Gazzetta Ufficiale n. 7 del 11-1-1999
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA'
CIRCOLARE 7 gennaio 1999, n. 4.
Modalita' per la presentazione di proposte per il finanziamento di
iniziative volte a favorire l'individuazione e lo scambio di
informazioni ed esperienze sulle buone prassi, nel quadro del
programma d'azione comunitaria a medio termine per le pari
opportunita' per le donne e gli uomini (1996-2000).
1. Informazioni generali.
1.1. Premessa.
Con la presente circolare si vogliono delineare le finalita' e le
modalita' generali di accesso alla iniziativa comunitaria adottata
dal Consiglio della Comunita' europea con decisione 95/593/CE del 22
dicembre 1995, pubblicata in G.U.C.E., serie L n. 335 del 30 dicembre
1995, che istituisce un programma di azione comunitaria a medio
termine per le pari opportunita' per le donne e gli uomini
(denominato di seguito "programma") per il periodo che intercorre tra
il 1 gennaio l996 ed il 31 dicembre 2000.
Vengono pertanto illustrati, di seguito, i contenuti dell'invito a
presentare proposte per il cofinanziamento delle iniziative previste
dal programma, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita'
europee, parte c, n. 377 del 5 dicembre 1998.
1.2. Finalita' ed obiettivi del programma comunitario.
Il programma e' destinato a promuovere l'integrazione della
dimensione delle pari opportunita' per le donne e gli uomini
nell'elaborazione, nell'attuazione e nel monitoraggio di tutte le
politiche e azioni dell'Unione europea e degli Stati membri, nel
rispetto delle rispettive competenze.
Il programma sostiene gli sforzi degli Stati membri in materia di
pari opportunita' per le donne e gli uomini ed ha come obiettivi:
a) promuovere l'integrazione della dimensione delle pari
opportunita' per le donne e gli uomini in tutte le politiche e azioni
(mainstreaming);
b) mobilitare, per realizzare le pari opportunita' per le donne e
gli uomini, tutti gli attori socioeconomici;
c) promuovere le pari opportunita' per le donne e gli uomini
nell'ambito di un'economia che evolve, in particolare nel campo
dell'istruzione, della formazione professionale e del mercato del
lavoro;
d) conciliare la vita familiare e la vita professionale delle donne
e degli uomini;
e) promuovere la partecipazione equilibrata delle donne e degli
uomini nel processo decisionale;
f) rafforzare le condizioni per l'esercizio dei diritti di parita'.
1.3. Limitazioni e valore precipuo del programma.
Il programma costituisce un importante completamento alle azioni
avviate nell'ambito di altre politiche comunitarie, compresi i fondi
strutturali. Di conseguenza, esso non mira a sostenere l'insieme
delle iniziative che possono essere condotte localmente a favore
delle donne che in determinati settori possono beneficiare del
contributo delle suddette politiche. Ugualmente escluse sono le
proposte concernenti esclusivamente studi e proposte di prolungamento
di azioni gia' selezionate, oggetto di bandi comunitari diversi.
Il valore precipuo del programma consiste in particolare
nell'individuazione e nello scambio trasnazionale di informazioni e
di esperienze sulle buone prassi nel settore delle pari opportunita'
per le donne e gli uomini.
1.4. Obiettivo dell'invito a presentare proposte.
Il presente invito a presentare proposte si prefigge di selezionare
i progetti che saranno sostenuti dal programma a titolo del bilancio
1999.
Ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, lettera a), della decisione del
Consiglio, la commissione apportera', "per consentire lo scambio di
informazioni e di esperienze su buone prassi, sostegno metodologico
e/o tecnico e/o finanziario a progetti volti all'individuazione e
allo sviluppo di buone prassi nonche' la comunicazione di
informazioni ed esperienze pertinenti".
