Una
naked… che non molla!
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Questo
mese l’obiettivo del test è quello di migliorare le performances
della forcella di una SV 650, per riuscire nell’impresa abbiamo
messo a confronto le molle originali con 6 coppie di accessori after
market… a voi il responso della nostra prova!
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Il test
che vi proponiamo è reclamato a gran voce dalle vostre lettere e dalla
nostra coscienza! Chiunque possieda una Suzuki SV 650 non potrà far altro
che lodarla in tutto e per tutto, ad eccezione del comparto sospensioni.
Tanto per giocare in casa… ricordo di averla provata subito dopo la
commercializzazione e, quando il mio amico Livio mi disse che avrebbe
voluto acquistare la sua prima moto, pensai subito ad includerla nella
rosa delle possibili candidate. La conversazione proseguì con le
classiche domande di rito sul tipo di utilizzo che ne avrebbe fatto…
dopo qualche minuto pronunciai la mia personalissima sentenza: SV 650!
Aggiunsi soltanto che, dopo essersi fatto la sua bella dose di chilometri
da novizio, avrebbe dovuto intervenire sulle molle… e magari poi (budget
permettendo) anche sul mono-ammortizzatore.
In effetti, già dal primo approccio, rimasi davvero entusiasta di quel
piccolo bicilindrico: era davvero divertente e facile da guidare, un mezzo
meccanico davvero polivalente ed economico. L’unico vero limite di
questa versatile naked è la “morbidità” del comparto sospensioni,
specialmente all’avantreno; questa condizione agevola sicuramente il
neo-motociclista ma, con il trascorrere dei chilometri, anche lui si
renderà conto che è possibile rimediare per godere di un pizzico di
sportività in più nella guida. Fatto sta che, quasi tutti i proprietari
della SV, si informano sul da farsi per migliorare la risposta della
forcella… e tutti arrivano alla medesima conclusione: cambiare le molle!
Quali vale la pena di scegliere, tra le numerose disponibili in commercio?
L’unico modo che conosciamo per sciogliere un dubbio è quello di
effettuare un test ideato su misura!
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L’idea
di partenza |
La
Suzuki SV 650 può essere guidata sportivamente traendone grandi
soddisfazioni anche in configurazione originale, tuttavia ciò richiede
una guida molto “pulita”, cioè fluida e perché no: smaliziata…
Se si tenta o si è costretti a guidare con maggiore decisione,
enfatizzando i trasferimenti di carico o i cambi di traiettoria,
affiorano tutti i limiti di un assetto “soft” come questo. Forcella
che saltella in staccata, divagazioni dalla traiettoria impostata, ecc,
sono esperienze che sicuramente i proprietari più sportivi della
piccola nipponica hanno già sperimentato.
Calandoci, come al solito, nei panni del proprietario, abbiamo fatto due
conti e optato per la prima cosa da farsi secondo la ricetta del “soft
tuning”: intervenire sull’avantreno cambiando molle ed olio. La
motivazione è presto detta: con costi contenuti è possibile fare un
primo passo in questa direzione ipotizzando notevoli benefici. Nulla
vieterà poi di proseguire su questa strada sostituendo anche il mono al
posteriore, che però richiede un esborso maggiore di denaro. Questa
condizione ne limita, di fatto, la priorità e comunque, tra i due
comparti sospensioni, quello più bisognoso (e privo di qualsiasi
regolazione) è proprio la forcella.
Una volta decisa la tipologia di modifica da apportare, è d’obbligo
chiedersi come poter esaminare in maniera valida il materiale reperibile
sul mercato. Avrebbe avuto senso progettare soltanto un test
“statico” al banco prova sospensioni? Riteniamo di no. Quindi,
abbiamo optato anche per una serie di prove dinamiche a largo spettro
che potessero permetterci di valutare la guidabilità della moto a
seguito dell’intervento. |
I test
dinamici |
Ovviamente
il primo esame consiste nell’effettuare alcuni giri in pista, sondando
il comportamento al limite della modifica apportata, annotando
naturalmente sia i tempi su giro che le impressioni del pilota. Il
giudizio del tester per noi è sacro, perché al di là dei responsi
cronometrici, sono sempre la sensazione di sicurezza in manovra ed il
feeling a regalarti il piacere nella guida.
Per non incorrere nell’errore di inficiare la maneggevolezza, e quindi
di stravolgere la naturale indole della SV, abbiamo deciso di effettuare
uno slalom tra i birilli. Questa manovra, pensata per sollecitare poco
le sospensioni, può darci un’idea della capacità del mezzo di
districarsi in scioltezza nel traffico. La bassa velocità del test (con
birilli distanti 12 metri) permette di utilizzare esclusivamente il
primo tratto di escursione delle sospensioni ed inclinare poco la moto.
In questo modo è possibile sondare la maneggevolezza ed il
bilanciamento globale del mezzo meccanico, cioè la sua agilità al
“piccolo trotto”. Infatti, cambiando molle, olio ed in alcuni casi
anche le canne distanziali all’interno della forcella (solo se fornite
nel kit), si potrebbero avere una diversa altezza dell’avantreno ed
una variazione della soglia minima di intervento della molla (precarico)
oppure una risposta più o meno smorzata dal comparto idraulico. Visto
che il comfort è una prerogativa di questa piccola Suzuki, abbiamo
deciso di effettuare anche un test su tre tipologie diverse di dossi da
affrontare a due velocità diverse in seconda marcia: prima a 40 km/h e
poi a 30 km/h.
A questo punto ricapitoliamo: il comportamento al limite (handling) lo
verifichiamo in pista, estremizzando ogni manovra; quello ad andatura più
“tranquilla” è costituito invece, sia dal test tra i birilli, sia
da quello sui dossi artificiali. Il tutto viene corredato da una prova
di frenata da una velocità fissa, che corrisponde a quella che si ha in
quarta marcia a 6000 giri/m. rilevando lo spazio di frenata da 90 km/h.
