TITOLO ORIGINALE: AN INTERESTING VACATION - PREQUEL

TITOLO TRADOTTO: UNA VACANZA INTERESSANTE.

AUTRICE: LEESA PERRIE

SOMMARIO DELL'AUTRICE: 'È un prequel per un racconto più lungo che sono in procinto di scrivere…Carson probabilmente non avrà una grossa parte nella storia principale, ma ho deciso di scrivere una breve scena che alla fine andrà all’inizio della storia.'

SPOILERS: NESSUNO.

NOTE :  Storia adatta ai più grandi [data la (futura) natura dell’argomento]

Commenti e critiche:   leesaperrie@yahoo.co.uk

Note: Leesa ha un suo sito di fanfic


DISCLAIMER: Stargate Atlantis ed i suoi personaggi appartengono alla Metro-Goldwyn-Mayer Studios Inc., alla Sci-Fi Channel, ed Acme Shark.Le storie sono strettamente a scopo d'intrattenimento. Nessun'INTENZIONE di infrangere copyright

[This fanfic is not intended as an infringement upon those rights and solely meant for Entertainment]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

An interesting Vacation - Prequel

 

 

 

"Ah, eccoti qui. Che cosa stai facendo qui fuori?" Chiese Carson, avendo finalmente rintracciato il suo paziente indisciplinato in una balconata deserta; il che non era una sorpresa, visto che quasi tutti sembravano dirigersi verso una balconata quando avevano bisogno di riflettere, compreso la sua preda.

"Sto osservando le stelle, se ci credi."

"Beh, non è quello che fanno gli astrofisici?" Disse con un largo sorriso.

"In realtà, no. Studiare le stelle è diverso dall’osservarle soltanto."

"Ah, capisco."

Carson si lasciò scivolare a terra per sedersi vicino a Rodney, che stava appoggiato contro la parete con lo sguardo rivolto verso il cielo notturno. Vi fu silenzio per alcuni istanti, prima che Rodney sospirasse e rivolgesse lo sguardo fisso verso Carson.

"Non hai intenzione di farmi una ramanzina sul fatto di essermela svignata dall'infermeria?" Domandò.

"Non servirebbe, vero?" Disse Carson con tono rassegnato.

"Probabilmente no," Convenne Rodney con un lieve sorriso. "Suppongo che dovrei ritornarci."

"Giàà, dovresti."

"È solo che è così…rumoroso là dentro. Affollato," E rivolse di nuovo lo sguardo fisso sulle stelle sopra di loro.

"Beh, suppongo che qualche altro minuto non nocerà ."

"Grazie."

"Staranno bene, sai," Disse Carson a bassa voce.

"Lo so, me lo hai detto," Rodney si portò una mano tremante sulla fronte per strofinarsela. "Avrei dovuto essere con loro."

Sentirsi in colpa. Una delle molte cose che Rodney McKay sapeva fare terribilmente bene. Dannatamente troppo bene, in effetti; e Carson non era per niente così tanto sorpreso di ritrovare Rodney là fuori, a sentirsi in colpa, quando invece sarebbe dovuto stare a letto, a riposare.

"Non ti sei ancora ristabilito ,e per quanto la tua squadra ti voglia aspettare prima che ritorni là fuori, non possiamo permetterci che siano lasciati a terra così a lungo.Stai migliorando, fisicamente almeno, ma sei ben lontano dall’essere guarito," - Carson fece una pausa per un momento, lasciando che le sue parole fossero ben recepite prima di continuare. - "Se tu fossi stato lì ,probabilmente non avrebbe fatto alcuna differenza in ogni caso, non contro dei nativi ostili. Non vi era coinvolta alcuna tecnologia, solo combattimenti e inseguimenti ."

"Lo so … vorrei solo," Sospirò di nuovo Rodney. "Vorrei solo superarlo, andare avanti con la mia vita."

"E lo farai, se ti conosco.Ma non ancora. Non posso dichiararti idoneo per i viaggi portali fino a quando le tue ferite non saranno completamente guarite; e anche allora, beh, ci sarà lo shock psicologico… "

"No, Carson. Sto benissimo."

"Ahh, no, non è vero. Sei stato torturato… "

"Lascia stare," Disse veemente Rodney, alzandosi più lentamente di quanto probabilmente volesse, a causa delle ferite; anche Carson si alzò, trattenendosi dall’aiutarlo, sapendo che Rodney non lo avrebbe apprezzato.

"Rodney, tu devi parlarne …"

"Senti, io sto benissimo.Beh, bene, non fisicamente, non ancora, ma altrimenti ,sto bene."

"Tre giorni, Rodney.Quei bastardi ti hanno tenuto per tre giorni. Ti abbiamo quasi perso, eri così gravemente ferito … "

 

"Smettila,Carson Adesso smettila. Sto benissimo," -Insistette Rodney, voltandosi a guardare Carson con espressione furiosa; anche se i suoi occhi raccontavano tutt’altra storia. Era ben lontano dallo stare bene.

"Già, naturalmente che stai bene.Chiunque starebbe davvero meravigliosamente dopo quello che hai passato," -Disse Carson con tono secco.

Rodney gli lanciò un’occhiata torva e Carson emise un profondo sospiro.

"Lasciami che riporti in infermeria, ora.Potrai constatare che la tua squadra sta benissimo, hanno solo dei tagli e graffi; poi avrai bisogno di un po’ di riposo.Se ti comporti bene." Sottolineò l’ultima parola, e in risposta Rodney roteò gli occhi.-"Poi potrai essere rimandato nella tua stanza domani, a condizione che tu te la prenda con calma.Se tutto va bene, sarà solo questione di qualche altro giorno, prima che tu possa ritornare a lavorare, a turno ridotto, naturalmente."

"Naturalmente," Disse Rodney con uno sbuffo.

"Dico sul serio, Rodney. Esagera, e ti rispedisco in infermeria prima che tu possa sbattere le palpebre."

"Okay, okay, mi comporterò bene."

Carson era lontano dall’essere convinto dalla sincerità di Rodney, ma lasciò perdere, e invece accompagnò il suo testardo amico di nuovo a letto.

Fu meno di una settimana più tardi, che Rodney si ritrovò di nuovo in infermeria con uno scozzese molto furioso, per non parlare dei suoi scontenti compagni di squadra, e di Elizabeth, dopo essersi affaticato ed essere collassato per lo sfinimento.
 

Rodney si rifiutò di parlare con qualcuno delle sue esperienze, si rifiutò di riposarsi anche quando fu dimesso una seconda volta; così Carson fece l'unica cosa che poteva:inviò Rodney sulla Terra per una vacanza, con delle istruzioni rigorose a chi di dovere, di non lasciare che Rodney rimanesse al Monte Cheyenne, o che lavorasse, o che portasse il lavoro con lui. Doveva riposare , in un modo od in un altro, e forse, quasi certamente, la vacanza forzata avrebbe inculcato un po’ di coscienza nel testone di Rodney, e convincerlo a parlare con qualcuno della tortura; poiché, malgrado tutte le sue dichiarazioni sullo stare benissimo, Carson non era l’unico che vedeva che Rodney, internamente, stava crollando lentamente a pezzi.

Mandarlo via da Atlantide era stata una decisione drastica, ma poteva funzionare.

Carson, indubbiamente, sperava che avrebbe funzionato.
 

FINE .....(per ora) 

 

 

 

 

 

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