Devo dire che questa vacanza, oltre ad essere stata splendida, mi ha insegnato molte cose.
Una fra tutte, che nella vita le cose veramente importanti sono anche le più semplici, e forse anche le più facili da ottenere: acqua fresca e compagnia giusta. Detta così è in parte una provocazione: e come fare a meno allora di una casa? e dei vestiti?… D’accordo, però dobbiamo riconsiderare il nostro rapporto con gli oggetti e con la natura. Proviamo a vedere il trek come metafora della vita: ci sono salite e discese, pause e “tirate”, con lo zaino più leggero vado più lontano, perché la mia energia la posso erogare per più tempo se ho un carico più leggero sulle spalle; devo scegliere con cura le cose da portare stimandone il valore d’uso, lasciando dolorosamente fuori qualcosa di importante per farvi entrare qualcosa di irrinunciabile; posso attraversare pietraie infuocate dal sole se la meta promessa è un fiume limpido e fresco; talvolta posso arrivare alla meta anche col pullman, risparmiando le forze, e non è un disonore, perché il giorno dopo c’è ancora tanta strada da percorrere… Ma soprattutto posso fare tutto questo in modo infinitamente più gioioso se non sono solo: se condivido fatica e sorrisi, caldo e cibo, sudore e acqua fresca, arrampicate e nuotate, frutta e cerotti, e i racconti della sera attorno ad un tavolo con una buona e fresca “Pietra”. Purtroppo invece nella vita, a differenza del trek, il sentiero non è segnato: non ci sono pennellate arancioni per noi, ad ogni bivio bisogna decidere la direzione da prendere, e così giorno dopo giorno ci allontaniamo dalla “gite d’etape” di partenza senza la certezza di trovare un Fangu o una Girolata per un bagno ristoratore, ma col rischio che la sorgente che ci aspetta sia esaurita. Cosa diventa importante allora? stare bene insieme: se lo si vuole veramente, può bastare una rivista (ricordate il numero di “Focus”?) condivisa in venti, su un traghetto strapieno, che solca un mare caldo anche di notte; e può bastare l’originalità e l’unicità di ciascuno di noi, perché quando entriamo in contatto vero creiamo elettricità e illuminiamo il pezzetto di strada che stiamo percorrendo insieme. Per un giorno? per una stagione? per una vita? Nessuno può saperlo in anticipo, nel frattempo… camminiamo! Grazie a tutti!


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