2. Contenuti e requisiti delle iniziative proposte.
2.1. Settori di azione.
Le iniziative proposte dovranno riguardare in particolare uno o
piu' dei seguenti settori:
a) mainstreaming promozione e sviluppo di metodi e di strategie
volti ad integrare la dimensione della parita' delle opportunita' in
tutte le politiche e azioni; scambio di esperienze sulle buone prassi
e sulle iniziative di "mainstreaming" in settori fino ad oggi non
coperti o poco coperti dai progetti sostenuti dal programma (ad
esempio, finanze, trasporti/infrastrutture, sanita', ambiente,
energia e istruzione);
b) occupazione e vita professionale: scambi di informazione ed
esperienze su sistemi di valutazione del lavoro e di classificazione
che permettono di combattere le diseguaglianze salariali; scambi di
informazioni e di esperienze su buone prassi intese a ridurre la
divergenza dei tassi di disoccupazione femminile e maschile e/o ad
aumentare il tasso di occupazione delle donne; scambi di informazioni
e di esperienze sulle buone prassi relative al contributo di una
nuova organizzazione del lavoro atta a permettere il conseguimento di
un migliore equilibrio tra i generi sul luogo di lavoro; scambi di
informazioni e sensibilizzazione in merito al riconoscimento delle
competenze delle donne imprenditrici nell'economia; scambi di
esperienze su buone prassi relative al rafforzamento della
partecipazione degli uomini ai compiti di custodia e di assistenza
all'interno della famiglia e alle professioni del settore di custodia
dei bambini e di assistenza ad altre persone non autosufficienti;
scambi di esperienze su buone prassi nel settore delle cure agli
anziani non autosufficienti; sviluppo e scambi di esperienze su buone
prassi che riguardano la conciliazione delle responsabilita'
professionali nelle PMI; scambi di esperienze su buone prassi
relative alla valorizzazione e al riconoscimento del contributo
economico dei coniugi che aiutano lavoratori autonomi;
c) processo decisionale: elaborazione e seguito di metodi,
strategie e azioni intesi a promuovere una partecipazione equilibrata
delle donne e degli uomini nel processo decisionale, anche in posti
di livello elevato: scambi di esperienze sul rafforzamento della
partecipazione delle donne nel processo decisionale in settori fino
ad oggi non coperti o poco coperti dai progetti sostenuti dal
programma (ad esempio, finanze, massmedia, giustizia, amministrazione
pubblica, settore privato, partiti politici); proposte di azioni
trasnazioni organizzate da ONG a livello europeo in occasione delle
prossime elezioni del Parlamento europeo nel 1999;
d) informazione: promozione dell'informazione e altre azioni volte
ad aumentare le conoscenze e promuovere atteggiamenti favorevoli in
relazione alle pari opportunita' tra gli uomini e le donne:
iniziative di informazione sul diritto europeo in materia di pari
opportunita', comprese le domande di pronunce pregiudiziali destinate
ai membri delle professioni legali; identificazione e scambio di
buone prassi sui meccanismi che sostengono le donne nell'esercizio
dei loro diritti, nonche' sulla trasferibilita' di tali meccanismi;
scambi di esperienze su buone prassi relative all'adattamento ai
differenti pubblici delle informazioni fornite dai massmedia sulle
pari opportunita' tra le donne e gli uomini.
2.2. Criteri di ammissibilita'.
Ogni azione che puo' beneficiare di un sostegno nel quadro di altri
programmi e/o politiche comunitarie (quali ad esempio FSE, NOW,
Leonardo, Leader II) non sara' presa in considerazione nell'ambito
del presente invito a presentare proposte.
Poiche' il valore aggiunto del programma risiede
nell'individuazione e nello scambio trasnazionale di informazioni e
di buone prassi nel settore delle pari opportunita' tra le donne e
gli uomini, i progetti devono essere trasnazionali e devono
coinvolgere organizzazioni di almeno 3 diversi Stati membri e/o Stati
dello spazio economico europeo (SEE: Norvegia, Islanda e
Liechtenstein) che operino in partenariato.
