio (con le regole) i ragazzini del rione Traiano, quando facevo il servizio civile, questo mi sembra davvero un gioco da ragazzi. 
Le parole per voi sono concluse (per la gioia di Cesare che non legge nemmeno e-mail così lunghe). 

Ci sentiamo presto

 

 

12 gennaio 2001

di Enrico


Oggi ho cominciato la due giorni di sport invernali. Dopo la bellezza di 12 anni ho inforcato un paio di sci e mi sono lanciato per le piste di Roccaraso, ridente cittadina in Abruzzo. Devo premettere che in vita mia avevo sciato solo allora e per 5 giorni...
Non mi piace essere scurrile, perché come molti di voi sapranno, sono una personcina a modo, ma in certi momenti un po' di sano linguaggio triviale ci vuole; ebbene non si vedeva un'emerita "nerchia". A causa delle nuvole basse, la visibilità in certi tratti era meno di 10 metri e sulle piste più in alto, non circondate dagli alberi vi giuro (che esagerato!) che non si riusciva a vedere l'estremità . Per un pivello come me c'era il rischio di.... nei pantaloni (è finito il momento triviale). Per fortuna c'era anche neve fresca e le mie 4 cadute sono state ben meno traumatiche di quella che tutti voi conoscete....anzi era quasi un piacere cadere. Da segnalare anche il fatto che a causa della nebbia mi sono anche perso ad un bivio come un bambino dell'asilo. Comunque superata l'empasse iniziale, ho tenuto (con stile ridicolo, sia chiaro) più o meno il passo dei miei compagni d'avventura più esperti e verso la fine della giornata sono riuscito a fare un paio di discese a sci (quasi) paralleli. Ci sono tante altre cose da menzionare, come un pezzetto di ghiaccio che si è infilato nelle mutande (brrr), il panino che nello zainetto ha assunto il sapore di un cucciolone (il gelato) e il solito Ruggiero che pur dovendo partire alle 7, alle 7:42 dormiva bellamente (io mi sono svegliato alle 6:20). 
Domani, pioggia permettendo, per dirla alla Galeazzi-maniera, mi trasformerò in un altro sport invernale perché è giunta l'ora della resa dei conti con il mio nemico ghiaccio e con l'incubo dei pattini...mi voglio veramente scassare ! Abbiate ancora un po' di pazienza e saprete....
In verità per lunedì, per completare una tre giorni di sport invernali avevo pensato di praticare un po' di biathlon (sci di fondo + tiro al fucile) ma sono obiettore e pertanto non mi è consentito sparare (solo colpi, perché le cazzate le sparo e sempre con piacere).
Un abbraccio a tutti e ricordate le parole di Galeazzi: 

«Siamo tutti sport invernali!»