In morte di Giuseppe Drago

                             La morte                          Il funerale           Il ricordo degli amici
         
             
                        Giuseppe Drago 

              28 giugno 2009

   Giuseppe Drago, per gli amici Pepè, non è più con noi. Se ne è andato all'età di 66 anni,  questa mattina alle 4, in silenzio, discretamente, com'è sempre vissuto. Grande artigiano, valente maestro scalpellino, sulla scia del padre, mastro Vincenzo e dei fratelli, Pepè fu anche un  compagno, un militante appassionato e leale di quel grande partito che fu il PCI di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer. La sua serena coerenza, la sua lealtà, la sua passione politica gli procuravano il rispetto e la stima, dei compagni di partito, ma anche degli avversari. Consigliere comunale dal 1980 al 1990, diede un valido e disinteressato contributo all'attività amministrativa, ma anche alla vita del partito che, in quegli anni, visse il suo momento più esaltante.  Mi onoro di averlo potuto annoverare tra i miei più cari amici e di aver condiviso con lui  sogni, speranze, lotte, vittorie e sconfitte. In questo momento di grande dolore voglio essere vicino alla moglie, Nina, ai figli, il carissimo Emilio, Maria, Ivan, Emanuela, ai fratelli, Francesco e Totò, alla sorella Rosina e ai parenti tutti.  Addio, Pepè, la tua dipartita lascia un vuoto incolmabile nel cuore degli amici affranti.

         
                La salma lascia l'abitazione del rione Parte

30  giugno 2009

   Una grande folla ha accompagnato, ieri pomeriggio, Pepè Drago nel suo ultimo viaggio.
Il funerale è stato celebrato dal parroco don Girolamo Ronzoni nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Durante le esequie, Franco Frontera ha letto ai fedeli "L'ultimo saluto  di Vincenzo Piccolo all'amico fraterno di sempre."
   In località Santa Croce, poi, il webmaster di questo sito, a nome dei vecchi compagni del PCI nel quale Pepè ha sempre militato, ha ricordato brevemente la figura e le doti umane e politiche dello scomparso.
   Entrambi i ricordi sono riportati in calce.

 

  Ho conosciuto Giuseppe Drago nel 1969 quando, giovanissimo militate del PCI, assieme a Franco Falbo e ad altri compagni si decise di rifondare la Sezione caccurese del partito. Io e Franco eravamo allora giovanissimi ed inesperti. Il nostro unico bagaglio era l’entusiasmo, la voglia di impegnarci, di fare qualcosa per il nostro paese: Pepè, come da allora imparai a chiamarlo, aveva qualche anno più di noi, ma mostrava lo stesso entusiasmo, la stessa determinazione, la stessa voglia di impegnarsi con in più la saggezza, la serenità, la coerenza, il rispetto per i compagni più anziani come Pasquale Miliè, Rocco Mele, Emilio e Peppino Sperlì,  Salvatore Bruno, Domenico Demme, Giovanni Guzzo e tanti altri e per i più giovani. Da allora percorremmo insieme tanta strada, conducemmo numerose battaglie,  soffrimmo insieme per le sconfitte e gioimmo insieme per le vittorie,  fino all’esaltante esperienza di dieci anni di amministrazione. Con Pepè sedemmo insieme nei banchi del Consiglio comunale. Credo che tutti noi dobbiamo qualcosa, anzi moltissimo a questo nostro compagno che seppe distinguersi sempre per la pacatezza, la serenità, la lucida, serena coerenza che contraddistingueva il suo modo di essere comunista. Anche quando la lotta politica  diventava aspra e gli scontri con gli avversari salivano di tono, Pepè non perdeva la calma, manteneva il suo aplomb, il rispetto per l’avversario. Difendeva il Partito e i compagni a spada tratta, senza, però, mai trascendere, rimanendo sempre se stesso, guadagnandosi la stima dei compagni e degli avversari. Il suo contributo al Partito e, soprattutto all’Amministrazione comunale fu, come quello di molti altri compagni, davvero notevole, ma egli, col suo pudore, la sua generosità, la sua modestia, non cercò mai di far pesare il suo ruolo e i suoi meriti, sempre fedele agli ideali che aveva posto a fondamento della sua esistenza. In questi quarant’anni la nostra amicizia si è andata sempre più cementando, anche se, negli ultimi tempi, a causa dei rispettivi problemi familiari ci incontravamo sempre più raramente.
   Giuseppe Drago, però, oltre ad essere un grande compagno, era anche un valente artigiano, un uomo che ha saputo, insieme alla sua splendida famiglia, crearsi una discreta posizione sociale, conquistarsi la stima ed il rispetto, non solo dei compaesani, ma anche di tutti coloro che ebbero la ventura di conoscerlo. E, tuttavia, seppe e volle vivere sempre umilmente, entrare nelle case e nelle associazioni in punta di piedi, con una modestia, un candore ed un pudore che oggi, in questa società malata di protagonismo, sono merce sempre più rara.
Caro amico,
oggi la tua famiglia  piange la tua prematura scomparsa, ma, insieme a loro, piangono anche tutti i tuoi compagni che si porteranno sempre nel cuore il patrimonio di valori che hai saputo, per usare una espressione mutuata dalla cultura cristiana, testimoniare con coerenza, lealtà, abnegazione e, a volte, anche sofferenza. Noi non possiamo fare altro oggi, che assicurarti che non ti dimenticheremo mai, che saremo sempre vicini ai tuoi cari, a Nina, ad Emilio, a Ivan, a Maria, ad Emanuele e ai tuoi parenti che hai amato e che ti hanno tanto amato.
     
