Piccola storia del vecchio gettone Sip   

 

Un gettone telefonico appena uscito dagli stampi di fusione della SIP, si battezzò con il nome di Giorgio, dopodichè finì, per volere dell'uomo , incartato stretto, strettissimo

insieme ad altri quarantanove gettoni (dato che erano pacchetti da 50.) e capitò esattamente tra, Luca ed Antonia; oltre loro ce ne erano altri quarantasette, ma lui non poteva ne vederli, ne toccarli, poichè erano impacchettati a mò di gettoni SIP.

Ebbene, lui era esattamente il quartultimo di una estremità del pacchetto, quindi si trovava, a volte sopra ad altri quarantasei, altre volte invece sotto i quarantasei e sopra tre ! e poi anche adagiato di traverso, così andò avanti qualche giorno, finchè non fu gettato insieme ad altri gettoni in un cassetto di rivendita, e quando si trovò sciolto ebbe paura, ebbe paura perchè un vecchio gettone ossidato dal tempo, con la voce greve e ferma di chi ha vissuto molto tuonò nel cassetto  -Bene... eccone altri freschi freschi- per finire chissà in quali tasche, in quali feritoie delle cassettine buie dei telefoni pubblici , e per quali scopi sarete usati.... 

Giorgio ebbe un fremito e, trovandosi sotto Luca, gia suo amico, e sopra di Antonia con la quale avrebbe voluto parlarci ma, si vergognava, si vergognava soprattutto perchè in quella posizione gli voltava le spalle; ( infatti gettoni hanno un dritto con un canale, ed un rovescio che ne ha due,) e così come si trovavano non potevano guardarsi in faccia, ma la sua timidezza venne a meno, quando lui ancora tutto tremante dalle parole del vecchio, udi’ una dolcissima voce che gli diceva, - Ma dai, non dargli retta, noi siamo utilissimi e nessuno ci butta mai via. -  era lei.. Antonia ,che parlava cercando di  infondergli coraggio; Giorgio balbettò - si hai ragione, speriamo però che ci vendano presto perchè‚ qui si sta stretti e non possiamo guardarci neanche in faccia (la loro faccia è il dritto!.. quella con una sola scanalatura.) anzi scusa se ho le mie due scanalature posteriori sopra il tuo  canale unico. ed a giudicare dalla voce, Giorgio pensò che era propio unico.

Mentre facevano questi discorsi una mano li sollevò, con poca grazia a dire il vero, tanto che a Giorgio venne un vuoto allo stomaco. Poi  tutti videro la luce, poichè qualcuno aveva tolto, anzi, più che tolto aveva strappato la carta che li avvolgeva,

ma nessuno ebbe il tempo di capire perchè immediatamente finirono dentro una scatola di metallo, giù forte, alla rinfusa, poi la stessa mano si divertì anche a girarli cosi batterono tutti uno contro l'altro, vecchi e nuovi.. malgrado fossero tutti di costituzione robusta Antonia sussultò credendo di essersi ferita, Giorgio era lì, vicino a lei, e questa volta faccia a faccia, finalmente si poterono guardare negli occhi, poi Giorgio seguì con lo sguardo tutta la lunghezza del suo canale e notò con piacere, la sua rotondità perfetta, frutto di una fusione ben riuscita.

Con un filo di voce riuscì a balbettare - Ti sei fatta male? - - No. ma ho avuto tanta paura - disse lei guardando quello strano gettone (non per il fisico, poichè loro sono tutti uguali ) ma. per il suo modo di fare, così timido ed insicuro tanto che le venne istintivo un senso di protezione ma anche di fiducia nei suoi riguardi.

-Giorgio Antonia dove siete ?? - era Luca che gridando ruppe quel momento di incertezza fra loro due, scosso dalla voce di Luca, Giorgio si alzò in punta di scanalature per vedere il suo amico, ma non lo vide, erano in troppi e messi male, alla rinfusa, poi ancora tuonò la voce di Luca -Sono qui, sono quii- ripeteva cercando di togliersi di dosso un vecchio gettone annerito, che pigiandolo con una fastidiosa sporgenza avuta chissà come, gli comprimeva lo stomaco.

