Prova di Ardimento "Jean Cortese" 21/22 agosto 2004




Commissione Turistica Regionale
CO. RE. Piemonte


COMUNICATO STAMPA


Sulla centralissima Piazza Galimberti di Cuneo, sotto uno splendido sole pomeridiano, domenica 22 agosto si è conclusa la Prova di Ardimento "Jean Cortese" 2004. Ad attendere i 73 equipaggi partecipanti (per un totale di 99 mototuristi, tra conduttori e passeggeri), il Presidente del CO.RE Piemonte Giuseppe Ancona, il suo vice Beppe Bianco e il segretario Franco Cavallini.

Nello spazio temporale di poco più di un'ora sono giunti tutti ,divisi in piccoli gruppi, facendo tirare un sospiro di sollievo agli organizzatori e al coordinatore Mario Alberto Traverso.

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"Prova di Ardimento"; ma dunque cos'era?
Innanzi tutto diciamo che aveva le caratteristiche di una prova di gran fondo, aperta e destinata ai mototuristi che hanno dimestichezza con le grandi distanze e con le strade di montagna; una prova di resistenza e di abilità ma mai esasperata al limite, tanto che tutti gli equipaggi l'hanno conclusa senza incidenti e con notevole soddisfazione.


L'idea era nata nell'autunno scorso, quando Jean Cortese, grande motociclista italo-francese con casa a Nice in Francia, ci aveva proposto una cavalcata no-stop sulla famosa strada Route des Grandes Alpes" che unisce idealmente il Lago di Ginevra, in Svizzera, con il mare , la Costa Azzurra a Mentone, transitando sui famosi passi alpini, il più possibile in quota, seguendo il contorno della catena delle Alpi.


Un bel sogno, di complessa attuazione, se aperto a tanti partecipanti. Il CO.RE. del Piemonte, da tempo alla ricerca di manifestazioni alternative da proporre ai mototuristi, si è assunta l'onere di divenire organizzatrice di questa "prova" che, nel percorso adattato alle esigenze degli italiani, si allungava per ben 730 Km. con 13 passi alpini da affrontare nel percorso da Aosta sino a Cuneo. E che passi! Basta rifarsi alla competizione ciclistica del Tour de France per ritrovare i nomi mitici dell'Iseran, del Galibier, del Thélégraphe, del Lautaret, dell'Isoard, del Var., de la Cayolle, della Lombarda. Sempre sul filo dei 2000 mt s.l.m. ed oltre, migliaia di curve senza un attimo di respiro, dalla valle d'Aosta,al Vallese svizzero alla regione francese del Rhone-Alpes, a quella delle Alpes de Haute Provence, per finire nella Valle Stura del cuneese. Unica sosta intermedia, quella della cena e del pernottamento -tra il sabato e la domenica - in un grande hotel di Briançon. Una "prova" impegnativa, di "ardimento", come l'abbiamo voluta chiamare, per dare l'idea di quel pizzico di ricerca dell'avventura e di spirito di sacrificio, necessari, per prendervi parte.

E così ci siamo ritrovati sabato 21, poco dopo l'alba, ad Aosta, sul piazzale della Ottoz. Sono stati consegnati ai partecipanti la ricca dotazione messaci a disposizione dal moto club Trinese e i road book dettagliatissimi ;, le casacche con le insegne della FMI per gli addetti di servizio; e si è preso il via con al seguito il veicolo dell'assistenza dello sponsor Autocar di Poirino.


L'impatto con i passi di alta quota è stato subito sufficientemente aspro, con la neve (ad agosto!) che imbiancava gli ultimi tornanti verso il passo del Grand San Bernardo; pioggia fitta, poi, sino a Chamonix. Neve e tanto freddo ancora sull'Iseran, poi il sole.

Inizialmente si voleva limitare la partecipazione a cinquanta gli equipaggi , saliti poi ad oltre settanta, per le tantissime richieste pervenute, in rappresentanza di venti moto club, con moto di tutti i tipi e le cilindrata, compreso un mitico e perfettamente a punto veicolo d'epoca, un Guzzi Astore 500 cc.

Un bel successo l'interesse suscitato e il parere favorevole dei partecipanti al termine della prova; che fa seguito alla buona accoglienza delle altre iniziative messe in pista quest'anno, in particolare il "Motogiro delle Vette" in due tappe e a premi. Una buona prospettiva per il rinnovamento delle proposte, necessario e non più procrastinabile per il rilancio del settore.



FONTE:
www.fmicuneo.cnnet.it
foto di Emilio Ghia


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