Addio, Pepè, riposa in pace.
            
Giuseppe Marino


L’ULTIMO SALUTO ALL’AMICO FRATERNO DI SEMPRE  

Caro Pepè

Ti chiedo perdono per non averti fatto visita ieri, ma preferisco ricordarti com’eri in vita.

 L’amico  fraterno di sempre si.... perché sei stato tra le prime persone che ho conosciuto quando , nel lontano 1962 ,venni a Caccuri.Insieme a te, conobbi  i tuoi fratelli Raffaele , Nicola ,Ciccio , Totò con i quali, da subito,  è nata una amicizia sincera improntata sulla stima e sul rispetto reciproco. La nostra amicizia si è consolidata sempre di più nel tempo, anno dopo anno. Quanti ricordi mi legano a te! Tu amico sincero, premuroso e attento sempre disponibile. La tua scomparsa rattrista tutti e in particolare quanti, come me, hanno avuto modo di apprezzare da vicino  le tue doti umane. Ho perso un amico... un grande amico e da domani sarà dura continuare pensando che non ci sei più. Ieri il mio cuore è arrivato a te amico mio, intensamente. Il legame di amicizia che ci ha uniti per tanti anni è stato così intenso che il pensiero della tua scomparsa è una ferita che produce non solo dolore ma anche disorientamento. Ho allora  ripercorso le immagini ancora vive di quel piccolo lungo cammino che la vita ci ha concesso di trascorrere insieme. Ricordo ancora intensamente il tuo allegro umorismo, il gusto profondo e cristiano della vita. Ricordo i pranzi ,le mangiate, le pasquette che preparavi per gli amici e durante queste occasioni ricordo le storie che raccontavi, le battute, la gentilezza d’animo, la voglia di vedere tutti allegri e contenti. Percepisco anche, purtroppo con tristezza, il vuoto che ci hai lasciato. Io questo vuoto l’ho sentito fin nel fondo della mia anima, mi sono sentito subito più  povero , ho capito che un pezzo di vita se ne è andato con te.

 

ADDIO AMICO MIO… VIVRAI SEMPRE NEL MIO CUORE

 

Con affetto

Vincenzo Piccolo

 

 Un abbraccio fortissimo alla cara Nina, ai figli Maria, Emilio, Emanuela ed Ivan e ai parenti tutti ; vi sono vicino in questo momento di grande dolore.     

                                   

    
Le mie più sentite condoglianze giungano alla famiglia Drago per la prematura scomparsa di Pepè assieme al ricordo che ho di questa persona riservata e rispettosa che purtroppo non è più fra noi.
Maria Scigliano

Ciao caro Peppino,
oggi è proprio una giornata triste. Aprendo le new dell'Isola Amena, dapprima
leggo dell'anniversario della morte del nostro carissimo e indimenticato maestro Albertino, per il quale  sento più che mai un immenso affetto.
Poi apprendo della morte di Pepè , un signore , un caro amico, sempre gentile e gioviale.
Sono quelle persone che quando dipartono, lasciano un grande solco, pieno di sentimenti
inespressi ,e mai palesati.
Approfitto  del sito per esprimere tutto il mio grande e sincero cordoglio, alla famiglia tutta, ed ai suoi fratelli, miei carissimi amici Ciccio, Rosina, e Totò. Addio Pepè , ti ricorderò sempre con affetto.
 
Adolfo Baron
e

 lario Piccolo, segretario del Circolo del PD, ci ha inviato questo ricordo di Peppino Drago che  volentieri pubblichiamo. 

Pepè: un esempio di vita da custodire e tenere vivo col ricordo.

Oggi Caccuri ha perso uno dei suoi figli migliori. Una persona che si è sempre distinta per onestà e integrità morale.
La scomparsa prematura del caro Pepè rappresenta una perdita e un dolore incolmabile per i suoi familiari; il paese perde un amico, un instancabile lavoratore, un uomo di partito che non ha mai smarrito gli ideali di giustizia sociale e di solidarietà qualunque impegno o carica ricoprisse. In tempi bui di perdita di idealità e di valori la sua testimonianza e la sua coerenza non solo sono stati per il PD una testimonianza del passato, ma il fondamento per la creazione di quel partito che lui, e noi insieme a lui, eravamo e saremo impegnati a costruire.
Se ne va un amico, ma non se ne vanno le idee e gli ideali che lui ha testimoniato. Il modo migliore per ricordarlo è di rinnovare il nostro impegno per un partito nuovo.
Grazie Pepè . Resterai sempre nei nostri cuori.
         Ilario Piccolo
  
Segretario PD Caccuri