Scritto da Gabriele Quaglia: evoe-@libero.it http://digilander.iol.it/martellidaguerra

Aggiornato 07/06/1998

Déi della Legge

La Legge è il principio cosmico avverso al Caos, forza, o meglio, pensiero ordinatore dell’universo. Essa rappresenta l’Ordine, la stabilità, la semplicità, l’immutabilità, la pace. Si oppone con decisione a qualsiasi essere o azione del Caos, ed è sempre al lavoro per rafforzare i propri seguaci contro le forze dell’Entropia.

In realtà, cosa ignota praticamente a quasi tutti gli abitanti di Wercahuan, la Legge è penetrata nel Mondo poco tempo dopo il Caos, con il collassare delle Mutaporte polari: essa è in effetti una delle infinite possibilità del Caos, creata forse proprio per fomentare ed inasprire la Lotta Eterna.

E’ un fatto, tuttavia, che gli dei della Legge agiscano come se fossero un Principio a sé, nel tentativo di cancellare il Caos dall’universo per imporre il proprio potere e raggiungere la perfezione. In cosa consista tale "perfezione" non è ben chiaro: i teologi della Legge (la cui sottigliezza e precisione è proverbiale) hanno formulato molte ipotesi: l’unità definitiva della Sostanza, la cancellazione della Materia e il predominio dello Spirito o del Pensiero, oppure il Nulla che è la perfezione della semplicità e l’immutabilità.

Al di la delle dispute teologiche, fin troppo sterili, l’influenza della Legge sul Mondo è quasi nulla in confronto allo strapotere del Caos. La corruzione dilaga, molte società si basano sulla superstizione o sulla magia, le orde caotiche sciamano per le terre civilizzate saccheggiando e massacrando.

Al momento, gli unici seguaci dell’Ordine sono concentrati nel Vecchio mondo, soprattutto nella parte nordorientale, dove il Caos è più manifesto e temuto; altrove, la Legge è un principio quasi sconosciuto, e al Caos vengono poste come antitesi le divinità tradizionali.

Gli dei della Legge sono tradizionalmente tre: anche se su alcuni argomenti possono avere opinioni diverse, in generale i loro seguaci sono tutti d’accordo sul fatto che la Legge debba prevalere sul Caos e che questo vada distrutto definitivamente. Credono che la materia, e quindi il corpo, abbia origini caotiche, e che l’anima sia invece creata dalla Legge.

In principio la Legge creò il Mondo sconfiggendo la confusa materia caotica e imponendole un ordine. La nascita ebbe origine quando il Caos, di riflesso, corruppe una parte di Legge e la legò a sé, creando la vita. Da allora tutti gli esseri, pur avendo una mente per pensare, sono condizionati dagli istinti del corpo, e condannati al dolore dalla fame, dalla sete, dal sonno, dal desiderio sessuale, dalla paura e dalla brama di potere: ogni essere vivente è per natura inclinato al Male. Vive la vita abbandonandosi parzialmente al Caos, e quando muore è destinato a rinascere da capo, magari in forma animale, e a sperimentare di nuovo i dolori della vita.

Alcuni, deboli e ignavi, si fanno corrompere dal Caos e perdono la propria anima legandola per sempre al dolore e al Male. La gente comune, a seconda dei propri meriti, si reincarna in creature più o meno razionali e benedette, dalla cimice al nobile (in questo modo viene anche giustificata l’autorità derivante dal diritto di nascita).

Altri, se dotati di grande forza d’animo e virtù, con l’aiuto dell’anima e della razionalità, rifiutano la materia e, con la loro morte, se ne staccano tornando per sempre alla Legge, al Bene e alla felicità.

L’ideale di vita di un seguace della Legge contempla l’onestà, la purezza, la castità, la solidarietà, la fede nella Legge e l’avversione al Caos; ovviamente, solo in pochi raggiungono la perfezione dell’anima, e la maggior parte degli uomini, per inclinazione naturale, ricadrà spesso nel desiderio e nel Male: tuttavia, se la sua fede è sincera e i suoi meriti adeguati, si reincarnerà in un essere superiore.

La donna è vista dalla Legge in modo piuttosto negativo: è volubile e tentatrice; allo stesso tempo, però, colei che ha davvero fede e agisce rettamente viene ammirata più di un uomo, per il quale è più facile.

Tutti i seguaci dell’Ordine credono che alla fine dei tempi ci sarà una grande battaglia tra Legge e Caos, e che quest’ultimo sarà sconfitto e distrutto: allora, e solo allora, finalmente gli dei attueranno la perfezione definitiva.

Alluminas

Descrizione: Alluminas è il più famoso degli dei della Legge. Non viene mai raffigurato se non come una grande luce, che si dice possa rendere immutabile e statico tutto ciò che illumina.