I soggetti devono avere come obiettivo lo scambio di informazioni o
di esperienze o il trasferimento di buone prassi da un'organizzazione
ad un'altra, oppure la collaborazione nella concezione e
nell'attuazione di azioni.
La partecipazione al programma di azione e' aperta ai paesi
candidati a divenire membri dell'Unione europea. Dal 1998 possono
partecipare organizzazioni provenienti da Ungheria, Lituania e
Romania. Dal 1999, e' prevista altresi' la possibilita' della
partecipazione anche di organizzazioni provenienti da Estonia,
Repubblica Ceca e Slovacchia, alle condizioni indicate nella nota
supplementare allegata al modulo di candidatura.
Le proposte devono, inoltre, comprovare un cofinanziamento pari
almeno al 40% del bilancio del progetto.
Il presente invito a presentare proposte non riguarda i progetti
prescelti nel quadro del bilancio 1998 del programma e che erano
progettati fin dall'inizio come pluriennali (cioe' progetti la cui
azione continua dopo il giugno del 1999). Le domande di rinnovo di
tali progetti saranno oggetto di una procedura di selezione distinta
cosi' come le proposte intese esclusivamente a realizzare studi che
saranno, anch'esse, oggetto di una procedura di selezione distinta.
2.3. Criteri di selezione.
Per poter concorrere al finanziamento, le iniziative proposte
devono comunque soddisfare i seguenti requisiti:
a) presentare un valore aggiunto a livello di Unione europea;
b) avere come obiettivo la promozione delle prassi migliori nei
settori interessati;
c) consentire scambi trasnazionali;
d) perseguire risultati che possano essere trasferiti;
e) perseguire obiettivi precisi e chiari, aventi una durata
realistica;
f) essere oggetto di una valutazione obiettiva e regolare;
g) essere innovative in termini di contenuto e di organizzazione;
h) comportare una strategia di diffusione dei risultati raggiunti;
i) essere presentati ed attuati dai soggetti ammessi a partecipare
(v. punto 2.6);
l) contribuire a uno o piu' obiettivi indicati (v. punto 1.2).
2.4. Finanziamento e cofinanziamento.
Per le proposte accolte, il contributo finanziario della Comunita'
potra' raggiungere una percentuale massima pari al 60% dei costi
ammissibili totali del progetto. Sono ammissibili solo i costi di
azioni direttamente connessi alla realizzazione dell'oggetto
dell'accordo. I costi devono essere necessari all'esecuzione del
progetto.
I promotori di progetti devono ottenere cofinanziamenti per coprire
il restante 40% del costo totale del progetto.
La Commissione europea raccomanda che i cofinanziamenti siano
erogati in denaro. In ogni caso almeno il 15% dei costi ammissibili
totali del progetto deve essere coperto da cofinanziamenti in denaro.
I contributi in natura devono essere presi in considerazione soltanto
fino al 25% al massimo dei costi ammissibili totali del progetto ed a
condizione che se ne possa stabilire chiaramente un legame diretto
con l'attuazione del programma di lavoro e che la loro stima possa
essere comprovata in termini contabili.
A titolo di orientamento e conformemente allo stanziamento del
programma, le sovvenzioni comunitarie saranno generalmente non
superiori a 150.000 euro per progetto e per anno e non inferiori a
30.000 euro per progetto e per anno.
2.5. Durata.
L'invito a presentare progetti riguarda un periodo contrattuale che
va dal 1 luglio 1999 al 30 giugno 2000. La durata per la
realizzazione di ogni iniziativa dovra' essere definita in funzione
dei suoi obiettivi. Alcuni progetti potranno avere un programma di
lavoro pluriennale (nei limiti del periodo coperto dal programma
1996-2000), tuttavia, in tal caso, il finanziamento dei progetti
potra' essere rinnovato, tramite una procedura distinta e specifica,
solo se saranno disponibili fondi e se la commissione valutera'
l'opportunita' del loro rinnovo. Non viene pertanto fornita alcuna
garanzia di rinnovo.