Quest’ultima prova è stata introdotta perché nel test in pista le
decelerazioni si protraggono anche a moto inclinata e, tra l’altro,
non sono mirate ad arrestare completamente la corsa del veicolo. Visto
che, il potenziale spazio d’arresto della SV 650 sembrerebbe
“insondabile”, o quanto meno ostico da raggiungere (proprio a causa
della risposta “flaccida” della forcella originale), ci è sembrato
giusto verificare eventuali miglioramenti a seguito della modifica
apportata!
|
La
moto… |
Portare
in pista una naked come mamma l’ha fatta non avrebbe rispettato la
nostra indole sportiva. Era necessario un pizzico di tuning in più di
quello offerto dalla sola forcella modificata. Allora abbiamo
incattivito il sound del bicilindrico con un bel terminale ovale in
carbonio adottando uno scarico completo Sil Motor. Tutta un’altra
musica rispetto a quello di serie, in quanto riesce ad esternare
l’anima racing della SV 650 con un inatteso rombo cupo: davvero
minaccioso! Guardando la moto ferma sul cavalletto, non si direbbe che
il suo propulsore possa esprimere il meglio di sé ai regimi di
rotazione elevati. Invece, esso risulta molto più “cattivo” di
quelli di pari cubatura a 2 valvole per cilindro e medesima
architettura, anche perché è raffreddato a liquido ed ha 4 valvole per
cilindro.
Lo scarico, nonostante non si possa certo definire silenzioso, non
risulta fastidioso o facilmente additabile dai tutori dell’ordine, in
quanto è vigoroso e corposo specialmente alle basse frequenze, senza
urlare troppo richiamando l’attenzione come fanno le quattro
cilindri…
Con il pensiero rivolto a chi decide di intervenire sulle sospensioni,
abbiamo ipotizzato che l’appassionato proprietario decida anche di
migliorare le performance in frenata. Quindi abbiamo adottato sia
tubazioni aeronautiche Fren Tubo che pastiglie sinterizzate New Fren. I
pneumatici scelti per la prova sono Michelin Pilot Sport nelle misure
originali, cioè 120/60 R17 e 160/60 R17 rispettivamente per
l’anteriore ed il posteriore.
All’inizio della prova abbiamo fatto qualche giro per regolare la moto
al meglio, poi non abbiamo variato le tarature per tutta la durata del
test. Questa affermazione potrebbe far sorridere, in quanto per
regolazioni intendiamo esclusivamente la pressione delle gomme (2,1 bar
anteriore e 2,0 posteriore) ed il precarico molla del
mono-ammortizzatore, le uniche possibili su questa moto di serie.
Infine un appunto doveroso: la Suzuki SV 650 oggetto del test è in
versione “naked”, sebbene sia sostanzialmente simile a quella con il
cupolino (versione “S”). Dunque le impressioni di guida che se ne
ricavano non possono essere prese pari pari e trasferite per la sorella
semicarenata! Infatti, oltre alla diversa distribuzione dei pesi (dovuta
alla presenza di manubri completamente diversi che caricano più o meno
l’avantreno), ci sono anche altre differenze, come il forcellone più
corto di 5 millimetri sulla versione nuda… che ovviamente varia la
misura dell’interasse… e non solo! |
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Scheda
tecnica Suzuki SV650
Motore |
|
Configurazione tecnica |
Bicilindrico a V di 90°, 4
tempi, raffreddato a liquido |
Cilindrata totale |
645cc |
Alesaggio x corsa |
81.0 x 62.6 |
Rapporto di compressione |
11.5:1 |
Potenza max |
51.5 KW – 69.97 CV @ 9.000
g/min |
Coppia max |
61.7 Nm – 6.29 Kgm @ 7.400
g/min |
Alimentazione |
2 carburatori Mikuni BDSR 39 |
Lubrificazione |
Con olio nel carter |
Trasmissione |
|
Cambio |
6 rapporti |
Trasmissione finale |
Catena (45/15) |
Frizione |
Multidisco in bagno d’olio |
Veicolo |
|
Telaio |
Tubi di alluminio |
Interasse |
1415mm |
Inclinazione cannotto |
25° |
Avancorsa |
100mm |
Sospensione anteriore |
Forcella telescopica con
steli da 41mm Ø |
Sospensione posteriore |
Ammortizzatore idraulico |
Freno anteriore |
Doppio disco da 290 mm |
Freno posteriore |
Disco da 240 mm |
Ruota anteriore |
MT 3.50 x 17 120/60 ZR 17 |
Ruota posteriore |
MT 4.50 x 17 160/60 ZR17 |
Capacità serbatoio |
16 l. |
Peso a secco |
185 kg |
|
Scarico
completo Sil Motor
Kit completo € 423.50 + IVA pari a £. 820.000
Davvero coinvolgente il sound del bicilindrico giapponese dotato dello
scarico Sil Motor. Esteticamente appagante la soluzione dello scarico
alto che impone però il montaggio della pedana passeggero destra
tramite distanziali. Collettori e struttura del silenziatore sono
realizzati in acciaio inox.
Sil Motor
Via Lombardore, 163 10040 Leinì (TO)
Tel +39 011 9974276 - Fax +39 011 9988394
Web: http://www.silmotor.com/
E-mail: info@silmotor.com
Tubi freno Fren Tubo
Kit completo € 123.95 + IVA pari a £. 240.000.
Dopo il montaggio dei tubi freno Fren Tubo abbiamo riscontrato grandi
vantaggi in termini di modulabilità e di sensibilità del comando, che
in origine presentava una leggera “spugnosità”. I tubi sono
realizzati in Kevlar i raccordi in lega di alluminio. Il kit è
certificato dal TÜV.
Fren Tubo
Via della Bastia, 29 – 40033
Casalecchio di Reno (BO)
Tel. +39 051 6192123 - Fax +39 051 6192093
Web: http://www.frentubo.com/
E-mail: info@frentubo.com
Pastiglie Newfren S2
€ 33,10 + IVA pari a £. 64.090
Le pastiglie con mescola sinterizzata con cui abbiamo equipaggiato la
“nostra” SV garantiscono una frenata potente ed hanno rivelato
un’ottima costanza di rendimento nell’arco di tutto il test.
