Gran Paradiso, Settembre 2001
(via Normale dal Vittorio Emanuele II, m 4.061 - F, ore 4)

L'idea di salire il Gran Paradiso mi è venuta quasi per caso, parlando di esperienze in montagna.....ma poi Gaia e Marco hanno preso sul serio la mia proposta e così una semplice idea è diventata una bellissima esperienza.

Anche questa volta, una cordata ben assortita. Per Marco sarebbe stata la prima esperienza di alta quota, ed era eccitato all'idea di scalare il suo primo 4.000. Gaia invece era già gasata dalla salita fatta qualche tempo prima al Bernina (...che, si sa, è la mia montagna, come il primo amore....).
Organizziamo, così, per una domenica e un lunedì, ai primissimi di Settembre: gli impegni di tutti non avrebbero permesso di trovare un'altro week end completo.
La giornata di sabato con un meteo tragico e la rinuncia di Marco (a causa di forza maggiore) sembrano mandare un po' tutto a rotoli. Ma, dopo aver visto le previsioni meteo che promettono tempo stabile per i due giorni successivi, a sera ormai fatta lancio la proposta a Gaia: si va! Partiamo cosė, un po' tardi, la domenica mattina alla volta di Pont Valsavaranche.
Cartina
Cartina
Il Ciarfaron dal Rifugio Vittorio Emanuele
Il Ciarfaron dal
Rifugio Vittorio Emanuele
La salita di un paio d'ore verso il rifugio Vittorio Emanuele II è molto piacevole: il tempo è stupendo, fa caldo e si sta veramente bene. Chiacchieriamo piacevolmente ma la montagna ci entra nel sangue...è solo il preludio di due giornate stupende.
Arriviamo ai 2735 m del rifugio tranquillamente, ci sistemiamo nella cameretta che dividiamo con due ragazzi genovesi: buona cosa, almeno la notte sarà tranquilla e riusciremo a riposare. Per me poi è stata una fortuna: il sole e lo sbalzo di altitudine mi hanno dato un po' "alla testa", la sento pesante per tutta la serata.....ma per fortuna, alle 4.15, ora della sveglia, tutto è passato e mi sento in forma smagliate.
Così, alla luce della frontale, alle 5.15 in punto usciamo dal rifugio: la temperatura è veramente mite e il cielo limpidissimo. Un'enorme luna piena ci accompagnia e possiamo camminare tranquillamente a lampade spente. E' stupendo, sembra di essere in un paese incantato, dalle tenui sfumature azzurre.
Usciti sul piazzale, seguiamo le indicazioni che ci portano al vallone posto dietro il rifugio. Il sentiero serpeggia prima fra grandi massi, poi incomincia a risalire la morena, sempre ben segnato da ometti di roccia. Arrivati ai piedi del ghiacciaio, strano a dirsi, accaldati, calziamo ghette e ramponi e ci leghiamo. La prima parte di ghiacciaio sembra essere tranquilla e senza difficoltà....e così è fino a che la traccia prende decisamente verso destra, risalendo un primo dossone ghiacciato...è il primo di una lunga serie che portano alla tanto famosa "Schiena d'asino".
Alba dal Ghiacciaio del Gran Paradiso
Alba dal
Ghiacciaio del Gran Paradiso
Dalla Cresta finale verso la Schiena d'Asino
Dalla Cresta finale verso la Schiena d'Asino
L'alba ci sorprende proprio in cima al primo dosso ghiacciato. La luce azzurra della luna inizia ad arrossire, come intimidita dalla grandezza del sole. E il nostro orizzonte si apre, verso Occidente: la grande calotta del Monte Bianco, la Testa del Rutor...uno spettacolo grandioso, una scenografia mozzafiato. E poi ancora, i primi contrafforti della Val d'Isere e il Ciarfaron sono lì, tanto vicini.
La salita è ancora molto lunga: tre o quattro cambi di pendenza, un paio anche abbastanza "ostici", portano all'ampia dorsale crepacciata che separa il ghiacciaio del Gran Paradiso da quello di Laveciau, dove si incontra la traccia proveniente dal non lontano rifugio Chabod.
Subito dopo aver lasciato il primo dossone, ho una piccola crisi di stomaco: un po' di tè caldo bevuto con lo stomaco ancora addormentato e un po' infreddolito fa fatica ad essere assimilato....ma poi, come spesso capita in alta montagna, la piccola crisi passa e mi sento ancora meglio di prima.
Dalla Schiena d'Asino, si punta verso la cresta rocchiosa che chiude la parte alta del ghiacciaio, costeggiando prima in falsopiano una grande seraccata e poi, svoltando verso sinistra, affrontando l'ultimo grande ostacolo alla vetta, ormai ben visibile. La traccia sale l'ultimo dossone, abbastanza ripido, che ci fa soffrire un po' (...la quota si fa sentire insieme al poco allenamento, brutta accoppiata.....), ma che velocemente ci fa guadagnare la crestina finale. Insieme alla fatica arriva il grande freddo, portato dal vento che spira teso da Nord....ma la meta è vicina, la sentiamo già un po' nostra.
L'ultimo tratto è per lo più roccioso e pulito. Decidiamo così di slegarci e togliere i ramponi, in modo da essere più veloci e sicuri. Attacchiamo così la facile arrampicata su grossi massoni granitici che ci porta ai 4061 m della vetta.
La Cresta Finale del Gran Paradiso
La Cresta Finale del Gran Paradiso
La Vetta del Gran Paradiso
La Vetta del Gran Paradiso
Fortunatamente siamo tra i primi a giungere sotto la Madoninna che domina la cima, ma arrivati proprio nell'ultimo tratto seguiamo un grosso canapone, che ci porta ad un punto morto. Tornando indietro, incominciamo a incrociare le prime cordate che nel frattempo ci hanno raggiunto. Io passo subito un tratto un po' esposto, con un traverso non proprio "tranquillo", mentre Gaia esita un attimo. Per darvi idea della confusione che si trova sulla vetta, lei riesce a raggiungermi circa venti minuti dopo e restiamo sulla cresta terminale per circa un'ora e mezza: ci sono corde ovunque, cordate che procedono in senso opposto su cengie non proprio agevoli. Ed è lunedì, immaginiamoci la domenica...
Tornando sui nostri passi, decidiamo di legarci almeno sul tratto esposto vicino alla Madonnina, il pių delicato: Gaia va avanti e poi mi recupera, assicurandoci con dei moschettoni passati in alcuni spit...meglio che niente. Riguadagnamo così il ghiacciaio, ricalziamo i ramponi e incominciamo la lunga ma tranquilla discesa che ci porta, dopo una breve sosta al rifugio per mangiare qualcosa, al grande parcheggio di Pont.
Come finale riporto un SMS che mi è arrivato, commentando la mia salita :

HEI "SCALATORE",VEDO CHE PUNTI SEMPRE IN ALTO.OGGI HAI FANTASTICATO FRA LE NUVOLE

E sì, è proprio così.
Dalla Vetta...giochi di nuvole all'Orizzonte
Dalla Vetta...giochi di nuvole all'Orizzonte