2.6. Soggetti ammessi a partecipare.
Le proposte possono essere presentate ed attuate da soggetti
pubblici o privati che dispongano, a giudizio della commissione, di
qualificazione ed esperienze adeguate. In particolare, e' favorita la
partecipazione: a) delle parti sociali, in particolare le proposte
congiunte delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori;
b) delle organizzazioni non governative, e in particolare le
organizzazioni femminili; c) degli enti locali e regionali.
Le iniziative devono avere carattere trasnazionale; pertanto il
promotore del progetto deve individuare piu' parteners negli altri
Stati membri dell'UE o dello Spazio economico europeo (SEE: Norvegia,
Islanda e Liechtenstein) (v. punto 2.2).
3. Presentazione delle proposte di selezione.
3.1. Redazione delle proposte.
Gli organismi e le istituzioni che desiderano presentare una
proposta dovranno contattare per iscritto (lettera o fax) la
commissione europea per ottenere il modulo di candidatura e la guida
pratica. Solo i moduli compilati correttamente e presentati nel modo
prescritto dalla guida pratica saranno accettati.
In particolare, ogni proposta che non deve superare il numero di
pagine indicato nel formulario di candidatura e nella guida pratica,
deve comprendere le seguenti informazioni:
a) denominazione della proposta;
b) obiettivo del programma al quale la proposta corrisponde (v.
punto 1.2);
c) settore (i) d'azione cui la proposta corrisponde (v. punto 2.1);
d) nome dell'organizzazione (responsabile dal punto di vista
giuridico e finanziario);
e) nomi dei partner a livello trasnazionale, a livello nazionale
e/o locale e/o regionale, secondo il caso;
f) descrizione del progetto (compreso il programma di lavoro del
progetto);
g) strumenti di valutazione del progetto;
h) strumenti di diffusione dei risultati del progetto;
i) durata del progetto;
l) costo totale del progetto (in euro);
m) contributo comunitario richiesto (in euro);
n) un bilancio dettagliato per il periodo 1 luglio 1999 al 30
giugno 2000, comprensivo di elenco delle uscite e delle entrate
(comprese le fonti di cofinanziamento dell'azione corrispondenti al
40% del totale).
E' opportuno fornire quante piu' informazioni possibili sulle
modalita' di cofinanziamento (ad esempio allegare gli impegni
preliminari di cofinanziamento).
3.2. Invio delle proposte.
Il fascicolo, contenente la proposta in quattro esemplari, deve
essere inviato per posta o depositato entro e non oltre il 1 marzo
1999 al seguente recapito:
<? tpprev=1> Commissione europea Direzione generale V Occupazione,
relazioni industriali e affari sociali, Unita' V/D/5 "Pari
opportunita' tra donne e uomini e politica della famiglia", Rue de la
Loi 200, B - 1049 Bruxelles.
Fa fede il timbro postale; le spedizioni via telefax saranno
automaticamente giudicate non ammissibili.
Contestualmente, una copia della proposta deve essere trasmessa
all'autorita' nazionale competente al seguente indirizzo: Giovanna
Rocca - Dirigente Div. VII Igiene e sicurezza del lavoro, presso la
Direzione generale dei rapporti di lavoro - Ministero del lavoro e
della previdenza sociale - Via Flavia, 6 - 00186 Roma.
3.3. Selezione.
La selezione dei progetti si basera' sui criteri di ammissibilita'
e selezione sopra indicati, sulla qualita' e fattibilita' delle
azioni proposte, coerentemente alla dotazione finanziaria del
programma. Comunicazioni saranno inviate sia ai capifila dei progetti
prescelti che a quelli dei non prescelti.
3.4. Modalita' per ottenere chiarimenti.
Per ogni informazione supplementare la commissione suggerisce di
contattare l'unita' V/D/5 allo stesso indirizzo riportato sopra o via
telefax al numero seguente: 003222963562.
Roma, 7 gennaio 1999
Il Ministro: Balbo