analisi dell'ambiente urbano

Torbole Casaglia è un comune della pianura bresciana, situato 7 km a sud-ovest del capoluogo di provincia, sulla destra orografica del fiume Mella.  E’ composto da due nuclei urbani, Torbole e Casaglia disposti lungo l’asse della strada ex ss 235 per Orzinuovi, collocati nella parte settentrionale del territorio comunale. Conta 5.167 abitanti alla data del 30.6.2002, mentre l’estensione territoriale è di 13 kmq. E’ collocato geograficamente nell’alta pianura padana, al disotto dell’anfiteatro morenico creato dal lago d’Iseo e sulla linea di confine tra l’area delle zone asciutte e quella delle risorgive.

Il territorio e gli abitati di Torbole e di Casaglia sono attraversati dall’antica strada romana che metteva in comunicazione Brescia con Crema, Lodi e Milano attraverso l’Oglio e Soncino, la via Brixia-Laus Pompeia.Il territorio comunale (come larghe zone della pianura Padana), è stato radicalmente trasformato nel secolo scorso in seguito ad interventi di bonifica che hanno trasformato le paludi in terreni coltivabili, con notevole miglioramento del clima e della produttività agricola.Attualmente mantiene l’antica conformazione ad appezzamenti geometrici intervallati da corsi d’acqua e rogge con filari di alberature (la tipica piantata padana) anche se l’ambiente propriamente agricolo si è notevolmente impoverito per l’abbandono di molte attività e coltivazioni tradizionali.L’andamento delle superfici coltivate segue quello dei poderi e presenta una ricorrenza geometrica con una prevalenza nord-sud, lo stesso orientamento che ritroviamo nella disposizione sul suolo degli edifici rurali che, funzionalmente, si dispongono con il portico rivolto a sud. Si riscontra quindi uno stretto legame tra forma e organizzazione del territorio e insediamenti edilizi che, in questa porzione di ‘media pianura’ non si costituiscono ad aggregato, bensì si dispongono in modo sparso e aperto, essendo più direttamente generati dalla forma e dalla proprietà dei suoli a destinazione agricola.L’identità storica di Torbole Casaglia va letta proprio in questa chiave ‘territoriale’ e la mancanza di nuclei urbani compatti risulta significativamente un fattore di identità, che possiamo definire come ‘assenza’ di centro, ’assenza di ‘luogo’ urbano come nucleo centrale che, in fondo, costituisce eccezione rispetto ai paesi tradizionalmente intesi, ma altresì regola nei confronti del territorio

La forma e la consistenza dell’abitato

Nel territorio in esame, come del resto in tutta l’area padana, la popolazione si è distribuita sul territorio secondo la tendenza all’accentramento o alla dispersione, in relazione alle diverse condizioni storiche che richiedevano chiusura e difesa o consentivano apertura.In epoca medievale è prevalso il primo modello, che troviamo emblematicamente rappresentato a Torbole dal ‘castello’ e dalla cascina chiusa denominata ‘giappone’ o ’portone’, e dai nuclei rurali adiacenti: strutture a corte chiusa di tipo monastico (era infatti Ospizio dei monaci benedettini di S.Faustino nel Monastero di Torbole) e di tipo agricolo.Durante e dopo il periodo di dominazione veneta troviamo soprattutto edifici rurali aperti e, generalmente, disposti tipologicamente in linea, secondo i prevalenti limiti di separazione degli appezzamenti coltivati e delle ‘piantate’ di filari di alberi che ritroviamo sparsi in tutto il territorio comunale.Questo modello è il più diffuso nell’edilizia storica del territorio comunale, sia a Torbole che a Casaglia, accanto alla presenza di edifici più significativi sia per consistenza che per identità: residenze storiche che assumono il carattere del palazzotto gentilizio, associate a piccoli agglomerati rurali.Dei due nuclei urbani, Torbole è il maggiore.  Situato a nord est di Casaglia, è organizzato attorno ad un nucleo storico modestamente compatto che presenta un’edificazione lineare lungo l’asse viario principale e le strade di attraversamento.  Più che di un nucleo strutturalmente definito, si tratta di un addensamento edilizio avvenuto in tempi relativamente recenti, attorno ai nuclei rurali originari.La parte estensivamente più consistente è costituita da un’edilizia novecentesca di edifici e case singole, edificate entro il lotto di proprietà e sostanzialmente disomogenee per forma e materiali, generalmente di due o tre piani fuori terra.Casaglia non è dotato di un nucleo con caratteri di omogeneità ed è, storicamente, composto da edifici e nuclei edilizi isolati, sedimentati prevalentemente a sud della strada 235.  Alcuni di questi hanno una struttura e una dimensione di rilievo, altri sono semplici edifici in linea con portico sul lato sud e, in alcuni casi, annesso agricolo di servizio e ricovero dei mezzi di produzione.La superficie urbana è completata da interi isolati di recente costruzione, con destinazione residenziale, e tipologia a schiera o casa uni e bifamigliare.I due nuclei urbani sono tagliati centralmente dalla strada statale, che li connette, ma al contempo ne costituisce un elemento di separazione, a causa del pesante e sostenuto traffico che scorre incessantemente in ogni fascia oraria.La viabilità, come elemento dell’impianto, si adegua nella maggior parte dei casi alla dislocazione del costruito a cui si rivolge e da cui muove: lo sviluppo segue pertanto linee spezzate, intorno a corti, a isolati, ad appezzamenti di terreni; entra invece più perentoriamente nella struttura dell’abitato quando si tratti di assi che istituiscono diversi rapporti di scala ( per esempio la Brescia-Orzinuovi).Ne risulta sostanzialmente un ambiente urbano separato in due nuclei diversi, frammentato e poco caratterizzato, a prevalente funzione abitativa, dotato di minimi servizi distribuiti sull’intera superficie urbana, dotato di una viabilità interna incompleta e, per questo, necessariamente impostato sulla strada di attraversamento principale.