ALIEN [ALIEN, 1979]
L’equipaggio di sette componenti
dell’astronave commerciale Nostromo, durante il suo rientro sulla terra, viene
dirottato improvvisamente su un sistema estraneo per indagare su un’eventuale forma
di vita. Al momento dell’atterraggio, un essere sconosciuto e assassino vi penetra incubato all’interno del corpo dell’ufficiale Kane. La Nostromo diventa allora
la loro trappola, all’interno della quale la creatura si aggira implacabile e
mostruosa, sterminando uno ad uno i malcapitati.
Primo episodio di una delle saghe di maggior successo del
cinema, Alien è un horror
fantascientifico che trova la sua efficacia non tanto
nel suo complesso narrativo, quanto nella sua forma, nella sua messa in scena. E’
il primo film su commissione di Ridley Scott (già regista de I
Duellanti del 1977, del quale curò quasi tutti gli aspetti di produzione),
che qui dimostra le sue capacità nello scandire tempi e ritmo, nel saper
muovere la macchina da presa nei corridoi della Nostromo,
sfruttandone il senso di claustrofobia e di prigionia. Ma è efficace anche a
livello scenografico, grafico e stilistico, grazie al lavoro di un team di
disegnatori e artisti (Ron Cobb,
Chris Foss, Jean “Moebius” Giraud solo per la Nostromo, H.R.
Giger per il pianeta e l’astronave aliena e le
Creature).
E’ anche il film che ha lanciato l’androgina Sigourney Weaver, una donna che
si definirebbe “tutta d’un pezzo”, forte, autoritaria e implacabile coraggiosa;
unica superstite, sarà lei la protagonista instancabile di tutti i sequel della saga, di cui resta l’icona nonché il collante
che forse non avrebbe reso possibile la realizzazione degli episodi successivi.
Il film ha l’abilità di saper procedere accumulando
tensione nello spettatore, sempre di più, al punto da fargli sperare che
qualcosa di terribile accada veramente, per liberarsi di quell’insopportabile
senso di suspense: impossibile non pensare questo durante la scena in cui Brett si mette a cercare il gatto Jonesy
per tutta la nave; e quando qualcosa accade, lo spavento è all’altezza delle
aspettative: la terribile scena dell’alien che esce dello stomaco di Kane resta memorabile nella storia dell’horror per la sua
efficacia e la sua crudezza.
Nel 2003, il film è stato rilasciato in una versione director’s cut – si tratta solo di qualche aggiustamento e
ammodernamento qua e là, senza grandi cambiamenti - ad opera di Ridley Scott; restaurata anche la
colonna sonora di Jerry Goldsmith.
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