Andrea di Pietro o dalla Gondola, detto Palladio

Padova 1508 – Vicenza 1580

 

 

·        Nome inventato per lui da Pietro Trissino intorno al 1540, quando inizia a lavorare autonomamente come architetto con “vocazione” classicista. Ex lapicida e scalpellino.

 

·        1549, prima clamorosa affermazione: restauro del Palazzo della Ragione a Vicenza (concorso con G. Romano, Sansovino, Serlio, Sanmicheli e vince), recinzione delle strutture, loggiato a due ordini sovrapposti, noto come “la Basilica” (regolarizza la piazza dove tornerà nel 1571 con la Loggia del Capitaniato, eretta in commemorazione della battaglia di Lepanto.

 

·        Circoli umanistici di Trissino e Corsaro. Dopo la morte di Trissino (1550) protetto da Daniele Barbaro Þ Villa Barbaro a Maser (1555-60), doppia funzione agricolo-residenziale, affreschi di Veronese nella crociera e nella sala dell’Olimpo.

 

·        Lettura di Vitruvio, scelta tipologica (la forma segue la funzione e il luogo) e misura proporzionale.

 

·        Con Barbaro scrive nel 1554 a Roma un libro fortunato, L’antichità di Roma raccolta brevemente dagli autori antichi e moderni, e illustra il De Architectura di Vitruvio stampato a Venezia nel 1556 con commento di Barbaro. Nel 1570 scriverà I quattro libri dell’Architettura.

 

·        Classicista, ma classico non è uno schema rigido e condizionante. Libertà, creatività e capacità di disegno (uno dei più grandi di tutti i tempi per l’architettura). Capacità “imprenditoriale” di valorizzare i materiali poveri e di utilizzarli nobilitandoli a fini espressivi.

 

·        Nei Quattro libri riflessione insistente sulla pianta centrale.

 

·        2 chiese a Venezia, San Giorgio Maggiore (1566) e il Redentore (1576), entrambe longitudinali. L’ultima costruita su ordine del Senato dopo una peste (cerimonia di ringraziamento), con richiami al tempio antico e al Pantheon; la prima di fronte a San Marco, “classica” e “veneziana”.

 

·        La Rotonda (Villa Capra, 1553), sala musica al centro in cima a una collina.

 

·        1580, Teatro Olimpico a Vicenza, dell’Accademia Olimpica di cui faceva parte anche Palladio. Costruito dal figlio Silla o dall’allievo V. Scamozzi. Derivazione dai templi antichi, ma coperto. Primo stabile dopo l’età classica, riferimento: il teatro Odeon realizzato da G.M. Falconetto per la casa padovana di Alvise Corsaro (contatto tramite Trissino).