La Befana è nel nostro immaginario una vecchietta che porta doni ai
bambini la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
Le sue origini sono frutto di credenze popolari e tradizioni cristiane.

La Befana infatti porta i doni in ricordo di quelli offerti al Bambino Gesù
dai Re Magi. La sua rappresentazione è ormai la stessa da tempo quasi infinito: un
GRANDE NASO A PUNTA (come quello di Laura) un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto assortito da coloratissime toppe.

La filastrocca a lei dedicata descrive bene il suo abbigliamento:

" La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana! "

La notte tra il 5 ed il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, passa sopra i tetti delle case e, calandosi dai camini, distribuisce nelle calze lasciate appese dai bambini, giocattoli, cioccolatini e caramelle. Non mancano comunque carbone e cenere per chi ha fatto troppi capricci durante l'anno.

E' tradizione lasciare alla Befana un piattino con un mandarino o un'arancia con un bicchiere di
MARTINI BIANCO  o un GIN TONIC in modo che si possa rifocillare.
Il mattino successivo insieme ai regali i bambini troveranno il pasto consumato,
IL BICCHIERE VUOTO e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.