Io
sono Annie e da oggi ho 458 anni e ne sono pienamente felice . Ovviamente
direte che non può essere vero, ma io, se non l'avete capito, sono un fantasma.
La mia vita incominciò male sin dal principio. Quando sono nata, avevo problemi
di respirazione. Quattro giorni dopo morii e vidi mia mamma piangere disperatamente; infatti mi dispiaceva più
per lei che per me perché io appena sono morta ,sapevo già volare ed essere
invisibile e fare tutto ciò che volevo, ma mia mamma non poteva più vedermi, ma
la cosa più brutta è che lei non poté più avere figli da allora. Ho due hobbies:
1.
Suonare
2.
Fare scherzi
Dopo
446 anni andai ad abitare nella casa di una bambina che era con me
all'ospedale, ma non aveva la mia età, era molto più grande, ma quando mi
portarono fuori dalla sala operatoria che ero già un delizioso fantasma lei si
mise a ridere.
Come
avrete già intuito, andai a casa sua per fargli ricevere degli scherzetti. Qui
incomincia la mia storia .
La casa
era ampia e spaziosa, ci stavano molto comodamente 20 persone. La stanza di Orchidea
(cosi avevano chiamato quella smorfiosa) era la più bella di tutta la villa
dopo la sala da pranzo e il giardino, anche se non è una stanza.
Orchidea
era una ragazzina bruttissima, smorfiosa e vanitosa per la sua villa.
Un
lunedì a scuola, era stata interrogata in geografia e doveva andare alla
lavagna dove era appesa la cartina geografica. Ovviamente io ero lì, e
ovviamente lei non aveva studiato; per questo esitò ad alzarsi e io ebbi il
tempo di slegarle le stringhe delle scarpe. Dopo la sua caduta ci fu una gran
risata da parte dei suoi compagni di classe e da parte mia. Seguirono molti
altri scherzi e tutti innocui alla
salute; ma un giorno decisi di farmi vedere per farla spaventare. Quando tornò
da scuola guardò i compiti assegnati, si disse che almeno una volta avrebbe
dovuto farli. Nella sua stanza c'ero
come al solito io e vidi anche che compiti aveva. Notai che il primo compito
era di scienze e che doveva fare una ricerca.
Immaginai subito dove sarebbe andata a cercare il libro, non di certo in
biblioteca! Come tutti sapete tutte le ville di grande valore hanno un'immensa
biblioteca contenente migliaia di volumi su migliaia di argomenti. Ebbene,
Orchidea andò proprio lì. Io pensai fulmineamente che era il posto giusto per
farmi vedere. E fu proprio lì che feci
la mia prima comparsa. Mentre stava guardando la sezione dei libri di
scienze io dissi senza farmi vedere: "finalmente ti decidi a fare i
compiti!" lei fece un balzo indietro e si guardò attorno "chi è ? Chi
va là? Chiunque tu sia ti conviene
stare alla larga o ti faccio a pezzetti , sono cintura bianca, nessuno può
battermi." Disse con aria di superiorità" Che paura" risposi in
tono ironico "se avessi le ginocchia mi tremerebbero." Adesso però
stavano tremando le sue di ginocchia. Qui giunse il mio momento di gloria:
apparii. Devo ammettere che non fu una cosa semplicissima dopo mesi di completa
trasparenza, ma quando ebbi seguito l'ardua operazione, fui soddisfatta di
vedere la faccia di quell’obbrobrio di ragazzina. Ma poi vidi con orrore che la
ragazzina, dopo essersi spaventata mi guardò con aria imbestialita e io continuavo
ad avere la faccia soddisfatta, ma dentro ero terrorizzata e paurosa tanto che
incominciai a tremare e me la stavo facendo sotto(vi direte che i fantasmi non
hanno il problema di andare in bagno, ma chi ve l’ha detto? E’ solo che nessuno
ne parla perché pensa che non può essere che un fantasma vada in bagno solo
perché è morto.) “E tu credevi di farmi paura?” disse con voce inquietante
“Credevi che solo perché sei un fantasma mi avresti fatto paura? Bèh ora però
capisco chi era che mi faceva quegli scherzetti da strapazzo, che erano scherzi
da bambini dell’asilo!”.