Newfren
Via Bologna 220
10154 Torino
Tel. +39 011 284371 - Fax +39 011 859413
Web: http://www.newfren.it/
E-mail: info@newfren.it
Michelin Pilot Sport
Anteriore 120/60 € 173,49 + IVA pari a £. 335.923
Posteriore 160/60€ 256,72 + IVA pari a £. 497.079
Le Pilot Sport sono coperture destinate prevalentemente ad un uso
stradale/sportivo, tuttavia hanno ben figurato in pista, dimostrandosi
sincere nelle reazioni e dotate di un buon grip. Il pneumatico anteriore
è costruito con la tecnologia Radial Delta ed ha la tela di sommità a
zero gradi.
Michelin
Corso Romania 546 – 10156 Torino
Web: http://www.michelin.it/
|
Gli
strumenti di misura |
La pista
prescelta è nuovamente lo Speedway di Cellole, anche perché si sposa
benissimo con il carattere di questa moto: non troppo veloce e
abbastanza “guidato”. A farci compagnia c’è l’immancabile
cronometro, senza il quale il muretto box si sente davvero “nudo”.
Stavolta ci sono i birilli, distanziati di 12 metri a formare 7 porte,
che vengono piazzati sul rettifilo principale per la prova di
maneggevolezza. Inoltre ci siamo procurati una serie di dossi
artificiali in gomma, piazzati per simulare tre diversi tipi di
ostacoli: quello singolo, quello doppio ravvicinato (due elementi
appaiati) e il doppio distanziato di 1,615 metri per poter valutare
meglio la capacità della forcella di ridistendersi ed eventualmente di
“fare muro” al secondo impatto. Ovviamente abbiamo portato una lunga
fettuccia per misurare gli spazi di arresto in metri nella prova di
frenata. A trascrivere fedelmente, ed oggettivamente tutte le prove è,
come di consueto, compito della telemetria, che oltre a rilevare i
classici dati quali: velocità, inclinazione della moto, accelerazioni
ecc, fornisce anche l’entità delle escursioni delle sospensioni per
mezzo di due misuratori di posizione. Cioè due aste scorrevoli a
potenziometro lineare che indicano con grande precisione il contrarsi e
l’estendersi dei cinematismi della sospensione, sia all’anteriore,
sia al posteriore. |
Il
preparatore |
Pochi tecnici possono vantare un range d’esperienza "totale"
come quella di Luigi Salvatori. Siamo davanti ad un tecnico preparato,
scupoloso e metodico ma soprattutto fortemente appassionato di motori e
prestazioni in senso assoluto. Gino ha saputo creare qualcosa di diverso
rispetto agli altri preparatori: certamente gli va riconosciuto un
"approccio" racing un po’ in tutte le occasioni, visto che,
proprio dalle corse, scaturisce la sua passione e competenza. Inoltre il
tecnico romano è sempre stato molto ricettivo nei confronti delle novità,
come nel caso della gare scooter negli anni 90 o, in tempi meno recenti,
nelle sfide tra preparatori nel periodo d’oro della Vespa… Tutto ha
inizio nel motocross alla fine degli anni 60, dove Gino è pilota con il
Team Cappelletti nelle cilindrate 60 e 125 cc. Nel 1974 apre la prima
officina nella Capitale che, in poco tempo, diventa luogo di incontro
tra appassionati del "mito Vespa". Nella sede romana nascono i
primi motori preparati per questo veicolo…Poi negli anni ’80 Gino si
dedica ai kart 125 nelle categorie Junior, C1 e C2 sia come pilota che
(soprattutto) come preparatore. Nel biennio 88/89 un’importante
collaborazione con Pinasco per lo sviluppo dei gruppi termici per
motorizzazioni Peugeot, Honda, ecc.
Dal 1992 al 2001 una proposta importante come capo tecnico presso la
sede Piaggio di Roma Aventino Moto. Qui la specializzazione sui modelli
con cui, più avanti, andrà a caccia dei titoli regionali ed italiani
Nel ’94 inizia l’avventura "gare scooter", settore dove
raggiunge risultati importanti con i suoi motori, conquistando due
titoli. Poi nel ‘99 un ottimo secondo posto nel Trofeo Europeo Runner
180 cc. Attualmente Gino Salvatori ha aperto una nuova officina e
Special lo ha scelto per la sua competenza specifica nel settore tecnico
delle due ruote.
Scheda azienda
Ragione
sociale
|
Motofficina
Luigi Salvatori
|
Indirizzo
|
Via Diano
Marina 98 – 00168 Roma
|
Telefono e
fax
|
+39 06
3053395 – cellulare +39 348 8555300
|
Lavorazioni e
specializzazione
|
Preparazione
motori, allestimenti moto e scooter, assetti, tagliandi, assistenza
gare
|
Marche
trattate
|
Tutte
(moto e scooter)
|
Assistenza
autorizzata
|
Piaggio
Gilera
|
|
I
kit forcella |
Come già
per il test sui pneumatici, anche questa volta abbiamo fatto la spesa al
negozio, scongiurando il rischio che i componenti in prova potessero
differire dai kit molle che l’appassionato può acquistare
liberamente! Per essere certi di non commettere eventuali errori,
abbiamo contattato tutti i distributori dei prodotti in esame per
puntualizzare tutti i dettagli. Ci riferiamo alla quantità di olio
introdotta negli steli forcella ed alla viscosità dell’olio da
utilizzare. Ovviamente in qualche caso le alternative consigliate (per
la fluidità dell’olio) erano più di due; abbiamo scelto dunque la
condizione intermedia, contando sul fatto che, volendo, nulla vieta di
variare un po’ la gradazione del fluido nell’idraulica. La fluidità
degli oli impiegati spazia da valori SAE 8W a 25W; il che significa che
aumentando il numero indicato si ha un freno idraulico sempre più
deciso. Per non fare torto a nessuno, anche l’olio originale è stato
sostituito con uno nuovo, seguendo le istruzioni dettate dalla Suzuki…Sul
fronte degli elementi elastici c’è da dire che le molle in prova non
erano tutte lineari, e nemmeno della stessa lunghezza. In alcuni casi
nel kit compariva anche una coppia di distanziali da sostituire a quelli
originali in abbinamento alle rispettive molle. In tutti i casi si può
arrivare a variare sia l’altezza da terra dell’avantreno rispetto al
modello di serie, sia l’entità del precarico delle molle. Inoltre la
risposta della sospensione può risultare lineare (come quella di serie)
oppure progressiva a seconda del passo, del filo o del diametro usato
per realizzare la spirale della molla.
