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Carissima redazione,
vi scrivo a nome di un gruppo di colleghi della televisione LA7 che sta
vivendo un momento di grande difficoltà e dolore anche perchè oltre ad
essere brutalmente sbattuti in mezzo alla strada, nonostante l'impegno che
in tutti questi anni e in mezzo a tutte le difficoltà affrontate, si
vedono
scaricati dai colleghi "più fortunati"che, per paura di essere ugualmente
cacciati, si parano il culo e nascondono la testa sotto la sabbia.
E' terribilmente triste rendermi conto che, nonostante abbia ormai più di
40
anni e 2 figlie che sto crescendo nel rispetto e nella fede assoluta della
solidarietà e dell'amore verso il prossimo, questi valori antichissimi non
appartengono al DNA della maggioranza del popolo italiano che è talmente
miope da non riuscire mai a vedere più in là del proprio naso.
Vi chiedo un aiuto a sensibilizzare non i giornalisti, che ormai sono
imbavagliati dal regime e per paura di far perdere ai loro giornali i
favolosi budget pubblicitari che gli garantisce il gruppo TELECOM, TIM,
PIRELLI, AUTOSTRADE, BENETTON, BUFFETTI, SEAT etc,etc.non pubblicano
nessuna
notizia sgradita al buon Tronchetti (escluso Liberazione e Unità perchè
non
sopravvivono con la pubblicità delle multinazionali), ma vi chiedo di
penetrare nel muro di gomma della politica, di aiutarmi a cercare qualche
politico di buona volontà che sia disposto ad abbattere l'omertà che c'è
intorno alle vicende del gruppo, ma soprattutto di questa nostra povera,
piccola TV che dà così tanto fastidio a Berlusconi da volerla distruggere
ad
ogni costo.
Vi prego di non rivolgervi ai sindacati confederati perchè ormai, secondo
la
logica del meglio pochi che tanti, hanno smesso di difendere nel vero
senso
i lavoratori,preoccupandosi soltanto di fare accordi e non lotte, perchè
nella miopia generale pensano di salvaguardare il posto di lavoro di
qualcuno a scapito degli altri non sapendo che, come è già stato detto per
l'abolizione dell'art. 18, l'inizio di un licenziamento collettivo prima o
poi investe anche chi resta, perchè sarà sempre più facile ricattarli
oltre
che non può preservarli dal rischio di trovarsi presto nella stessa
situazione di coloro che non hanno avuto il coraggio di difendere.
Io, nel mio piccolo, diffonderò questo accorato appello fra tutti coloro
che
conosco nella speranza di trovare qualcuno di buona volontà che si impegni
seriamente a promuovere un'interrogazione parlamentare sul concentramento totale dell'informazione e della TV nelle mani di Berlusconi.
Perchè nonostante tutte le delusioni che questo paese mi sta dando non
voglio perdere la speranza che ci sia ancora qualcuno che sappia cosa vuol
dire far politica e non inciucio, che sappia cosa voglia dire lottare per
i
diritti non di pochi ma di tutti, perchè questo, secondo me, vuol dire
essere di sinistra.
Grazie
Tiziana
Subject: eutanasia de la7
E' ormai un anno che si sta attuando una strisciante e silenziosa
consunzione de LA7, l'unica TV che tenta di essere indipendente nel vero
senso della parola.
Attraverso un processo di "RAZIONALIZZAZIONE" e di "RIDUZIONE DEI COSTI"
si
sta depauperando la struttura interna de LA7 nel rispetto solo della
logica
del business senza nessuna considerazione per la funzione pubblica della
TV
né per il contributo generoso dei dipendenti che hanno resistito con
coraggio e dedizione fino ad oggi a tutti e ai tanti momenti di difficoltà
o
crisi, causati più da motivi politici che da incapacità di fare una
televisione godibile e affermata.
E' di questi giorni, come un fulmine a ciel sereno, l'annientamento totale
della Concessionaria di Pubblicità, attraverso un brutale licenziamento
collettivo di una settantina di persone (tra dipendenti e agenti di
vendita)
ai quali è stata offerta l'elemosina di 7 mensilità senza alcuna
possibilità
di reintegro in nessuna delle società del maggiore Gruppo industriale
italiano.
Le motivazioni addotte sono offensive e lesive della professionalità e
dello
sforzo fatto, in tutti questi anni difficili, dai lavoratori della
Concessionaria, che, nonostante i ripetuti tentativi di demolizione della
loro appassionata grinta, hanno consentito il raggiungimento di risultati
anche entusiasmanti, se si considera la precedente scarsa copertura del
segnale televisivo, il continuo cambio di palinsesti, target di
riferimento,
e di struttura, la qualità spesso scadente dei programmi che dovevano
comunque pubblicizzare e vendere indossando una maschera di ferro e
arrampicandosi sugli specchi per convincere clienti e agenzie a investire
su
una televisione così instabile.
La manovra di licenziamento totale della Concessionaria a favore
dell'ingaggio di uno dei delfini di Berlusconi, che ha pattuito un
risultato
minimo garantito che era già stato raggiunto dalla Concessionaria interna
a
LA7 ai tempi della gestione CECCHI GORI senza tanti strombazzamenti né
agevolazioni, serve solo a rendere ancora più incisivo e determinato il
progetto di esternalizzazione di altre strutture interne a LA7.
Tra pochi giorni si attuerà il passaggio, attraverso l'escamotage della
cessione di una sola funzione all'interno della struttura amministrativa,
di
una ventina di dipendenti con il solo scopo di svuotare ulteriormente la
quota di lavoratori a tempo indeterminato in forza a LA7.
A questa mossa seguirà, con l'inizio del nuovo anno, la cessione di un
altro
reparto, quello dell'amministrazione del personale, che conta una decina
di
persone (di cui 2 in maternità) e che proseguirà con la riorganizzazione e
l'accorpamento centralizzato di altre funzioni (logistico, legale,
produzione, informatica) col solo scopo di spersonalizzare e alienare
l'identità della TV che non può certamente essere diretta come un'azienda
qualsiasi ma si basa su problematiche e tempistiche decisamente diverse.
C'è qualcuno che vuole rendersi conto che siamo una TV con un cuore e una
testa che in 20 anni di attività si è sempre distinta per professionalità
e
freschezza
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