Simbolo: Il simbolo di Alluminas è un sole bianco con dieci raggi.

Diffusione del Culto e Storia: Il culto di Alluminas è il più antico dei culti legali. Fu fondato nel 1989 CI da Lothveric Beckemberg, un letterato al quale era apparso un messaggero del dio, annunciandogli la sua missione di salvare tutti gli esseri viventi ed insegnandogli la dottrina della Legge.

Lothveric il Profeta fondò il tempio di Alluminas alla confluenza tra il Reik e il Soll, nel paesino di Sollesten, che dopo la conversione di molti abitanti divenne Pfeiffdorf. Con l’ingrandirsi della città i fedeli aumentarono, e molti sacerdoti fondarono templi a Nuln, ad Altdorf, e nelle regioni circostanti.

Al giorno d’oggi il culto di Alluminas ha 100'000 fedeli sparsi in tutto l’Impero, nel Kislev, nei Principati di Confine e nella Bretonnia orientale. Il primate, al momento Ludwig Van Tela-Pesken, risiede ancora a Pfeiffdorf, dove sorge anche la Cattedrale Bianca in stile alto gotico.

I templi di Alluminas sono di solito molto spogli e candidi esternamente, e scuri, pieni di giochi di luce all’interno. Possiedono sempre un rosone che proietta la propria luce all’interno, con un suggestivo effetto.

Amici e Nemici: Il culto è in buoni rapporti con gli altri dei della Legge, anche se talvolta c’è qualche disputa con i Solkaniani. C’è simpatia con Shallya e Verena, meno con Ulrich e Morr.

La chiesa di Alluminas rifiuta qualsiasi contaminazione con la politica; tuttavia non è raro che seguaci del culto protestino contro decreti ingiusti e antipopolari. I fedeli provengono soprattutto dalle classi basse.

Giorni sacri: 17 Feb, fondazione del culto; 8 Nov, morte definitiva di Lothvaric il Profeta.

Requisiti del Culto: nessuno, la via di Alluminas è aperta a tutti.

Dottrina: i seguaci di Alluminas cercano di annullare tutte le influenze del Caos al loro interno: conducono vite semplici, fatte di lavoro e preghiera; spesso digiunano, raramente agiscono attivamente in campo politico o sociale. Pur essendo pacifici, sono piuttosto ristretti mentalmente, e spesso rifiutano di partecipare alle feste e cerimonie pubbliche, evitano le osterie, limitano l’uso della carne.

La gente comune non li ama ed è inquietata dalla loro diversità; questo ha spesso, in passato, causato tensioni, culminate in persecuzioni fomentate dal potere per sfogare l’ira popolare contro un culto difficile da controllare.

Incantesimi: Magia Minore e Curativa.

Abilità: Immunità ai Veleni, Immunità alle Malattie, Curare Malattie, Guarire Ferite.

Prove: Resistere a tentazioni e privazioni.

Benedizioni: Vo o R.

Eresie: Avendo una forte base teologica ed essendo il più antico culto legale, quello di Alluminas ha naturalmente conosciuto molte eresie. Le più importanti di esse sono:

Monoteisti: Nel 2378 CI, il vescovo di Wolfenburg, Rutger Axelborg, dichiarò uno scisma con la chiesa ufficiale di Alluminas. Egli infatti sosteneva l’esistenza di un unico Dio, le cui manifestazioni erano la trinità di Arianka (creazione), Alluminas (conservazione) e Solkan (distruzione). Il Dio di Axelborg era creatore del Mondo e di tutto l’esistente; anche il Male e il Caos erano creature di Dio, in quanto rendevano gli uomini consci dell’importanza del bene e della Legge: con la redenzione di tutte le anime essi sarebbero stati cancellati, e la perfezione sarebbe arrivata.

Gli altri dei adorati dagli uomini non erano che demoni tutti asserviti al Caos e nemici dell’umanità.

La dottrina monoteista venne immediatamente condannata dai culti legali, da quelli tradizionali e dall’Inquisizione di Sigmar. Le persecuzioni furono aspre, e i monoteisti bruciati pubblicamente. L’eresia non venne tuttavia sradicata: alcuni di loro si salvarono e diffusero le loro dottrine, spesso revisionandole. Nessuna di esse fu mai riconosciuta dall’Impero; ancora oggi dei monoteisti si nascondono nell’Impero nordorientale, sotto le mentite spoglie di seguaci di Alluminas: coloro che vengono scoperti sono costretti ad abiurare pubblicamente la loro fede, o sono arsi nelle piazze come eretici ispirati dal Caos.