|
Suzuki
Caratteristiche tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
Originale
Suzuki |
Prezzo |
- |
Peso |
370 |
Caratteristica
elastica |
Lineare |
Lunghezza
libera |
315 mm |
Presenza
distanziali Kit |
Si |
Lunghezza
distanziali |
200 mm |
Olio |
|
Marca |
Suzuki |
Caratteristiche |
Sae
10W |
Livello
olio impiegato |
102 mm |
Livello
olio consigliato |
- |
Prezzo |
€
12,91+IVA pari a £ 25.000 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
45”310 |
Media dei tempi |
45”640 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34,9 m |
Decelerazione massima |
1,01 g |
Affondamento forcella |
70 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
15 °C |
Pressione atmosferica |
1002 mbar |
Umiditá relativa |
41 % |
Commento del
pilota: in pista
La configurazione scelta dalla Suzuki per l’assetto dell’SV
lascia poco spazio ad ogni velleità sportiva. I limiti sono evidenti in
ogni frangente quando si inizia a forzare il ritmo. In frenata si è
costretti a modulare con grande attenzione il comando, poiché un’
azione troppa brusca porta ad un repentino affondamento della forcella
che raggiunge velocemente il fine corsa. Questa situazione, verificatasi
più di una volta nella prova di frenata, è molto pericolosa perché
produce “avvitamenti” e reazioni estremamente scomposte della moto.
I risultati della prova sono quindi praticamente impossibili da ottenere
su strada in condizioni normali. La prova è stata infatti eseguita su
asfalto perfettamente liscio e privo di asperità mentre il risultato è
stato ottenuto solo dopo diversi tentativi al limite della caduta! La
cedevolezza dell’avantreno richiede in definitiva una guida pulita che
attenui il più possibile i trasferimenti di carico: per non trovarsi in
ingresso curva con la forcella troppo chiusa bisogna anticipare le
staccate e lasciar “scorrere” la moto. Lo stesso stile va adottato
in uscita, poiché l’apertura decisa del gas provoca frequenti
sbacchettamenti, anche nei cambi marcia, a causa dell’eccessivo
trasferimento di carico sul posteriore.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,93 |
Media dei tempi |
5”,08 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,34
g |
53
mm |
1160
mm/sec |
86
mm |
40 Km/h |
1,18
g |
48
mm |
1081
mm/sec |
83
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,92
g |
65
mm |
1442
mm/sec |
88
mm |
40 Km/h |
1,31
g |
37
mm |
949
mm/sec |
71
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,95
g |
48
mm |
1009
mm/sec |
81
mm |
40 Km/h |
2,37
g |
58
mm |
1321
mm/sec |
97
mm |
Commento del
pilota: birilli e dossi
La moto
si districa abbastanza bene tra i birilli ma bisogna fare attenzione a
non forzare troppo l’andatura per non provocare bruschi “rimbalzi”
che cobbligano ad “abbandonare” il percorso di prova. Il passaggio
sui dossi ha rivelato un comportamento confortevole con picchi di
accelerazione verticale decisamente contenuti, indice dell’ottimo
assorbimento garantito dalle sospensioni di serie. L’unica situazione
che ha mandato in evidente crisi l’assetto è il passaggio sui dossi
distanziati che ha generato una risposta molto “secca”. La
sospensione anteriore ha infatti affrontato il secondo dosso
eccessivamente compressa dal trasferimento di carico indotto dal
posteriore, restituendo alla moto gran parte della sollecitazione
ricevuta. |
C.d.a.
Bitubo
Caratteristiche
tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
Bitubo |
Caratteristica
elastica |
Lineare |
Lunghezza libera |
352 mm |
Peso |
490 g |
Presenza distanziali
Kit |
Si |
Lunghezza distanziali |
160 mm |
Prezzo |
€ 82,63 + I.V.A.
pari a £ 160.000 |
Olio |
|
Marca |
Bitubo |
Caratteristiche |
Sae 15W |
Livello olio
impiegato |
110 mm |
Livello olio
consigliato |
110 mm |
Prezzo |
€ 12,91 pari a +
I.V.A. £ 25.000 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
44”000 |
Media dei tempi |
44”246 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34,6 m |
Decelerazione massima |
1,08 g |
Affondamento forcella |
81 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
16 °C |
Pressione atmosferica |
1005 mbar |
Umiditá relativa |
39 % |
Commento del pilota: in
pista
La moto
presenta un buon livello di tenuta ed una frenata sicura, ma non concede
molta confidenza nella guida al limite. Fatica un po’ negli inserimenti
e nel raggiungimento del punto di corda ideale; d’altra parte il buon
equilibrio con il mono posteriore consente di raggiungere rapidamente
elevati angoli di piega e di godere di elevata stabilità in uscita di
curva con il gas aperto. Nei curvoni veloci bisogna adottare uno stile di
guida pulito e lasciar scorrere la moto senza forzare e senza
“disturbare” con l’apri/chiudi del gas, pena la perdita della
traiettoria impostata. I tempi confermano comunque il buon lavoro
complessivo delle sospensioni che rendono il comportamento della moto
stabile e sicuri pur non eccellendo in termini di feeling.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,82 |
Media dei tempi |
5”,04 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,04
g |
46
mm |
849
mm/sec |
51
mm |
40 Km/h |
1,95
g |
54
mm |
983
mm/sec |
65
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,72
g |
44
mm |
834
mm/sec |
51
mm |
40 Km/h |
2,15
g |
66
mm |
1318
mm/sec |
71
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,01
g |
72
mm |
1373
mm/sec |
87
mm |
40 Km/h |
1,57
g |
66
mm |
1553
mm/sec |
66
mm |
Commento del
pilota: birilli e dossi
Pur se
orientato verso l’utilizzo sportivo, il kit Bitubo realizza un buon
compromesso tra comfort e prestazioni. Nella prova dei dossi la risposta
si è mantenuta entro limiti accettabili, con picchi di accelerazione
verticale di una certa entità, che caratterizzano una moto rigida ma non
“invivibile”. Buona l’efficacia dimostrata nella prova birilli: qui
la moto risulta maneggevole e rapida nei cambi di direzione.
