Massimo Cogliandro
Ebioniti ed Esseni
I
La corrispondenza che mi ha posto il problema dei rapporti tra gli Ebioniti e gli Esseni
Recentemente ho ricevuto un messaggio di posta elettronica da un lettore del mio sito, che per l’importanza dei problemi che ha posto ho ritenuto giusto riproporre in questa pagina unitamente alla risposta che gli ho inviato:
Messaggio del lettore:
Che rapporti potrebbero avere gli Ebioniti e il Proto-Matteo con gli Esseni?
Risposta:
Egr. sig. A. S.,
ho
letto il messaggio che mi ha spedito dal mio sito.
Devo dirle che i pochi
frammenti che ci sono rimasti del Vangelo secondo Matteo usato dagli Ebioniti e
che ci sono stati trasmessi per lo più da Epifanio non sono un materiale
sufficiente per poter avanzare delle ipotesi fondate sui rapporti tra gli
Ebioniti e gli Esseni, anche se è probabile che ci sia stata realmente una
relazione tra le due sette...
Una sia pur modesta traccia
di questo rapporto la si può trovare nella polemica che gli Ebioniti hanno
ingaggiato con Paolo di Tarso relativamente all'interpretazione paolina di
Gesù-vittima pasquale, che più che per la mentalità ebraica tout court, al
contrario di quanto afferma Marcello Craveri in un suo scritto, era
inconcepibile per la mentalità essena.
Un'altro tenue legame con la
cultura essena, lo si può trovare nel fatto che il Vangelo di Matteo ebionita è
stato scritto in aramaico, come ci attesta lo stesso Epifanio, ma le possibili
connessioni con gli esseni allo stato attuale degli studi a mio giudizio si
fermano qui.
La saluto cordialmente,
Massimo Cogliandro
Messaggio conclusivo del lettore:
Sarebbe interessante conoscere i rapporti tra l'ebionismo e gli esseni. Saluti.
p.s. É un sito molto interessante, bisognava far luce su Paolo di Tarso.
II
Le ricerche svolte
In
realtà, le conclusioni a cui ero giunto quando ho steso la risposta al lettore
erano parzialmente errate: le prove di una continuità tra la setta degli Esseni
e la setta degli Ebioniti, infatti, esistono.
In Ireneo è scritto: "[Gli Ebioniti] seguono unicamente il Vangelo che
è secondo Matteo e rifiutano l’apostolo Paolo, chiamandolo apostata della
Legge." (Adv. haer. I 26). Ora, è evidente che in questo passo di Ireneo si trova:
Un’altra prova del rapporto di
discendenza tra Ebioniti ed Esseni la si può trovare nel fatto che gli Ebioniti
riconoscevano solo il Vangelo secondo Matteo come unico testo sacro e che
alcuni frammenti del Vangelo secondo Matteo nella sua versione più antica,
quella che probabilmente è andata a formare la cosiddetta "fonte Q"
da cui hanno tratto il loro materiale i vangeli canonici ed il Vangelo di
Tomaso, sono stati recentemente ritrovati nelle grotte di Qumran.
A questo punto, è importante mettere in rilievo che anche il fatto che Ireneo
affermi (Adv. haer. III 23; V 1) che gli Ebioniti escludevano la nascita
verginale di Gesù e che la stessa tematica sia stata ripresa dalla maggioranza
delle primitive comunità gnostiche prova senza ombra di dubbio la continuità
storica tra gli Ebioniti e alcune delle primitive comunità gnostiche. Penso in
particolare alle comunità gnostiche di cui era espressione il Vangelo di
Filippo, in cui riappare la tesi ebionita secondo cui Gesù è figlio carnale di
Maria e Giuseppe.
Ora, se, come ritengo di avere
provato, gli Ebioniti altro non sono che gli Esseni del dopo-Giacomo, allora
non si può negare la originaria derivazione essena dello gnosticismo cristiano,
anche se sul suo sviluppo ulteriore hanno giocato un ruolo importante i culti
misterici orientali e lo Zoroastrismo.
Roma, 17-5-2000