Zanaliana: Nel 2430 CI, il monaco Zanali, di origine araba, famoso teologo, formulò una sua teoria secondo cui l’Essere coincideva con il Caos, e la Legge era il Non Essere: l’unica via per la salvezza era dunque il "non agire", l’annullamento del corpo e della coscienza attraverso la meditazione e la concentrazione, il digiuno e la veglia, fino ad annullare la rinascita e cancellare sé stessi.

Quando le sue tesi vennero condannate dal primate, fuggì da Pfeiffdorf temendo dei fanatici violenti, rifugiandosi a Talabheim. Qui giunse a negare l’esistenza degli dei della Legge, e ad affermare che l’anima è un artificio ingannevole del Caos: "tutto è Male", diceva.

Fu catturato da un gruppo di giovani Solkaniani nella notte del 25 Apr 2435. La mattina seguente il suo corpo fu trovato inchiodato alle porte del tempio di Alluminas, ancora agonizzante. I rapitori furono catturati e giustiziati per omicidio; molti seguaci dei due déi li piansero come martiri.

Solkan

Descrizione: Solkan è il dio della Vendetta, della giustizia estrema e matematica dell’occhio per occhio. E’ rappresentato spesso come un possente cavaliere in armatura sopra un enorme cavallo bianco, Noar. E’ un giudice imparziale e impassibile, ma non ha pietà per i colpevoli, e la sua furia è proverbiale.

Simbolo: Il simbolo di Solkan è il cuneo che fende le carni dei colpevoli, o la spada della giustizia.

Diffusione del Culto: Fondato dal Profeta Reinhard Gopfel nel 2191 CI, il culto di Solkan, da un gruppo di fedeli nella città di Wienwald si è presto esteso in tutto il Kislev e l’Impero con eccezionale entusiasmo e rapidità. Oggi i fedeli del dio sono circa 200'000, di cui la metà nel Kislev e nell’Impero settentrionale.

Il capo della chiesa è l’Arcivescovo di Kislev Heinrich Stimteirch, che celebra i riti nella grande Cattedrale tardo gotica sul fianco della Gorà Geroyev; altre diocesi importanti sono Erengrad, Praag, Middenheim.

I templi di Solkan sono generalmente scuri e severi all’esterno, quasi tetri all’interno; lo stile gotico, ricco di guglie appuntite, predomina.

Amici e nemici: Solkan è in buoni rapporti con gli dei della Legge, in particolare con Arianka, che cerca di liberare cercando le quattordici chiavi di cristallo. Ci sono rapporti tesi con il culto di Verena, considerato troppo magnanimo; rispettati sono invece Ulrich, Sigmar e Myrmidia. Ranald è odiato e disprezzato.

Dal 2450, la chiesa di Solkan, per concessione dello Zar Fëdor IV, gestisce l’Inquisizione Kislevita. Il potere politico dei Solkaniani è grande: l’influenza nel Kislev, la potenza militare dei suoi Templari (i più efficienti del Vecchio Mondo) e i numerosi territori vescovili nell’Impero ne fanno una potenza non sottovalutabile.

I seguaci di Solkan sono soprattutto soldati; molti sono i cacciatori di streghe, non pochi i giuristi.

Giorni sacri: 7 Lug, fondazione del culto.

Requisiti del culto: nessuno, ma in genere i non umani non sono ben visti dai fedeli.

Dottrina: I seguaci di Solkan si contrappongono agli Alluminiani per il loro carattere pratico e attivo: la giustizia va affermata con decisione, le pene inflitte con forza. Essi tengono molto all’onore e all’onestà, e quando commettono una colpa non esitano ad autopunirsi.

Credono che la preghiera e la privazione siano importanti, ma ancora di più la lotta contro il Caos manifesto (mutanti, orde) e nascosto (corruzione, ingiustizia).

Le gente comune diffida dei Solkaniani per il loro estremismo, che in effetti è proprio solo di alcune componenti, mentre la maggior parte dei fedeli è semplicemente onesta più del normale. Sono pochi gli osservanti meticolosi delle privazioni e dei digiuni, e nessuno disdegna feste, cerimonie o i divertimenti propri del popolo (birra, danze, ecc.).

Incantesimi: Magia da Battaglia.

Abilità: Legge, Colpire con Forza, per Stordire, Disarmare.

Prove: Scoprire, denunciare e/o distruggere un culto del Caos o un criminale.

Benedizioni: Vo, AM, Fr.

Eresie: la chiesa di Solkan è ben organizzata e sottoposta a continui controlli; è probabile che ci siano state delle eresie, ma esse sono sempre state soffocate immediatamente e le loro tesi bruciate e cancellate.