|
FG
Special Parts
Caratteristiche
tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
FG |
Caratteristica
elastica |
Progressiva |
Lunghezza libera |
260 mm |
Peso |
235 g |
Presenza distanziali
Kit |
Si |
Lunghezza distanziali |
255 mm |
Prezzo |
€ 98,13 + I.V.A.
pari a £ 190.000 |
Olio |
|
Marca |
FG |
Caratteristiche |
Sae 8W |
Livello olio
impiegato |
140 mm |
Livello olio
consigliato |
130/150 mm |
Prezzo |
€ 19,88 + I.V.A.
pari a £ 38.500 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
44”610 |
Media dei tempi |
44”808 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34,1 m |
Decelerazione massima |
1,02 g |
Affondamento forcella |
71 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
14°C |
Pressione atmosferica |
1002 mbar |
Umiditá relativa |
39 % |
Commento del pilota: in
pista
Notevolmente
migliorato il comportamento in pista con le molle e l’olio FG. La
leggera progressività della molla si avverte positivamente sia in frenata
che in inserimento, rendendo l’escursione molto più controllata
soprattutto nelle sollecitazioni più elevate. Il beneficio maggiore si ha
nella stabilità della moto che consente una guida più aggressiva senza
mai innescare reazioni impegnative. La prova di frenata rivela un buon
comportamento sia tenendo conto dello spazio necessario per fermarsi sia
per il solido appoggio offerto dalla sospensione. Il feeling è nettamente
migliorato e la guida risulta meno impegnativa e più efficace.
L’avantreno è facile da direzionare e i margini di correzione sono
ampi. L’apertura del gas in uscita di curva è possibile qualche metro
prima rispetto alla configurazione originale ma l’eccessiva cedevolezza
del mono posteriore innesca frequenti sbacchettamenti.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,85 |
Media dei tempi |
5”,06 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,76
g |
52
mm |
1328
mm/sec |
74
mm |
40 Km/h |
2.79
g |
75
mm |
1678
mm/sec |
91
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,82
g |
45
mm |
1078
mm/sec |
70
mm |
40 Km/h |
2,75
g |
83
mm |
1518
mm/sec |
86
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,68
g |
59
mm |
1243
mm/sec |
81
mm |
40 Km/h |
2,11
g |
69
mm |
1772
mm/sec |
107
mm |
Commento del pilota:
birilli e dossi
Buona la
maneggevolezza offerta dal kit FG, che affronta il passaggio tra i birilli
con disinvoltura. Molto rapida nei cambi di direzione, trova subito
l’appoggio e consente di trovare il “ritmo” dopo poche prove.
Molto buono il risultato ottenuto tra i dossi, dove la moto è risultata
sempre gestibile. Nel passaggio sui dossi distanziati a 40Km/h l’alta
velocità della sollecitazione e l’elevata rigidità della molla, hanno
provocato un picco di sollecitazione molto alto. Negli altri casi
l’assorbimento è buono e rendono questo kit ottimo per l’impiego
stradale-sportivo.
|
Hyperpro
Caratteristiche
tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
Hyperpro |
Caratteristica
elastica |
Progressiva |
Lunghezza libera |
321 mm |
Peso |
450 g |
Presenza distanziali
Kit |
No
|
Lunghezza distanziali |
200 mm |
Prezzo |
€ 121,37 +
I.V.A. pari a £ 235.000 |
Olio |
|
Marca |
Hyperpro |
Caratteristiche |
Sae 25W |
Livello olio
impiegato |
150 mm |
Livello olio
consigliato |
150 mm |
Prezzo |
€ 10,33 + I.V.A.
pari a £ 20.000 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
43”936 |
Media dei tempi |
44”243 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34,5 m |
Decelerazione massima |
1,10 g |
Affondamento forcella |
64 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
14°C |
Pressione atmosferica |
1002 mbar |
Umiditá relativa |
39 % |
Commento del pilota: in
pista
Molto interessante il comportamento che contraddistingue il kit
Hyperpro che mette in luce pregi e difetti di alcune scelte ben precise.
La spiccata “progressività” delle molle rende la moto molto reattiva
alle sollecitazioni leggere e molto stabile nelle manovre più
impegnative. La frenata si può ritardare e prolungare fino a centro
curva, senza mettere in crisi l’anteriore. Una volta “presa” la
corda e trovato l’appoggio l’avantreno é decisamente più rigido ma
la sospensione continua a lavorare. L’apertura del gas in uscita dalle
pieghe viene digerita con disinvoltura senza dare origine a fastidiosi
sbacchettamenti. La nota dolente risiede nell’eccessivo sbilanciamento
tra i due assi che mette spesso in crisi il posteriore. È molto difficile
tenere un buon passo senza rischiare, e la guida al limite è molto
impegnativa.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,92 |
Media dei tempi |
5”,09 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,87
g |
44
mm |
1201
mm/sec |
66
mm |
40 Km/h |
2.4
g |
53
mm |
858
mm/sec |
50
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,46
g |
41
mm |
1086
mm/sec |
54
mm |
40 Km/h |
1,94
g |
64
mm |
1131
mm/sec |
57
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,08
g |
69
mm |
1320
mm/sec |
86
mm |
40 Km/h |
1,49
g |
67
mm |
707
mm/sec |
44
mm |
Commento del pilota:
birilli e dossi
La moto
scivola tra i birilli senza problemi né particolari sforzi. Lo slalom
viene effettuato con buona precisione e discreta velocità. La prova dei
dossi ha messo in luce un’estrema rigidità nella risposta alle
sollecitazioni brevi e veloci, quali sono quelle dei dossi singoli e
doppi. In queste condizioni l’idraulica estremamente frenata dall’olio
da 25W (concepito per l’utilizzo estivo e quindi per temperature
decisamente più elevate di quelle a cui si è svolto il test) non
consente alla sospensione di assorbire le asperità causando notevoli
sollecitazioni sulla moto e sul pilota.
