" Una delle critiche spesso rivolte alle ricerche della nuova architettura è quella di aderire aa modelli "pubblicitari e comunicativi" che implicitamente toglierebbero "verità" alla fabbrica edilizia e alla costruzione. L'osservazione è senz'altro pertinente, per rispondere bisogna chiedersi che cosa è avvenuto in questi trent'anni nel grande settore della comunicazione."
Da Antonino Saggio, Nuove Sostanze,l'informatica e il rinnovamento dell'architettura.
Questo opera appare, a tutti gli effetti, riassunto e anticipazione deii più recenti sviluppi della pubblicità. Magritte rappresenta un'immagine per poi immediatamente negarla, suscitando così confusione e stupore in chi guarda; quella pipa non è più l'oggetto che la nostra immaginazione da per scontato ma diviene simbolo, metafora, figura retorica.
Negli anni '90, come sostiene William Thomson, il consumo diventa la forma più diffusa di manifestazione della personalità.
Il prodotto è scomparso dalla moderna pubblicità. Quest'ultima celebra unicamente un logo, un marchio e una "personalità" che quella marca vuole offrire e che solo uno specifico target desidera acquistare.
Puo' essere interessante il risultato di una recente ricerca statistica: gli anziani e coloro che hanno poche risorse economiche [categoria definita dei "marginali"] risultano come i meno coinvolti dai messaggi pubblicitari; essi sono infatti consapevoli di non essere i destinatari degli atti comunicativi.