Il problema, anche se non troppo grande, del culto, è la tendenza estremista e violenta di molte componenti minori, spesso abilmente sfruttata dai vescovi per purgare i loro possedimenti.

Altre "eresie" minori sono le diffuse credenze non ortodosse secondo cui Solkan premierebbe chi muore combattendo per lui e privilegia i guerrieri: senza dubbio tali voci hanno origine dai numerosi seguaci di Ulrich convertiti alla Legge.

Arianka

Descrizione: Arianka è la dea della Vita, protettrice di tutti gli esseri viventi, delle specie che non esisterebbero senza l’azione ordinatrice della Legge. E’ rappresentata come una fanciulla dall’abito candido e dai lunghi capelli biondi, dall’aspetto giovanile e dagli occhi saggi.

Si narra che agli albori del tempo Arianka lottò con Malal, e che fu da lui sconfitta ed imprigionata in un sarcofago di cristallo incantato; il dio del Caos prese le chiavi che potevano liberare, insieme, la déa dalla sua prigione, e le disperse per il mondo.

Simbolo: Simbolo di Arianka è la chiave, oppure la spada-ankh, simbolo di vita e giustizia.

Diffusione del Culto: Nell’anno 2453 CI, al guaritore Vàclav Nàmestrov apparve in sogno una donna dai lunghi capelli biondi e dalla bellezza incredibile, che spiegò all’uomo di scavare in un punto sotto la collina di Stàregov, dove avrebbe trovato il più grande tesoro. Così fece Vàclav, che giunse in una grande camera contenente un grosso sarcofago di cristallo, che imprigionava una bellissima fanciulla dormiente.

Apparve allora la donna del sogno, che spiegò di essere una servitrice della déa Arianka, imprigionata nel cristallo dal Caos; a Vàclav era stata affidata la missione di diffondere il culto della déa e di trovare eroi che intraprendessero la ricerca delle chiavi. La città di Praag, fondata da alcuni nomadi per volontà della stessa déa sul suo luogo di prigionia, sarebbe diventata centro dei fedeli e baluardo contro il Caos.

Il nuovo culto, accolto con entusiasmo dai Praaghesi e appoggiato dalla chiesa di Solkan e dallo stesso Re Zaltar, desideroso di poter rafforzare i propri sudditi sotto un vessillo religioso, si diffuse in fretta. Oggi conta 5'000 fedeli in tutto il Kislev.

Sopra la stanza del sarcofago sorse il Santuario di Praag. L’Arcivescovo Vàclav I amministra la neonata chiesa, e dirige i Templari della Chiave e le Vestali della Vita.

Amici e nemici: Arianka è in ottimi rapporti con gli altri déi della Legge e con Shallya.

Pur essendo limitato, nell’ambito di Praag il culto è il più influente. I seguaci di Arianka sono meno fanatici degli altri legali, ma vengono in genere evitati dalla gente, esclusi gli abitanti di Praag che vengono aiutati, anche se alcuni tollerano poco la loro associazione con Solkan.

Giorni sacri: 7 Set, scoperta del sarcofago.

Requisiti del culto: Nessuno, chiunque è ben accetto dalla déa. In particolare, quanto a dignità le donne sono trattate alla pari degli uomini. L’Ordine delle Vestali della Vita è l’unico ordine femminile legale, e si occupa della cura dei feriti in battaglia e dei malati.

Dottrina: Per Arianka la vita è il bene più prezioso: chiunque potrebbe un giorno redimersi e raggiungere la liberazione, e nessuno può negargli tale diritto. Ciò ovviamente non si applica ai seguaci del caos, perché ormai la loro anima è perduta, e chi li uccide fa solo un favore all’umanità eliminando le tentazioni e le cause di morte e corruzione. Parimenti le vite degli esseri non intelligenti, i quali non possono seguire i precetti sacri, sono sacrificabili per i bisogni dell’uomo, anche se ucciderli per piacere è una crudeltà.

I seguaci della déa sono molto attivi nel salvare le vite umane curando malati e feriti e combattendo i mostri del Caos.

Incantesimi: Magia Curativa più gli incantesimi necromantici Distruggi Non Morti, Zona di Vita, Annienta Non Morti.

Incantesimi speciali: Resurrezione: lvl 4°; PM 20; E: ridà la vita ad un corpo morto, a patto che la vita sia ancora possibile. Il chierico deve riuscire un Test di R o perde un punto F e uno R; se il test riesce perde comunque un punto di R. Tutte le perdite sono permanenti.

Abilità: Curare Malattie, Guarire ferite, Conosc. Erbe, Id. Piante.

Prove: Salvare una o più vite, trovare una chiave.

Benedizioni: Vo, Sim, I.

Eresie: Il culto di Arianka è troppo giovane e piccolo per generare eresie.