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La Mater Terribilis di Eymerich

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Con Mater Terribilis Valerio Evangelisti fa affrontare al suo personaggio, Nicolas Eymerich, la sua ottava avventura. Dal 1994 (anno d’esordio delle avventure del terribile inquisitore di Aragona) ad oggi la saga di Eymerich è stata un crescendo di successo di pubblico e critica, fatto questo che ha contribuito a far conoscere Evangelisti all’estero (i francesi ne sono innamorati tanto che è in produzione un film a cui lo stesso autore collabora) e a decretare un fenomeno del tutto nuovo per la letteratura italiana. Sì, perché fino ad oggi quel filone che possiamo definire science fiction, cioè quella “nuova” fantascienza che ha in Henlein, Dick, Ballard e altri i suoi padri fondatori, non aveva trovato radici particolarmente salde in Italia. E il successo di Evangelisti in questo campo, ferma restando la sua bravura, dimostra l’esistenza del bisogno latente che faceva fatica ad affiorare.

In questa nuova avventura Eymerich (personaggio realmente vissuto nell’Aragona del 1300) si trova ad affrontare eventi soprannaturali che, grazie alla saldezza della sua fede ed all’incrollabile forza di volontà che neppure la più nera difficoltà o il demonio stesso riescono a scalfire, riesce sempre a spiegare o comunque a fronteggiare con successo: muraglie di nebbia, foreste inestricabili, sciami di calabroni, pietre infuocate si frappongono fra lui e la missione che gli è stata affidata, quella di indagare sulla scomparsa di alcuni confratelli avvenuta in circostanze misteriose.

Oltre a questo “filone”, altro tipico marchio di fabbrica di Evangelisti è l’intrecciarsi di più vicende lontane fra loro nel tempo come la storia di Giovanna d’Arco, della sua crociata contro gli inglesi e la sua atroce morte sul rogo. Che Eymerich abbia qualcosa a che fare?

Un romanzo avvincente ed affascinante che alterna momenti di investigazione ad altri di misteriose atmosfere gotiche e che sorprende per l’estrema cura che l’autore ha usato nel descrivere costumi usanze, vestiti, tradizioni delle persone delle quali sta parlando. Viene da chiedersi: ma esiste veramente il blasfemo ed eretico testo dell’ Aurora Consurgens che il nostro inesauribile e implacabile inquisitore sarà così determinato a distruggere?

24/05/2003