|
Öhlins
Caratteristiche
tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
Öhlins |
Caratteristica
elastica |
Lineare |
Lunghezza libera |
311 mm |
Peso |
450 g |
Presenza distanziali
Kit |
No |
Lunghezza distanziali |
200 mm |
Prezzo |
€ 106,90 +
I.V.A. pari a £ 207.000 |
Olio |
|
Marca |
Öhlins |
Caratteristiche |
Sae 10W |
Livello olio
impiegato |
102 mm |
Livello olio
consigliato |
- |
Prezzo |
€ 29,75 + I.V.A.
pari a £ 57.600 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
44”416 |
Media dei tempi |
44”863 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34,5 m |
Decelerazione massima |
1,14 g |
Affondamento forcella |
72 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
15°C |
Pressione atmosferica |
1002 mbar |
Umiditá relativa |
38 % |
Commento del pilota: in
pista
La qualità
che maggiormente si apprezza di quest'assetto è la notevole guidabilità
ottenuta grazie al favorevole bilanciamento tra anteriore e posteriore. Il
complesso delle sospensioni fa lavorare con grande efficacia le coperture
che raggiungono temperature d'esercizio adeguate, nonostante la
temperatura dell'asfalto sia notevolmente bassa. La moto si inserisce in
curva molto velocemente e "trova" subito la corda. Ottima la
percorrenza delle traiettorie, dove si può cercare qualcosa in più in
termini di angolo di piega grazie al maggior grip offerto dai pneumatici e
all'assenza di "serpeggiamenti" del posteriore. Meno buono il
comportamento in frenata, che risente dell'idraulica poco frenata (è
disponibile anche l'olio da 15W) e che costringe ad anticipare leggermente
le staccate. Nessun problema, invece, in uscita di curva. L'assetto della
moto accetta di buon grado l'apertura del gas con grande anticipo,
mantenendo fedelmente la traiettoria.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,62 |
Media dei tempi |
4”,93 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1.23
g |
70
mm |
1453
mm/sec |
95
mm |
40 Km/h |
1.43
g |
46
mm |
888
mm/sec |
76
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,82
g |
64
mm |
1356
mm/sec |
88
mm |
40 Km/h |
1,67
g |
51
mm |
1130
mm/sec |
76
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,93
g |
46
mm |
1014
mm/sec |
67
mm |
40 Km/h |
1,67
g |
28
mm |
637
mm/sec |
46
mm |
Commento del pilota:
birilli e dossi
È
sicuramente il massimo in termini di maneggevolezza e facilità. Richiede
poco impegno fisico e fa "divorare" i birilli con grande
disinvoltura. I cambi di direzione sono rapidissimi e l'appoggio
immediato.
Molto buon anche il comfort garantito dal kit Öhlins. Le asperità
vengono assorbite con grande efficacia e le sollecitazioni non scompongono
mai l'assetto della "piccola" Suzuki. La sospensione anteriore
lavora efficacemente sia sul dosso singolo che sul doppio, ma induce una
risposta molto secca del posteriore nel doppio distanziato.
|
Wilbers
Caratteristiche
tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
Wilbers |
Caratteristica
elastica |
Progressiva |
Lunghezza libera |
324 mm |
Peso |
400 g |
Presenza distanziali
Kit |
No |
Lunghezza distanziali |
200 mm |
Prezzo |
€ 108,46 +
I.V.A.pari a £ 210.000 |
Olio |
|
Marca |
Wilbers |
Caratteristiche |
Sae 20W |
Livello olio
impiegato |
140 mm |
Livello olio
consigliato |
140 mm |
Prezzo |
€ 13,43 + I.V.A.
pari a £ 26.000 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
44”061 |
Media dei tempi |
44”299 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34 m |
Decelerazione massima |
1,16 g |
Affondamento forcella |
77 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
14°C |
Pressione atmosferica |
1002 mbar |
Umiditá relativa |
39 % |
Commento del pilota: in
pista
La prima
valutazione positiva per il kit Wilbers, è senza dubbio la migliore
percorrenza in curva che quindi da’ luogo a minori problemi di assetto
sia sull’anteriore che sul posteriore. Ciò significa una maggiore
omogeneità globale anche in ingresso tanto che la velocità sale
rapidamente senza brusche reazioni; inoltre la moto prende bene la corda
senza mai scomporsi ma soprattutto si avverte un’elevata confidenza a
centro curva con la possibilità di aprire presto il gas, molto prima di
quanto lo si possa fare con gli altri kit. Al contrario manca un po’
quella sensazione di “presa” sull’asfalto dell’avantreno visto che
si avverte una leggera “discesa” dell’anteriore (specie in ingresso
anche se non si avvertono ondeggiamenti) che poi si trasforma in un
leggero “effetto muro” della sospensione anteriore. Ogni asperità
viene trasferita al pilota in modo brusco anche se questo kit, alla fine,
risulta tra i più corsaioli. La frenata va “interpretata” e modulata
visto che la sensazione è quella di un’idraulica poco fluida che si
accompagna alla molla progressiva.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,98 |
Media dei tempi |
5”,16 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1.57
g |
69
mm |
1478
mm/sec |
52
mm |
40 Km/h |
1.55
g |
52
mm |
1181
mm/sec |
63
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,84
g |
50
mm |
970
mm/sec |
49
mm |
40 Km/h |
1,56
g |
60
mm |
1358
mm/sec |
72
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,34
g |
84
mm |
1341
mm/sec |
83
mm |
40 Km/h |
1,62
g |
52
mm |
1209
mm/sec |
65
mm |
Commento del pilota:
birilli e dossi
La
maneggevolezza risulta inferiore visto che la sensazione è quella di una
maggiore difficoltà nel “dribblare” tra i birilli. Quindi ad
un’inferiore agilità si somma una marcata inerzia nei cambi di
direzione. Nonostante l’indolole “sportiva” del kit Wilbers, siamo
comunque ad un discreto livello di comfort; infatti i dossi vengono ben
“assimilati” dall’anteriore soprattutto nel caso di ostacolo singolo
mentre la risposta è ben più rigida nel caso del doppio distanziato. Nel
complesso il giudizio finale è orientato verso un ottimo compromesso in
pista quanto su strada.
