LA PREDA IN DORA

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Il Podestà, in occasione del suo insediamento, si recava con i credendari, sulla rocca del Castellazzo. Giunto sul luogo estraeva, con un particolare martello (la figura a destra), una pietra dalle rovine e la gettava nella sottostante Dora, pronunciando una frase dispregiativa contro i Marchesi del Monferrato (feudatari della città alla fine del XIII): "Hoc in spretum olim Marchionis Montisferrati".

Durante questa cerimonia, il Podestà prometteva che durante il suo incarico non avrebbe permesso né consentito la costruzione di un qualche edificio sul luogo del castellazzo: "Nec permittum aliquod edificium fieri ubi erant Turres Domini Marchionis"

Questa cerimonia si ripete ancora oggi durante il Carnevale, la mattina della domenica, ed è nota come la Preda in Dora.

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Scure d'arme quattrocentesca conservata nel Palazzo Comunale di Ivrea e che veniva utilizzata come martello per la funzione della "Preda in Dora".