Ero
infuriata, perciò presi coraggio e dissi tutto d’un fiato: ”Guarda signorina
che ho visto la tua faccia quando sono apparsa ed era come se avessi visto un
fantasma!!!!!”
“Perché,
tu non sei un fantasma?” “Bèh, in effetti hai ragione……però hai avuto paura!”
“Certo, ho visto la brutta faccia che hai e ho capito che un fantasma come te
non riusciva a fare paura nemmeno ad una formica!” “Ma non ti sei mai guardata
allo specchio? Ah già, è vero che gli specchi della tua casa si sono rotti non
appena hanno sentito la tua voce stridula, ma allora se è così ti posso anche
capire poverina, ma quanto mi dispiace.” La ragazza era talmente arrabbiata che
si mise a piangere; allora per gentilezza dissi ”Se devo dire la verità non sei
un gran che come immagine, ma se vuoi possiamo rimediare in qualche modo; io di
queste
cose ne ho viste a centinaia e tutte con buoni risultati. Allora, ti va?” lei
mi guardò e fece un sorriso che arrivava fino agli occhi ”Davvero saresti
disposta a fare questo per me?” “Ma certo!” “D’accordo, che cosa vuoi in
cambio?” “Oh niente fanciulla, solo che mi chiedi scusa di esserti comportata
così quando sono morta” “Scusa, come mi sono comportata quando tu sei…sei…sei
morta? E poi non mi hai ancora detto chi sei e come ti chiami” “ Non ricordi
quando eri piccola che sei andata in ospedale e hai visto una bambina uscire
dalla sala operatoria e ti sei messa a ridere?” Gli occhi di Orchidea
diventarono d’un tratto lucidi e infine scoppiò in un pianto disperato.
“Come
ho potuto fare una cosa del genere? Come ho potuto essere così priva di buon senso?”
“Oh, non importa, mi sono accorta che in fondo al cuore c’è un animo buono, gentile
e pronto al sacrificio." "Mi metteresti a nuovo per favore?"
"Subito capo!" "per prima cosa dobbiamo andare in comune a farti
cambiare nome, come ti piacerebbe chiamarti?" "Vediamo un po'. . . .
. Ilaria mi piacerebbe un mondo!"
"Bene Ilaria, sei pronto per andare in comune?"
Dopo
qualche ora ritornammo in casa e Lei si chiamava ufficialmente Ilaria; questo
era l'inizio di una grande amicizia.
"Per prima cosa, i capelli, urge una bella spazzolata; poi useremo
la crema che tua mamma tiene nascosta nella sua cameretta. Andrò io, sennò
rischi di essere vista da qualcuno, mentre io non ho questo problema".
Ora
purtroppo non ho più tempo per raccontare fatto per fatto come è andata, posso
spiegarlo solo velocemente: diventammo grandi amiche e Ilaria divenne una
modella da quanto era bella. Poi però lasciò perdere la moda perché voleva fare
ciò che io non potevo più fare giacché ero morta; intraprese la carriera di musicista in un’ orchestra per professionisti. Io ero
orgogliosissima di lei e tante volte pensavo a come è potuta nascere un'amicizia
così forte da un fantasma che l'ha offesa in questo modo, questo è un mistero
che non risolverò mai, ma sono sicura che non c'è amicizia al mondo che sia
strana come questa. Ora voglio farvi una sorpresa: voglio permettere a una
persona che mi sta molto a cuore di scrivere una pagina di diario.
Ciao
a tutti, sono Ilaria e sono ormai una vecchietta, ma posso assicurarvi una
cosa: no sicura che rivedrò la mia amica Annie . Credete a me, non c'è niente
al mondo altre all'amicizia! Una cosa brutta ci fu quando morì, non poté più
far parte dell'orchestra dei vivi, però si unì con me a quella dei fantasmi.
Sharon
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