|
White
Power (WP)
Caratteristiche
tecniche
Kit
molle |
|
Marca |
WP Suspension |
Caratteristica
elastica |
Lineare |
Lunghezza libera |
371 mm |
Peso |
455 g |
Presenza distanziali
Kit |
Si |
Lunghezza distanziali |
148 mm |
Prezzo |
€ 116,20 +
I.V.A. pari a £ 225.000 |
Olio |
|
Marca |
WP Suspension |
Caratteristiche |
Sae 20W |
Livello olio
impiegato |
120 mm |
Livello olio
consigliato |
120 mm |
Prezzo |
€ 14,98 +
I.V.A.pari a £ 29.000 |
Prova dinamica
Prova
in pista |
|
Miglior tempo |
44”458 |
Media dei tempi |
44”634 |
Prova
frenata |
|
Frenata da 90Km/h |
34,8 m |
Decelerazione massima |
1,09 g |
Affondamento forcella |
78 mm |
Condizioni
della prova |
|
Temperatura aria |
14°C |
Pressione atmosferica |
1002 mbar |
Umiditá relativa |
39 % |
Commento del pilota: in
pista
Molto
indicato per l'utilizzo sportivo il kit WP. La moto ha acquisito una certa
"durezza" all'avantreno che si traduce in una maggiore difficoltà
nel trovare la corda e richiede decisione negli inserimenti. D'altra parte
le velocità di percorrenza delle curve sono cresciute, soprattutto nei
tratti più veloci dove la stabilità dell'anteriore dà grande fiducia.
Superata la fase di inserimento, l'appoggio è sicuro e si riesce a
sfruttare tutto il grip offerto dalle coperture. In uscita di curva non si
avvertono fastidiosi ondeggiamenti e si può aprire di più il gas
confidando nella maggiore capacità della ruota anteriore di seguire la
traiettoria impostata. L'assetto dell'SV risulta tuttavia un po'
squilibrato con il posteriore che entra spesso in crisi generando
fastidiose oscillazioni. Le reazioni della moto rimangono comunque sempre
prevedibili e progressive; il feeling nella guida è decisamente buono.
Prova guidabilitá
Prova
birilli |
|
Miglior tempo |
4”,8 |
Media dei tempi |
4”,96 |
Dosso
singolo |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2.44
g |
44
mm |
879
mm/sec |
52
mm |
40 Km/h |
2.02
g |
53
mm |
991
mm/sec |
63
mm |
Dosso
doppio |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
1,82
g |
41
mm |
856
mm/sec |
49
mm |
40 Km/h |
2,35
g |
64
mm |
1438
mm/sec |
72
mm |
Dosso
doppio distanziato |
|
Velocità |
Picco
Acc. Max |
Compressione
Max |
Velocità
di Compressione |
Escursione
Max |
30 Km/h |
2,19
g |
69
mm |
1364
mm/sec |
83
mm |
40 Km/h |
1,47
g |
67
mm |
1514
mm/sec |
65
mm |
Commento del pilota:
birilli e dossi
Richiede
più decisione e forza per le manovre tra i birilli ma una volta capito il
"trucco" la rapidità di esecuzione è molto elevata. Merito
della "frenatura" e del rapido appoggio offerto dall'anteriore
che danno grande fiducia e invitano a forzare il ritmo. Decisamente meno
favorevole il responso della prova dossi, che sottolinea la connotazione
sportiva di questo kit. Le sollecitazioni trasmesse dalle sospensioni sono
abbastanza elevate e talvolta si ha l'impressione di
"rimbalzare" sugli ostacoli. Nel passaggio a 40Km/h sul doppio
distanziato, la moto ha letteralmente "saltato" il secondo
ostacolo facendo ovviamente registrare un picco di accelerazione verticale
molto basso.
|
Le
conclusioni… |
Siamo
alla conclusione di un’altra “avventura”, e, come solitamente
accade dopo le grandi esperienze, ci fermiamo in raccoglimento per
“tirare le fila” delle nostre impressoni.
Innanzitutto, alla luce di dati e risultati raccolti in due giorni di
prove, dobbiamo fare alcune precisazioni di carattere puramente
“burocratico”. Alcuni dei kit presenti in questa prova erano
disponibili in abbinamento alla sostituzione o alla semplice modifica
dell’idraulica della forcella.
Ovviamente, per rendere direttamente confrontabili i risultati della
prova abbiamo preferito limitare la zona d’intervento alla parte
elastica, lasciando il compito di variare l’azione dell’idraulica
alla semplice sostituzione dell’olio.
Dando un’occhiata alla tabella riassuntiva vi sarete resi conto delle
notevoli differenze che intercorrono nelle scelte effettuate dalle varie
Case.
Questo può dare l’idea di quanto sia difficile definire un sistema
sospensivo e di quanto numerose siano le variabili in gioco. La
soluzione migliore, naturalmente, non esiste, bisogna prefiggersi uno
scopo ed avvicinarsi quanto più possibile ad esso.
All’interno della nostra prova siamo arrivati a caratterizzare in
maniera abbastanza netta tre categorie di assetti che rispecchiano tre
tipologie di utilizzatori ben distinti.