Dalla voce Giorgio capì che erano lontani nella cassetta, - Coraggio! prima o poi ci rincontreremo - ed era una vana speranza perchè loro, i gettoni  sanno che si possono incontrare solo, in  qualche telefono pubblico o in qualche cassetto, a volte anche in tasca di qualcuno e quelli erano i più  fortunati, infatti loro si trovano veramente bene, nelle tasche dei cappotti d'inverno.. e nei taschini delle camicette in estate, in autunno e primavera, stanno bene ovunque !

Mentre pensavano a questo, qualcuno li chiamo’ per una cosa importante, un'interrurbana ! -- 15 gettoni -- chiese il signore con la barba,

la mano entro’ nel cassetto, ne tiro’ fuori una manciata e contatene 15, getto’ con noncuranza quelli che aveva preso oltre il numero.

Tra i 15 ando’ anche Luca, che si senti’ fortunato, ed anche un poco emozionato per la sua prima missione ..... un' interurbana !!

ciao, ciao grido’ Luca che gia’ era in mano al signore con la barba, -- ciao auguri disse Giorgio-- -- in bocca alla feritoia—grido’ Antonia, e mentre lo diceva, pensava con una stretta al cuore a quando l'avrebbero separata da Giorgio.

Infatti Antonia e Giorgio gia’ si volevano bene, e Giorgio guardandola negli occhi (che solo loro si vedono) le disse -- Antonia cerchero’ di essere utilizzato solo per telefonate dolci,amorose e di simpatia, solo cosi ti avro’ sempre nel cuore, e mi sembrera’ di udire la tua voce attraverso quella dell'uomo.-- -- non aver paura -- le rispose Antonia -- ancora siamo insieme e poi ...... -- . -- Hai-- disse mentre due dita la stringevano

prelevandola dal cassetto, per essere consegnata ad un signore. -- Antonia non mi lasciare, Antonia .. Antoniaaa-- ma fu’ vana la disperazione di Giorgio.

Antonia ando’ nella feritoia per una telefonata urbana di un'informazione di poco conto. E li’ Antonia nella feritoia si agito’ tanto che cadde gi— senza dare neanche la comunicazione ! il signore che poi, non era tanto signore infieri’ contro il telefono e gli dette anche un pugno ! ma la comunicazione non avvenne, cosi reclamando e sbraitando compro’ un altro gettone.

La mano frugo’ nel cassetto, e questa fu la volta di Giorgio, demoralizzato non si curo’ neanche di sapere a che tipo di telefonata fosse destinato. Nella feritoia e via !

dette la comunicazione facendo senza interesse il proprio dovere, stette li 4 minuti, poi il signore attacco’ e lui giu’ senza pensare ! cadde su di un altro gettone che piangeva, ma era di spalle, -- che hai da piangere -- disse Giorgio, -- piango perche’...perche,

ma, ma tu , tu sei Giorgio!. esulto’ allora Antonia, era lei a piangere, ed ora tutti e due piangevano e ridevano, ridevano e piangevano ancora, ma questa volta di gioia.

Passarono cosi due ore, ed altri gettoni scesero, finche’ una mano apri’ il telefono,

prese la gettoniera, e rimise tutti nel cassetto da dove erano partiti.

Giorgio e Antonia non gioirono molto, perche’ avevano capito che il loro, era un'amore impossibile, date le continue separazioni.

Ma furono, anzi, sono fortunati, perche’ io ho capito il loro dramma e li ho comprati, li tengo sempre insieme custoditi nelle tasche di una giacca che non uso mai.

ps: Luca si trova benone all'interno di un salvadanaio di un ragazzo Inglese, ha imparato la lingua e gioca tutto il giorno con un penny.

 

Nota: Con questa storiella grazie a sua Zia l’autore

Ci ha campato sugli allori.