Carpfishing in fiume by Mauri


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Lenta

Boilie, farine e esche > Pasturazione > In corrente

Lenta

I posti ricercati dalla maggior parte dei carpisti, sono caratterizzati da una corrente piu' o meno lenta, dove a ridosso magari di ostacoli o prismate, si immagina di essere l'habitat ideale per le nostre carpe. In effetti, tra i posti che ho scelto per le mie sessioni di pesca nei fiumi Tanaro e Bormida, alcuni, sono esattamente con queste caratteristiche. La mia pasturazione, in acque con correnti lente come queste in questione, varia a seconda del periodo di pesca:

Primavera (marzo-giugno)
Quando le giornate di Marzo, incominciano a regalarci qualche ora di tepore, inizio con un piano di pasturazione di 4 giorni ( ad esempio lunedi, martedi, mercoledi, giovedi), dove per ogni giornata di pasturazione utilizzo 1 Kg. di boilie e 2 Kg. di mais, il venerdi sospendo, e il sabato e la domenica vado a pesca. Con l'avvicinarsi del mese di maggio, sospendo con la pasturazione del mais, in quanto, con l'aumento della temperatura dell'acqua, incomincia l'attivita' dei pesci piccoli, e rischierei di attirare sullo spot, carassi, barbi e carpe di piccola taglia che disturberebbero la mia sessione.

Estate (luglio-settembre)
Normalmente, questi sono i mesi dove catturare e alquanto difficile. La temperatura dell'acqua aumenta, sui fondali crescono le alghe che favoriscono lo sviluppo di microrganismi dei quali i pesci si nutrono, e in qualche modo disturbano la pesca impigliandosi agli ami. Le carpe hanno da poco terminato la frega e riducono notevolmente la loro attivita' e in modo particolare, l'interesse per le nostre esche. Questo non vuole dire che e' inutile praticare la pesca in questo periodo, anzi, a volte capitano giornate eccezzionali dove le partenze si susseguono, ma se si fa' una media del numero di catture in questi mesi, risultera' largamente inferiore ai mesi primaverili, salvo annate, con particolari condizioni climatiche. Date le circostanze, la mia scelta e' inequivocabile, se le carpe non mangiano le boilie, io riduco la pasturazione drasticamente, limitandomi a pasturare il giorno prima con al massimo 500 gr. di boilie.

Autunno (ottobre - novembre)
Di solito, con la fine di settembre, le carpe riprendono l'attivita' cercando di immagazzinare il nutrimento necessario per affrontare l'inverno. Quindi ritengo pasturare in un modo adeguato, aumentando il quantitativo di boilie (circa 1 kg. al giorno per almeno 3 giorni prima della sessione). Durante la sessione, uso pastura mescolata a mais, in palle, o inserita in apposite retine metalliche per pastura da fondo, lanciate sullo spot o boilie preparate con acqua e uova. In periodi in cui le catture sono ridotte, la pasturazione momentanea con questo tipo di boilie, da buoni risultati e mi da la certezza di avere, nel caso le carpe mangiassero poco, lo spot sempre sgombero da boilie (tranne quelle innescate), in quanto nel giro di un ora, queste si disciolgono nell'acqua.

Inverno (dicembre - febbraio)
Con l'arrivo delle prime gelate, diventa sempre piu' difficile affrontare le sessioni di pesca. Infatti, se non si e' ben attrezzati per difendersi dal freddo, diventa difficile resistere molto a lungo. In piu' si aggiunge la difficolta' a fare delle catture, che in questo periodo sono riuscito ad ottenere, solo con la temperatura dell'acqua superiore a 6 gradi. Il metabolismo delle carpe, con la riduzione della temperatura, muta, e quasi come per difesa, riduce l'appetito delle carpe, visto che nella stagione fredda il cibo naturale in acqua si riduce notevolmente. Per questo motivo in questo periodo non pasturo preventivamente, ma uso pasture veloci, con aggiunta di canapa bollita e piccoli legumi, solo all'inizio della sessione di pesca.


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