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Un giudizio illustre sull'opera di Tolkien

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La trama, la storia e l'atmosfera del libro "Il signore degli anelli" sono universalmente conosciute da coloro che hanno scelto i giochi di ruolo come loro hobby. Anche se non si è capaci di rammentare con precisione le epiche gesta capitolo dopo capitolo e non si è cresciuti a pane,d20 e Tolkien, in ogni modo accenni, situazioni, luci ed ombre della terra di mezzo arrivano su tutti i tavoli dove si riuniscono dei giocatori di giochi di ruolo.
Se la conoscenza del libro è questione chiusa, al contrario il giudizio sul valore dell' opera è una questione apertissima.
In poche parole: "Il signore degli anelli" è un grande libro?
L' associazione dei librai londinesi lo ha definito " il miglior libro inglese del 900", al contrario diversi critici letterari lo hanno ritenuto "nulla più che il passatempo, assai laborioso, di un professore universitario".
Anche fra i giocatori di ruolo le idee sono molte, alcuni lo definiscono "la bibbia" mentre  altri, senza sentirsi per nulla eretici, ne hanno abbandonato la lettura dopo pochi capitoli. Per quel che mi riguarda io trovo assai veritiere le parole dello scrittore Jonathan Coe che ha affermato : "Come Tolkien sono cresciuto a Birmingham, ho studiato nella sua stessa scuola superiore e ho letto tutti i suoi libri da ragazzo. Ho sempre pensato che il paesaggio della terra degli hobbit fosse quello della campagna e dei canali intorno a Birmingham........... per quel che riguarda il libro ritengo che la costruzione dei personaggi sia rozza, i dialoghi terribili e con poca profondità psicologica: eppure sono andato il prima possibile a vedere il film e sto rileggendo di nuovo il libro: lo trovo, nonostante le sue pecche, una grande opera. Tolkien è un inesauribile story teller (narratore) in grado di soddisfare sempre la fame di storie del lettore".
Spesso il valore di un libro non è dato solo dalla "abilità stilistica " dell'autore ma dall'essere riuscito a creare nuovi mondi.

(febbraio 2002)

Jonathan Coe