LE GRANDI MERIDIANE
(Cfr. Minuto S.- Trani S, Ombre di luce, Manuscripto, dic. 2000.) el 1467 l'astronomo Paolo dal Pozzo Toscanelli, costruisce in Santa Maria del Fiore a Firenze un orologio solare costituito dalla sola linea meridiana, praticando un foro gnomonico nella cupola a 86 metri dal suolo; è la meridiana a camera oscura più grande del mondo.
(Solo nel 1700 i telescopi divengono competitivi con gli strumenti della gnomonica e si chiude allora una pagina gloriosa, iniziata qualche millennio prima; l'ultimo gnomone ad andare in pensione, scientificamente parlando, pare essere proprio quello fiorentino). Nel 1576 Ignazio Danti costruisce la meridiana di S. Petronio, a Bologna, con un foro gnomonico alto 27 metri, lo stesso foro gnomonico venne successivamente rettificato nel 1656 dal celebre G.D. Cassini che lo portò a 32 metri. Il foro gnomonico della meridiana situata nella chiesa di S. Maria degli Angeli, a Roma, costruita da Francesco Bianchini nel 1703, raggiunge un'altezza di 20 metri, mentre quella del Duomo di Milano, che illumina il vestibolo, costruita nel 1786 dagli astronomi di Brera diretti dal padre G.A.Cesaris, si trova a 24 metri d'altezza. Nel 1727 la chiesa di S. Sulpice, a Parigi, era stata a sua volta munita di una meridiana a camera oscura con foro gnomonico di 26 metri, opera di Enrico Sully. Anche l'astronomo Giuseppe Piazzi porta a compimento nel 1801, nella cattedrale di Palermo, una meridiana il cui foro gnomonico è alto 11,78 metri. |