Alla prima categoria appartiene, fortunatamente, il solo
equipaggaiamento di serie, che può soddisfare tutte le persone che
della moto fanno il loro mezzo di trasporto quotidiano nel traffico
cittadino. Nessuno di loro penserà mai di “fare la punta” alle
pedane sull’asfalto, e apprezzeranno sicuramente la risposta soffice e
confortevole dell’SV come mamma Suzuki l’ha fatta. Ma di certo non
l’apprezzeranno quando, costretti ad una frenata d’emergenza sul pavé,
si troveranno a “rimbalzare” allegramente sui tamponi di fondo corsa
della forcella. Il confort va bene, ma la sicurezza viene prima di
tutto.
Nella seconda categoria possiamo individuare gli assetti più duttili,
quelli che si prestano ad ogni tipo di utilizzo offrendo buone
prestazioni ed un assetto equilibrato. Nella terza ed ultima, troviamo
“gli estremi”, quelli che si rivolgono ad un’utenza sportiva, che
ama la guida e la piega. Questi ultimi sono quelli con le maggiori
potenzialità a livello di performance, ma si scontrano con il
“misero” mono posteriore di primo equipaggiamento. Questo concetto
è di fondamentale importanza: il binomio molla-olio della forcella
anteriore rappresenta solo una parte del sistema elastico “moto” e
deve integrarsi con esso senza creare scompensi.
Partendo da queste brevi considerazioni possiamo inoltrarci nella scelta
di una soluzione per le nostre personali esigenze. Bisogna capire cioè,
se quello che stiamo compiendo vuole essere un passo quanto più
possibile definitivo, o se, al contrario, vogliamo pian piano cancellare
ogni traccia della ciclistica originale.
Abbiamo cercato di allargare il più possibile il nostro campo di
indagine, simulando, attraverso dossi e birilli, le diverse situazioni
che ogni giorno incontriamo su strada. La prova dei dossi in
particolare, ci ha rivelato, attraverso la lettura della telemetria e
l’osservazione dei filmati girati durante le prove, le caratteristiche
più “intime” e significative delle diverse combinazioni molla-olio.
Le combinazioni e la tipologia di dossi scelte per il test hanno messo
in crisi più di una volta le sospensioni che non sono riuscite a
garantire il contatto delle ruote con il suolo.
Tutto questo per caratterizzare il più possibile il risultato di una
scelta e per fare luce su di un mondo complicato come quello degli
assetti. Districarsi tra molle lineari e progressive, tra oli fluidi
come l’acqua o densi come il miele non è così semplice come qualche
amico “esperto” vorrebbe farvi credere.
Un’ultima precisazione va fatta in merito al livello olio che abbiamo
utilizzato: nel caso non fosse specificato nella confezione del kit ci
siamo attenuti ai dati della Suzuki. È infatti, anche questo, un altro
parametro che influisce sulla risposta idraulica della forcella.
Raccogliete le idee, concentratevi sulla vostra guida e non dimenticate
le sensazioni più belle che la vostra moto vi dà: una “staccata”a
ruota alzata, avvicinate il vostro ginocchio all’asfalto e, mentre
disegnate la curva, guardate lì, davanti a voi... la ruota è come la
punta di una compasso.
|
Scheda
tecnica riassuntiva
|
Marca |
Suzuki |
Bitubo |
FG |
Hyperpro |
Öhlins |
Wilbers |
WP |
Euro
IVA escl. (molle + olio) |
- |
95,54 |
118,01 |
131,70 |
136,70 |
185,92 |
131,18 |
Lire
IVA escl. (molle + olio) |
- |
185.000 |
228.500 |
255.000 |
264.700 |
360.000 |
254.000 |
Lunghezza
molla libera |
315
mm |
352
mm |
160
mm |
321
mm |
311
mm |
324
mm |
371
mm |
Distanziale |
200
mm |
160
mm |
225
mm |
200
mm |
200
mm |
200
mm |
148
mm |
Densità
olio |
10
W |
15
W |
8
W |
25
W |
10
W |
20
W |
20
W |
Quantità
olio
(mm dal bordo superiore) |
102
mm |
110
mm |
140
mm |
150
mm |
102
mm |
140
mm |
120
mm |
Caratteristica
elastica |
Lineare |
Lineare |
Progressiva |
Progressiva |
Lineare |
Progressiva |
Lineare |
Valutazione
riassuntiva |
|
Rigidità
elastica |
Ø |
++ |
+++ |
++ |
+ |
++ |
++ |
Frenatura
idraulica |
Ø |
+ |
- |
+++ |
Ø |
++ |
++ |
Precarico |
Ø |
- |
Ø |
++ |
-- |
+++ |
+ |
Bilanciamento
ant./post. |
Ø |
++ |
+ |
-- |
+++ |
++ |
+ |
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Gli indirizzi delle Aziende
C.d.a. Bitubo
Via A.Volta, 24 - 35033 Selve di Teolo PD
Tel. +39 049 9903475 - Fax +39 049 9903447
Web: http://www.bitubo.com/
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FG
FG Special Parts s.n.c.
Via E. Torricelli, 103 - 40060 Villafontana - Medicina (BO)
Tel. +39 051 856216 - Fax +39 051 856218
Web: http://www.fgspecialparts.it/
E-mail: market@fgspecialparts.it
Hyperpro
Distribuito da Aviaracing
Via G. D'Annunzio 27 - 20052 Monza (MI)
Tel. +39 039 2148298 - Fax +39 039 2001094
Web: http://www.aviaracing.com/
E-mail: info@aviaracing.com
Öhlins
Distribuito da Motorquality S.p.A.
Via Venezia, 2 - 20099 Sesto S.Giovanni (MI)
Tel. +39 02 249511 - Fax +39 02 24951232
Web: http://www.motorquality.it/
E-mail: mq@motorquality.it
Wilbers
Distribuito da Rinolfi di Adriano Rinolfi
Via Corpo Italiano di Liberazione, 34 - 61100 Pesaro
Tel. +39 0721 289083 - Fax. +39 0721 281258
Web: http://www.rinolfi.it/
E-mail: info@rinolfi.it
White Power
Distribuito da Andreani Group
Strada del Ponte nuovo 22 - 61100 Pesaro
Tel. +39 0721 27422 - Fax +39 0721 270106
Web: http://www.andreanigroup.com/
E-mail: informazioni@andreanigroup.com
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